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PSC Cosenza, interrogazione di Guccione al sindaco Occhiuto

COSENZA – «Ad oggi nulla è stato fatto dopo che l’iter di adozione del Piano strutturale comunale (Psc) della città di Cosenza è stato dichiarato viziato nel procedimento a seguito delle modifiche sostanziali apportate al Psc nel corso della seduta del consiglio comunale con la delibera di Giunta municipale numero 55 del 18-04-2017. Tutto questo è stato riscontrato con nota del 14 marzo 2018 (prot 93229) indirizzata al Comune di Cosenza da parte del Dipartimento Infrastrutture-Lavori Pubblici e Mobilità della Regione Calabria e dal Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria con nota del 20-02-2018 (prot 62279), che prendendo atto delle modifiche sostanziali apportate alla prima stesura del Psc del Comune di Cosenza ribadiscono che è necessario riconvocare la Conferenza di Pianificazione per riadottare il nuovo Psc».

È quanto afferma il consigliere comunale Carlo Guccione che ha inviato un’interrogazione al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto per sapere «quali sono i motivi del grave ritardo della Giunta comunale di Cosenza negli adempimenti e le determinazioni sulla revoca in autotutela del procedimento di adozione del PSC/REU, nonché qual è la tempistica da rispettare per la riconvocazione della Conferenza di pianificazione, previa revoca delle intervenute misure di salvaguardia allo strumento urbanistico».

«Con deliberazione n. 29 del 29 giugno 2017, il Consiglio comunale adottava il PSC della Città di Cosenza – è scritto nell’interrogazione – ed il relativo Regolamento Edilizio Urbano, comprensivo del REU, relazione illustrativa, Valutazione Ambientale strategica, Elaborati grafici elencati in narrativa, come modificato e rettificato su proposta della precedente deliberazione di Giunta, con recepimento del documento preliminare, adottato con delibera comunale n. 46 del 19/10/2010, apportate rettifiche tecniche alle tavole PSEL 01-PSPS 02- PSPS 03- PSRU 03- PSRU 04-PSRU 08- PSRU 09-PSRU 10, nonché correzioni alla documentazione allegata all’adesione al principio di “ Consumo a Suolo Zero”, con conseguente modifica della proposta di adozione del PSC e del REU di cui all’intervenuta deliberazione della Giunta comunale del 18/4/2017. Con la delibera di adozione del PSC/REU entravano in vigore le misura di salvaguardia per la sospensione degli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio in corso e non ancora perfezionati.

Con richiesta  prot 88383 dell’1/12/2017 avente ad oggetto “informazioni sulla trasmissione del PSC di Cosenza”, indirizzata alla Regione Calabria, il Comune di Cosenza  in persona del dirigente dell’Ufficio del Piano, ing. Converso e del responsabile del procedimento, geom. Ambrogio Greco,  comunicando l’intervenuta variazione di alcuni indici territoriali perequati, operata dalla Società incaricata alla redazione del progetto,  manifestava  la  necessità, anche alla luce delle problematiche sollevate dallo scrivente consigliere, di stabilire se l’operato degli Uffici incaricati  fosse stato  o meno legittimo con preciso riferimento alle modifiche apportate rispetto al parere geomorfologico del 2015 precedente».

Ma ecco cosa accade nel dettaglio: «la Regione Calabria con nota del 19/12/2017 prot n. 394090 precisava di aver rilasciato parere geomorfologico  con nota prot  n. 218972 del 14/7/2015, ma che a seguito della comunicata intervenuta  variazione degli indici territoriali di perequazione e compensazione al PSC/REU  risultava essere intervenuta  una “variante allo strumento urbanistico” in corso di approvazione, e pertanto qualsivoglia variazione apportata al PSC/REU aveva reso invalido il precedente parere rilasciato geomorfologico e conseguentemente comportava  il deposito del nuovo progetto in variante e la riconvocazione della Conferenza di pianificazione, ai fini della riadozione del Piano. Per quanto sopra, il Comune di Cosenza con nota prot. 15372 del 13/2/2018 del Dirigente del Piano dott.ssa Carbone, provvedeva a trasmettere alla Regione Calabria il nuovo PSC con gli allegati, al fine del rilascio di un ulteriore parere di compatibilità geomorfologica, senza riconvocare la Conferenza di pianificazione».

Gli atti, dunque, venivano restituiti «dalla Regione Calabria al Comune di Cosenza con nota prot 93229 del 14/3/2018 perché sprovvisti della componente geologica e dunque inidonei alla valutazione del PSC  in ordine alla compatibilità ed alla coerenza delle scelte di pianificazione  con le condizioni  geomorfologiche del territorio e all’istruttoria  ex art 13 della L 64/74 e dell’art 89 del DPR n. 380/2001. Nel frattempo in data 22/1/2018, su istanza dello scrivente consigliere – viene specificato nell’interrogazione indirizzata al sindaco di Cosenza – perveniva presso la Regione Calabria (Dipartimento 11) richiesta di verifica formale sulla procedura di adozione del PSC operata dal Comune di Cosenza e con relazione di verifica prot 62279 del 20/2/2018, la Regione Calabria a firma del Dirigente del Settore e del Responsabile del procedimento specificava:

  1. a) di non essere nella condizione di valutare la conformità del documento preliminare depositato al Genio Civile nel 2015 e quello successivo oggetto di variante con modifica degli indici territoriali la cui copia non era stata ritualmente acquisita;
  2. b) di aver riscontrato nell’iter procedurale di adozione del PSC /REU la carenza dell’adempimento relativo all’emanazione delle direttive di cui al comma 2 dell’art 27 quater della LUR non assimilabili alle linee di indirizzo approvate con delibera di GM n. 98 del 26/4/2010 di diversa natura e con altri obiettivi;
  3. c) di aver riscontrato l’omessa predisposizione, da parte del Comune di Cosenza, di un nuovo documento preliminare del PSC (adeguato e aggiornato), da sottoporre alla prevista Conferenza di pianificazione per le specifiche verifiche dopo l’intervenuta delibera di adesione al principio di “consumo di suolo zero”».

Il consigliere comunale Carlo Guccione chiede «quali iniziative l’amministrazione intende adottare al fine di favorire la partecipazione dei cittadini, singoli e associati, delle imprese e delle associazioni culturali e sociali alle procedure di verifica del modificato Piano strutturale comunale e Regolamento edilizio comunale». Bisogna tener presente che «l’accertato vizio del procedimento di adozione del PSC potrà essere fatto valere dai cittadini non appena verrà approvato il documento definitivo e questo con gravi ripercussioni economiche e amministrative a danno del Comune di Cosenza. Ad oggi le misure di salvaguardia per la sospensione degli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio in corso e non ancora perfezionati, irritualmente intervenute, stanno arrecando pregiudizio ai cittadini le cui volumetrie e i piani di attuazione sono stati sospesi in presenza dell’adozione di uno strumento urbanistico per il quale deve essere riconvocata la Conferenza di pianificazione ed emesso nuovo parere geomorfologico. Risulta necessario agire in autotutela, revocando le misure di salvaguardia e riconvocando la Conferenza di pianificazione dei servizi al fine della valutazione e verifica del nuovo PSC/REU (adeguato e aggiornato con l’adesione del consumo di suolo zero e della variazione degli indici territoriali di perequazione e compensazione)».

 

 

 

 

 

Occhiuto prospetta cambiamento radicale del territorio regionale

COSENZA – Con accanto il suo vice Jole Santelli e il capo di gabinetto Antonio Molinari, nonché con la presenza in sala degli esponenti della Giunta e della maggioranza consiliare, il sindaco Mario Occhiuto ha incontrato oggi i giornalisti nella tradizionale conferenza stampa di fine anno e subito ha tenuto a ricordare come il 2018 sia cominciato con la grande inaugurazione del ponte di CalatravaSan Francesco di Paola, opera  simbolo di un’amministrazione operativa che deve spesso «lottare non solo contro la burocrazia ma soprattutto contro ostacoli costruiti ad arte da avversari che anziché proporre contenuti e programmi alternativi mettono in campo boicottaggi studiati apposta per distruggere ciò che facciamo noi. Non lo dico io che sono il Sindaco di Cosenza, ma adesso ce lo dice la Procura della Repubblica di Catanzaro».

Terremoto giudiziario alla Regione Calabria e tentativi di boicottaggio

Mario Occhiuto attacca il suo discorso partendo appunto dalle recenti cronache giudiziarie che riguardano giocoforza la politica territoriale: «Per il mio esecutivo è stato un anno proficuo, siamo andati avanti realizzando opere pubbliche e continuando a distribuire servizi. Un anno che però si chiude anche in maniera difficile per gli eventi relativi alla Regione Calabria. Dal canto mio ho sempre presentato denunce, tutte pubbliche, per segnalare le azioni attuate per bloccarci, quelle della Sorical ad esempio, che ci distribuisce meno quantità d’acqua rispetto ai 211 litri al secondo che dovrebbe erogare alla città di Cosenza. Eppure i dati Istat danno ragione al nostro operato, visto che grazie all’efficientamento della rete idrica abbiamo ridotto la dispersione idrica a circa il 30% dando così ai cittadini la possibilità di avere l’acqua fino a tarda sera. Ma, anche in questo, dalla Regione hanno provato a ostacolarci, visto che mentre avanzavamo con i nostri lavori di efficientamento sulla rete idrica,la Sorical ci riduceva apposta l’erogazione dell’acqua. In questo modo la Regione Calabria incorre in un reato penale».

Hotel Jolly&Co 

«È noto purtroppo che in questi 8 anni di amministrazione  ci sono sempre stati tentativi di rallentamento delle nostre opere, vedi la demolizione dell’ex hotel Jolly per cui ci hanno fatto penare per sette lunghi anni. Avevamo infatti un finanziamento che poi ci hanno ridotto. Ricordo che poi queste problematiche si sono sempre risolte con miei interventi forti, uno dei quali sulla stessa demolizione dell’ex Jolly, altrimenti non saremmo mai riusciti a portare a compimento determinati progetti. Mentre venivamo derisi perché parlavamo di ipotetici complotti, oggi apprendiamo dalle intercettazioni dell’inchiesta ‘Lande desolate’ che davvero c’era un disegno per frenarci. La questione quindi è politica. Perché mentre c’è chi lavora, c’è pure chi fa di tutto per ostacolare questo lavoro al servizio della collettività. Si tratta di una cosa triste per questa terra, perché in questo modo si torna a zero e non si progredisce mai. C’è poi da dire che molti settori come la sanità o la gestione dell’acqua non dipendono dal Comune. Davanti a questa politica così evanescente legata solo ad annunci noi andiamo avanti con la politica delle cose concrete».

Tante opere in procinto di essere realizzate

 Il sindaco Occhiuto ha dunque elencato le opere che a breve saranno realizzate e che rientrano nel “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, ovvero il progetto “Le periferie come nuove Porte della città di Cosenza”:

 

Inoltre, Mario Occhiuto ha quindi piazza Campanella davanti al sagrato della chiesa di San Domenico, in fase di completamento entro il prossimo mese, e il Planetario che sarà inaugurato verso il mese di marzo, secondo forse solo a quello di Milano per tecnologia e struttura.

Post di minacce al sindaco di Cosenza, «Denuncerò alle autorità competenti»

COSENZA – Un post di minacce su Facebook in cui si prende di mira il primo cittadino di Cosenza Mario Occhiuto, recita così: «E quanto non scappi ad aspettarlo sotto casa buttarci una bomba ma non una di natale ma un candelotto di dinamite addosso…»

Il sindaco di Palazzo dei Bruzi, sempre dal suo profilo social ha replicato scrivendo «Sono questi i risultati scellerati di coloro i quali alimentano di continuo un clima di odio e di violenza nei confronti di chi ha il compito di amministrare, di scegliere e decidere. Denuncerò alle autorità competenti tali insulsi comportamenti, che sono la conseguenza di campagne mirate di delegittimazione e del populismo sfrenato e dell’ignoranza. Mi si accusa in particolare della chiusura di una strada, che non dipende neanche dal Comune ma dalla Regione. Senza tenere in nessun conto del lavoro straordinario e degli enormi passi in avanti compiuti dalla nostra città in questi ultimi anni». 

Diversi sono stati i messaggi di solidarietà giunti ad Occhiuto.

Presentato il “Bruzio” la moneta coniata dal Comune di Cosenza

COSENZA – Una moneta coniata in argento 800, di 26 millimetri di diametro e 9,5 grammi di peso. Sul fronte sono riportati la numerazione, il logo del Comune e il valore (corrispondente a 20 euro). Sul retro, invece, campeggia l’effigie di Federico II di Svevia e il corso di validità. E’ il Bruzio, il nuovo strumento di pagamento coniato dal Comune di Cosenza a sostegno delle famiglie economicamente svantaggiate e che sostituisce i tradizionali sussidi economici (buoni spesa) con i quali l’Amministrazione comunale, nel corso dell’anno e, in particolare nel periodo delle festività natalizie, va incontro alle esigenze dei non abbienti e bisognosi, residenti in città. La moneta è stata presentata ufficialmente ieri mattina nel salone di rappresentanza del Comune di Cosenza in una conferenza stampa cui hanno partecipato il Sindaco Mario Occhiuto e l’Assessore ai tributi e all’innovazione Lino Di Nardo al quale si deve la proposta di lanciare per primo lo strumento di pagamento nel circuito dell’economia locale, quello alimentato dai 24 operatori commerciali che hanno aderito all’iniziativa, rispondendo ad un avviso pubblico bandito dal Comune.

«E’ un’operazione di welfare distributivo, ma anche di innovazione e di marketing culturale – ha detto il Sindaco Occhiuto in conferenza stampa. Gli operatori commerciali che hanno aderito non sono solo i supermercati, ma ci sono anche attività importanti ed essenziali come farmacie e centri diagnostici. Contiamo – ha proseguito Occhiuto – anche di implementare queste misure di welfare distributivo a sostegno delle persone svantaggiate con l’emissione di altre monete, grazie anche al risparmio che sarà realizzato in sede di rimborso che sicuramente non sarà riferito a tutte le monete emesse. C’è, infatti – ha evidenziato il Sindaco – una grande attenzione da parte di collezionisti e cittadini che intendono conservare queste monete».

Occhiuto ha poi annunciato un importante evento, che sarà organizzato unitamente al Presidente dell’Ente nazionale per il Microcredito, Mario Baccini, che è stato nei giorni scorsi a Cosenza per partecipare ad un incontro a Palazzo dei Bruzi: la realizzazione a Cosenza della settimana europea della microimpresa culturale creativa. «Un’idea di livello internazionale – ha detto Occhiuto – e che prevede la realizzazione, all’interno del complesso monumentale di San Domenico, di incubatori culturali rivolti a soggetti che avviano imprese culturali creative, a dimostrazione del fatto che con la cultura il territorio può crescere e svilupparsi. Questa modalità di welfare creativo – ha aggiunto Occhiuto -può consentire alle persone di riscattarsi da una condizione di emarginazione sociale ed economica e promuovere nuove attività in un contesto dove esiste una strategia urbana di valorizzazione del territorio».

Ad illustrare obiettivi e finalità della nuova moneta,  nonché le sue modalità di utilizzo e di rimborso è stato l’Assessore Lino Di Nardo.

«Abbiamo voluto coniugare diversi aspetti – ha detto Di Nardo durante il suo intervento -: anzitutto il welfare, essendo i Bruzi destinati alle famiglie svantaggiate e ai meno abbienti, la cultura, con il conio sulla moneta dell’effigie di Federico II,  ed anche l’economia, perché con l’emissione di circa 100 mila euro di monete, aumentiamo la massa comunale monetaria di questo importo. A tutto questo – ha proseguito Di Nardo- si aggiunge un po’ di politica e un po’ di filosofia del valore della moneta”. Alle 1211 famiglie beneficiarie,in possesso dei requisiti previsti dall’avviso pubblicato dal Comune e finalizzato alla concessione del sussidio (residenza nel Comune di Cosenza, condizione di grave disagio economico attestata dalla dichiarazione ISEE relativa ai redditi conseguiti nel 2017 fino ad un massimo di 1000 euro) saranno corrisposte (l’erogazione è in corso presso l’economato di Palazzo dei Bruzi) 4 monete a famiglia, per un valore complessivo di 80 euro. “Avremmo voluto fare di più – ha detto ancora l’Assessore Di Nardo – ma, purtroppo, le domande sono state superiori a quelle che ci attendevamo e questo non è un buon segnale per l’economia cittadina». Con il Bruzio potranno essere acquistati, nei negozi ed aziende che aderiscono all’iniziativa e che esporranno un apposito contrassegno,beni di prima necessità e servizi primari.

Le aziende aderenti, una volta incassate le monete, potranno richiedere al Comune la trasformazione in danaro legale, al valore nominale, non prima del 1° luglio 2019 e non oltre il 31 dicembre 2019, data oltre la quale non saranno più rimborsabili.

«Il periodo di sei mesi, prima del quale non potrà essere chiesto il rimborso – ha aggiunto l’Assessore Di Nardo – ci consentirà di avere una massa monetaria in più nell’economia cosentina. Sarà questo un piccolo guadagno per il Comune perché trasliamo di sei mesi l’esborso monetario. Prima, con i buoni spesa, il 2 gennaio gli operatori commerciali si presentavano a chiedere il rimborso. Siamo sicuri che vi sarà un minore esborso da parte del Comune per la tesaurizzazione che ne deriverà».

Di Nardo ha detto, infine, che l’iniziativa sarà programmata anche negli anni futuri con una diversa immagine : “andremo da Telesio, al Ponte di Calatrava ad Alarico”.

Ciascun Bruzio dovrà essere speso entro e non oltre il 30 novembre del 2019 e per l’intero importo, in quanto non è consentito ricevere resto in euro.

Se da un lato la nuova moneta dà vita ad una politica di sostegno alle famiglie economicamente svantaggiate, dall’altro può prefigurare anche uno scenario di sostegno all’economia locale. Al di là della logica del mero profitto (incrementare cioè le loro vendite) le imprese che aderiscono all’iniziativa possono diventare protagoniste di un patto solidale che li impegnerà a incassare o convertire il Certificato di credito Bruzio solo dopo un termine prestabilito. Le imprese che incasseranno il Bruzio potranno utilizzarlo come strumento di scambio con le altre imprese del circuito o per convertirlo alla scadenza stabilita. L’obiettivo dei certificati di credito locali è, infatti, quello di sostenere l’economia del territorio. Più si fa circolare la moneta all’interno della comunità, più la ricchezza rimane sul territorio, anziché prendere la strada di aziende che possono trovarsi anche a centinaia di chilometri di distanza.

Cosenza, M5S «Dove è finita la stagione lirica del Rendano?»

COSENZA – I parlamentari del M5S Alessandro Melicchio, Bianca Laura Granato e Nicola Morra, i primi due membri della Commissione Cultura di Camera e Senato, si interrogano sulla scomparsa dell’annunciata stagione lirica a Cosenza.
«A luglio di quest’anno l’Assessore alla cultura nonché vicesindaco del Comune di Cosenza Iole Santelli annunciava il rientro, dopo diversi anni di assenza, del Teatro comunale ‘A. Rendano’ nel Fus (Fondo Unico dello Spettacolo) per l’allestimento della stagione lirica. – spiegano i pentastellati – Ad ottobre poi era lo stesso Sindaco Mario Occhiuto, affiancato dal dirigente alla cultura di palazzo dei Bruzi Giampaolo Calabrese e dalla delegata alla cultura del primo cittadino, Eva Catizone, ad assumere pubblicamente, nei confronti della cittadinanza, l’impegno del lancio della stagione lirica 2018/2019. Occhiuto, nella medesima conferenza stampa, faceva riferimento ad una grossa trasformazione dello spettacolo fornendo come esempio proprio l’imminente stagione lirica che, a parer suo, avrebbe avuto ‘scenografie create da tecnologie multimediali’. Siamo a fine anno e nulla si sa più delle mirabolanti idee innovative dell’amministrazione bruzia come delle stesse opere che avrebbero dovute essere rappresentate, degli annunciati partenariati internazionali e dell’utilizzo dei fondi stanziati dal Mibac”. Melicchio, Granato e Morra, ricordando che il Teatro Rendano è riconosciuto teatro di tradizione per la qualificata attività culturale e artistica svolta e per il particolare impulso alle locali tradizioni artistiche e musicali fin dal 1976, evidenziano come l’appuntamento con l’opera lirica sia quello maggiormente qualificante per il teatro di tradizione cosentino».
«Ci risulta, invero, la partenza della macchina organizzativa. Sono stati convocati i cantanti, i professori d’orchestra e tutti coloro che avrebbero dovuto prendere parte alle due opere liriche preventivate ossia il Rigoletto, a novembre, e la Traviata, a dicembre. La cittadinanza, però, non è mai venuta a conoscenza del cartellone. Ebbene – concludono i parlamentari a 5 stelle – ad oggi, inspiegabilmente, non vi è stato l’allestimento di alcuna opera lirica e, cosa forse ancor più grave, nessuno ha sentito l’esigenza e soprattutto il dovere di dare delle spiegazioni alla cittadinanza che, ragionevolmente, confida nell’avvio della stagione».

Incontro sul Microcredito, Occhiuto, «Puntiamo ad un welfare distributivo»

COSENZA – «Le economie deboli hanno bisogno di strumenti forti per emergere. E’ importante dare sostegno alle persone più svantaggiate che hanno difficoltà di accesso al credito». Lo ha detto il Sindaco Mario Occhiuto intervenendo questa mattina all’incontro, promosso dall’Amministrazione comunale, sul tema “Il Microcredito come strumento di welfare sostenibile e di inclusione finanziaria e sociale per lo sviluppo del territorio” tenutosi nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi e che ha avuto come ospite speciale il Presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Mario Baccini, già Ministro della Funzione pubblica dal 2004 al 2006.

L’iniziativa è seguita alla firma, avvenuta nei giorni scorsi a Roma, di un protocollo d’intesa triennale tra Comune di Cosenza ed ENM,  finalizzato a promuovere la diffusione degli strumenti del microcredito e della microfinanza allo scopo di favorire lo sviluppo socio economico ed occupazionale, attraverso l’attivazione di uno sportello con funzioni di ascolto e tutoraggio destinate a soggetti, residenti nel territorio comunale, interessati ai finanziamenti di microcredito, già partito da qualche mese grazie all’impegno del consigliere comunale Andrea Falbo, delegato del Sindaco per le strategie attive per il lavoro, tra i promotori dell’iniziativa di questa mattina.

«Quello che noi stiamo cercando di perseguire e praticare – ha detto ancora il Sindaco Occhiuto nel suo intervento – è un modello di welfare distributivo». E a questo proposito il primo cittadino ha ricordato l’erogazione, da parte del Comune, dei servizi per l’assistenza domiciliare agli anziani e per le persone disabili, con servizi anche a chiamata e l’estensione della graduatoria dell’emergenza abitativa attraverso il riconoscimento del contributo fitto casa a tutti gli aventi diritto, destinando gli alloggi di proprietà del Comune all’inclusione sociale. «Nell’ottica della Smart city che stiamo da tempo costruendo – ha aggiunto Occhiuto – il Comune di Cosenza avvierà, a breve, la sperimentazione di una nuova tecnologia Blockchain che troverà applicazione nel settore del welfare per il riutilizzo, a beneficio dei singoli o dei nuclei familiari bisognosi, delle scorte di cibo, prossimo alla scadenza, della grande distribuzione. La sperimentazione sarà possibile, grazie ad un accordo tra Amministrazione comunale, NTT DATA (multinazionale giapponese nell’ambito della Consulenza e dei Servizi IT, con sede anche a Cosenza) e Università della Calabria. Un primo esperimento su scala nazionale che avrà Cosenza come città campione e che potrà essere adottato anche da altre città. Intendiamo coniugare questa politica di welfare distributivo – ha sottolineato inoltre il Sindaco Occhiuto – ad un welfare che sia anche creativo. Crediamo, infatti, che sia fondamentale ridare dignità soprattutto ai nostri giovani costretti ad andare via dal territorio di appartenenza per l’impossibilità di trovare lavoro. E’ in questo senso che dobbiamo creare nuove opportunità per i nostri giovani. Le città diventano più competitive, sia quando c’è una migliore qualità della vita, dal punto di vista ambientale, culturale e delle relazioni umane, ma anche quando offrono opportunità di lavoro. In un’ottica del genere il microcredito è uno strumento semplice, ma tra i più forti, e che può essere utilizzato da tutti, in modo da poter sfruttare le opportunità legate allo sviluppo della città, ma anche del territorio regionale».

Molto colpito dall’evoluzione che ha conosciuto Cosenza negli ultimi tempi, il Presidente dell’Ente nazionale per il Microcredito Mario Baccini ha sottolineato nel suo intervento che «a Cosenza si sta per avviare un’altra straordinaria iniziativa attraverso l’economia sociale e di mercato come strumento fondamentale per lo sviluppo della città. Siamo consapevoli di poter migliorare la qualità della vita anche attraverso l’inclusione sociale che passa anche per l’inclusione finanziaria».

Baccini ha ricordato come il Microcredito nazionale abbia raccolto le sollecitazioni contenute in alcune risoluzioni dell’ONU del 2005, quando al vertice delle Nazioni Unite c’era Kofi Annan, in occasione dell’anno internazionale per il microcredito come strumento di lotta alla povertà. L’ONU aveva invitato gli Stati membri a costituire dei comitati nazionali per il conseguimento dell’obiettivo. «Siamo stati i primi in Italia – ha puntualizzato Baccini – a raccogliere l’appello delle Nazioni Unite ed il Comitato Italiano per il microcredito è stato successivamente trasformato nell’attuale Ente Nazionale.Siamo il primo Ente per il Microcredito in Europa e nel mondo e adesso stiamo percorrendo anche l’ultimo miglio di questo cammino, stringendo accordi e formalizzando sinergie con le amministrazioni locali per dare risposte ai bisogni”. Baccini ha messo in risalto la contrapposizione tra l’azione del Microcredito nazionale e quella portata avanti dall’alta finanza e dal capitalismo rapace che ha come unico obiettivo il profitto. “Dall’altra parte – ha detto Baccini – ci siamo noi che perseguiamo la soddisfazione dei bisogni delle persone e il microcredito è lo strumento forte ed efficace per dare risposte in questa direzione, soprattutto a chi non è bancabile o è diversamente bancabile, soggetti che non sono assistiti da nessuno. La politica ha il compito di equilibrare i poteri in campo facendoli diventare armoniosi».

Poi l’ex ministro della Funzione pubblica ha fornito alcune cifre sul microcredito in Calabria.   “Il Microcredito in Calabria – ha detto – attualmente ha avviato circa 816 pratiche in istruttoria, conta già 360 aziende operative con 900 nuovi posti di lavoro ed ha erogato circa 8 milioni e 500 mila euro. 58 sono, invece, i tutor distribuiti sul territorio che svolgono attività di assistenza operativa”.

L’incontro era stato introdotto dal consigliere comunale Andrea Falbo, delegato del Sindaco Occhiuto per le strategie attive per il lavoro che ha anche coordinato i lavori.

Falbo ha ripercorso il cammino che ha portato alla convenzione tra Comune di Cosenza ed ENM riconoscendo la lungimiranza del Sindaco Occhiuto che si è detto favorevole da subito all’attivazione dello sportello di ascolto presso i locali comunali del Centro “I Due Fiumi”. «L’apertura dello sportello “Sviluppo e Lavoro” – ha detto Andrea Falbo -ha sposato il modello di riferimento culturale e sociale del Microcredito nazionale ponendo al centro della sua azione la persona e le sue potenzialità». Falbo ha anche ricordato la presenza in platea degli studenti della quarta classe dell’Istituto Nitti, coordinati dai professori Bruno Gioffrè e Anna Merlo, docenti dei laboratori tecnici 3D lab, con cui il Comune di Cosenza ha avviato un progetto di alternanza scuola-lavoro sull’innovazione che entrerà nella fase più propriamente operativa nel prossimo mese di gennaio.

 

Mario Baccini a Palazzo dei Bruzi per parlare di Microcredito

COSENZA – Il Presidente dell’Ente nazionale per il Microcredito, Mario Baccini, già Ministro  della Funzione pubblica dal 2004 al 2006, sarà a Cosenza lunedì prossimo,17 dicembre, per partecipare, a Palazzo dei Bruzi, con il Sindaco Mario Occhiuto,  all’incontro, promosso dall’Amministrazione comunale, sul tema “Il Microcredito come strumento di welfare sostenibile e di inclusione finanziaria e sociale per lo sviluppo del territorio”.

L’appuntamento è fissato alle ore 11,00 nel salone di rappresentanza del Comune. L’iniziativa scaturisce dalla firma, nei giorni scorsi a Roma, tra il Sindaco Occhiuto ed il Presidente dell’ENM Baccini, di un protocollo d’intesa triennale finalizzato a promuovere la diffusione degli strumenti del microcredito e della microfinanza allo scopo di favorire lo sviluppo socio economico ed occupazionale, attraverso l’erogazione da parte degli istituti finanziari convenzionati con lo stesso Ente Nazionale per il microcredito  e assistiti dalla garanzia pubblica del Fondo per le Piccole e Medie Imprese.

A dare impulso alla firma della convenzione ha contribuito l’impegno del Consigliere comunale Andrea Falbo, delegato del Sindaco Occhiuto alle strategie attive per il lavoro, che ha dato vita nei mesi scorsi, presso gli uffici comunali del Centro “I Due Fiumi”, ad uno sportello “Sviluppo e Lavoro” con funzioni di ascolto e tutoraggio destinate a soggetti, residenti nel territorio comunale, interessati ai finanziamenti di microcredito. Creare una rete tra istituzioni, a livello locale e nazionale, per facilitare l’accesso al microcredito a favore delle start-up e imprese giovanili del territorio è un obiettivo al quale l’Amministrazione comunale tende per favorire ed agevolare quel percorso virtuoso in grado di consentire alle imprese esistenti e a chi vuole avviare un’attività imprenditoriale l’accesso al microcredito, strumento indispensabile non solo per sostenere l’occupazione, ma anche per contrastare la povertà e il disagio sociale.Una rete dalla quale non è possibile prescindere se l’ente locale vuole esercitare un ruolo attivo di supporto e di affiancamento, così come si sta facendo a Cosenza da quando è stato attivato lo sportello di ascolto. Per dare ulteriore sostanza al progetto ed illustrare compiutamente la convenzione stipulata con l’Ente Nazionale per il microcredito, l’Amministrazione comunale ha promosso l’iniziativa di lunedì 17 dicembre.

Oltre al Sindaco Occhiuto e al Presidente dell’ENM, Mario Baccini, vi prenderanno parte il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri, il Prof.Avv.Giulio Nicola Nardo, docente del Dipartimento di Scienze Aziendali e giuridiche dell’Università della Calabria e Marco Paoluzi, responsabile dell’area Credito dell’Ente Nazionale per il Microcredito. Ad introdurre e coordinare i lavori sarà Andrea Falbo, Consigliere comunale delegato del Sindaco di Cosenza alle strategie attive per il lavoro.

Metro Cosenza, il sindaco Occhiuto diffida la regione Calabria

COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto ha inviato una diffida al presidente della Giunta regionale della Calabria, Mario Oliverio, in merito all’accordo di programma per la Metropolitana leggera Cosenza-Rende-Unical, riguardo al ripristino dello stato dei luoghi.

«In relazione all’accordo di programma in oggetto – si legge nella nota – lo stesso è stato sottoscritto in data 12 giugno 2017, vale a dire quasi diciotto mesi addietro. La sottoscrizione dell’Accordo di Programma costituiva la risultante di una stringente trattativa tra gli enti coinvolti, nel corso della quale la Regione Calabria, a mezzo dei propri rappresentanti, manifestava l’urgenza dell’avvio del programma operativo, soprattutto in relazione al collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende ed Unical, sottolineando che la dilatazione dei tempi avrebbe messo a rischio la stessa finanziabilità delle opere. Il Comune di Cosenza –  non senza aver prima ottenuto significative modifiche del progetto con la conseguente minimizzazione degli impatti sul territorio e precisi impegni sia sui tempi che sui finanziamenti delle altre importanti opere, inserite nell’Accordo di Programma per realizzare nell’insieme quel ‘Sistema di mobilità sostenibile’ che avrebbe dato un senso compiuto ed una valenza strategica all’opera principale – manifestava il proprio consenso. Sul punto, proprio per agevolare l’avvio delle attività progettate, si è proceduto ad uno stralcio del progetto ‘Parco Urbano’ e ad approvarlo in Consiglio comunale. Ad oggi, senza un avvio concreto e significativo dell’opera, si è determinata una  problematica connessa alla chiusura del viale Giacomo Mancini con conseguenti disagi ai cittadini ed a quanti entrano in città per le ragioni più disparate. Senza tacere l’inaccettabile immobilismo regionale relativamente alla attivazione e convocazione del Collegio di Vigilanza previsto per la verifica della attuazione dell’accordo e del quale, da tempo, il Comune ha designato il proprio rappresentante. Per questi motivi è comprensibile che per un Sindaco diventa difficile dare rassicurazioni sulla durata dei disagi per la cantierizzazione delle opere quando non si hanno chiari neanche i tempi di avvio dell’opera principale e che nemmeno dipendono dall’ente comune stesso. Ciò detto – si legge a chiusura del testo – si diffida la Regione Calabria ad assicurare  il rispetto assoluto dei tempi previsti oppure il ripristino dello stato dei luoghi entro giorni 5 dal ricevimento della presente. In mancanza, perdurando questa inaccettabile situazione, si porranno in essere tutti gli atti finalizzati alla riapertura del viale, nonché alla richiesta di risarcimento di tutti i danni provocati, materiali e d’immagine».

 

LeggitimaMente, Katya Gentile «Occhiuto e il suo viaggio verso il non senso»

COSENZA –  Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota stampa a firma del presidente dell’associazione LeggitimaMente Katya Gentile, già vicesindaco di Cosenza.

«Le scuse del primo cittadino, per i disagi causati dai cantieri in città, suonano tanto come le famose lacrime della mamma coccodrillo che ha appena divorato i suoi cuccioli. Addebita ad altri, nella fattispecie alla Regione Calabria, la responsabilità delle conseguenze causate dalla cantierizzazione, oltretutto inattiva, di viale parco, tralasciando di considerare, però, le ripercussioni della sua irresponsabile politica cittadina votata allo sperpero di tempo, energie e danaro pubblico per l’organizzazione di feste, inaugurazioni e luminarie.

Infatti, in nessuna o scarsissima considerazione sono stati tenuti, in questi anni, quelli che sarebbero stati gli effetti della mancata realizzazione di un’arteria alternativa (Mancini quando pensò alla pedonalizzazione di corso Mazzini realizzò Viale Parco), peraltro, già prevista e finanziata almeno 2 volte, nè quelli degli incauti stravolgimenti alla viabilità cittadina, dovuti a provvedimenti privi di senso logico, se si pensa che i lavori della “metro”, che prevedevano l’interdizione al viale, erano stati già appaltati.

Il Sindaco dimentica di aver fatto una campagna elettorale fondata sull’inganno del “no alla metro” e di aver fatto dietrofront subito dopo. Afferma di aver avuto l’opportunità di stravolgere completamente il progetto, com’è nei fatti, ma non ha portato avanti la sua idea iniziale che era quella di non toccare viale Mancini spostando il percorso sulla linea ferrata esistente.

Si sarà distratto? Oh no, forse no. Mi pare abbia contrattato il viale col “Central park” de noantri, l’ex Jolly, l’ovovia e qualcos’altro. Perché la megalomania è una brutta bestia e ci ritroviamo oggi con un cantiere chiuso, la ditta appaltatrice che ha chiesto il concordato preventivo, i marciapiedi divelti e mezza città incaxxata che vuole la riapertura di viale parco. Il suo viaggio verso il non senso e oltre è iniziato a settembre dello scorso anno con la “sperimentazione” su via Roma che, nonostante tutti i disagi prodotti anche in termini di traffico e di sicurezza, si è trasformata in soluzione definitiva: senza previo l’approvazione di un PUT (piano urbano del traffico), senza che la cittadinanza fosse stata edotta sugli esiti della stessa sperimentazione, ad esempio, attraverso la pubblicazione dei risultati dei monitoraggi, alla luce dei quali il provvedimento dovrebbe essere diventato definitivo. Sempre nella consapevolezza dell’imminente chiusura di viale Mancini, ha proseguito nel suo cammino di incomprensibile irragionevolezza, facendo installare i varchi ed istituendo le ztl, che frutteranno pure ingenti risorse al Comune, ma che si sono rivelate essere una pericolosa spada di Damocle anche per il commercio. E, non ancora soddisfatto della bolgia infernale in cui ci ha cacciati tutti, dopo essersi sbizzarrito nell’installazione di paletti e divieti di sosta, dallo scorso primo dicembre ha prolungato la fascia oraria delle zone a traffico limitato dalle 10:00 alle 22:00. Tutto questo nonostante le proteste e le rimostranze che vengono puntualmente rispedite al mittente, senza rispetto alcuno né per la critica politica, né per i cittadini, che, in questi casi, vengono addirittura catalogati come detrattori e odiatori. Ma la cosa, in assoluto, più irresponsabile, come abbiamo già scritto in un altro comunicato, è che, essendo cambiato l’assetto della viabilità urbana, il piano d’emergenza di Protezione Civile, approvato nel dicembre del 2017, che si sono affrettati a pubblicare sul sito del Comune dopo la nostra nota dei giorni scorsi, resta inattuabile.

In primis, proprio per la chiusura di viale Mancini, individuata nel suddetto Piano come strada principale per i mezzi di soccorso, insieme a Viale della Repubblica.

Essendo stato approvato all’unanimità da tutti i Consiglieri, viene da chiedersi pure il motivo per cui nessuno si sia posto delle domande, atteso che la chiusura del viale era già stabilita ed era già slittata.Molti di loro si saranno sentiti orgogliosi per aver contribuito all’approvazione di un documento così importante, senza aver visto neanche gli atti, evidentemente. Nella nostra triste realtà, purtroppo, c’è spazio per tutte queste anomalie ed anche per le false scuse di un Sindaco di bassissima statura che finge di voler risolvere i guasti che lui stesso ha causato, demandando al prossimo Presidente della Regione la realizzazione della metro, convinto che sarà lui. Che dire? Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere!». 

Regionali 2019 «Candidare Occhiuto? La migliore scelta possibile»

COSENZA – «La scelta del coordinamento regionale di Forza Italia di candidare Mario Occhiuto alla Presidenza della Regione Calabria rappresenta a nostro avviso la miglior scelta possibile per avviare concretamente la tanto attesa fase del cambiamento».

È quanto dichiara il gruppo consiliare di Palazzo dei Bruzi “Mario Occhiuto Sindaco”, costituito dal presidente del Consiglio Pierluigi Caputo, dal presidente del gruppo Andrea Falbo e dai membri Anna Rugiero e Gisberto Spadafora.

«Il nostro plauso e la nostra piena soddisfazione non derivano da una scontata motivazione di appartenenza – affermano – Si tratta di un sostegno più che convinto, oggettivo, che nasce dalle opere realizzate in questi sette anni di amministrazione Occhiuto nella città di Cosenza, diventata un fiore all’occhiello per tutto il Sud, esempio di successo nelle buone pratiche urbane e capoluogo attrattivo e vivibile. L’ispirazione-Cosenza è un dato di fatto, e pensiamo che questa strada dell’impegno locale vada estesa a tutto il territorio regionale attraverso la visione lungimirante che Mario Occhiuto ha dimostrato di avere, mettendo in pratica con competenza idee e progetti. La Calabria necessita di una ventata d’aria fresca che sia duratura e soprattutto indirizzata al futuro dei nostri figli. Ancora di più, quindi, siamo al fianco di Mario Occhiuto in questa sua nuova sfida che è per noi motivo di orgoglio e nel contempo di fiducia per ciò che attende la nostra terra».