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Sequestrata discarica abusiva vicino torrente, una denuncia

REGGIO CALABRIA – Una discarica abusiva è stata sequestrata dagli agenti della Polizia Municipale di Reggio Calabria nei pressi dell’alveo del torrente Valanidi. La discarica era stata realizzata in un terreno privato di circa 5.200 metri quadrati. Nei giorni scorsi l’area era stata teatro di incendi. Il proprietario del terreno è stato denunciato per violazione delle norme in materia di smaltimento dei rifiuti.

Castrovillari, raccolta firme della Coldiretti per la chiusura della discarica di Campolescio

CASTROVILLARI (CS) – Domani, domenica 3 aprile, dalle ore 9,00 del mattino è prevista una raccolta firma davanti alle chiese di San Girolamo a Castrovillari e Nostra Signora di Lourdes in località Cammarata. Si tratta di un’iniziativa promossa da Coldiretti Calabria per raccogliere le firme dei cittadini che intendono dire SI alla tombatura immediata e definitiva della discarica di Campolescia nello stesso comune di Castrovillari. Dopo la presa di posizione netta di cittadini e imprese agricole con una serie di manifestazioni, la richiesta della chiusura si rafforza ulteriormente con la richiesta, da parte dell’amministrazione comunale, di un trasparente esercizio delle prerogative ad essa assegnate dalla legge in ordine all’espletamento delle funzioni amministrative che riguardano il territorio e la popolazione comunale. “Questo deve avvenire perché riguarda la salute pubblica, i servizi alla persona e alla comunità, all’assetto e utilizzazione del territorio e del suo ordinato e coerente sviluppo economico che ha nell’agroalimentare di qualità il fulcro dello sviluppo” ha dichiarato Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria. “Questo è l’unico modo per rendere tangibile la cura, la salvaguardia e il benessere della collettività e ogni ulteriore rinvio serve solo a sprecare risorse pubbliche”.

Rifiuti pericolosi, chiusura discarica a Vibo Valentia

VIBO VALENTIA (VV)  L’ex foro boario, trasformatosi in una discarica, è stato chiuso per una disposizione della Procura. La chiusura è stata ordinata per via di rifiuti pericolosi presenti all’interno del luogo di scarico e l’azienda che gestiva la raccolta sta concludendo lo smantellamento del posto. Dai dati raccolti sembra che la discarica non fosse comunque abusiva, il raccattamento dell’immondizia era stato infatti autorizzato dal Comune.

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Discarica di Campolescia, incontro stamane in Prefettura

Castrovillari ( Cs) – “L’Amministrazione comunale di Castrovillari, come anche la Regione Calabria  e l’Arpacal  hanno confermato che i lavori realizzanti riguardano solo ed esclusivamente la messa in sicurezza della discarica di Campolescia, nonché quelle di compensazione ambientale”. Il primo cittadino Lo Polito nella riunione  ha sottolineato il concetto che solo  una forte coesione tra istituzioni pubbliche  e forze sociali  può  affermare la tangibilità del principio di legalità. Il Sindaco , durante l’incontro in Prefettura, ha ribadito che obiettivo prioritario dell’Amministrazione è quello  di chiudere il sito, essendo  una ferita in pieno distretto agroalimentare aperta da ben 14 anni. “Ho affermato con forza- ribadisce in una nota Lo Polito- , però,  che questo  non inciderà sulle tasche dei cittadini. Per cui se si reperiranno all’esterno le risorse necessarie, la discarica verrà chiusa senza il conferimento dei rifiuti. Diversamente l’unica soluzione praticabile sarà quella dell’abbanco di rifiuti non pericolosi e preventivamente trattati in un impianto di selezione sulla base della capacità iniziale, e residuale della discarica” Ovviamente è stato sottolineato dal sindaco che i lavori non si fermano perché trattasi di lavori di “messa in sicurezza” di una discarica sotto infrazione europea. Non si avrà, invece, conferimento perché, ad oggi, non è stata neppure bandita una gara per la gestione. Esiste il tempo per trovare una soluzione. Soluzione che, ad oggi, non è quella suggerita da taluna associazione di categoria, di inoltrare progetto per finanziamento POR, dal momento che la programmazione europea partirà se va bene dopo l’estate. Cosicché la preoccupazione del sindaco è quella di non lasciare una discarica senza gestione per evitare quanto già successo in passato: 2 incendi dolosi. Volere la chiusura significa portare proposte concrete che non comportino maggiori tasse per i cittadini. Ad oggi le proposte si perdono negli slogan.Il Prefetto ha preso atto delle volontà rinviando il Tavolo alla Regione per la verifica tecnica.

Discarica di Celico, presidio dei manifestanti nel comune presilano

CELICO (CS) – Alcuni attivisti del Comitato ambientale presilano hanno occupato simbolicamente e pacificamente il Municipio di Celico per protestare contro l’utilizzo della discarica allocata nel territorio comunale. All’interno degli uffici dell’ente le attività non sono state interrotte. I manifestanti, che hanno esposto alcuni striscioni all’ingresso dell’edificio, lamentano “i gravissimi disagi provocati dagli impianti per la lavorazione e lo smaltimento dei rifiuti localizzati in luoghi non idonei”. Inoltre chiedono l’apertura di un tavolo “nel quale – spiegano gli animatori del comitato – l’impegno preso dal dirigente generale della Regione Domenico Pallaria, nelle riunioni alla cittadella regionale, relativo alla decisione di non includere l’impianto di Celico nel nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti e di non inviare nello stesso impianto rifiuti appartenenti al circuito pubblico, venga apposto su documenti ufficiali e sottoscritto dal Governatore Mario Oliverio”.

Discarica di Castrovillari: Coldiretti richiede la riunione del tavolo tecnico

domenico lo politoCASTROVILLARI (CS) -La “tombatura” della discarica di Campolescio nel Comune di Castrovillari (CS) deve avvenire nel più breve tempo possibile e per questo – chiede Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria –urge che il sindaco convochi la riunione del tavolo tecnico promesso il 20 febbraio u.s., giorno nel quale si è tenuta la manifestazione antidiscarica. Dilatare i tempi – aggiunge – può generare confusione e far perdere di vista l’obiettivo principale. Questo – precisa Molinaro – anche  alla luce dell’ordinanza n. 5371 – “contingibile e urgente” – del sindaco di Castrovillari, emessa sulla scorta di una informativa della Prefettura di Cosenza all’Amministrazione Comunale, che suggerisce l’intervento interdittivo antimafia in via preventiva per frenare i tentativi di infiltrazione criminale nella gestione dei rifiuti che come conseguenza ha avuto l’interruzione della gestione dei rifiuti urbani e assimilati alla ditta che si era recentemente  aggiudicata l’appalto. L’una cosa probabilmente nulla ha a che fare con l’altra – chiarisce Molinaro – ma il tutto, può portare a rallentare un percorso virtuoso a salvaguardia del patrimonio agroalimentare e della qualità della vita dei cittadini che è la richiesta avvalorata dalla grande partecipazione alla manifestazione “no discarica”. Il tavolo tecnico – prosegue – aiuterà sicuramente a risolvere problemi tecnici e amministrativi. Ci auguriamo – afferma Molinaro – che il sindaco Domenico Lo Polito, che ha dimostrato di avere a cuore le sorti del territorio, senza tentennamenti e rinvii convochi la riunione del tavolo tecnico. Le discariche e la gestione dei rifiuti con tutto quello che comportano – conclude – oggi sono vere emergenze per la nostra Regione e gli esempi sono molti; a fronte di ciò chiediamo che la Regione faccia il punto della situazione affrontando di petto le varie situazioni che generano forte preoccupazioni nei cittadini e alle attività economiche in particolare agricoltura e agroalimentare e da Castrovillari può venire un segnale positivo sia nel merito che nel metodo”.

La guardia Costiera sequestra una discarica abusiva

REGGIO CALABRIA (RC) A Reggio Calabria è stata trovata una discarica abusiva prontamente  sequestrata dalla Guardia Costiera. La discarica, molto pericolosa, conteneva  una grossissima quantità di elettrodomestici e utensili, compresi anche lastre di eternit lesionate. Le condizioni meteorologiche  e le piogge assidue dell’ultimo periodo avrebbero reso ancora più pericolosa la situazione ambientale in quanto i rifiuti potevano essere trasportati al mare.

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Al Pitagora di Castrovillari si discute di ambiente

Discarica CampolescioCASTROVILLARI (CS) – Questa mattina, presso, l’Auditorium dell’Istituto Tecnico e Commerciale per Geometri “Pitagora” si è tenuto un importante dibattito, voluto dall’Amministrazione Comunale, diretto ai giovani per informarli e far comprendere loro in quale ambiente stanno vivendo e come fare per una vivibilità sostenibile. Dunque, molti gli argomenti all’ordine del giorno: dall’impegno profuso dal Comune per fare fronte alle criticità presenti, fino all’annoso problema della discarica di Campolescio, un impianto bisognoso di essere sanato attraverso i lavori di adeguamento alla normativa europea. In particolare, gli esponenti dell’Amministrazione comunale presenti, tra i quali il Sindaco Domenico Lo Polito, l’assessore Pasquale Pace, l’architetto Cavuoto, designato per i lavori di messa a norma della discarica, e il dottor Borzillo dell’Arpacal hanno illustrato, anche attraverso la documentazione adatta, in che modo si sia giunti all’intervento, tramite un finanziamento da un milione di euro di fondi europei arrivati per sanare la discarica, già incendiata nel 2009, per poi utilizzare la capacità residua sino a piano campagna secondo le indicazioni dell’autorizzazione integrata ambientale regionale, che permette di scaricare circa 20 tonnellate d’indifferenziato al giorno e per consentire, mediante un esercizio controllato della stessa, di reperire quei fondi per chiuderla e riqualificare in seguito l’area. A pensiero Discarica Campolesciodell’Amministrazione, tale opera andrebbe a rafforzare la salubrità e l’immagine del territorio, tutelando le capacità impegnate nelle coltivazioni agricole. In tal modo, si garantirebbe altresì una qualità ambientale al momento mancante per il sito di Campolescia.

Tuttavia, non sono mancate le critiche, specificamente da parte del consigliere Ferdinando Laghi, che ha parlato a nome delle Civiche, del Comitato per Cammarata e di più associazioni, ribadendo contrarietà all’opera, più volte segnalata alla magistratura, poiché colmare il volume residuo di abbanco, anche se di 9.303 mc. (cioè quanto, secondo il piano previsto dall’Amministrazione, resterebbe in discarica) costituirebbe una ricaduta d’immagine negativa del Distretto Agroalimentare
E i prodotti d’eccellenza che vi vengono coltivati.

A Celico “Parole al vento”

parole_al_vento_webCELICO(CS)-Il Comitato Ambientale Presilano presenta “Parole al vento nauseabondo”.All’incontro interverrannoAlfredo Sprovieri ,Claudio Dionesalvi e Francesco Cirillo. Sarà un’ulteriore occasione per parlare della discarica di Celico ma anche per presentare il libro di Francesco Cirillo “Calabria ti odio”edito da Coessenza.L’appuntamento è per Mercoledì 14 ottobre alle ore 18.00 al Presidio sulla SS 107 uscita Celico.In caso di pioggia l’iniziativa si svolgerà alla sala consiliare del comune di Celico.

Il Sindaco di Calopezzati chiarisce la sua posizione sulla discarica

CALOPEZZATI Sindaco Franco Cesare MangoneCALOPEZZATI (CS) – Dopo la denuncia nei confronti del sindaco di Calopezzati, Franco Cesare Mangone, per aver depositato i rifiuti solidi urbani in un’area priva di misure volte a prevenire le contaminazioni del suolo, lo stesso Primo cittadino calopezzatese, intende chiarire la propria posizione. Con la tranquillità e la schiettezza che lo caratterizza il sindaco Mangone ha messo in risalto che il suo è stato un intervento finalizzato a garantire la salute pubblica. Ha spiegato a chiare lettere di aver autorizzato <<il deposito temporaneo su un telo impermeabile di rifiuti urbani in superficie e non infossati, come riportato da alcuni giornali locali, ed in attesa di poterli conferire in discarica non appena finita l’emergenza e  previa richiesta di autorizzazione alla Regione Calabria.
Gli stessi depositati temporaneamente in un’area comunale in località Macchiola, già sito di discarica autorizzata dalla Regione Calabria negli Anni ‘80 e metà Anni ‘90>>. Mangone, inoltre, ha evidenziato che tale discarica non è stata <<mai bonificata, nonostante le richieste di finanziamenti, l’ultima in ordine di tempo nel 2015>>.
Il sindaco ha messo in luce che la comunità che amministra da quattro anni è <<un paese di 1.300 abitanti, che vive o cerca  di vivere di turismo e d’estate ospita circa 5mila persone>>. Ha spiegato che è <<un paese che pratica la raccolta differenziata “porta a porta” dal 2013; l’indifferenziata viene raccolta tre volte a settimana (lunedì, mercoledì, e venerdì) e conferisce in discarica, con ordinanza del Dipartimento Ambiente una volta la settimana, vale a dire, il  mercoledì con sette  tonnellate>>. Dunque, <<a fine luglio (29.07.2015 prot. 2695 ) considerate le prime difficoltà di surplus è stata inoltrata una richiesta alla Regione Calabria per il conferimento di un maggiore quantitativo di rifiuti, almeno due volte la settimana, per circa 16 tonnellate, con la possibilità di scarico il lunedì e il venerdì. L’istanza non ha ottenuto risposta. Soltanto dopo ampia insistenza il Comune di Calopezzati, il 12 agosto, è stato autorizzato al secondo scarico, nei giorni di mercoledì e sabato, per sette tonnellate a conferimento>>.
Il sindaco, considerate le conseguenze della sua scelta di depositare, in via temporanea, i rifiuti nella vecchia discarica, ha commentato la vicenda con l’amaro in bocca. Al contempo, però si è posto e pone un interrogativo: <<Avrei dovuto lasciare davanti alle porte, sui marciapiedi o all’interno di residence e villaggi turistici mucchi di spazzatura, dove passeggiano e trascorrono le giornate bambini e adulti..?!?!?>>.
Franco Mangone crede nell’azione amministrativa. <<Un sindaco può e deve garantire il diritto alla salute pubblica>>.
D’altronde Mangone è un amministratore che lavora quotidianamente <<con onestà, equità, giustizia e trasparenza per il bene del territorio, di Calopezzati, dei calopezzatesi e degli ospiti che scelgono questa cittadina per le proprie vacanze estive>>. A suo giudizio <<il Comune ha il dovere di salvaguardare l’igiene pubblica e la salute dei cittadini. Un sindaco>>, ha commentato lo stesso Mangone, <<è chiamato ogni giorno a fare delle scelte. E in alcuni momenti ci sono decisioni da prendere nell’immediatezza, pur sapendo di camminare sul “filo del rasoio”>>.
Il sindaco Mangone ha concluso mettendo in risalto che <<l’emergenza rifiuti dura da fin troppo tempo. Non sono bastati venti anni di commissariamento alla Regione Calabria per risolvere questo problema>>. Il suo auspicio è che l’attuale Governatore della Regione, Mario Oliverio <<persona di alto profilo culturale e politico, che conosce questa drammatica situazione possa giungere a una concreta e valida soluzione>>.