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Fiori e iniziative sulla legalità per ricordare Fortugno

LOCRI (RC) – Una corona di fiori è stata deposta a Palazzo Nieddu a Locri dove il 16 ottobre 2005 fu ucciso il vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno.

Per il delitto quattro persone sono state condannate all’ergastolo con sentenza definitiva.

Nel nono anniversario dell’omicidio di Fortugno i familiari hanno organizzato alcune iniziative tra cui la premiazione del concorso sui temi della legalità per le scuole della provincia di Reggio.

Forum “Reti e progetti per la legalità nell’economia”

COSENZA – “Reti e progetti per la legalità nell’economia” è il forum itinerante organizzato dalla Camera di Commercio di Cosenza, promosso da Unioncamere nelle regioni italiane, in partenariato con Libera, Banca Etica e numerose istituzioni economiche e sociali, per diffondere la cultura della legalità e dare più sostegno all’economia legale.

Il Forum “Reti e progetti per la legalità nell’economia”, unica tappa calabrese a Cosenza, si svolgerà presso la Camera di Commercio, giovedì 3 aprile, dalle 10:00 alle 13:00.

Dopo l’introduzione di Pasquale Monea, commissario della C.C.I.A.A. di Cosenza, relazioneranno Donatella Romeo, Segretario generale della Camera di Commercio di Cosenza e Andrea Sammarco, Vice Segretario generale di Unioncamere, nella sezione “I Progetti e le Reti”; Davide Pati, Responsabile Nazionale di Libera, Giulio Veltri, Consigliere di Stato e Rocco Alfano, Magistrato della Procura di Salerno, nella sezione “La Legalità per lo sviluppo dei territori e la crescita economica”; concluderà Dorina Bianchi, componente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.

Numerose sono le organizzazioni e gli enti aderenti al Forum: Albo Gestori Ambientali; Cia – Giovani Imprenditori; Banca Etica; Cna – Giovani Imprenditori; Corpo Forestale; Coldiretti – Giovani Imprenditori; Dipartimento Politiche Di Sviluppo E Coesione Del Mise; Confagricoltura – Giovani Imprenditori; Dipartimento Lotta Alla Contraffazione Mise; Confartigianato – Giovani Imprenditori; Federcasse; Confcommercio – Giovani Imprenditori; Fondazione Interesse Uomo; Confesercenti – Giovani Imprenditori; Fondazione Con Il Sud; Confindustria – Giovani Imprenditori; Infocamere; Generazioni Legacoop – Giovani Imprenditori; Libera; Confcooperative – Giovani Imprenditori; Policoro – Conferenza Episcopale Della Cei; Transparency International; Universitas Mercatorum; Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti Ed Esperti Contabili; Unioncamere.

Un appuntamento che non è solo per addetti ai lavori, ma a cui sono state invitate a partecipare scuole, università, forze dell’ordine, imprese, associazioni, perché ogni settore della società possa essere coinvolto nella condivisione di opinioni e progetti su un tema così importante quale è quello della legalità.

Ritorna il Premio “Musica contro le mafie 2014”: ad Agosto il Nuovo Bando


COSENZA – Annunciata la quinta edizione del “Premio Musica contro le Mafie”, diventato ormai un punto di riferimento per i giovani artisti la cui musica tratta tematiche sociali che diffondo cultura della legalità e principi antimafia. Il nuovo bando verrà pubblicato ad agosto, ma è di oggi la notizia che il vincitore della prossima edizione avrà la grande opportunità, insieme ad altri premi che saranno annunciati via via in questi mesi, di esibirsi nella XX Giornata della Memoria e dell’Impegno di Libera (Marzo 2015), che con oltre centomila presenze ogni anno è il più importante evento che si tiene in Italia in memoria delle vittime delle mafie e a sostengo di tutte le attività legate all’antimafia sociale, e di conseguenza sicuramente il contesto più indicato per fare ascoltare la propria “Musica contro le Mafie”.

Per partecipare al premio e per ricevere maggiori informazioni, visitare il sito di Musica Contro le mafie

“Come affrontare la crisi”: esperienze alternative sul territorio

RENDE (CS) – C’è chi subisce drammaticamente questo periodo difficile di crisi economica, chi si rassegna e si lamenta, chi si arrabbia e punta il dito verso i politici di turno. C’è chi invece prova a capirci qualcosa, a trovare delle risposte e magari delle soluzioni.

Nella ricorrenza del 66° anniversario della morte di Gandhi, l’associazione Sentiero Nonviolento di Cosenza ha organizzato un incontro-dibattito sul tema “Come affrontare la crisi” – Segni di speranza sul sentiero della nonviolenza nel mondo e in Calabria.

Presso la sede dell’ACRIP, nel cuore di Villaggio Europa, si sono ritrovati alcuni rappresentanti di movimenti e organizzazioni che sperimentano quotidianamente attività alternative al modello di economia e di cultura dominante. Attraverso vari interventi o brevi filmati sono state presentate le esperienze della cooperativa Otra vez sul commercio equo e solidale, della cooperativa sociale Dignità del Lavoro sull’educazione alla legalità e al gioco da tavolo Cittadini. La sfida quotidiana della Legalità, dell’economia di comunione con testimonianze di imprenditori che hanno scelto di basare il loro lavoro su valori di solidarietà e collaborazione. È stato raccontato l’impegno del Mo.C.I. nell’ambito del riciclo e del riuso, così come quello dell’Ufficio Missionario Diocesano di far entrare nelle parrocchie la riflessione sugli stili di vita, nonché dei gruppi d’acquisto solidale e del progetto avviato in questi anni di ricostruzione della filiera dal grano al pane.

Elemento comune di tutti gli interventi è stata la necessità di accrescere la consapevolezza del ruolo del singolo all’interno della propria comunità. Se la crisi viene presentata come un fenomeno globale causato dalle scelte politiche e finanziarie di pochi “eletti”, il cittadino non può certo sentirsi esonerato da responsabilità dirette. Ciascuno di noi, nelle scelte e nei gesti di ogni giorno, compie un passo che influenza un cammino più generale.

E a proposito di azioni concrete, nel corso del dibattito è scaturita l’idea di realizzare a Cosenza uno slotmob, ovvero una iniziativa di mobilitazione contro il gioco d’azzardo e di sostegno agli esercizi commerciali che hanno scelto di rinunciare ai proventi delle slot machine. Più che il voto nell’urna – secondo i principi dell’economia solidale – vale oggi il potere dell’acquisto: ogni prodotto (o servizio) che viene comprato porta dentro sé la complessità del processo che lo crea. Di conseguenza ogni scelta di consumo ne comporta una politica, intesa come corresponsabilità nella costruzione della società in cui viviamo.

Occorre aprire gli occhi e prendere coscienza che l’attuale sistema economico di crescita continua non è più sostenibile, da molteplici punti di vista. Occorre ripensare ad un modello di società che riporti al centro la persona e le relazioni, relegando ricchezza e successo ad elementi marginali. È una strada non proprio agevole perché comporta un radicale cambiamento culturale, ma chi ha già intrapreso questo percorso si sente pronto a fare da motore propulsivo e contagioso: far circolare le corrette informazioni, mettere in rete le piccole esperienze sparse sul territorio, dare voce a chi vuole uscire dalla nicchia. E, riprendendo le ormai famose parole di Gandhi, iniziare dal basso e dalle persone che si hanno intorno una rivoluzione nonviolenta per diventare il cambiamento che vogliamo vedere.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Concluso progetto di risocializzazione del Dipartimento di Giustizia Minorile

COSENZA – Si è concluso, presso il Comando della Polizia Municipale di Cosenza, il progetto di educazione stradale, alla legalità e alla tutela ambientale, voluto dal Dipartimento di Giustizia Minorile, nell’ambito delle azioni mirate al recupero e alla risocializzazione di minori e giovani adulti dell’area penale esterna, che ha coinvolto sette giovani di età compresa tra i 16 e 17 anni.
Il percorso rieducativo è stato coordinato, per la Polizia Municipale, dalla Vice comandante Roberta Iazzolino, mentre, per la sezione distaccata di Cosenza del Dipartimento di Giustizia Minorile il progetto è stato seguito da vicino dalla dottoressa Giuseppina Introcaso.
L’Amministrazione comunale è stata rappresentata, in occasione della chiusura del progetto, dall’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza che ha sottolineato l’importanza del percorso, come occasione, per i minori e i giovani adulti che vi hanno preso parte, di ritrovare se stessi e di incontrare nuove motivazioni che possano aiutarli ad uscire dalle situazioni di rischio nelle quali erano finiti.
Il successo di questo primo esperimento, che ha visto impegnata la Polizia Municipale in una full immersion di tre giorni, ha suggerito, anche su sollecitazione del Dipartimento di Giustizia Minorile, di giungere quanto prima alla firma di un protocollo d’intesa perché ciclicamente vengano affidati alla Polizia Municipale, sul tipo dell’esperienza portata a compimento, altri percorsi simili di risocializzazione dei minori e dei giovani adulti dell’area penale esterna.

Laboratori AntiMafia per la democrazia sociale

Si svolgerà il 23 e il 24 novembre 2013 presso il Centro Sociale-Culturale “S. Giovanni Battista” in P.zza Giovanni Paolo II a Marina di Nocera Terinese (CZ), il progetto “Laboratori AntiMafia per la democrazia sociale”. L’evento è organizzato e curato dall’associazione R-Evolution Legalitalia con la collaborazione di CNCA (coordinamento nazionale comunità di accoglienza), la Caritas della Diocesi di Lamezia terme, IlComitato.comLa Società dello Spettacolo, il Comune di Nocera Terinese, il quotidiano Avvenire, Arci CalabriaMovimento Agende Rosse Calabria.
Obiettivo: promuovere un percorso di ricerca e approfondimento sul tema della giustizia e della legalità che consenta alle persone di riflettere e acquisire consapevolezza del cambiamento sociale all’interno dei propri contesti territoriali; di essere capaci di accogliere e leggere le nuove “sfide” che si presentano; di dare senso al concetto di legalità e di cittadinanza attiva; consentire loro di acquisire gli strumenti e i mezzi necessari a imparare a leggere le realtà significative che operano nel territorio sui temi della pace, dell’ambiente e della legalità.
Destinatari: 40 giovani tra operatori sociali, animatori, educatori, insegnanti, volontari, operatori ecclesiali, catechisti, volontari in servizio civile.
Il laboratorio è aperto a un numero massimo di 40 persone, pertanto prenderanno parte al laboratorio coloro i quali invieranno per primi l’iscrizione. È prevista una quota d’iscrizione pari a 10 euro. (vedi allegato per i dettagli)
Il laboratorio intende indagare i temi sopra descritti, mediante la realizzazione di un lavoro di ricerca e di approfondimento basato su storie di vita reale nell’ambito sociale, politico e culturale in Calabria. Uno dei temi centrali è l’affermazione della legalità, della giustizia, della responsabilità,
e della tutela dei diritti, modificare la cultura del “favoritismo” abbandonando la pratica dei favori ottenuti in cambio dei silenzi dei quali la ’ndrangheta si serve per vivere e prosperare.
La ricerca ha lo scopo di stimolare capacità rigenerative e vuole contribuire alla nascita di una rete tra realtà differenti; stimolare capacità critica e costruttiva; favorire spazi comuni per promuovere la realizzazione di reti propositive e positive sui temi della legalità; avviare processi di partecipazione attiva alla vita sociale del proprio territorio.
Temi per Laboratori:
Donne e mafia
Valeria Grasso, Imprenditrice e testimone di giustizia
Marisa Garofalo, Testimone di giustizia

Le agromafie
Toni Mira, Caporedattore di Avvenire

Teatro e mafia
Dietro le maschere, Michelangelo Bellani Attore e drammaturgo de La società dello spettacolo
c.I. Grugher Performer e regista de La società dello spettacolo

Gioco d’azzardo e mafia
Roberto Gatto, C.N.C.A. (Coord.to Naz.le Comunità di Accoglienza)
Vincenzo Regio, Comunità Progetto Sud

La resistenza in Calabria
Gaetano Saffioti, Imprenditore e testimone di giustizia
Alfonso Russi, Ex consulente tecnico presso la DDA di Catanzaro

> scarica il programma completo Laboratori Antimafia

Censimento delle aziende legali e trasparenti: tre nella white list

CITTANOVA (Rc) – La Prefettura di Reggio Calabria sta censendo le aziende che non hanno mai avuto a che fare con la ‘ndrangheta.

Un’attività importante e intensa, che va avanti da oltre tre mesi, e che per ora vede iscritte solo tre aziende nella white list. Le tipologie di attività produttive al vaglio della Prefettura operano, tra l’altro, nei settori di movimentazione terra, trasporto di materiali in discarica per conto terzi, confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e bitume, noli a caldo, autotrasporto per conto terzi, e guardiana nei cantieri. Ambiti da sempre a rischio di infiltrazione mafiosa.

“Apprendiamo – dichiara il sindaco di Cittanova Alessandro Cannatà – che, tra le imprese iscritte dalla Prefettura nella whit list delle attività mai interessate da ‘ndrangheta è stata iscritta la “Servizi Ecologici”. Ancora il lavoro di compilazione è all’inizio, ma sin da subito un’azienda cittanovese è stata iscritta nell’elenco delle imprese pulite. Questo è evidentemente un fatto positivo che da soddisfazione e invita ad avere speranza e fiducia nel nostro paese, nel suo tessuto sociale e nella sua voglia di crescere umanamente ed economicamente. Altre imprese, ne siamo sicuri, verranno iscritte nella white list. Nel frattempo la Servizi Ecologici di Cittanova ha dato un esempio importante in fatto di legalità e trasparenza”.

Entra in vigore la “lista bianca” che garantirà la legalità negli appalti

REGGIO CALABRIA – La Prefettura di Reggio ha concluso l’iter di adeguamento alla nuova normativa adottata dal governo il 18 aprile scorso e partirà presto con il nuovo regolamento anti infiltrazione della criminalità negli appalti. Il palazzo del governo reggino ha infatti decretato che «entrerà in vigore il 14 agosto il decreto che contiene le modalità per l’istituzione e l’aggiornamento degli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa». Solo ed esclusivamente le imprese che figureranno nella “white list” potranno prendere parte alle procedure di gara.

Educazione alla legalità e musica con la cantastorie Francesca Prestia

GERACE (RC) – La musica per promuovere e diffondere tra i più giovani i valori della legalità, del rispetto delle persone e delle regole, contro la ‘ndrangheta e la violenza di genere: è questo l’obiettivo della serata all’insegna del canto e della musica che si terrà domani sera in Piazza del Tocco a Gerace. A partire dalle ore 21 la centralissima piazza ospiterà l’esibizione della cantastorie calabrese Francesca Prestia dal titolo “Dedicato a Lea e a tutte le donne calabresi”, concerto che durante l’anno scolastico appena conclusosi è stato tenuto in numerose scuole calabresi e che ha coinvolto attivamente nell’omonimo progetto, promosso dal Ministero dell’Istruzione, gli studenti e le studentesse di sei istituti scolastici della nostra regione.

Domani sera, infatti, dopo il concerto di Francesca Prestia – accompagnata da Salvatore Familiari (chitarra e direzione musicale), Giuseppe D’Agostino (mandolino e bouzuki grecanico), Vittorio Romeo (fisarmonica), Danilo Scopelliti (percussioni) e Manuela Romeo (voce) – sarà la voce dei giovani studenti calabresi a levarsi alta per combattere l’illegalità e la violenza di genere attraverso la costruzione di una nuova controcultura giovanile e la partecipazione ai laboratori musicali che hanno portato alla composizione e all’incisione – presso l’apposita sala messa a disposizione dell’Istituto “Severi – Guerrisi” di Palmi e Gioia Tauro – di sei brani, contenuti nel cd musicale prodotto dal Progetto.

«L’amore è il mio peccato. Come colomba bianca, tinsi di sangue il mondo. Per mano di chi disse di amarmi. Per mano di chi voleva avermi», canteranno le ragazze e i ragazzi del Liceo “Tommaso Campanella” di Lamezia Terme. “L’amore è colpa mia” è il titolo del brano da loro composto ispirandosi ai femminicidi – da Francesca a Pia de’ Tolomei – narrati da Dante nella Divina Commedia.

Il “Canto di Cosima” – «tristi cantu» delle donne morte perché «amaruno omini peccatori» – è stato invece composto dagli studenti e dalle studentesse dell’Istituto professionale di Siderno e Locri, istituto diretto dal professor Tommaso Mittiga e capofila del Progetto “Dedicato a Lea e a tutte le donne calabresi”, ispirandosi all’omonimo racconto di uno tra i più apprezzati scrittori della propria terra, Corrado Alvaro.

I ragazzi dell’Istituto “Severi – Guerrisi” di Palmi e Gioia Tauro grideranno «jeu sugno donna calabrese», contro la violenza e contro «chista terra dominata da una razza che faci guerra cuntra se stessa e s’ammazza», mentre le loro amiche e i loro amici dell’Istituto “Ferraris – Maresca” di Catanzaro intoneranno il loro brano, “Nubi di piombo”, per ribellarsi al fatto che «non basta un solo fiato per dire tutti i nomi delle donne, delle vittime di una strage inaccettabile».

Per le «vittime di violenza e di paura che conoscono la sofferenza perché terrorizzate in ogni istante: mobbing, stalking, per strada mentre fai shopping» canteranno invece i ragazzi e le ragazze dell’Istituto comprensivo “Cinque Martiri” di Gerace. «Le lacrime sul viso fanno solchi anche nell’anima. Ma ti spezzo la catena: pensa, agisci, ama» scandirà il loro trascinante rap dal titolo “Domani sarà”.

«L’appuntamento di domani sera cade giusto un anno dopo quello della manifestazione “La Calabria è delle donne”, indetta dal comitato nazionale “Se Non Ora Quando?”, e tenutasi nella medesima piazza della nostra città», afferma il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli. «Un segno di continuità che consentirà a Gerace di essere ancora una volta il luogo dal quale partirà, forte e chiaro, un messaggio di denuncia dell’illegalità e della violenza di genere, ma anche di appello alla responsabilità personale e collettiva per il progresso socio-culturale della nostra terra e del nostro Paese».

«Il momento conclusivo di un progetto fortemente sostenuto dal Sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria, dalla propria consigliera Filomena Fotia (coordinatrice nazionale della campagna scolastica contro la violenza sulle donne, ndr) e dalla propria capo segreteria Francesca Delle Vergini, celebrerà la scuola come comunità di vita e di crescita», dichiara Francesca Prestia, che aggiunge «sarà per di più un’ulteriore esperienza positiva e costruttiva che rimarrà impressa nella mente degli studenti e delle studentesse, confermando loro la possibilità di sentirsi tutti ed insieme cittadini attivi e partecipi ad azioni democratiche basate sui valori della legalità, del rispetto delle persone e delle regole».

Giovani e legalità: divertirsi imparando a rispettare le regole

COSENZA – Proprio in questi giorni in cui si fa memoria delle vittime di mafia e si parla tanto di legalità, c’è chi interviene con gesti concreti e legati alla quotidianità.

Un impegno che ha visto oggi i suoi frutti alla Città dei Ragazzi con la manifestazione conclusiva del progetto “Giovani e Legalità. La rete amica… nel mare della legalità” realizzato nelle scuole della provincia da Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie con la collaborazione della Prefettura di Cosenza, della Camera di Commercio, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, della Fondazione Carical, delle associazioni Proteo Fare sapere e Ludus in Fabula Onlus.

Un percorso che si è snodato nell’arco di un anno scolastico di attività e ha coinvolto bambini e bambine, ragazzi e ragazze dalle scuole primarie agli istituti superiori. Un’analisi attenta e partecipata che ha guidato i giovani protagonisti nei meandri della nostra carta costituzionale e del vivere civile secondo le regole e le leggi. Un cammino di riflessione vivace e puntuale supportata da strumenti utili ed efficaci, come il gioco da tavolo “Cittadini. La sfida quotidiana alla legalità” e l’opuscolo illustrato di Anna Sarfatti “La Costituzione raccontata ai bambini”.

Circa 700 gli alunni e le alunne che, in rappresentanza delle proprie scuole, hanno riempito e ravvivato gli spazi della Città dei Ragazzi, dividendosi nei tre cubi colorati in base alle attività da svolgere.

Il cubo giallo ha ospitato la tavola rotonda istituzionale a cui hanno partecipato i rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto, tra cui il prefetto Cannizzaro, il presidente della Camera di Commercio Gaglioti, il coordinatore calabrese di Libera Nasone, nonché il presidente della Fondazione Carical Bozzo, il presidente di Confidustria Mazzuca, il responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale Penta, il vicepresidente di Proteo Fare sapere Lopez, coordinati da Arcangelo Badolati.

E mentre nel cubo giallo gli adulti si confrontavano sui temi della legalità e del rispetto delle leggi, sviscerando l’importanza di educare le nuove generazioni e trasmettere loro le basi fondamentali per una società più giusta, gli altri due cubi sono stati invece teatro delle performance preparate dai veri protagonisti di questa iniziativa e del progetto intero.

Il cubo azzurro infatti è stato dedicato ai più piccoli e alla mostra “I diritti e i doveri raccontati dai bambini”, ovvero disegni, scritti, lavori artistici realizzati dagli studenti delle scuole primarie sulla Costituzione. Il cubo rosso invece è stato attrezzato per un avvincente torneo interscolastico: 6 tavoli da gioco, 18 squadre e un unico obiettivo vincere la sfida della legalità di “Cittadini”. Presentato anche il blog nato dalla realizzazione del progetto.

Tanta la partecipazione e tanto anche l’entusiasmo, a dimostrazione che i gesti concreti e l’esempio visibile delle buone opere valgono più di molte parole. Perché l’educazione alla legalità passa attraverso l’educazione delle coscienze e formare le coscienze delle nuove generazioni significa costruire società più libere e più consapevoli.

 

 Mariacristiana Guglielmelli