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Francesco Cilea, compositore e talento musicale precoce.

Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 23 luglio 1866 da Giuseppe, apprezzato civilista e dilettante di musica, e da Felicita Grillo. A soli sette anni fu inviato a Napoli per compiervi la sua educazione ed entrò in un convitto privato dove avrebbe dovuto essere poi avviato agli studi di diritto. Fu tuttavia attratto dalla musica e non tardò a rivelare una innata musicalità oltre che straordinarie doti di improvvisazione tanto che, dopo essere stato presentato per un giudizio a Francesco Florimo, allora bibliotecario del conservatorio di S. Pietro a Maiella, fu da questo esortato a dedicarsi interamente alla musica. Superata l’iniziale opposizione dei genitori che avrebbero preferito tenerlo lontano da una carriera giudicata troppo lontana dalle tradizioni della famiglia, nel novembre 1878 entrò come convittore a pagamento nel conservatorio napoletano avendo quali maestri Beniamino Cesi e Paolo Serrao. Condiscepolo di Umberto Giordano, si distinse immediatamente tra gli allievi più dotati e diligenti e nel termine di pochi anni, grazie ai progressi compiuti, si guadagnò la stima degli insegnanti tanto da essere nominato “maestrino” della classe di contrappunto, incarico che gli consentì di mettere in luce quelle qualità organizzative e didattiche che lo avrebbero in seguito condotto alla direzione del conservatorio napoletano. Diplomatosi nel 1889, presentando per il saggio finale un’opera in tre atti su libretto di E. Golisciani dal titolo Gina, diede chiara prova del suo talento drammatico rivelando certi tratti stilistici ricorrenti nella parabola evolutiva della sua produzione teatrale. Il lavoro, da lui stesso diretto e concertato il 9 febbraio 1889 nel teatrino del conservatorio, fu accolto favorevolmente dal pubblico e riportò un lusinghiero successo da parte della critica rappresentata per l’occasione da Roberto Bracco che in un suo articolo sul Corriere di Napoli del 13-14 febbraio preconizzò per il giovane compositore un brillante avvenire. Conseguito il diploma nel conservatorio in cui, attraverso un decennale e severo tirocinio, aveva maturato la sua personalità musicale, vi fu immediatamente chiamato con l’incarico di professore straordinario. L’impegno assunto presso la gloriosa istituzione, ove rimase fino al 1892, non gli impedì di dedicarsi alla composizione e di dare libero sfogo alla sua vocazione teatrale. Volle cimentarsi in una nuova opera e l’occasione si offrì allorché, presentato all’editore Edoardo Sonzogno da Paolo Serrao, gli venne affidato un libretto da musicare, La Tilda, di Angelo Zanardini. La vicenda, ricca di situazioni drammatiche di ambientazione tipicamente verista poco si adattava alle aspirazioni romantico-decadenti del giovane compositore che tuttavia, preparandosi al lavoro e stimolato anche dalla fiducia in lui riposta dal celebre editore, lo portò a termine in breve tempo. L’opera, diretta da Rodolfo Ferrari, andò in scena il 7 aprile 1892 al teatro Pagliano di Firenze e in altre città fra le quali Palmi e al Teatro dell’Esposizione di Vienna riportando un ottimo successo di pubblico e critica. Tuttavia, nonostante il successo di pubblico e i riconoscimenti della critica, un profondo senso di auto critica e la consapevolezza di aver affrontato un genere di teatro musicale troppo lontano dalla propria sensibilità, indussero Cilea a ritirare lo spartito contro il parere dello stesso editore che tuttavia continuò a sostenerlo e a credere nelle sue possibilità creative. Lasciato l’insegnamento nel conservatorio napoletano per dedicarsi completamente alla composizione trovò nell’Arlesiana di A. Daudet il soggetto che andava cercando. Affidata la stesura in versi a Leopoldo Aiwenco si accinse alla composizione dell’opera che, iniziata nel 1896 e portata a termine nel 1897, fu rappresentata al Lirico di Milano il 27 novembre dello stesso anno. Accolta con esito lusinghiero l’opera subì poi vari rimaneggiamenti  e Cilea fu costretto suo malgrado ad impegnarsi in una nuova stesura dell’opera che, rinnovata in tre atti, fu rappresentata con miglior fortuna, ma senza il previsto successo, ancora al Lirico di Milano il 22 ottobre 1898. In una nuova versione con varie aggiunte l’opera fu poi ripresentata con esito favorevole il 28 marzo 1912 al teatro S. Carlo di Napoli e approdò infine alla Scala di Milano ove l’11 aprile 1936 riportò un vero trionfo grazie anche alla partecipazione di interpreti di altissimo livello come M. Carosio, G. Pederzini, T. Schipa e M. Basiola. Frattanto nel 1896, quale vincitore della cattedra di armonia nell’istituto musicale di Firenze, Cilea aveva ripreso l’insegnamento senza tuttavia trascurare la composizione cui, dopo le amarezze seguite alle disavventure dell’Arlesiana, destinata ad essere per molto tempo incompresa, tornò a dedicarsi con rinnovato entusiasmo. L’occasione gli fu ancora una volta offerta dal Sonzogno che gli propose di musicare l’Adriana Lecouvreur un’opera in quattro atti su libretto di Arturo Colautti ambientata nel Settecento francese e basata su una pièce di Eugène Scribe. L’opera, diretta da C. Campanini, fu rappresentata con grande successo al Lirico di Milano il 6 novembre 1902 con una eccezionale compagnia di canto formata da E. Caruso, A. Pandolfini, G. De Luca, E. Ghibaudo, iniziando da quel momento il suo trionfale cammino nei maggiori teatri del mondo e rivelandosi indiscutibilmente come il suo lavoro teatrale più riuscito dopo una prima clamorosa affermazione internazionale sulle scene del teatro dell’Opera di Buenos Aires. L’opera tra il 1903 e il 1906 apparve tra l’altro al Covent Garden di Londra, al teatro Imperiale di Odessa, al teatro dell’Opera dì San Francisco, al teatro Sarah Bernhardt di Parigi, a Pietroburgo e poi nel 1935, in una edizione in lingua francese, fu presentata al Grand Théâtre di Bordeaux. L’ultima opera di Cilea, rappresentata al Teatro alla Scala di Milano la sera del 15 aprile 1907 sotto la direzione di Arturo Toscanini, è la tragedia in tre atti Gloria, ancora su libretto di Colautti, basata su una pièce di Victorien Sardou. Quest’opera mostra il notevole aggiornamento compositivo di Cilea rispetto ai suoi contemporanei ma fu proprio questo lato di per sé interessante e notevole a rendere l’opera difficile per il pubblico. Nonostante il suo grande valore e una buona serie di successi nel complesso il risultato totale poté definirsi un insuccesso. L’insuccesso di quest’opera fu tale da spingerlo ad abbandonare definitivamente il teatro d’opera. Il compositore calabrese continuò invece a comporre musica da camera, vocale e strumentale e musica sinfonica. Al 1913 risale un poema sinfonico in onore di Giuseppe Verdi su versi di Sem Benelli, eseguito al Teatro Carlo Felice di Genova. Cilea morì il 20 novembre 1950 a Varazze, comune ligure che gli offrì cittadinanza onoraria e nella quale trascorse gli ultimi anni della sua vita.

 

CURIOSITÀ

• Dopo l’insucesso della tragedia Gloria e il successivo ritiro dalle scene teatrali, non mancano però notizie di alcuni progetti operistici successivi di cui sopravvivono parti o abbozzi di libretto come Il ritorno dell’amore di Renato Simoni, Malena di Ettore Moschino e La Rosa di Pompei ancora di Moschino (datato Napoli, 20 maggio 1924). Alcune fonti accennano anche ad un’opera del 1909, completata e mai rappresentata, intitolata Il Matrimonio Selvaggio della quale non esiste tuttavia alcun riscontro e di cui lo stesso Cilea non fa cenno nei suoi quaderni di “Ricordi”.

• Alla memoria di Francesco Cilea sono stati intitolati il conservatorio ed il teatro di Reggio Calabria, mentre il suo paese natale, Palmi, gli ha eretto un Mausoleo oltre ad una via del centro storico cittadino.

 

Corsi Professionalizzanti di Alta Qualifica al Conservatorio “Giacomantonio”

COSENZA – Nella costante ricerca di un competitivo incremento dell’offerta formativa e, con essa, delle competenze professionali di cui dotare i giovani musicisti per un loro efficace inserimento nel mercato del lavoro, il Conservatorio ”Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, ha ottenuto da parte della Regione Calabria l’approvazione di un importante progetto. Si tratta dei Corsi Professionalizzanti di Alta Qualifica nell’ambito artistico, musicale e coreutico.

Il progetto si inserisce nell’ambito del Piano Regionale per le risorse umane – Piano d’azione 2011-2013. In tale ambito, l’Amministrazione Regionale ha inteso sostenere la diffusione della cultura e della tradizione artistico-musicale-coreutica della Calabria, attraverso la realizzazione di percorsi formativi di alta qualifica, innovativi nei contenuti e nelle professionalita’, create in stretto collegamento con le dinamiche occupazionali e lo sviluppo economico regionale. I profili formativi previsti sono stati tre: 1) Profilo Solista/Camerista (dicembre 2012), in cui si sono succeduti Cristiano Burato e Bruno Canino (pianoforte); Alessandro Ciccolini (violino barocco); Stefano Grondona (chitarra); Cristiano Contadin (viola da gamba).

Le strade del paesaggio: i fumetti a Cosenza‏

Cosenza – Parte domani il nuovo viaggio tra contaminazioni culturali de “Le Strade del Paesaggio”, festival delle arti visive e del fumetto, che la Provincia di Cosenza propone nella sua sesta edizione.

Quattro, le mostre in programma, fra le quali “Tex, la frontiera dell’avventura”, la più grande retrospettiva dedicatain Italia a Tex Willer, fumetto della Sergio Bonelli Editore, in esposizione nella sua interezza, dopo aver aperto il cantiere di produzione in un’anteprima lo scorso 3 novembre.

Apertura alle 17.30 con un incontro su “Sergio Bonelli e l’avventura del fumetto, nel ricordo dell’editore, a cui parteciperanno Raffaele De Falco, curatore della mostra su Tex Willer, e Pasquale Ruju, uno degli autori delle storie     nelle quali è protagonista il ranger eroe, il tutto accompagnato da performances di live painting.

A seguire l’apertura delle quattro mostre: Tempi Diversi-Percorsi, esposizione collettiva degli artisti partecipanti ai workshop promossi dal Festival nelle passate edizioni; Una favola per Rino, immagini tratte dal libro “Sereno su gran parte del paese” di Andrea Scoppetta, dedicato al cantautore calabrese Rino Gaetano; Formic Wars, in anteprima per il Festival, che vedrà in mostra i disegni originali di una nuova serie firmata Marvel America e Tex la frontiera dell’avventura, retrospettiva su Tex Willer che da oggi si potrà ammirare nella sua completezza dopo l’anteprima di sabato 3 novembre.

Spazio poi alla musica, con il jazz del trio cosentino Amanita e, infine, un reading in cui gli attori Ernesto Orrico e Silvio Stellato metteranno in scena una storia di Tex, tratta dall’albo numero 5, dal titolo “Satania”: un’avventura scritta da Gianluigi Bonelli, adattata per l’occasione da Giuseppe De Nardo, in cui Tex ed il fido Kit Carson sono impegnati nella lotta contro trafficanti d¹oppio venuti dall’Oriente.

Nella Galleria Santa Chiara, per i visitatori, ancora “Le Frontiere del Gusto”, un’area degustazione di prodotti enogastronomici a cura di Coldiretti ed Associazione Italiana Sommeliers, partners del progetto, presente inoltre Venerdì 16, Sabato 17, Venerdì 23, Sabato 24 e Giovedì 29 novembre.

Una ulteriore novità della sesta edizione è “Le Strade del Paesaggio Games”, dedicata ai più piccoli: uno spazio dedicato ai giochi, realizzato in collaborazione con la Hasbro, allestito presso il Museo delle Arti e dei Mestieri di Corso Telesio 17 a Cosenza dove, con diversi appuntamenti sino al 25 novembre, si potranno sperimentare le proprie inclinazioni ludiche, relazionali, fantastiche, logiche, cognitive o strategiche grazie ad uno spazio Tornei, ai laboratori Giochi dal Mondo e Storie dal Mondo, alla sezione Riciclo senza Frontiere .

L’ingresso alle mostre e agli spettacoli in programma è gratuito.

Il programma dettagliato è su www.lestradedelpaesaggio.com
Per info: stampa@lestradedelpaesaggio.com

Musica contro le mafie: viaggio sulle note della legalità

COSENZA – Arriva a Cosenza la carovana dei musicisti emergenti contro le mafie. Sarà l’Auditorium Guarasci, in piazza XV Marzo, ad ospitare venerdì 26 ottobre i concorrenti della seconda semifinale di “Musica contro le mafie”, concorso ideato da Giordano Sangiorgi e realizzato dall’etichetta discografica MKRecords, in collaborazione con il Mei e Rubbettino Editore, nonché con il patrocinio delle province di Cosenza, Roma e Ravenna.

Sei i candidati in gara per questa tappa del centro-sud: U Papun, Dario De Luca e Omissis Mini Orchestra, Francesca Prestia, Nicola Casile, Scarma e Operai della Fiat 1100. Artisti che non solo si sfidano a colpi di note e melodie, ma che si impegnano a trasmettere un forte messaggio di partecipazione e di resistenza alla brutalità della cultura mafiosa. Contrastare la voce opprimente della criminalità con l’armonia della musica e della poesia. Un’iniziativa che fornisce una ricca opportunità per raggiungere i giovani: sensibilizzarli alle tematiche dell’antimafia, incontrandoli in un contesto di divertimento e spensieratezza per veicolare l’idea che con l’apporto di tutti si può costruire una società più giusta.

Presentatore d’eccezione della serata sarà Dario Brunori della Brunori Sas, figura di spicco della musica leggera “made in calabria”. Ospiti previsti Cristiano Godano dei Marlene Kuntz e la band arbereshe degli Spasulati. Personaggi da sempre vicini e sensibili alla tematica della lotta alle mafie che coniugano con serietà e maestria la vivacità della loro arte e l’attenzione verso l’impegno sociale.

Partita da Faenza il 29 settembre la carovana ha percorso la penisola con il suo carico di energia, ma soprattutto con un importante messaggio di legalità che è stato accolto da numerosi artisti del panorama musicale italiano. Un viaggio che vedrà a Bari la sua tappa finale il 30 novembre, momento di designazione del vincitore ma soprattutto occasione per la presentazione del libro/cd “La Musica che scrive le parole che si fanno sentire” a cui hanno contribuito più di 50 artisti con aneddoti, racconti, poesie e quant’altro: oltre agli artisti che partecipano agli eventi live sono presenti nel volume interventi di Eugenio Finardi, Sergio Cammariere, Simone Cristicchi, Paolo Belli, Teresa De Sio, Roy Paci, Frankie Hi Nrg, Roberto Angelini, Marta sui Tubi, Piotta, Il Parto delle Nuvole Pesanti e molti altri. Riflessioni arricchite dalle prefazioni dei due curatori Gennaro de Rosa e Marco Ambrosi, nonché dai contributi di Carlo Lucarelli, Don Ciotti e dell’antropologo Vito Teti. I proventi ricavati dalla vendita saranno destinati all’associazione Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) che ha sostenuto la realizzazione dell’intero progetto.

 

 

Mariacristiana Guglielmelli

Al “Rendano” il 26 e il 27 ottobre “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti con i giovani cantanti lirici

Cosenza – Interessante fuori programma lirico venerdì 26 ottobre e sabato 27 ottobre al Teatro “Rendano” di Cosenza.

In scena “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti con i giovani cantanti che hanno partecipato la scorsa estate all’Opera studio promosso dall’Assessorato alla cultura della Regione Calabria e organizzato dal Comune di Verbicaro, in collaborazione con il comune tedesco di Oberstenfeld. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Cosenza, dalla Provincia di Cosenza e dal Parco Nazionale del Pollino.

Nel rimarcarne il carattere internazionale, l’Assessorato alla cultura della Regione Calabria sottolinea come tra le finalità dell’evento ci sia soprattutto quella di offrire ai giovani cantanti lirici provenienti dalle istituzioni musicali calabresi un’ulteriore opportunità di approfondimento, anche attraverso lo scambio di esperienze con colleghi provenienti da altri Paesi.

Obiettivo finale del workshop, sviluppatosi in una vera e propria full-immersion durata 15 giorni è stato, infatti, il raggiungimento di una conoscenza corretta dello stile più autentico del melodramma italiano. Il progetto ha avuto come finalità il perfezionamento musicale, vocale e scenico-espressivo del repertorio lirico italiano, e si è rivolto agli studenti di canto e di pianoforte (per la parte riguardante la “collaborazione pianistica”).

Sono stati coinvolti giovani cantanti di 11 nazionalità diverse, tra i quali molti calabresi insieme a quelli della regione tedesca del Baden-Wurttemberg.

Dalle selezioni sono usciti i protagonisti dell’allestimento dell’Elisir d’amore che sarà messo in scena al Teatro “Rendano” venerdì 26 ottobre, alle ore 20,30, e sabato 27 ottobre, alla stessa ora. Sempre sabato 27 ottobre, prevista, ma alle ore 10,00, una recita per le scuole.

A dirigere il workshop, il maestro Angelo Guaragna e la cantante lirica argentina, naturalizzata tedesca, Graciela Alperyn.

Ne “L’Elisir d’amore” in scena al “Rendano”  al maestro Guaragna è affidata sia la concertazione che la direzione. Graciela Alperyn firmerà anche la regia.

Il cast vocale è composto da Mima Millo e Annalena Schmid (nel ruolo di Adina), Marco Ciaponi e Riccardo Gatto che si alterneranno in quello di Nemorino, Ken Watanabe (Belcore), Antonino Mistretta (Dottor Dulcamara) e Marialaura Padula (Giannetta).

Maestri collaboratori al pianoforte sono Rosangela Flotta e Stefania Mobilio (del Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza) e Laura Sarubbi (del Conservatorio “Torrefranca” di Vibo Valentia) .

Maestro del coro è, invece, Francesco Laino.

Prima delle rappresentazioni in programma al “Rendano” venerdì e sabato prossimi, i giovani cantanti porteranno l’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti in Germania per quattro spettacoli.

I biglietti sono in prevendita presso l’agenzia “Inprimafila” di viale degli Alimena (tel.0984795699).

 

L’estate sul Lungofiume Boulevard non è ancora finita, ecco gli appuntamenti del week end

Ancora per qualche settimana “Lungofiume Boulevard” continuerà ad allietare le serate dei cosentini. Locali aperti tutte le sere, dalle ore 20.00 (fatta eccezione per il lunedì), e, da giovedì a sabato, spettacoli dal vivo sul palco centrale.
Il programma di questo week end si apre giovedì 30 agosto all’insegna del revival, con il concerto degli Homo Sapiens. Lo storico gruppo musicale degli anni ’70 –Maurizio, Marzio, Bubo e Claudio – ripercorre la storia della musica italiana, dai Settanta ai Novanta, attraverso spezzoni di canzoni, italiane e non, che hanno fatto da colonna sonora a quel periodo e, naturalmente, i grandi successi Homo Sapiens.
Uno spettacolo, dunque, che accomuna giovani e meno giovani grazie ad un repertorio che dai cult degli anni 60, ripercorre il periodo degli anni 70, con la nascita dei cantautori, la Soul Music di Barry White, con accenni all’hard rock post-sessantottino; poi gli anni 80, evidenziando la rinascita della musica italiana che ricomincia ad avere la meglio su quella d’importazione.
Insomma, “30 ANNI IN UNA SERA” – titolo dello spettacolo – è un invito a rituffarsi nelle emozioni, a cantare, a ballare, a divertirsi.

L’ultima sera di questo bollente mese di agosto, venerdì 31, è con il Vasco Rock Show, tribute band catanzarese che ripropone l’intramontabile repertorio del cantante rock italiano per eccellenza, Vasco Rossi. Nel gruppo la voce è Massimiliano Iannino, ideatore di questo progetto musicale insieme al pianista Gianluca Rossiello.
La band si avvale di eccellenti musicisti come Christian Muccari e Francesco Merante, fuoriclasse della chitarra; Andrea Guastella; Andrea Guastella, bassista con il groove tra le dita ed una tecnica mostruosa; Raffaele Posca, batteria dal drumming elegante, preciso ed esplosivo.

Sabato 1° settembre, “Lungofiume Boulevard” propone il concerto di Verdiana, anche lei talento tutto calabrese, che ha alle spalle numerose partecipazioni a trasmissioni televisive su network nazionali, ed una carriera con tante esibizioni da solista ma anche come artista supporter in concerti di Giorgia, Gigi D’Alessio, Antonella Ruggiero, e nella tappa calabrese del concerto che Vasco Rossi tenne a Germaneto nel 2004, davanti a 200mila persone.
Lo spettacolo di Verdiana racconta i successi di Sanremo.
Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 22.30.

Musica maestro

FUSCALDO (CS) – La musica, per il suo alto valore educativo può rappresentare un momento sano di aggregazione e condivisione per tutte le fasce d’età, lo sostengono gli organizzatori dei corsi i perfezionamento e laboratori giovani musica d’insieme che si stanno svolgendo in questi giorni a Fuscaldo
L’Associazione culturale il Tritono e la casa discografica Suoneria Mediterranea hanno organizzato,con il patrocinio del comune di Fuscaldo, una serie di incontri di perfezionamento tenuti da musicisti in possesso di conoscenze musicali dal seicento ai giorni nostri.I Corsi di perfezionamento partiti il 30 luglio, si concluderanno il 5 agosto con il concerto “Musiche di una notte di mezz’estate”, in programma presso l’auditorium di Fuscaldo, alle 20.30 Durante la serata sarà presentato in anteprima il cd BRISE DE MER con musiche inedite di Leoncavallo, un lavoro che premia le eccellenze di musicisti calabresi, per la produzione del Tritono e Suoneria Mediterranea.

Musicisti professionisti provenienti dal Lazio meridionale in giù, si ritrovano insieme ai giovani allievi dei laboratori nonostante l’afa e il periodo di pausa estiva, a dimostrazione della passione per la musica che li contraddistingue. Encomiabile l’impegno dei giovanissimi musicisti allievi dei laboratori, il più giovane dei quali ha soltanto sei anni, sotto la guida dei Maestri la violinista Angelina Perrotta, e il violoncellista Fausto Castiglione.

I Corsi di perfezionamento sono tenuti dai maestri Elisabetta Russo per canto lirico e moderno, Luigi De Filippi per violino moderno e barocco, Sandro Meo per violoncello, Antonio Critelli per la lira calabrese. Inoltre, giorno 4 agosto alle ore 11.30 è previsto il seminario a cura di Antonio Critelli su”Vocalità e le tecniche esecutive della tradizione calabrese” un exursus storico aperto anche ai meno esperti di musica in cui si illustreranno le caratteristiche musicali degli strumenti antichi e tradizionali calabresi.

L’Associazione Il Tritono e la casa di produzione Suoneria Mediterranea saranno poi impegnati in un tour calabrese per presentare il cd. La prima tappa è in programma a Corigliano il prossimo 6 agosto presso il teatro Valente, alle ore 21.30

Domenica 29 luglio avrà inizio il Live Music on the Beach 2012 di Rossano

ROSSANO (Cs) – Torna “Live Music on the Beach” edizione 2012. La valorizzazione dei talenti locali e delle bellezze del territorio, dal mare alla montagna, passando per il Centro storico sarà il leitmotiv delle serate estive insieme alla musica. Nella Città Alta la filodiffusione radio unisce e ravviva tutti i caratteristici vicoli, animati da visitatori e turisti.

L’assessore al turismo, Guglielmo Caputo, promotore e sostenitore di progetti ed iniziative innovative e sperimentali, nell’ambito, anche, della XX programmazione socio-culturale estiva, si è mostrato entusiasta per l’inizio della manifestazione: “L’intento e l’impegno mio e di questa Amministrazione comunale – dichiara l’assessore – è di creare eventi e situazioni che possano protrarsi nel tempo, amalgamandosi con quelli che sono gli appuntamenti storici della programmazione estiva. La nostra spiaggia, come, del resto, tutto il nostro territorio – continua – sono un patrimonio da promuovere e da valorizzare attraverso manifestazioni che ne esaltino le peculiarità e caratteristiche. E nella notte del live music il mare sarà il protagonista indiscusso. Ancora una volta, – conclude – mi preme ringraziare, per la buona riuscita di questi appuntamenti, i partner privati, l’associazione Laboratorio Giovani ed i numerosi movimenti giovanili, tra i quali il Club di Vino, che collaborano con noi.

L’evento, “Live music on the beach- Un palcoscenico in riva al mare” avrà il suo start domenica 29 luglio dalle ore 19,00, con un Happy Hour, sul lungomare zona Torrepinta con l’animazione del dj Fabio Renzo. Successivamente, a partire dalle ore 22,00 si esibiranno le band locali: Work in progress, Cons-Heart-Island ed Ensemble Acoustic.

 

Le Furie e I Banditi sul Lungofiume e teatro-cabaret nel centro storico

Cosenza – Minacciosi, ma solo nel nome. In realtà sono due band, tra le più apprezzate nel panorama degli emergenti. Le Furie – la prima – ha vinto il Red Bull Tourbus, concorso nazionale legato al tour musicale on the road che fa tappa a Cosenza fino a domenica. Palcoscenico su quattro ruote per  Le Furie. La seconda band – The Banditi – ‘imperversa’ sul palco big del parco fluviale. Sei elementi, di provenienza diversa (Verona, Roma e Terni) fanno The Banditi, naturale evoluzione degli Jacinto Canek che, nel 2007, esordirono discograficamente con l’album ‘Banditi’ che è poi divenuto l’abito di questa band tanto da assumerlo, nel 2009, come nome.

Il sound di questo gruppo, sulla scena dal 2002, ha conquistato Bill Gould, bassista dei ‘Faith No More’ e label manager della Koolarrow Records; anche grazie a lui è nata la collaborazione con i ‘Kultur Shock’ che ha permesso ai ‘Banditi’ di conquistare  il mercato estero attraverso una serie di concerti insieme alla band americana.

L’ultimo lavoro discografico, “Achtung!”, prodotto da Hannes Jaeckl, è un’esplosione di suoni duri e arrabbiati, in cui il rock si apre a differenti generi musicali: dal punk all’elettronica, dalle sonorità mediterranee agli arpeggi psichedelici. Nei brani del disco scale orientali incontrano riff metal, percussioni africane invadono melodie pop, fraseggi reggae sfociano in suggestioni balcaniche e punk. L’estate 2012 vede The Banditi impegnati in una tournée che li porta dalla Calabria fino in Croazia.

Proseguono le iniziative dell’Amministrazione comunale per accompagnare lo shopping nei Temporary Store. Sabato 21 luglio, alle ore 21.30, piazza Parrasio si offre come palcoscenico al teatro-cabaret di Emanuele Gagliardi (regista e attore) ed Eugenio Turboli (musiche). Il loro spettacolo “Intrigo di Calabria” – tra monologhi e canzoni – si ispira ai dialetti calabresi utilizzando anche quella accattivante forma di comunicazione – inventata dai primi giullari di piazza per farsi comprendere anche in terra straniera – che è il grammelot. Suoni inventati che alludono, nel ritmo, nell’intonazione e nelle melodie, ad espressioni del linguaggio parlato, producendo sempre grande divertimento.

 

L’Urlo degli Enotri, dal 26 al 28 luglio

Dal 26 al 28 luglio a Tortora e Praia a Mare tre giorni di musica con inizio nel pomeriggio e termine all’alba. Tra i partecipanti Brunori sas, Zen Circus, Grazia Negro, i Kalamu, Colapesce, i Subsonica, Figli di Madre Ignota, Clementino e Il Tetro Degli Orrori. Il Festival Urlo degli Enotri sara’ presentato domani, all’Unical, dai comuni, dal direttore artistico Roy paci e dall’Associazione l’Urlo degli Enotri con il corso di laurea in Discipline economiche e sociali.