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Oliverio: “Il completamento della giunta è in dirittura d’arrivo”

CATANZARO (CZ) “Siamo in dirittura d’arrivo”. Così il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha risposto a chi gli ha chiesto notizie circa il completamento della Giunta regionale nel corso della conferenza stampa svoltasi questa mattina presso la Federazione regionale del Pd di Lamezia Terme alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti e dei tre candidati a sindaco del centrosinistra ai ballottaggi di domenica prossima che si svolgeranno a Castrovillari, Gioia Tauro e Lamezia.

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“Siamo in dirittura di arrivo –ha aggiunto Oliverio- anche perché sta per scadere il termine che ci siamo dati per la modifica dello Statuto regionale. E’ stata una scelta obbligata che ci ha caricato di grandi responsabilità ed attraverso la quale finalmente anche la nostra Regione va ad allinearsi alle altre Regioni del Paese. Ora non ci saranno più vincoli e distorsioni che impediranno il pieno dispiegamento delle responsabilità del presidente eletto direttamente dagli elettori. Ricordo, inoltre, che nelle scorse settimane abbiamo operato già alcune scelte importanti, che riguardano la nomina dei primi Direttori Generali  per le quali abbiamo impiegato circa quattro mesi a causa della procedura complessa che regola questa materia.

Nella prossima settimana incontrerò il Commissario Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone per presentargli la bozza anticorruzione che approveremo subito dopo e sulla quale procederemo ad una rotazione delle responsabilità nei ruoli apicali all’interno della Regione”.

“Da lunedì prossimo, insomma –ha concluso il Presidente della Giunta regionale- si aprirà in Calabria una fase politica nuova”.

Conferenza Stampa: a breve al ballottaggio tre importanti città Calabresi

LAMEZIA TERME (CZ) Il presidente della Regione, Mario Oliverio, è intervenuto questa mattina nel corso di una conferenza-stampa convocata dal segretario regionale del Pd Ernesto Magorno presso la Federazione regionale del Pd a Lamezia Terme a cui hanno partecipato anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti ed i tre candidati a sindaco del centrosinistra: Domenico Lo Polito a Castrovillari, Aldo Alessio a Gioia Tauro e Tommaso Sonni a Lamezia Terme.

“Domenica prossima –ha detto Oliverio- si andrà al ballottaggio per l’elezione del sindaco in tre città della Calabria molto importanti non solo per il peso che rivestono all’interno della nostra regione, ma soprattutto perché rappresentano tre “spaccati” di potenzialità di sviluppo e di grandi risorse su cui si può agire per la crescita della nostra regione.

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Gioia Tauro, infatti, rappresenta l’infrastruttura portuale più importante non solo della Calabria ma dell’intero Paese. Occorre non dimenticare che siamo in presenza del più grande porto di transhipment del Mediterraneo sul versante della costa europea. Lamezia Terme occupa una posizione centrale nella nostra regione e rappresenta uno snodo importante sul piano della mobilità interna ed esterna alla Calabria e il suo territorio presenta potenzialità enormi dal punto di vista agroalimentare e industriale. Castrovillari, infine, è la “porta nord” della regione ed è situata all’interno del Parco Nazionale del Pollino, che è il più grande parco del Paese.  Tre grandi realtà che costituiscono un grande potenziale di sviluppo per la nostra regione”.

“Domenica scorsa –ha proseguito il Governatore della Calabria- il Pd e il centrosinistra hanno ottenuto un risultato largamente positivo in tutto il Paese, nelle regioni e anche nei piccoli e grandi centri, a cui ha contribuito in maniera determinante il Mezzogiorno in cui, forse per la prima volta nella storia del Paese, oggi tutte le regioni sono guidate dal Pd e dal centrosinistra. Un dato di grande rilievo politico, che esprime una forte domanda di cambiamento del Mezzogiorno e verso il Mezzogiorno. Una domanda che chiede un deciso cambio di passo all’Europa e al Paese. Attenzione: parlo di Paese e non di Governo, perché se non si riparte dal Mezzogiorno, il Paese non ripartirà. Ecco perché bisogna riaccendere con determinazione i motori del Mezzogiorno attraverso politiche che siano ancora più determinate e forti. Mi riferisco, in modo particolare, alle politiche europee e credo che, in tal senso, vada incoraggiata la linea che sta mantenendo Matteo Renzi di chiedere una inversione di tendenza all’Europa in assenza della quale non si fanno grandi passi in avanti. Bisogna passare da una politica tutta incentrata sulla quadratura dei bilanci e sul rigore ad una politica di espansione e di investimenti. Il Mezzogiorno, in questo senso, può rappresentare una grande risorsa verso la quale volgere lo sguardo. Fare questo significa anche ricollocare il nostro Paese in una dimensione più ampia che è quella del Mediterraneo e, in particolare, della riva sud del Mediterraneo”.

“Il voto di domenica scorsa –ha aggiunto Oliverio- ci ha detto in maniera chiara ed inequivocabile che il Mezzogiorno si propone come risorsa al servizio dl Paese. Ora dobbiamo partire da qui. Dobbiamo farlo nelle politiche generali e all’interno dello stesso Mezzogiorno.

Per quanto ci riguarda siamo impegnati in una sfida difficile in una regione in cui si registra il più alto tasso di disoccupazione e il maggiore ritardo di sviluppo in tutti i campi a cui si aggiunge l’eredità di un centrodestra che ha prodotto negli anni passati solo guasti e macerie. Non partiamo da zero ma, addirittura, da sottozero, con i piedi nel fango fino alla cintola e, nonostante tutto, riteniamo di potercela fare con l’aiuto dei territori, degli amministratori locali e delle forze sociali che devono scendere in campo e spingere, tutti insieme e con tutte le proprie energie, verso un cambiamento effettivo che si costruisce giorno dopo giorno, anche se con fatica e sacrifici. Noi stiamo già lavorando in questa direzione non senza resistenze, ostacoli e sgambetti. Il grumo di piccoli e grandi interessi che si sono sedimentati nel corso di questi anni all’ombra della distorsione intervenuta nella distribuzione delle risorse, deve essere disarticolato. E noi lo stiamo facendo”.

“Per vincere definitivamente questa sfida, però –ha concluso il presidente della Regione- c’è bisogno di tutti. Di uomini e donne, giovani e meno giovani pronti a scendere in campo per essere essi stessi i protagonisti veri del cambiamento. Penso al sistema delle imprese, alla Chiesa, alla scuola, alle forze sociali, agli amministratori locali che devono avere una grande capacità di progettualità, di programmazione e di raccordo nella costruzione di una rete forte, coesa e solidale. Ecco perché è importante il passaggio di domenica prossima. Sono convinto che in questo passaggio, proprio perché il centrosinistra si trova unito e coeso in tutte le tre città intorno ai propri candidati a sindaco, ci siano tutte le condizioni perché si possa conseguire un risultato positivo. In questo senso  rivolgo un appello a tutte le energie del centrosinistra invitandole a mobilitarsi con passione a sostegno dei propri candidati, affinchè domenica prossima possa essere scritta un’altra pagina positiva in direzione della costruzione del nuovo percorso che questa regione ha già in parte intrapreso”.

Lavoratori in Stato di mobilità in Deroga: Oliverio incontra il Ministro Giuliano Poletti

ROMA (RM) Il presidente della Regione Mario Oliverio, accompagnato dall’Assessore al Lavoro Carlo Guccione e dal Direttore Generale del Dipartimento “Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali” della Regione Calabria Antonio De Marco, questa mattina ha incontrato a Roma il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti.

Al centro dell’incontro sollecitato dal Governatore della Calabria, la vicenda dei lavoratori in stato di mobilità in deroga.

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Dopo aver illustrato la grave situazione economica in cui versano questi lavoratori che non hanno ancora percepito le indennità 2014 e residui del 2013 e che ieri, a seguito di una decisione del Direttore Generale delle Politiche passive del Ministero del Lavoro, dott. Mansione, di non riconoscimento dell’accordo siglato nel mese di maggio tra la Regione Calabria e i sindacati, hanno annunciato una forte mobilitazione, il presidente Oliverio ha sottolineato la necessità e l’urgenza che le spettanze arretrate (ammortizzatori sociali) vengano corrisposte al più presto ai lavoratori interessati.

Il ministro Poletti, dal canto suo, dopo aver ascoltato con attenzione le valutazioni e le preoccupazioni del presidente Oliverio a difesa del diritto dei lavoratori di percepire il dovuto maturato negli anni passati, ha accolto con grande apertura e disponibilità le sue richieste ed ha assicurato il proprio impegno a dare risposte positive alle esigenze poste.

Al termine dell’incontro è stato costituito un gruppo di lavoro tecnico Regione/Ministero che, entro mercoledì prossimo, dovrà affrontare i problemi procedurali e sciogliere tutti i nodi per corrispondere alla volontà del ministro Poletti a chiudere rapidamente una situazione che non può più trascinarsi oltre.

 “Va dato atto al ministro Poletti –ha detto il Governatore della Calabria al termine dell’incontro- di avere accolto tempestivamente la nostra richiesta di un incontro urgente per valutare le implicazioni assolutamente inaccettabili della messa in discussione, per una parte consistente dei lavoratori, delle spettanze maturate fino al 2014. E’ necessario rimuovere ogni difficoltà ed ostacolo procedurale per consentire il pagamento delle indennità arretrate ai lavoratori in mobilità in deroga. In tal senso ci siamo mossi sin dall’inizio, interloquendo con il Ministero e attraverso il coinvolgimento attivo delle organizzazioni sindacali. Il Ministro Poletti ha recepito le nostre preoccupazioni ed ha espresso piena disponibilità ad affrontare positivamente questa problematica che interessa circa 29 mila lavoratori”.

“Ora –ha concluso Oliverio- bisogna mettere in atto tutte le misure conseguenti per rendere operativa questa volontà”.

In vista dell’Estate il viadotto Italia sempre più preoccupante

Insediamento presidente Regione Mario OliverioIl presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, ha presieduto questa mattina, presso la sala consiliare del Comune di Diamante, un incontro che ha visto la partecipazione di tantissimi sindaci del Tirreno cosentino. Tema della riunione i gravi disagi derivanti dalla chiusura del tratto autostradale della Sa-Rc compreso tra Laino Borgo e Mormanno.La chiusura di questo importante tratto, come è noto, comporta gravi conseguenze non solo sull’economia dell’intera Regione, ma va ad incidere pesantemente anche sulla vocazione turistica locale che rischia di restare isolata dal resto del Paese.Nel corso dell’incontro tutti i sindaci intervenuti hanno evidenziato le gravi conseguenze che ricadono sulla viabilità e sulla sicurezza dei cittadini, considerata la continua, massiccia circolazione di mezzi pesanti che vengono inevitabilmente deviati sulla SS 18, proprio a causa della chiusura del tratto autostradale. Un disagio, questo, che rischia di acutizzarsi ulteriormente nei prossimi mesi estivi, durante i quali la circolazione sulla SS 18 aumenta in maniera esponenziale, considerato l’afflusso di turisti su tutto il litorale tirrenico cosentino.“Siamo di fronte –ha detto il Governatore della Calabria nel suo intervento conclusivo- ad una situazione che, più passa il tempo, più diventa insopportabile. E’ assurdo che dopo tre mesi dall’incidente verificatosi con il crollo di una campata sul viadotto Italia, l’Anas si sia presentata con una soluzione provvisoria. La Calabria e le popolazioni interessate questa volta reagiranno e lo faranno con la fermezza e la determinazione che una situazione coviadotto3sì grave richiede. Nei confronti dell’Anas, in particolare, promuoveremo un’azione legale e chiederemo il risarcimento dei danni subiti dalla nostra regione da tre mesi a questa parte. Stato ed Anas dovranno farsi carico dell’isolamento a cui sono costrette le nostre strutture turistiche, tagliate praticamente fuori dai flussi provenienti dal resto del Paese e dall’estero, dei notevoli disagi a cui è sottoposta una popolazione a cui viene preclusa ogni tipo di collegamento con il resto del Paese, delle conseguenze disastrose che l’invasione di tir e automobili comporta in quei comuni che, da soli e con sacrifici enormi, si stanno facendo carico di garantire un percorso alternativo che è pericoloso e inadeguato”. Penso alle vie del mare, soprattutto per quei mezzi che trasportano merci. Bisogna ripristinare il modello delle cosiddette “autostrade del mare”, stabilendo polizze di imbarco scontate nei porti calabresi e siciliani per i tir diretti verso il nord del Paese e l’Europa. Occorre potenziare, inoltre, i collegamenti alternativi all’autostrada, istituendo un rafforzamento della mobilità aeroportuale e ferroviaria, attraverso l’istituzione di una seconda corsa della Freccia d’Argento e stabilendo tariffe agevolate per la Calabria da parte delle compagnie aeree”.

 

Il presidente Oliverio ha incontrato la delegazione cinese

foto 3 (1)Il presidente della Regione Mario Oliverio, accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento Turismo e Cultura Pasquale Anastasi e dal consulente Giovanni Soda, ha partecipato a Milano ad un incontro con la delegazione cinese presente ad Expo, organizzato dal Ministero dei Beni Culturali e Turismo. L’incontro- informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale-, voluto dal ministro Franceschini e dal direttore generale dello stesso ministero Cutaia, ha coinvolto 12 regioni italiane, tra le quali la Calabria, ed ha avuto luogo nel padiglione della Cina alla presenza dei vertici del turismo cinese e italiano. I rappresentanti delle Regioni hanno sottoscritto accordi di scambi e di cooperazione con alcune province cinesi. Il presidente Oliverio ha firmato un accordo con la provincia dell’Henan, una delle più popolose e ricche della Cina, particolarmente  interessata a sviluppare accordi di marketing turistico con la nostra regione. Sul piano dei rapporti con gli operatori turistici cinesi, il direttore Anastasi e la dirigente Loddo hanno incontrato diversi tour operator cinesi presenti alla manifestazione, tra cui il responsabile della China Shandong Travel Service e della compagnia turistica Shan Don che movimentano gran parte del mercato turistico del grande Paese asiatico. L’importante incontro di Milano in Expo, il primo di una nutrita serie che  partendo da ieri si svilupperà nelle prossime settimane fin tutta la durata dell’esposizione, rientra nell’ambito delle relazioni che si stanno stringendo da tempo con le delegazioni dei Paesi presenti. Un lavoro, in particolare quello che ha portato all’accordo con la provincia cinese di Henan, preparato nelle scorse settimane dalla task force della Regione, voluta  dal presidente Oliverio, per la quale  il Dipartimento Turismo ha svolto la parte  preparatoria, di concerto con i colleghi del Ministero.

Tempi di ripristino viadotto Italia preoccupazione in Regione

Insediamento presidente Regione Mario OliverioIl presidente della Regione Mario Oliverio è seriamente preoccupato per i tempi di ripristino del Viadotto Italia. Tale preoccupazione è stata espressa pubblicamente oggi, nel corso dell’inaugurazione della TAC all’ospedale di Crotone. “Con la stagione turistica ormai alle porte –ha affermato Oliverio- in Calabria si profila una grave e straordinaria emergenza. L’ostruzione provocata dal crollo verificatosi sul viadotto Italia rischia di diventare un serio disincentivo per i flussi turistici orientati verso la nostra regione. Il danno di un vorticoso calo dell’economia turistica può, quindi, incidere sensibilmente sul PIL regionale, sulla media reddituale e sull’occupazione”. “Per questo motivo –ha concluso il Governatore della Calabria- ritengo necessaria la convocazione di un tavolo nazionale, alla presenza del ministro Delrio con il quale in queste settimane ho avuto un intenso e costante contatto su questo delicato problema, per provvedere ad una verifica dello stato dell’arte progettuale e degli interventi da eseguire per rimuovere la criticità strutturale che si è venuta a determinare nel collegamento tra la Calabria e il resto del Paese”.

 

 

Seminario a San Giovanni in Fiore sugli Urban Center

oliverioSAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Urban Center come strumento di partecipazione democratica per lo sviluppo del territorio, idee e progetti a confronto”  è stato il tema di un seminario tenuto nel pomeriggio di ieri a San Giovanni in Fiore. Ad organizzare l’incontro di approfondimento, concluso dall’intervento del presidente della Regione Mario Oliverio, è stata la rete Urban Center Calabria che opera presso il Dipartimento di Urbanistica della Regione Calabria, attraverso un progetto della Fondazione Field, in collaborazione con l’Urban Center di San Giovanni in Fiore.

L’evento- informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale- ha contato tavoli di discussione e laboratori di partecipazione, proposto nuove idee, condiviso strategie e progetti da attuare nel territorio della grande città silana, nella quale è presente un attivo e propositivo Urban Center. Luogo che, come altri analoghi, racconta come cambia la città e che accompagna le trasformazioni urbane insieme a chi la vive, con l’obiettivo dello sviluppo non solo in una prospettiva economica ma anche sociale ed ambientale, strettamente connesso alla qualità della vita dei cittadini. Uno strumento che fa incontrare amministratori ed amministrati per dialogare insieme.

“In  Calabria- ha detto il presidente Oliverio-  abbiamo bisogno di scrivere una nuova cultura del territorio, del suo uso, dell’uso del patrimonio diffuso che su esso insiste. È necessario, anche se non semplice, per costruire una nuova ipotesi di sviluppo sostenibile e proiettare la nostra terra come attrattiva e competitiva.

Hanno partecipato al seminario, moderato dal coordinatore del progetto Rete Urban Center Calabria Vincenzo Facente, Franco Rossi e Sergio Niger dell’Università della Calabria; Giuseppe De Luca dell’Università di Firenze; Ketty Riolo, Giovanni Greco, Natale Calabretta, Clara Nino e Francesco Ingarozza della Rete Urban Center Regione Calabria; Massimiliano Secreti, Urban Center di San Giovanni in Fiore; Antonio De Marco, direttore generale del Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali della Regione Calabria.

Appello Oliverio. Presto una nuova famiglia per la piccola profuga

La bambina di dodicii anni che ha perso i genitori nel corso di uno sbarco disperato sulle coste della nostra regione avrà una nuova famiglia? il finale di questa soria potrebbe essere lieto per la piccola, in quanto molte sono state le risposte all’appello lanciato Insediamento presidente Regione Mario Oliverionei giorni scorsi dal presidente Mario Oliverio, per l’adozione di una bambina di 12 anni.Al momento le famiglie che hanno avanzato il desiderio di adottare la bambina sono state contattate dalla Procura dei Minori di Reggio Calabria che a sua volta esaminerà i rispettivi requisiti e provvederà alla scelta della famiglia affidatoria.E’ stato lo stesso Oliverio a dare la notizia sottolineando di non avere alcun dubbio in merito alla “sulla sensibilità dei calabresi che, ancora una volta, hanno dimostrato di avere un cuore enorme ed una grande generosità. Sono sicuro che questa ragazzina troverà l’affetto, le cure e il calore umano necessari per affrontare e superare il dramma vissuto.
Certo, nessuno potrà restituirle i genitori, il fratello e la sorella periti tragicamente nel nubifragio al largo delle coste libiche, ma sicuramente le sarà offerta l’opportunità di pensare con serenità al proprio futuro.
Per quanto ci riguarda ci informeremo costantemente sulle condizioni della ragazzina e sul suo inserimento nel nuovo nucleo familiare.
A tal proposito voglio rivolgere un ringraziamento alla coppia che sarà prescelta dal Tribunale dei Minori di Reggio Calabria e invitare i calabresi che desiderano adottare bambini senza famiglia e in condizione di grande bisogno, a vincere tutte le remore e ad affrontare con fiducia e tenacia l’iter previsto per una pratica delicata e particolare come quella che riguarda l’adozione di un bimbo o di una bimba che vive in condizioni di abbandono e difficoltà”.

Coldiretti Calabria: Un mostro a due teste per l’agricoltura calabrese

Ha spento le otto candeline  (ma non c’è niente da festeggiare) la soppressione dell’ARSSA (l’Azienda Regionale Servizi Sviluppo Agricolo) in buona compagnia (si fa per dire!), negli ultimi due anni e mezzo, dell’Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese ). Un mostro a due teste imbalsamato, più unCOLDIRETTIico che raro, costruito dal legislatore regionale che drena ben 124mila €uro al giorno e tra l’altro ha distrutto quello che di buono era sopravvissuto come ad esempio i servizi di assistenza tecnica e di supporto alle imprese e la divulgazione agricola. La soppressione e conseguente messa liquidazione dell’Arssa, come si ricorderà  fu disposta dalla L.R. n. 9 dell’11 maggio 2007 art. 5 mentre  con la L.R. 66 del 20 dicembre 2012, cambiando solo il nome,  è nata la nuova azienda Arsac. “Questo sistema che distrugge risorse finanziarie non serve all’agricoltura e non ce lo possiamo più permettere – afferma categorico Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria.  In questi otto anni – continua –  sono stati spesi inutilmente più di 362 milioni di €uro, oltre i corrispettivi delle dismissioni, sottratti di fatto alla crescita dell’agricoltura. Ha fatto bene il Presidente Oliverio, con l’ultima Legge di Bilancio, a fissare al 31 luglio 2015, la definitiva liquidazione. “E’ un atto politico che tende a recuperare la vergognosa responsabilità di troppi soggetti che hanno avallato questo spreco; Coldiretti chiede di tagliare definitivamente entrambe le teste di questo mostro”. Non ha dubbi Molinaro quando afferma che “le riforme sono la sfida del Governo e del Consiglio Regionale nonché dei soggetti di rappresentanza di interessi che con coerenza, responsabilità e trasparenza devono dire “no” agli sprechi e alle rendite che soffocano la speranza e sacrificano gli interessi di cittadini, lavoratori e imprese. Bisogna prendere atto – prosegue – che questo Ente Strumentale  ha esaurito il compito storico e non è stato in grado di rigenerarsi. th (12)Un appello: non perdiamo tempo il tema dei tagli alla spesa pubblica sono sempre di grande attualità  – sottolinea – e  questi sperperi denotano una crescente insostenibilità che non possiamo più permetterci. Si è giunti ad una fase decisiva, di tenuta dell’architettura finanziaria del bilancio regionale che mentre non finanzia e anzi azzera servizi reali al territorio e alle imprese agricole, al contrario attingendo dalle risorse dell’Agricoltura, ha “garantito” a piè di lista” il finanziamento all’Arssa e all’Arsac. Tenere in piedi tutto questo – rimarca – non è più accettabile da parte di nessuno! Uno stallo voluto in questi duemilanovecentoventi giorni eloquente  che ha portato alla paralisi assoluta dell’Arssa e dell’Arsac. Hanno funzionato (anche qui si fa per dire!!)  solo le sontuose (in tutti i sensi) strutture di vertice, che evidentemente nessuno ha controllato. Autoreferenzialità è stata la parola chiave più volte usata dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Calabria parlando degli Enti strumentali che continuano ad esistere  e che sono funzionali a se stessi. “Insomma una serie di conferme – ribadisce Molinaro –  che non fanno il bene della Calabria.  Bisogna inaugurare  un new deal, a rapido impatto e in grado di abbattere  questa spesa improduttiva in modo da liberare risorse per sostenere la crescita dell’agroalimentare a partire dalla prossima manovra di assestamento del bilancio regionale.  Se tutto questo viene fatto varrebbe il “quadruplo” in termini occupazionali e di competitività sui mercati. Nel rispetto dei ruoli – conclude – la politica è chiamata a decidere velocemente per fare in modo che si esca da questa palude. Coldiretti è pronta a fare la sua parte.   

 

                                                                       

Oliverio si esprime sul reddito minimo

COSENZA (CS) Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha partecipato questa mattina a Cosenza al convegno del Pd sul tema: “Reddito minimo: una scelta riformista contro la povertà. “Quello di un reddito minimo garantito –ha detto nel corso del suo intervento- è uno strumento che, all’interno di una riforma complessiva del welfare e degli ammortizzatori sociali, deve essere considerato con grande attenzione. Il grave momento di crisi che stiamo vivendo presenta un fenomeno nuovo, che riguarda l’allargamento della povertà. Un fenomeno che coinvolge ceti sociali finora mai sfiorati da questo pericolo e che richiede un’attenzione adeguata perché il cuore di questo problema riguarda la coesione sociale.  A partire da oggi, pertanto, dobbiamo assumere una iniziativa a 360 gradi per aprire in tutto il Paese una discussione da cui partire per avviare una effettiva riforma del welfare in Italia. Non si tratta né dobbiamo concepirla come un’operazione di carattere assistenziale, ma come un’occasione per ricollocare la questione del lavoro come questione centrale”.

“Certo –ha aggiunto Oliverio- in passato c’è stata una grande incapacità delle classi dirigenti del Mezzogiorno ad utilizzare le risorse, ma questa incapacità è stata spesso utilizzata non per rimuovere le ragioni che l’hanno provocata, ma per utilizzarla a danno dello stesso Mezzogiorno.

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Le risorse destinate a questa parte del Paese sono state ricollocate in un fondo unico e destinate ad altre aree del Paese. Al danno si è unita anche la beffa. Proprio ieri abbiamo avuto una riunione dei presidenti delle Regioni e abbiamo sottoscritto un documento con cui abbiamo chiesto al Governo e al Parlamento la modifica di questa norma”.

“Sul reddito minimo – ha proseguito il presidente della Giunta regionale- c’è il problema delle risorse, che non sono difficili da reperire. Penso all’utilizzo dei fondi europei non spesi. Questo sarebbe sicuramente un aiuto formidabile per la nostra economia che consentirebbe di far ripartire i consumi.  Noi stiamo utilizzando alcuni strumenti come “Garanzia giovani”, che non sono la panacea a tutti problemi ma sicuramente rappresentano un sollievo alla crisi occupazionale. Stiamo lavorando con le forze sociali per mettere a punto un piano straordinario per il lavoro. E’ chiaro che, comunque, una misura di contrasto alla povertà è urgente e necessaria. I tempi sono durissimi. La povertà morde e uomini e donne fanno fatica a campare.

Questa misura deve assumere i caratteri della universalità, va finalizzata al lavoro e ne deve essere definita la durata. Io credo che se sarà assunto uno strumento legislativo nazionale che consentirà anche di coordinare meglio i territori, quindi le Regioni, con misure di carattere generale, potremo compiere davvero un serio salto di qualità e anche la cultura del lavoro ed il modo di affrontare i problemi occupazionali potranno registrare un vero salto in avanti”.

“Bisogna, quindi –ha concluso Oliverio- uscire dagli schemi ideologici per rispondere alle esigenze e ai bisogni reali del nostro Paese. Naturalmente in questo dibattito le istituzioni dovranno fare la propria parte. Per quanto ci riguarda, come Regione, saremo in prima linea perché questo è un tema che non è affatto estraneo alla condizione della nostra terra, che è una condizione difficile per uscire dalla quale ci stiamo impegnando e continueremo ad  impegnarci con tutte le nostre energie”.