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Radicamenti, la gente si scatena sulle note di Peppa Marriti e di Ciccio Nucera

MENDICINO (CS) – Saranno le luci, le voci, la musica che si diffonde tra i vicoli. A volte basta poco divertirsi e stare insieme. Si apre sulla scia delle tradizioni la terza edizione del festival Radicamenti iniziato ieri a Mendicino. La musica itinerante dei Giamberiani tra i vicoli del centro storico, i corsi di danza e di strumenti popolari hanno fatto da apripista ad una serata proseguita sino a tardi.

CANTI RELIGIOSI A PALAZZO CAMPAGNA

Palazzo Campagna, reso ancora più magico dalle luci che adornano il cortile, è stata la cornice in cui si sono esibiti tre cori che hanno intonato canti religiosi: i “Sale della terra” di Rota Greca; i “Sofioti cantores” di Santa Sofia d’Epiro, nati nel 2007 e divenuti associazione nel 2016, che hanno proposto brani del repertorio greco-bizantino tra cui la rielaborazione a 4 voci di “Dormi tu oh figlio”; e la corale polifonica di Moteiasi, nata nel 2002 e formata da 10 cantori non professionisti che propongono canti polifonici soprattutto del 1500, che hanno fatto incetta di applausi anche grazie all’esibizione di Maria Mantovan che ha intonato l’inno della Corsica composto da San Francesco De Geronimo.

PEPPA MARRITI BAND E CICCIO NUCERA

L’esibizione della banda musicale “Raimondo Reda” ci porta in Piazza Municipio, dove poi è salita sul palco la Peppa Marriti band , gruppo nato negli anni ’90 a Santa Sofia d’Epiro. Rock e lingua arbereshe danno vita ad una commistione assolutamente esplosiva. Questa band, nata tra una serata e un’altra ai piedi del Pollino, sa fare musica e lo dimostra attraverso il sapiente uso degli strumenti. Chitarra, basso, batteria e violino infondono note rock, il genere scelto dal gruppo per diffondere la cultura arbereshe che, come ricorda il cantante Angelo Greco, «sta attraversando una fase abbastanza delicata». “Lule lule”, “Briganti se more”, “Ohi Manu Chao”, “Vjershët”, gli intrecci creati tra i vari strumenti e le sonorità balcaniche rese dal violino creano alchimia e annullano distanze e discriminazioni, quei mali che hanno portato Peppa Marriti, il falegname messo in disparte perché si rifugiata nel vino, a vivere in solitudine. Altro scenario, altra musica. In piazza Duomo è il turno di Ciccio Nucera, voce e cuore dell’area Grecanica di Reggio Calabria. La musica popolare travolge e trascina. La gente si scatena in balli sfrenati. Il freddo pungente è solo un ricordo.

 

 

 

 

Rita Pellicori

“Men of low moral fiber”, fuori il secondo ep del duo reggino Grog

REGGIO CALABRIA – Si chiamano Grog, sono in due e provengono da Reggio Calabria. Si tratta di un duo noise/sperimentale che ha appena pubblicato un nuovo ep, “Men of low moral fiber”. Quattro le tracce presenti nel disco, dal sound corposo e potente dell’unione di basso e batteria. L’ep, il secondo del duo, è pubblicato anch’esso per Musichette Records: muovendosi sulle tradizionali fondamenta del noise rock, i due arricchiscono la loro musica destreggiandosi anche tra altri strumenti come glockenspiel, clavietta e tastiere midi. Queste le tracce dell’ep:
1. The great Jeeg in the sky
2. Got Ham
3. Give more water, please everybody
4. L.A. Crime
I Grog nascono sul finire del 2015 a Reggio Calabria dalla sinergia tra le basse frequenze di Luigi Malara e il groove di Filippo Buglisi. Frutto di questa collaborazione è il primo lavoro in studio, “Your satisfaction is our best reward”, cinque tracce pubblicate nel luglio 2016 e rese note al pubblico in un concerto organizzato dal collettivo reggino (L)imitazione. Nel settembre dello stesso anno, il disco viene inserito nel catalogo della net label Musichette Records. Molti i live del duo, che li hanno condotti anche fuori regione a fianco dei nomi importanti del panorama musicale indie italiano, quali Fuzz Orchestra e Uzeda. Il nuovo ep “Men of low moral fiber” è stato registrato da Simone Casile al Revulver Studio di Reggio Calabria nell’aprile 2017, mentre mix e mastering sono stati effettuati da Michele Alessi nel giugno 2017.

“Cantautore per errore”, Giulio Perrone presenta a Bisignano il suo primo album

BISIGNANO (CS) – “Cantautore per errore” è il titolo del primo disco inciso dal giovane musicista bisignanese Giulio Perrone ma, verrebbe da dire, un errore decisamente bello, se questo è il frutto del primo lavoro in studio del giovane. Accompagnato dalla magistrale chitarra di Gianpaolo Capraro, che qualcuno in sala ha osato definire “giovane Van Halen” e da tanta simpatia, ha sfornato un disco sicuramente degno d’esser ascoltato.

Un album che abbraccia un vasto repertorio di temi: dei 9 brani, 3 sono d’amore. «Ho rincorso per metà della mia vita donne che non m’hanno mai amato!» ha confessato con una risata l’artista ed è anche quanto si comprende ascoltando, per esempio, “Numero perfetto”. Altri pezzi come “Tirana”, canzone dedicata a dispetto del titolo alla sua regione natale, denunciano problematiche sociali, politiche o morali: parlando della città albanese, dove tuttora studia, Perrone ricorda con nostalgia il posto dov’è cresciuto e i problemi che lo affliggono; oppure “Yemenita”, un pezzo dedicato alla campagna “Mai più spose bambine” della Amnesty international.

Sicuramente questo evento rappresenta per il giovane talento il coronamento di un percorso iniziato in tenera età con la scrittura di poesie e la scoperta della musica, come ci narra Giulio Perrone, un traguardo costellato di successi e di sconfitte: «Non ho mai raccontato questo episodio in pubblico – svela il cantante con la simpatia che lo contraddistingue -, ma vista la platea interessata, farò un coming-out anche su questo: ho provato ad andare ad “Amici”. Ho passato il primo provino, ho passato il secondo, il terzo, il quarto, il quinto… Quando arrivo davanti a Vessicchio, quello mi squadra e mi dice che non posso partecipare perché son troppo grasso». Un’avventura che lo ha segnato, certo, ma che non ha scalfito il suo sogno: a “The Voice of Albany” è arrivato in semifinale, aggiungendo un’esperienza semiprofessionale al suo ricchissimo bagaglio musicale.

«”Cantautore per errore” è una provocazione verso tutti quelli che ritengono che ce ne siano stati solo 4 o 5 degni di questa definizione. In realtà il cantautore è solo un uomo che vuole raccontare qualcosa e lo fa con la musica» ha concluso l’artista, raccontando il suo disco: un titolo, un programma per sfondare anche fuori dalla realtà locale.

Alfredo Arturi

Festival Antonio Vivaldi, ad ottobre Castrovillari ospita la I edizione

CASTROVILLARI (CS) –  l 6 ottobre 2017 alle ore 20:30, nello splendido borgo di Castrovillari prenderà vita il primo Festival “Antonio Vivaldi”, manifestazione dedicata al celebre maestro del passato e ai colori del periodo barocco.

Nell’incantevole castello aragonese si potranno ascoltare alcuni tra i capolavori più noti del grande “Prete rosso” grazie alle sonorità dell’ensemble barocco “Scarlatto Amor”, giovane gruppo nato a Cosenza per riportare alla luce con coscienza filologica i grandi capolavori del periodo barocco.

Il violino del Maestro Luigi De Filippi, musicista di grande esperienza internazionale e con una profonda maturità artistica, guiderà il gruppo attraverso le splendide note dell’immortale Maestro veneziano.

Il concerto aprirà con le quattro stagioni, celebri concerti per violino noti al grande pubblico per la superba rappresentazione della natura e per le soavi melodie.

Seguiranno poi un concerto per archi e un concerto per due violini sempre del Vivaldi.

L’onore di una chiusura di sicuro effetto è affidato al dodicesimo Concerto Grosso di Francesco Geminiani, composto sulla celebre “Follia” dell’immortale Arcangelo Corelli, eccelso compositore del barocco romano.

L’iniziativa di questo Festival nasce da una volontà chiara di costruire con professionalità e lungimiranza una manifestazione culturale capace di arricchire e unire attraverso il linguaggio universale della musica.

Il tutto sarà reso possibile grazie al co-finanziamento della Regione Calabria, che si è mostrata più che mai sensibile a una proposta originale e concreta.

L’organizzazione e la presentazione del progetto è stata curata dall’associazione “Cosenza Autentica” sotto la guida esperta e propositiva del Project Manager Giulio Melicchio.

L’associazione rappresenta oggi una realtà impegnata e fattiva sul territorio cosentino, più che mai attiva nell’organizzazione di eventi culturali pregevoli e decisamente molto apprezzati.

La direzione artistica e l’idea sono del M° Domenico Scicchitano, giovane musicista impegnato sia sul territorio che in varie manifestazioni nazionali e internazionali.

Attraverso la magica atmosfera di luoghi incantati e guidati dalle note immortali di Antonio Vivaldi si potrà godere intensamente di una serata unica a cui non si può mancare.

A Schiavonea la seconda edizione del “Raduno Bandistico”

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Dopo l’ottima riuscita della prima annata, è stato indetto il secondo “Raduno Bandistico”.  L’associazione “Musica Oltre le Barriere”” del prof. Francesco Verardi e l’associazione bandistica “A. De Bartolo” Città di Corigliano Calabro grazie al sostegno e alla promozione dell’amministrazione comunale, nella fattispecie del settore assessorato al turismo e spettacolo, hanno predisposto una seconda edizione, in programma per martedì 1 agosto. Le compagnie partecipanti, oltre alla stessa “De Bartolo”, saranno l’associazione banda musicale “V. Bellini” Santa Sofia d’Epiro del maestro Mario Azzinnari, la “Gran Concerto Bandistico” Città di Oriolo, del maestro Vincenzo Guida e la banda “G. Puccini” , Città di Mirto/Crosia, del maestro Salvatore Mazzei. Il programma prevede il raduno delle quattro bande dinanzi al sagrato della chiesa “Santa Maria ad Nives” a Schiavonea e, una alla volta, si instraderanno suonando lungo il percorso prestabilito per poi ritrovarsi a piazzetta Portofino. Nello stesso piazzale, dopo una breve sosta, le compagnie suoneranno varie marcette, e una in particolare sarà intonata da tutte e quattro le comitive all’unisono dando vita ad un spettacolo di grande eco. La marcia riprenderà verso il “Quadrato Compagna”” dove le bande si esibiranno sul palco alternandosi per circa mezz’ora e proponendo il meglio del proprio repertorio. La serata sarà presentata da Debora Calarota.

Cristian Fiorentino

Reggio chiama Rio, domani il lungomare Falcomatà viaggio nella tradizione brasiliana

REGGIO CALABRIA – Domani la cultura calabrese si mescolerà alla tradizione brasiliana grazie all’affascinante viaggio di Patrizia Giancotti con Peppe Consolmagno.

Domani sera, “Reggio chiama Rio – Fatti di Musica Brasil”, il festival internazionale dedicato alla Cultura e alla Musica del Brasile, nato dalla partnership tra “Fatti di Musica” di Ruggero Pegna, festival del miglior live d’autore  alla trentunesima edizione e “Alziamo il sipario”, kermesse di eventi culturali e musicali dell’Amministrazione Comunale.

Lo spettacolo inizierà alle 21.30 nella magica cornice dell’Arena dello Stretto, incastonata nel lungomare Falcomatà, con lo spettacolo “Dal Mediterraneo al Brasile sulla rotta delle Sirene”, racconto per immagini e suoni dell’antropologa, fotografa e scrittrice Patrizia Giancotti accompagnata dallo straordinario musicista Peppe Consolmagno,voce e percussioni.

«Una narrazione per gli occhi, un concerto da vedere, oltre che da sentire – afferma Patrizia Giancotti – un viaggio visivo e sonoro sulla rotta delle Sirene dalle acque dello Stretto alle spiagge di Bahia, dal mito all’arte, dalla letteratura al suono, dal simbolo al rito, dal significato originario all’archetitelevideo@raipo universale».

Immagini proiettate su grandi schermi e racconti delle Sirene ritrovate in Calabria, il culto della Sirena Yemanjà e la festa a lei dedicata a Bahia, la musica in divenire che accompagna le immagini e dirige la traversata verso il Brasile.

«La Sirena è creatura di confine – prosegue la Giancotti – è mistero, è sapienza, è musica celestiale, è grido d’allarme, nella sua traiettorie unisce popoli di tutto il mondo, è specchio, pettine, ampolla, polena di nave e statuetta votiva in Brasile, dove, in un turbinio di danze e offerte floreali che finiscono tra le onde, viene celebrata come madre delle acque e del nutrimento».

Reggio e Rio, Calabria e Brasile, unite non solo dal panorama mozzafiato dell’Arena, ma anche da uno straordinario viaggio tra mito e realtà unico e originale,  dal Mediterraneo all’Atlantico.

Dopo la trionfale apertura di martedì scorso con i Tamburi di Luca Scorziello, guest Mario Venuti e Tony Canto, “Reggio chiama Rio” entra quindi nel clou, con una sequenza eccezionale di eventi, tutti all’Arena dello Stretto, con inizio alle ore 21.30 e ad ingresso libero.

DalMediterraneoalBrasile

Il 15 luglio andrà in scena uno dei due soli concerti italiani di Maria Gadù con la sua band. La giovane cantautrice e chitarrista di San Paolo, vero nome Mayra Corrêa Aygadoux, che ha scalato le classifiche di tutto il mondo con l’hit Shimbalaié, riceverà il “Riccio d’Argento” del maestro orafo crotonese Gerardo Sacco che premia i migliori live di “Fatti di Musica”, per il suo “Successo Internazionale”. La Gadù, nonostante la sua giovane età, ha già ottenuto varie nomination ai Latin Grammy ed è considerata una delle nuove stelle della musica mondiale.

Il 16 luglio, serata di altissimo spessore artistico con l’ Omaggio a Tom Jobim, con il concerto di Jaques e Paula Morelembaum feat Cello Samba Trio, capitanati dal grande chitarrista Jurandir Santana, “Premio Braskem” per il miglior album jazz di Bahia.

Lunedì 17 luglio altro prestigioso appuntamento con il concerto di Hamilton De Holanda & Baile Do Almeidinha, lo straordinario bandolinista nato a Rio de Janeiro che  nel 2013 ha anche pubblicato “O que serà”, inciso insieme al nostro Stefano Bollani.

Il 9 agosto il concerto di Sergio Cammariere e la sua super band chiuderà la sessione estiva di “Reggio chiama Rio – Fatti di Musica Brasil” all’Arena dello Stretto. Il musicista e cantautore calabrese, che spazia dalla musica d’autore al jazz, con suoni e ritmi profondamente mediterranei e latini, al Festival di Sanremo 2008 ha dedicato un omaggio alla bossa nova duettando con Gal Costa, una delle più belle voci brasiliane.

Dopo la sessione estiva, “Reggio chiama Rio – Fatti di Musica Brasil” presenterà due eventi in autunno nella magica cornice del Teatro Cilea: il 4 novembre, l’unico straordinario concerto-evento in Italia di Gilberto Gil con lo spettacolare Cortejo Afro e il Nucleo de Opera da Bahia, direttamente dal carnevale di Bahia e, infine, il 28 novembre il concerto di Yamandù Costa.

In contemporanea, nel foyer del Cilea sarà allestita l’installazione fotografica di Patrizia Giancotti “A Alma da Bahia – il Brasile di Jorge Amado”, immagini, suoni e letteratura per una mostra che è il succo dell’ultradecennale lavoro dell’antropologa – fotografa in Brasile.

Tutte le informazioni su “Reggio chiama Rio – Fatti di Musica Brasil” e “Alziamo il Sipario” sono reperibili ai siti: www.reggiocal.it e www.ruggeropegna.it.

Conservatorio Giacomantonio, in concerto in cattedrale i maestri russi Koshelev e Golfarb

COSENZA – Il Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza propone un nuovo appuntamento. A rinfoltire la stagione concertistica sarà una manifestazione di respiro internazionale. Infatti, il pubblico avrà l’onore di assistere gratuitamente allo spettacolo del cantante Alexsei Koshelev  (con voce di basso, accompagnato dall’organista Natalia Golfarb e dal collega  Viktor Demidov. I tre artisti stanno tenendo proprio in questi giorni delle masterclass, a seguito degli accordi internazionali realizzati con i Conservatori russi di Saratov, da cui provengono i Maestri, di San Pietroburgo e di Samara.

Il concerto dei maestri Koshelev  e Golfarb si terrà in cattedrale. Il programma include musiche di diversi stili ed epoche, dal periodo barocco (Bach), al romanticismo (Mendelssohn, Franck, Gigout),  fino al Novecento (Jantschenko, Langlais).  L’appuntamento è fissato per venerdì 19 maggio dalle 19 in poi. L’ingresso è libero.

Ad agosto il Somewhere festival per riscoprire e valorizzare la Calabria

PIZZO CALABRO  (VV) – Somewhere è il festival itinerante che attraverso nuovi linguaggi musicali punta alla riscoperta e rivalorizzazione turistica e culturale dei luoghi più suggestivi della Calabria. Ogni anno la scelta di una o più location diverse, arricchite dalla presenza di artisti di primo piano nel panorama della musica elettronica, lo rendono un appuntamento probabilmente unico nel suo genere in Italia. Dopo le prime due edizioni servite a dare slancio al progetto, quest’anno Somewhere torna e lo fa lanciando attraverso Musicraiser la sua prima campagna di crowdfunding: musicraiser.com/projects/7346. Le date sono quelle del 3, 9 e 10 Agosto 2017, le location due assoluti gioielli della costa tirrenica: da un lato, la terrazza del Castello Murat di Pizzo, calata a strapiombo sul mare, con una vista mozzafiato su tutto il Golfo di Sant’Eufemia; dall’altro l’anfiteatro all’aperto di Torre Marrana, nel comune di Ricadi, alle cui spalle si affaccia Capo Vaticano, località principe della Costa degli Dei. Posti insoliti, non comunemente atti ad ospitare concerti e performance musicali, ma proprio per questo motivo ancora più affascinanti.

Sulla lineup il festival gioca al rilancio, ospitando per la prima volta diversi guest internazionali. Nella rosa dei primi annunci svettano i nomi di Tornado Wallace e Session Victim, alfieri del suono house di qualità. Il primo, australiano con base a Berlino, ha pubblicato da poco “Lonely Planet”, disco magnetico che rapisce per il suo raffinato equilibrio tra ritmi percussivi e suggestioni balearic; i secondi, in uscita a giugno con un nuovo album per Delusions Of Grandeur, conquistano per i loro set capaci di contaminarsi con radici soul, funk e disco. A loro si aggiungono gli italiani Giovanni Damico, producer e dj che ha costruito negli anni una solida reputazione con numerose release e la stima di colleghi come Larry Heard aka Mr. Fingers, Paula Tape e Volantis, e i live di Lndfk, artista italo-tunisina in rapida ascesa nel panorama future soul europeo, e il pop tinto da venature elettroniche di eego ft. Arua.

Niente soldi per il conservatorio di Musica Popolare, Gatto ne spiega i motivi

CATANZARO – C’era una volta il Conservatorio di Musica Popolare da realizzare nella sede dell’ex Istituto Rossi, prestigioso e storico edificio nel cuore del Capoluogo di Regione, grazie ad un progetto proposto dall’Associazione Arpa e finanziato dal Ministero dei Beni culturali, denominato “Musica, Memoria, Multimedia”. E oggi non c’è più. I duecento mila euro stanziati a seguito dell’avviso pubblico “Giovani per la valorizzazione dei Beni pubblici” si sono volatilizzati a causa “dell’immobilismo dell’Amministrazione comunale di Catanzaro”.Il consiglio comunale, infatti, non è riuscito ad approvare nei tempi richiesti dal Ministero competente la rimodulazione della pratica in sede di consiglio, un atto fondamentale per completare l’iter amministrativo avviato con la richiesta dell’associazione Arpa di costituire una nuova associazione temporanea di scopo con il Comune di Catanzaro e l’atto di concessione del nuovo bene individuato ai fini del completamento della procedura, l’ex Istituto Rossi.Il progetto infatti, nato nel Comune di Isca sullo Jonio e gestito dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, ha dovuto subire un lungo iter di riapprovazione, conclusosi positivamente l’11 novembre 2016, e andava perfezionato entro il 12 dicembre 2016 con l’invio dei documenti di competenza comunale. I pochi giorni di proroga concessi per il perfezionamento dell’iter amministrativo sono aumentati a dismisura, pena il decreto di decadenza dal beneficio dell’ammissione al finanziamento pubblico già previsto in favore dell’Arpa. La “prima seduta utile”, quella invocata nel corso dell’incontro con il sindaco Sergio Abramo dopo la sollecitazione dei capigruppo comunali, il cui verbale doveva essere richiamato nella delibera ma di cui non vi è traccia, non è mai arrivata dal quel 27 dicembre in cui si erano assunti in tale direzione per tranquillizzare le cinque associazioni costituite, assieme al Comune, nell’associazione temporanea di scopo che avrebbe dovuto gestore il progetto. E questo nonostante l’apprezzamento del sindaco, che aveva parlato di “condivisibilità del progetto”. L’indignazione e la rabbia per la perdita di una importante opportunità di sviluppo culturale ed economico per la città di Catanzaro è stata esternata da Danilo Gatto, rappresentante dell’associazione Arpa, titolare del progetto, tenuta questo pomeriggio nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro. Presenti molti rappresentanti di associazioni culturali della città e i consiglieri comunali di opposizione Antonio Giglio, Nicola Ventura e Vincenzo Capellupo. «Ritengo che questa condotta del presidente del Consiglio comunale Ivan Cardamone non sia stata casuale, ma causale: a causa di che cosa non lo so, so di certo che le associazioni che rappresento hanno avuto un grosso danno – ha affermato Gatto -. Vedremo come potrà essere ristorato. Intanto spero che non sia stata la mia storia personale ad aver causato tutto ciò (Danilo Gatto ha ricoperto il ruolo di assessore allo Sport nella Giunta di centrosinistra guidata da Rosario Olivo in quota Rifondazione comunista). Bastava dire di no nel momento in cui l’Associazione Arpa ha richiesto al Comune di subentrare quale associato esterno ad Isca sullo Ionio, mettendo a disposizione con delibera, una porzione dell’ex orfanotrofio “Rossi”. “Ma anche il presidente del Consiglio comunale era consapevole del fatto che i termini per completare l’iter con la delibera di consiglio approvata non si sarebbero prolungati all’infinito”, dice ancora Gatto. L’ultima comunicazione – la prima è datata 9 gennaio – tra Comune e Arpa risale al 7 marzo scorso, mentre la delibera di competenza del consiglio è rimasta in attesa di essere inserita al primo consiglio utile per settimane, nel corso delle quali le convocazioni delle riunioni del consesso non sono mancate».

 

Arriva a Cosenza “MusiCs”, la Fiera del Disco e della Musica

COSENZA – E’ ufficiale, sabato 1 e domenica 2 Aprile la Città dei Ragazzi di Cosenza si trasformerà in un vero e proprio polo musicale ospitando MusiCs – La Fiera del Disco e Della Musica.Per l’occasione i tre padiglioni della Città dei Ragazzi – noti come Cubi – si trasformeranno in spazi espositivi, di conoscenza, scambio e divertimento. Il Cubo Rosso, grazie alla collaborazione con Discordia,ospiterà l’Area Cd& Vinili. Un ricco parterre di standisti soddisferà tutti i gusti e tutti i generi musicali. Una piazza di scambio in cui acquistare, vendere o scambiare cd, dvd, riviste, locandine, gadget e memorabilia musicali.Il Cubo Azzurro sarà adibito ad Area della Musica. Strumenti musicali, artigianato musicale e audio equipment in esposizione saranno a disposizione di tutti i partecipanti. All’interno di quest’area saranno inoltre presenti numerosi Recording Studio del territorio. Un’occasione imperdibile di confronto e crescita per gli appassionati e per i professionisti del settore. Il Cubo Giallo diverrà palco di numerosi eventi live. Showcase, Clinic, dimostrazione di strumenti e spettacoli musicali dal vivo si susseguiranno nella due giorni di immersione totale nella musica. Apertura ufficiale della manifestazione: sabato 1 aprile alle ore 16 (e fino alle ore 22) mentre nella giornata di domenica 2 aprile l’ingresso sarà dalle 10 alle 22. In entrambe le giornate l’ingresso sarà gratuito.Una due giorni per riassaporare e riscoprire la magia della musica e del vinile in un bellissimo spazio della città. Un reale momento di scambio in cui condividere la passione per la musica. MusiCs – La Fiera del Disco e Della Musica è un evento ideato, organizzato e promosso da Be Alternative Eventi &Mk Live grazie al supporto dell’Assessorato Attività Economiche e Produttive della Città di Cosenza.