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Visita di finti agenti incappucciati. Tutela al figlio di Nicola Gratteri

MESSINA – Il figlio di Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, è stato messo sotto tutela. La decisione è stata presa a seguito di un misterioso fatto che ha visto protagonista il giovane, nell’edificio in cui abita nella città di Messina, dove frequenta l’università. Si evince, infatti, dal racconto del giovane che due persone incappucciate abbiano suonato al campanello del palazzo in cui si trova il suo appartamento, inducendolo ad aprire loro le porte della sua casa con la scusa di essere degli agenti.

La vicenda, affrontata dalle forze dell’ordine con la massima attenzione per scoprire le identità dei finti agenti incappucciati, ha indotto, quindi, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ad applicare le straordinarie misure di cautela a vantaggio del giovane. Lo stesso è stato fatto per Gratteri, da anni ormai sotto scorta a causa delle minacce ricevute nel corso della sua attività di magistrato impegnato nella lotta alla ‘ndrangheta, ai traffici di droga internazionali e ai rapporti con i cosiddetti colletti bianchi.

 

 

Cosenza, scoperta casa di appuntamenti. Una denuncia

COSENZA – Gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza e del Reparto per la Prevezione Crimine Calabria hanno denunciato un cittadino cinese, Z. C. D., 49 anni, per sfruttamento della prostituzione. La denuncia per l’uomo è arrivato in seguito a una perquisizione personale, nel corso della quale il cinese è stato trovato in possesso di 12 mila 485 euro. Egli, infatti, è stato fermato mentre era a bordo di un’automobile insieme a un italiano e una connazionale.

Successivamente, gli uomini delle forze dell’ordine hanno effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione rendese dei due cinesi: hanno scoperto un appartamento, affittato, composto da più vani, adibiti principalmente a camere da letto, con pareti dipinte di rosa e illuminazione soffusa rossa. Nello stesso appartamento, è stato poi appurato dai Carabinieri, abitavano 4 donne che si prostituivano e un uomo, sempre di nazionalità cinese. Sono state altresì sequestrate carte di credito, telefoni cellulari, poster murali e altro materiale riconducibile all’attività di prostituzione.

 

L’ennesimo atto intimidatorio: incendiata l’auto del consigliere regionale Bova

fonte: Ansa Calabria
fonte: Ansa Calabria

AMARONI (CZ) – Ancora un’intimidazione scuote la notte calabrese. Vittima dell’atto vile è, questa volta, Arturo Bova, consigliere regionale della Calabria e presidente della Commissione della Regione contro la ‘ndrangheta: la sua auto, nel corso delle ore notturne è stata incendiata da ignoti. Non è la prima volta che Bova finisce nel mirino degli attacchi: già lo scorso mese di aprile due sue automobili avevano subito la medesima sorte. Il consigliere, avvocato penalista di professione, ha presentato denuncia ai carabinieri di Girifalco che hanno avviato immediatamente le indagini. In particolare, gli uomini delle forze dell’ordine stanno indagando per verificare se nel corso della notte ci Arturo Bovasiano stati movimenti sospetti che possano consentire di risalire agli autori dell’episodio. Al momento, nessuna ipotesi è esclusa per quel che riguarda il movente delle intimidazioni ai danni di Bova.

Quest’ultimo, lo ricordiamo, vive ad Amaroni, piccolo centro della provincia catanzarese, di cui è stato primo cittadino fino alla sua elezione in Consiglio Regionale, all’interno del quale, essendo esponente del Pd, è stato eletto con la lista Democratici progressisti.

 

Rose, grave incidente stradale. Un morto e un ferito

ambulanza-notteROSE (CS) – Una donna è morta e un uomo è rimasto gravemente ferito in un incidente stradale che si è verificato in serata in località Petraro a Rose, un centro dell’area urbana cosentina. Secondo quanto si è appreso, nei pressi del bivio per Luzzi, lungo la strada provinciale 234, le due persone, suocera e genero, stavano attraversando quando sono stati investiti da una Renault Clio, guidata da un commerciante di abbigliamento. Il conducente si è subito fermato per prestare soccorso insieme ai numerosi avventori degli esercizi commerciali della zona. La donna è morta sul colpo, mentre l’uomo, Giuseppe Mammone, è stato trasportato in codice rosso presso l’ospedale dell’Annunziata, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. La prognosi è riservata ma, secondo quanto si è appreso, non sarebbe in pericolo di vita. Secondo alcuni testimoni, i due corpi sarebbero stati sbalzati ad alcuni metri di distanza. Sul posto, oltre al personale del 118, i carabinieri per i primi accertamenti della dinamica dell’incidente e per il regolare ripristino della circolazione.

 

 

 

 

Operazione contro la ‘ndrangheta tra Torino e Reggio Calabria

carabinieri di notteREGGIO CALABRIA – Venti ordinanze di arresto sono state eseguite all’alba di questa mattina, tra Torino e Reggio Calabria nel corso di un’operazione contro la ‘ndrangheta condotta dai carabinieri di Torino. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata a estorsioni, usura, traffico di droga e gestione di bische clandestine. Eseguite 41 perquisizioni domiciliari e sequestrati beni per un ammontare di diverse migliaia di euro.
Nell’inchiesta, coordinata dalla procura di Torino, sono emersi anche pesanti atti intimidatori compiuti dagli arrestati. Ad una vittima di estorsione è stata recapitata, ad esempio, una testa di maiale mozzata con l’avviso che “la prossima sarebbe stata la sua”. I dettagli dell’operazione saranno resi noti alle ore 11, nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici del Comando provinciale dei carabinieri di Torino.

Presunto abuso su minore. Il 18 gennaio l’incidente probatorio

Immagine utilizzata per prete pedofiloCOSENZA – Sarà ascoltato dal giudice del Tribunale il prossimo 18 gennaio il minore che avrebbe subito abusi sessuali da un sacerdote. Il gip ha accolto la richiesta del pm Antonio Bruno Tridico. Il religioso, insegnante di religione in una scuola media del centro città, avrebbe molestato un suo alunno di 11 anni. Il sacerdote è accusato di violenza sessuale ai danni di un minore. L’incidente probatorio si svolgerà lunedì prossimo: il ragazzino sarà ascoltato in audizione protetta in presenza di psicologi. E anche in presenza del prete, che ascolterà però in un’altra stanza, e che potrà intervenire tramite il suo legale. Intanto, proseguono le indagini sul sacerdote, difeso dall’avvocato Rossana Cribari. E da alcune indiscrezioni trapelate sembrerebbe che, fino a questo momento, le indagini sul pc sequestrato al prelato non avrebbero portato ad alcun risultato rilevante. Sui dispositivi informatici in uso al sacerdote non sarebbe stato trovato alcun tipo di materiale compromettente. La vicenda ha preso il via lo scorso mese di novembre quando gli agenti della Mobile, guidati dal dirigente Giuseppe Zanfini, perquisirono la casa del sacerdote e sequestrarono materiale informatico e altri documenti. Un accertamento seguito dopo un esposto presentato in Procura dai familiari del piccolo che vive in una casa famiglia. Secondo quanto emerso, il ragazzino avrebbe riferito a un assistente sociale e poi ai suoi parenti di alcuni palpeggiamenti e attenzioni particolari subite dal sacerdote, suo professore di religione, durante le pause delle lezioni. Ma sarebbero state le suore della casa famiglia a convincere familiari a presentare denuncia.

Giornalisti d’Azione: “Solidarietà al collega Rettura”

Il Movimento “Giornalisti d’Azione”, tramite il presidente Mario Tursi Prato, esprime con una nota stampa, solidarietà e vicinanza al collega de “Il Quotidiano del Sud” dopo l’atto intimidatorio di due notti fa. L’auto del giornalista, ricordiamo, è stata data alle fiamme da ignoti. Il Movimento parla di “un altro vile gesto che colpisce tutta la nostra categoria” e auspica che “i colpevoli vengano assicurati presto alla giustizia”.

 

Bova Marina, ubriaco fa irruzione a uno spettacolo. Arrestato

BOVA MARINA (RC) – Vincenzo Minniti, 47 anni, già noto alle forze dell’ordine è stato arrestato ieri sera dai Carabinieri dopo aver cercato di interrompere uno spettacolo in corso in piazza del Municipio, forzando le transenne con la propria auto e poi aggredendo gli addetti alla sicurezza del palco. Minniti è stato posto in stato di fermi per ubriachezza molesta e guida in stato di ebbrezza, ma anche per lesioni, danneggamento e resistenza a pubblico ufficiale, giacchè si è opposto all’arresto e, in caserma, ha minacciato i militari.

 

Vibo, cane impiccato salvato da un passante

SERRA SAN BRUNO (VV) – Persone non identificate avevano tentato di impiccare un cane randagio ma, fortunatamente, è stato salvato da un passante. L’animale era stato lasciato penzolante con un filo di ferro intorno al collo dalla ringhiera di un sottoscala di un edificio disabitato. I guati del cane hanno attirato l’attenzione del passante che, dopo averlo liberato, l’ha affidato ad alcuni volontari in attesa del ricovero in un centro specializzato. Difatti, il randagio presentava anche una ferita da taglio all’addome.

 

Vibo, scoperta evasione fiscale per 1 milione di euro. Cinque arresti

VIBO VALENTIA – La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha scoperto un’evasione fiscale per un milione di euro: cinque persone sono state denunciate per sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Le fiamme gialle hanno, infatti, appurato che il legale rappresentante di una società di trasporti ha simulato la cessione di due rami dell’azienda a società riconducibili a lui, direttamente o meno per non pagare le imposte, con l’ausilio di amministratori compiacenti.