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Il treno dei ricordi di Manuela Fragale secondo al Premio Internazionale di poesia

COSENZA – Nella serata del 25 novembre scorso, a Cosenza, si è svolta la terza edizione del Premio Internazionale di Poesia Binario InVerso, promosso dall’associazione DLF, che ha visto concorrere 175 opere in versi.

Al secondo posto si è classificata  la giornalista Manuela Fragale con il treno dei ricordi “CS-RCS”, un viaggio nello spazio e nel tempo: da Cosenza a Roseto Capo Spulico, tra variegati paesaggi, sul filo della memoria che lega le emozioni dell’autrice alle emozioni vissute decenni addietro dal nonno materno.

 

João Garcia Miguel al Teatro dell’Acquario

COSENZA – Sabato 1 dicembre alle ore 21, 00 e domenica 2 dicembre alle ore 18,00 al teatro dell’Acquario arriva l’autore portoghese João Garcia Miguel con la sua compagnia portando in scena i testi di Gil Vincente la “Barca in Paradiso”, la “Barca in Purgatorio” e la “Barca all’Inferno”-

La compagnia, inoltre, mercoledì 28 novembre dalle ore 19,00 alle ore 22,00 terrà sempre nel Teatro un laboratorio sulla creatività e sul rapporto tra testo classico e perfomance contemporanea.

Il laboratorio è rivolto a tutti, attori, studenti e curiosi.

Festa dei maestri cioccolatieri, domani la conferenza stampa

COSENZA – Sarà presentata domani alla stampa la prima edizione della Festa dei Maestri cioccolatieri che si svolgerà a Cosenza su corso Mazzini dal 29 novembre al 2 dicembre ad iniziativa di Confartigianato Cosenza, unitamente alle Associazioni CioccoiCò (Associazione Cioccolatieri del Cosentino) e CICAS (Confederazione Imprenditori Commercianti Artigiani Turismo Servizi) e con il patrocinio del Comune di Cosenza.

L’appuntamento è per le ore 12 nel Salone di Rappresentanza del Comune, presenti i tre Presidenti Roberto Matragrano (Confartigianato), Francesco Occhiuto (Cioccoicò) e Marco Morrone (CICAS), il Sindaco Mario Occhiuto, l’Assessore alla crescita economica urbana Luciano Vigna.

Il ciclista e l’artista Pino Faraca ospite della Commissione cultura

COSENZA – Quando si parla di Pino Faraca non si sa dove finisce il ciclista e dove inizia l’artista. Perché in lui le due dimensioni hanno sempre convissuto, rappresentando quasi due universi paralleli. Da quando un brutto incidente lo portò via anzitempo dal mondo delle corse in bicicletta, non ha più montato le due ruote, ma la bicicletta ha continuato a stare al centro del suo pulsare, anche quello artistico, all’interno del buen retiro che Pino Faraca ha fissato nel centro storico, nel suo studio-galleria d’arte in Vico IV Santa Lucia.

E’ lì che continua a dipingere biciclette, corse e scene dal giro, con la passione di sempre, quella stessa passione che, acclamato beniamino dei suoi orgogliosi concittadini, gli aveva permesso di scalare montagne e di rituffarsi a perdifiato per ripide discese che allungavano il suo sguardo sorpreso sulle valli dei percorsi ciclistici di quel Giro d’Italia di cui sarebbe potuto essere protagonista per tanto tempo ancora.

Mossi da questo intento, i consiglieri comunali della Commissione cultura che ha ospitato Pino Faraca a Palazzo dei Bruzi, più da artista che non da ciclista, ma le due anime non fanno altro che mescolarsi diventando imprescindibili l’una dall’altra, ha rivolto un appello al Sindaco Mario Occhiuto, per far sì che, in occasione del passaggio a Cosenza della prossima edizione del Giro d’Italia, in programma per l’8 maggio del 2013, quando la città dei Bruzi sarà sede di partenza della tappa Cosenza-Matera, la figura di Faraca, il ciclista, ma anche il pittore, venga ricordata adeguatamente, come ambasciatore della città di Cosenza nel resto del Paese per il contributo che il ciclista cosentino ha dato alla corsa rosa più acclamata d’Italia e per quel che continua a dare al ciclismo anche da artista.

L’appello è stato lanciato al Sindaco dal Presidente della Commissione Claudio Nigro e da Mimmo Frammartino, Maria Lucente, Giovanni Quintieri, Massimo Bozzo e Pino Spadafora che hanno con i loro interventi nella seduta che ha ospitato Faraca sostanziato la loro richiesta.

Mai più mostri

COSENZA – Patria, Minerva e Maria Teresa tre donne, tre sorelle soprannominate le farfalle, il 25 novembre del 1960 vennero selvaggiamente assassinate solo perché decisero di ribellarsi al tirannico regime di Rafael Leonidas Trujillo che obbligò per oltre 30 anni la Repubblica Domenicana all’arretratezza.

E’ questo il motivo per cui l’Onu ha scelto proprio questo giorno per celebrare  la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e per questa occasione centinaia di scarpe hanno invaso Piazza Kennedy, e moltissime altre piazze italiane, diventando il simbolo delle 113 donne uccise dall’inizio dell’anno nel nostro paese.

Un modo per dire stop al femminicidio, per far cessare questo terribile sterminio, per richiamare l’attenzione di tutti sui crimini di genere, ma quella di oggi non deve limitarsi a una retorica ricorrenza come tante.

A questa, seppur importantissima, iniziativa devono necessariamente seguire fatti concreti, politiche sociali opportune, finanziamenti sostanziali per i centri antiviolenza, sussidi effettivi per assicurare un continuativo supporto di protezione alle vittime, misure adeguate di tipo giuridico e di ordine pubblico per fermare gli aggressori ma soprattutto è sul piano culturale che bisogna intervenire.

Solo entrando nelle scuole si può sperare che le nuove generazioni abbandonino definitivamente quell’idea estrema di una cultura maschilista fatta di sopraffazione e di discriminazione verso le donne.

I dati continuano a essere agghiaccianti, ogni due giorni una donna che è anche una madre, una moglie, una figlia viene assassinata da un killer che sempre più spesso ha il volto di suo marito, del suo ex compagno, di suo padre.

Vittime di stupri, di violenze e di abusi che avvengono dunque nelle confortanti mura di casa e per paura taciuti ed è proprio per questa ragione che diventa fondamentale offrire alle donne un posto che le aiuti a sconfiggere il silenzio, la solitudine, un luogo che permetta loro di ricostruire quell’ identità massacrata per rinnovare il proprio progetto di vita.  Uscire dalla violenza è un perscorso lento e difficile ma non impossibile, bisogna saper riconoscere subito la violenza darle un nome, il suo vero nome, senza trovare alcuna giustificazione, denunciare senza farsi alcuno scrupolo e chiedere aiuto senza esitare.

Essere donne è faticoso, è una battaglia continua soprattutto quando si cerca di dimostrare che dentro quel corpo acerbo, sensuale, vissuto c’è anche una voce, un pensiero che pretende di essere ascoltato, ma non arrendetevi anzi  non chiudete gli occhi, non abbassate la testa, non diventate complici di una follia insana, chi vi ama non vi fa del male.

Gaia Santolla

Presentato a Cosenza il Bilancio di Sostenibilità del Parco della Sila

Il Parco Nazionale della Sila, in occasione del suo decimo anniversario dall’istituzione, avvenuta il 14 novembre 2002, ha presentato ieri pomeriggio (venerdì 23 novembre), presso la Camera di Commercio di Cosenza, per primo in Italia tra i Parchi Nazionali, il Bilancio di sostenibilità, realizzato in collaborazione con la Federparchi nazionale. Con un intervento introduttivo del Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Giuseppe Gaglioti, il Bilancio di sostenibilità, realizzato in forma cartacea e video, è stato illustrato dal presidente del Parco, Sonia Ferrari, dal direttore, Michele Laudati, dal presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, e da Cristiana Rogate, Rappresentante legale della Refe S.r.l., che ha curato l’elaborazione del testo con la collaborazione della dirigenza e del personale del Parco. Il Bilancio di sostenibilità del Parco della Sila non è altro che una rendicontazione innovativa che rappresenta l’identità e le caratteristiche distintive dello stesso Parco, dando conto del suo disegno strategico misurando i risultati e gli effetti delle attività svolte in tre ambiti di intervento: tutela attiva e riqualificazione del patrimonio naturalistico, paesaggistico e storico culturale; valorizzazione, fruizione sostenibile e diffusione della consapevolezza ambientale; promozione dello sviluppo sociale ed economico delle comunità locali. Il Bilancio di sostenibilità – è stato evidenziato nel corso della conferenza stampa di presentazione – offre a tutti gli interlocutori del Parco una base informativa chiara e completa per verificare la coerenza di scelte e attività con le finalità istituzionali e per valutare la performance complessiva dell’Ente, integrando le dimensioni sociale, ambientale ed economica. Costituisce inoltre l’occasione per rendere conto in modo trasparente dell’efficienza nell’uso delle risorse pubbliche, in una fase di particolare criticità in cui le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad una maggiore responsabilità e oculatezza. Il Bilancio predisposto in questa forma rappresenta una scelta di apertura nei confronti dei residenti e delle comunità del territorio del Parco, delle istituzioni nazionali e locali, degli operatori economici e sociali, dei turisti, dei media e della collettività. E’, infatti, strumento di dialogo e relazione per conoscere il Parco, riconoscerne il ruolo di motore dello sviluppo economico, civile e sociale e attivare la partecipazione consapevole e informata dei soggetti del territorio e la loro collaborazione per perseguire insieme all’Ente gli obiettivi di interesse comune. Questo importante lavoro di sintesi non è altro che un valido strumento di comunicazione per poter attrarre una maggiore presenza di turisti verso il Parco della Sila avendo una potenzialità di incremento notevole in campo nazionale ed internazionale. E’ la presentazione delle attività svolte nel quadriennio 2009/2012 che danno una immagine fotografica non indifferente per il futuro stesso del Parco della Sila, candidato ad essere riconosciuto quale Patrimonio Mondiale Unesco. “Con questo primo Bilancio di sostenibilità – hanno dichiarato congiuntamente il Presidente, Sonia Ferrari, e il Direttore, Michele Laudati – abbiamo voluto rivelare a tutti coloro che sono vicini al nostro Parco – abitanti del suo territorio, istituzioni, operatori locali, associazioni, interlocutori sociali, istituti scolastici, cittadini e fruitori in generale di queste aree protette di rara bellezza, quali sono le attività realizzate e promosse dall’Ente, sia che si tratti di azioni di salvaguardia del territorio, sia che si parli di iniziative mirate a promuovere forme di turismo sostenibile nel Parco, area protetta di circa 74.000 ettari coperta per l’80% da boschi e ricca di una straordinaria biodiversità. L’intento è quello di far conoscere l’operato del Parco e la sua mission, che pensiamo possa davvero portare al raggiungimento di obiettivi importanti solo se resa nota e condivisa nel suo spirito e nei suoi valori”.

Le scuole protagoniste del progetto VIVA

La città si prepara al Festival della Performance dell’8 e 9 dicembre. Tre scuole superiori sono protagoniste del progetto VIVA.

È un fitto quanto impegnativo lavoro con il territorio quello che da settimane sta realizzando il MAXXI (Museo dell’Arte del XXI secolo), prestigioso partner dell’Amministrazione comunale di Cosenza, insieme all’Università della Calabria, del VIVA Performance Lab, progetto di arte contemporanea finanziato dalla Comunità Europea, attraverso il Por Calabria.

Mentre la città si appresta all’artistica invasione dei performers – otto ‘big’, nomi internazionali dell’arte performativa, ed altri otto selezionati per il workshop con la cubana Tania Bruguera che si terrà dal 1° al 7 dicembre – tre scuole superiori, con la guida esperta di Alessandra Troncone del MAXXI – si stanno preparando all’evento.

Le scuole in questione sono l’Istituto Turistico Alberghiero “P. Mancini”, il Liceo Artistico Statale di Cosenza e il Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende. Ognuno dei tre istituti – accompagnato dall’esperta, nell’ambito di incontri collettivi, alla conoscenza dell’arte della performance prima ed alla presentazione degli otto artisti internazionali presenti nel Festival dopo – sta lavorando ad un proprio progetto artistico-culturale che si faccia interprete della dimensione partecipativa dell’evento e dei sentimenti di accoglienza e condivisione che animano questi giovani e che si esprimerà al meglio nel contatto tra loro e gli artisti e tra gli artisti e la città.

Eccoli i progetti che stanno prendendo “corpo” nelle scuole, stamattina presenti con i loro gruppi di lavoro al Museo dei Brettii e degli Enotri, quartier generale del VIVA Performance Lab, per il secondo incontro con Alessandra Troncone. Il Liceo Classico di Rende prepara il racconto digitale del MAB di Cosenza con la tutorship dell’Università della Calabria; il gruppo dell’Istituto turistico alberghiero ‘Mancini’, indirizzo enogastronomico, che allestirà una cena per gli artisti, sta lavorando insieme a Dora Ricca del Centro RAT Teatro dell’Acquario, alla teatralizzazione del menù; il Liceo Artistico è impegnato nella realizzazione di un’opera scultorea e performativa che troverà collocazione dinanzi alla Casa della Musica mentre altri studenti della stessa scuola si stanno preparando al ruolo di mediatori culturali tra gli artisti e la città, nei luoghi delle performance durante la due giorni del Festival.

Al termine dell’incontro odierno gli studenti, in collegamento Skype, hanno dialogato con Salvatore Iaconesi, programmatore esperto di nuove tecnologie, artista e performer lui stesso, rivoluzionario artefice de ‘La cura open source’, come lui stesso l’ha definita, craccando e mettendo in rete la sua cartella clinica digitale all’indomani della scoperta della malattia che l’ha colpito. Iaconesi ha sensibilizzato gli studenti alla produzione di lavori, alla raccolta di impressioni e di tutto ciò che anima, anche su un livello emozionale, il backstage del Festival. Con il suo network ‘AOS, Art is Open Source’ che osserva con la sua lente di ingrandimento l’essere umano e i suoi cambiamenti e racconta la dinamicità del mondo contemporaneo, visualizzerà in varie modalità quanto trasferito dai ragazzi, facendone anche una proiezione urbana che animerà uno dei luoghi delle performance nei giorni del Festival.

Cosenza sostiene l’iniziativa contro la pedofilia “Spegni le luci. Apri gli occhi”

Domani sera luci spente per accendere i riflettori su un fenomeno sommerso, ma sempre più in crescita.

Sessanta secondi di buio per accendere i riflettori su un fenomeno sommerso, ma sempre più in crescita. Di fronte alla pedofilia non si può far finta di nulla, non ci si può girare dall’altra parte, ma occorre esperire tutte le azioni mediatiche ed istituzionali per squarciare il velo dell’omertà che troppo spesso avvolge i casi di abusi sui minori.
Lo hanno capito bene Don Fortunato Di Noto, da sempre in prima linea contro la pedofilia, con la sua Associazione “Meter”, e il giornalista Mario Campanella, Presidente dell’Associazione “Peter Pan” che hanno proposto una giornata contro il preoccupante fenomeno criminoso che ha avuto il sostegno dalla Lega Calcio e dalla Presidenza della Camera dei Deputati.

Mentre su tutti i campi di calcio di serie A, dall’anticipo di domani Palermo-Catania, alle partite di domenica 25 novembre e ai posticipi di lunedì 26 (Cagliari-Napoli e Parma-Inter) e di martedì 27 (Lazio-Udinese) sarà esposto uno striscione anti-pedofilia, con la scritta “La pedofilia è un crimine. Difendiamo i nostri bambini.

Sosteniamo Meter onlus, così come sarà letto dagli speaker degli stadi un messaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità di questo problema, a Cosenza l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mario Occhiuto, accogliendo la proposta di Mario Campanella, ha rivolto, per sostenere l’iniziativa, un appello a tutti i cittadini e ai commercianti a spegnere le luci di casa e dei negozi domani, sabato 24 novembre, per un solo minuto: dalle 19,00 alle 19,01.

Questa mattina l’iniziativa, denominata “Spegni le luci. Apri gli occhi” è stata illustrata a Palazzo dei Bruzi nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del giornalista Mario Campanella, Presidente dell’Associazione “Peter
Pan” e dell’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa. Assente per sopravvenuti impegni istituzionali, l’Assessore alla comunicazione Rosaria Succurro che ha attivamente partecipato a tutta la fase preparatoria dell’iniziativa. “Sono orgoglioso che la mia città abbia voluto aderire a questa iniziativa promuovendo una forma di sensibilizzazione dal forte contenuto simbolico – ha detto in conferenza stampa Mario Campanella. Spegnere le luci per un minuto, lasso di tempo quasi impercettibile, significa calarsi nel dramma di ogni bambino che vive nel buio della violenza e della sopraffazione : chiunque – e spero siano tanti – spegnerà l’interruttore per qualche minuto, pensi alla solitudine che avvolge un innocente dinanzi al suo carnefice. Obiettivo dell’iniziativa, è in definitiva – ha concluso Campanella – quello di far sì che nasca una maggiore  consapevolezza nella necessità di denunciare quei casi di abusi sui minori, come le molestie e la violenza, che strappano l’infanzia e violano l’innocenza e che troppo spesso, per paura, si fa fatica a denunciare. E’ auspicabile che il Consiglio regionale della Calabria licenzi al più presto il progetto di legge, già approvato in commissione, che potrebbe rappresentare un decisivo strumento finanziario per assicurare assistenza terapeutica ai minori vittime di abusi e alle loro famiglie, rafforzando anche il ruolo del Garante per l’infanzia già istituito e che deve, però, fare i conti con risorse assai limitate”.

Nel confermare pieno sostegno e completa adesione all’iniziativa di Don Di Noto e di Mario Campanella, l’Assessore alla solidarietà e coesione sociale del Comune di Cosenza Alessandra De Rosa ha sottolineato come “gli abusi sessuali perpetrati a danno dei minori rappresentano il 4% di tutti i maltrattamenti sui bambini. Una percentuale venuta fuori dalle rilevazioni del Telefono Azzurro. In realtà –ha spiegato la De Rosa – sono migliaia i casi di abuso sessuale grave e decine dimigliaia i casi meno gravi. L’infanzia abusata in Italia non è un’infanzia emarginata e degradata. Fino a qualche tempo fa si pensava che gli abusi si verificassero in ambienti sociali degradati. Non è affatto così, perchè sappiamo con certezza che gli abusi sessuali avvengono in ogni contesto sociale e i carnefici spesso sono persone perfettamente integrate, quindi difficili da riconoscere. E’ questo un dato allarmante, anche perchè – ha detto ancora Alessandra De Rosa – in molti casi la violenza viene perpetrata all’interno del contesto familiare.”

Per apprestare azioni di contrasto al preoccupante fenomeno della pedofilia l’Amministrazione comunale- secondo quanto assicurato dalla De Rosa – potrà agire su due fronti: far nascere a Cosenza, con il precipuo obiettivo di monitorare il fenomeno, l’Osservatorio dell’infanzia e dell’adolescenza, alla cui gestazione il Comune sta lavorando insieme all’Asp, al Tribunale, al Prefetto e all’Università. “Un secondo strumento – ha concluso l’Assessore – è quello della prevenzione e dell’assistenza terapeutica, perché il bambino che ha subito violenza ha bisogno di sostegno.”

Teatrabile 2012

Cosenza – Ritorna, il 23 e il 24 novembre, Teatrabile nella sua  II Edizione, con un sottotitolo dedicato all’accoglienza e all’inclusione, “Tutti insieme a Teatro”. La manifestazione di teatro sociale è promossa dalle Associazioni Itinerari Sperimentali, AFD – Associazioni Famiglie Disabili di Castrovillari, Radio 180 di Cosenza, Centro Socio Culturale Vittorio Bachelet, Be Equal, Arcipesca FISA – sezione provinciale di Cosenza e Itinerari Sperimentali insieme alla Cooperativa

Centro Diurno La Ghironda e al Centro di Salute Mentale di Cosenza con il sostegno del CSV.

Il progetto è focalizzato sul teatro e sulla musica nella loro valenza terapeutica e riabilitativa ma anche nella loro capacità di essere comprovati strumenti per l’integrazione e l’inclusione sociale.

La scelta del linguaggio musico-teatrale come strumento di interazione è derivata, oltre che dalla presenza variegata e multidisciplinare di gruppi e movimenti teatrali sul territorio, dalla sua capacità di essere uno strumento risocializzante, adatto a contrastare l’impoverimento relazionale del soggetto diversamente abile e/o svantaggiato/disagiato.

Il progetto si propone di migliorare la qualità della vita dei soggetti diversamente abili e/o svantaggiati attraverso la crescita e il potenziamento della consapevolezza del loro sé, e nello sviluppo delle loro capacità e abilità residuali di carattere sia emotivo che creativo.

 

L’iniziativa è indirizzata al cambiamento culturale che rappresenta l’unica valida alternativa alla marginalizzazione delle persone e al superamento della disabilità.

Teatrabile II vuole promuovere la cultura e la pratica del teatro quale importante strumento nel processo di formazione e di integrazione fra gli adolescenti e i loro coetanei diversamente abili, offrendo un’occasione di scambio, riflessione e confronto.

La rassegna è prevista per i giorni 23 e 24 novembre, alle ore 17, presso il Cinema-Teatro “A. Tieri” di Cosenza.

Due giorni di teatro e musica con attori, registi e performer che porteranno in scena opere come “La favola di Cenerentola” a cura di AFD con la regia di Dario De Luca ( Scena Verticale); “Aspettando un treno” a cura di Itinerari Sperimentali-C. S. M.-Cosenza-D.S.M. regia di Jerry Mussaro; “Cosimo ed il brigante Gian dei Brughi” tratto liberamente da “Il barone rampante” di I. Calvino a cura di C.D. La Ghironda laboratorio di Marcella Infusino, M. Francesca Abate, e ancora intermezzi, reading, cabaret e musica.
L’evento, che è stato realizzato anche con il patrocinio del comune di Cosenza e dell’ASP Cosenza è aperto agli studenti delle scuole medie e superiori della
città e del suo hinterland.

Fondazione Carical – Incontro con la Lirica

Una nuova iniziativa della Fondazione Carical rivolta al mondo della scuola. In collaborazione con “l’Associazione Culturale Ciné”, la Fondazione ha invitato gruppi di studenti di alcuni istituti di istruzione superiore della provincia cosentina ad assistere gratuitamente, a partire dal 26 novembre 2012, alla proiezione in differita nella Sala cinematografica del Modernissimo della città di Cosenza di grandi opere del repertorio della musica lirica italiana.

La rassegna proposta è dedicata a Giacomo Puccini e, in particolare, alla figura femminile nel melodramma ottocentesco; il musicista, infatti, fu un innovatore di tale espressione artistica, avendo condiviso i grandi cambiamenti storico-culturali che hanno segnato la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Una breve introduzione all’opera sarà offerta ai giovani studenti prima di ciascuna proiezione, al fine di prepararli a una consapevole e motivata partecipazione all’iniziativa che prevede un ruolo attivo dei ragazzi, i quali produrranno individualmente un elaborato in cui ciascuno esprimerà le proprie impressioni.

Gli autori dei quattro migliori lavori riceveranno in premio la possibilità di assistere ad un’opera lirica in uno dei più importanti teatri italiani. Nel mese di Gennaio 2013 è, inoltre, previsto un convegno sul tema e la proiezione in diretta dalla Royal Opera House di Londra de La Bohème.