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Lamezia Terme, il Partito Democratico si riorganizza con il nuovo coordinamento cittadino

LAMEZIA TERME (CZ) – In un’ottica di riorganizzazione del Partito, è stato costituito il Coordinamento cittadino del PD di Lamezia Terme che sarà presieduto dall’Avvocato Donato Riserbato della Segretaria nazionale e composto dai Segretari dei due Circoli lametini “F. Primerano” e “P. Cosentino” ossia Giovanna Viola e Andrea Sinopoli insieme agli attuali Consiglieri Comunali del PD Nicola Mastroianni, Mariolina Tropea e Pino Zaffina. L’organismo, che rappresenta la fase iniziale del percorso di riorganizzazione politica del partito cittadino, è stato formalizzato Martedì 11 presso la sede cittadina del PD di Lamezia su Corso Numistrano. Il coordinamento ha deciso di iniziare, dunque, una serie di incontri tematici con iscritti e simpatizzanti sulle emergenze del territorio cittadino, in particolare i problemi riguardanti lo sviluppo economico della Città, il lavoro dei giovani ed i temi scottanti come sanità, Multiservizi, Psc, mobilità dell’area centrale della Calabria, legalità e sicurezza. Un primo incontro è stato fissato subito dopo le festività pasquali ed in vista degli appuntamenti congressuali.

Pd Cosenza, chieste le dimissioni del segretario provinciale Guglielmelli

COSENZA – Volano gli stracci a Cosenza nel Partito Democratico. I sostenitori della mozione Orlando lamentano le mancate dimissioni da segretario provinciale del Pd di Luigi Guglielmelli, candidato nelle liste renziane. «Ci saremmo aspettati che il segretario provinciale, una volta maturata la decisione di scendere in campo, come è nel suo pieno diritto, a favore di uno dei tre candidati, si fosse autosospeso, affidando la guida della Federazione di Cosenza ad una reggenza unitaria del partito – sostiene, in una nota, il coordinamento regionale della Mozione Orlando – Non è sufficiente – aggiunge il Coordinamento – che Guglielmelli si sia tardivamente dimesso dalla carica di presidente provinciale dalla Commissione per il Congresso. Controllore e controllato sono ruoli che, in qualsiasi democrazia, non possono essere ricoperti dalla stessa persona. Tutto questo perché la struttura della Federazione provinciale deve essere al servizio di tutto il partito e non di una sola parte. Auspichiamo – dice ancora la Mozione Orlando – che tutto ciò avvenga al più presto per impedire che si possa esercitare un condizionamento durante la fase congressuale. Se tutto ciò non si dovesse verificare al più presto, saremo costretti, nostro malgrado, a prendere decisioni che ci porterebbero a non partecipare alla fase congressuale». A stretto giro arriva la replica: «Siamo molto sorpresi dall’ultimo comunicato della mozione Orlando sul segretario di Federazione Luigi Guglielmelli. Dovrebbero sapere gli amici Orlandiani che la fase congressuale è interamente gestita dalla Commissione per il Congresso e non dai segretari di circolo, di federazione o regionali – scrive il “Coordinamento Renzi” di Cosenza – A norma di regolamento congressuale, inoltre – aggiunge il Coordinamento Renzi- se un membro della commissione si candida in una lista, deve dimettersi dalla commissione, cosa che Luigi Guglielmelli ha fatto immediatamente prima di candidarsi. Le parole degli “orlandiani” sono dunque del tutto pretestuose e ingiustificate. Sono decine, infatti, in tutta Italia i casi di segretari di federazione e regionali candidati in liste a sostegno dei vari candidati. Dovrebbero anche sapere gli amici orlandiani che i segretari politici hanno pieno diritto di partecipare alla fase congressuale, portando avanti il proprio punto di vista. Proprio per questo motivo esistono le commissioni per il congresso, al fine di garantire imparzialità e controllo nell’organizzazione e preparazione delle primarie. Siamo certi – concludono i renziani cosentini – che la commissione di Cosenza saprà garantire trasparenza e imparzialità, così come ha fatto durante le convenzioni di circolo. Respingiamo pertanto al mittente polemiche ingiustificate e prive di ogni fondamento regolamentare e statutario».

Pd Cosenza, scelti i delegati per il prossimo congresso di Roma

COSENZA – I membri del Partito Democratico, eletti nelle riunioni di circolo, si sono ritrovati nella Sala Nova della Provincia di Cosenza per la ratifica dei nomi dei delegati incaricati di partecipare al congresso nazionale in rappresentanza delle tre mozioni avanzate dai candidati alla segreteria. Saranno 12 a sostegno della mozione di Matteo Renzi (Pippo Gallelli, Damiano Covelli, Salvatore Lo Ria, Rosamaria Nociti, Franco Madeo, Eleonora Ienaro, Carmine Lepera, Giuseppe Russo, Giuseppe Aiello, Luca Lepore, Paola Presta e Loretta Pagliaro), 5 per Andrea Orlando (Ugo De Cristofaro, Matteo Lettieri, Stefano Damiano, Alessia Albo Resi ed Elio Marano) e 1 per Michele Emiliano (Francesco Palmieri). Proprio Emiliano era atteso nel capoluogo bruzio, ma è stato messo ko da un curioso incidente ad Acquaformosa, mentre improvvisava un ballo insieme al locale gruppo folk che lo aveva accolto. Il segretario provinciale del Partito Luigi Guglielmelli, ha tracciato un bilancio positivo delle consultazioni: «Nella provincia di Cosenza hanno partecipato al voto circa 7.500 iscritti al Pd. Abbiamo svolto più di 120 congressi di circolo in un clima sereno e di rispetto tra i rappresentanti delle diverse mozioni. Non abbiamo avuto contestazioni. Abbiamo discusso, abbiamo discusso molto. In questo senso la diversità di vedute su alcune tematiche è una ricchezza perché alimenta il confronto in seno al partito. Penso si possa parlare di risultato straordinario per il Pd al di là delle mozioni congressuali». A Cosenza ottima affermazione della mozione Orlando: «E’ andata bene a Cosenza, ma anche nella provincia e nella regione – dice Giuseppe Mazzuca, coordinatore della mozione Orlando nel territorio bruzio – Abbiamo dimostrato l’esistenza di un’area forte, importante, massiccia e rappresentativa con i numeri necessari per dire la sua nelle scelte del partito in Calabria».

Inchiesta ‘Ndrangheta e appalti, Puccio: «PD continuerà nel solco della legalità»

REGGIO CALABRIA – Il PD calabrese, attraverso le parole del Coordinatore Provinciale Giovanni Puccio, ha espresso soddisfazione riguardo la recente inchiesta condotta dalle procure di Catanzaro e Reggio Calabria: «l’inchiesta condotta dalle procure di Catanzaro e Reggio Calabria sul sistema criminale di controllo degli appalti fotografa l’immagine di una terra gravemente compromessa dalle infiltrazioni mafiose nelle sue dinamiche economiche e di conseguenza nella sue articolazioni democratiche. Esiste ed è forte una cappa che blocca i percorsi di emancipazione ed ostacola l’emersione delle forze positive e pulite che numerose abitano questa regione. Il Pd vuole fare la sua parte e continuerà a lavorare nel solco della legalità e trasparenza».

Speranza all’Unical per il NO al Referendum

RENDE (CS) – Esprime il dissenso all’interno dello stesso Partito Democratico, la posizione di Roberto Speranza, rappresentante di quella parte del Pd che ha deciso di votare No al Referendum costituzionale. Il parlamentare ha spiegato le ragioni di questa scelta nel corso di un incontro organizzato all’Università della Calabria dall’associazione studentesca “Sviluppo Universitario”. «E’ legittimo che in un grande partito come il Pd vi siano opinioni diverse in una materia importante e delicata come la Costituzione – ha detto Speranza – Lo Statuto del Partito Democratico è molto chiaro. Su questi temi vi è libertà di scelta. Io sono convinto delle ragioni del NO: evita un’eccessiva concentrazione di potere nelle mani del capo del Governo di turno. Penso che soprattutto per il Mezzogiorno – ha aggiunto – sia importante ribadire la necessità di bloccare questa riforma che non va nella giusta direzione. Il fatto che all’interno del mio partito vi sia un dibattito anche aspro, ma vero e leale è indice di democrazia. Potremmo sembrare litigiosi, invece siamo liberi di esprimere le nostre posizioni. Come me vi sono altri pezzi di centrosinistra come la CGIL, l’Associazione nazionale Partigiani. Quindi – ha concluso Speranza – io penso sia legittimo stare nel Pd, essere di centrosinistra e votare no».

Prima giornata di assemblea per il Pd calabrese

CAMIGLIATELLO SILANO (CS) – E’ partita con la relazione del segretario regionale del Partito democratico, Ernesto Magorno, la due giorni di confronto organizzata per rilanciare l’azione del Pd in Calabria, a Camigliatello Silano, al complesso turistico “La Fattoria” in località Labonia. Al tavolo della presidenza dell’assemblea regionale, assieme a Magorno, la parlamentare Stefania Covello componente della segreteria nazionale del Partito, il presidente della Regione Mario Oliverio, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Marco Minniti e inoltre il responsabile regionale dell’organizzazione Giovanni Puccio e il presidente dell’assemblea regionale Peppino Vallone. I lavori sono cominciati poco dopo le 17 e sono entrati nel vivo con la relazione del segretario regionale Ernesto Magorno. Un discorso ad ampio spettro quello del deputato, che ha parlato dei temi locali e nazionali, ma soprattutto della necessità di rinsaldare le fila del partito «l’unico partito esistente in Italia – ha detto – L’unico in cui si discute e ci si confronta. Ed il confronto è una ricchezza». Sul governo regionale ha aggiunto: «Mario Oliverio sta operando bene in un contesto difficile, ma ora bisogna accelerare. Sulla sanità – ha ha detto ancora – confermiamo la nostra linea sui commissari. Oggi però si parla del Pd calabrese, un partito che deve essere inclusivo. Non prendiamo lezioni dai Cinque Stelle e non abbiamo bisogno delle loro inutili manifestazioni come quella di Reggio Calabria. Proprio a Reggio Calabria, tra l’altro – ha annunciato Magorno – si terrà la festa dell’Unità regionale. Il Governo Renzi – ha proseguito Magorno spostando l’attenzione sulla politica nazionale – ha messo davvero la Calabria al centro della sua azione, ma noi deputati calabresi dobbiamo fare di più per una regione che purtroppo resta la Cenerentola del Paese. Il Pd deve ripartire dal basso, dai circoli, dalle segreterie locali, ascoltando i calabresi. Abbiamo bisogno di meno correnti e più partito e di una discussione collettiva. C’e’ bisogno -di un confronto continuo e costante e di decidere insieme. I sindaci siano parte del Direttivo dei circoli. Bisogna essere aperti e coinvolgere. Lunedì alle 12 presenterò la mia segreteria. Il problema – ha concluso – non è il segretario regionale, ma una classe politica che pensa a conservare lo status quo invece di dare spazio alle migliori energie».

Unione tra il Partito Democratico, il Movimento Popolare per Bisignano, Bisignano in Movimento e Il Megafono

bisignanoBISIGNANO (CS) – Il Partito Democratico, il Movimento Popolare per Bisignano, Bisignano in Movimento e Il Megafono, rendono noto di aver raggiunto una unione di intenti per un percorso comune in vista delle prossime elezioni amministrative. «Tale intesa- rendono noti i membri dei vari partiti- nasce dall’esigenza di garantire alla nostra città un progetto lungimirante che sia in grado di segnare una netta discontinuità con il passato politico amministrativo. Riteniamo, infatti, che mai come adesso la nostra comunità sta vivendo un periodo caratterizzato da una grave crisi dal punto di vista politico, sociale ed economico, causata in larga parte dalle scelte amministrative perpetuate in questi anni. La volontà di lavorare insieme per Bisignano nasce da una visione della nostra città in cui vengano garantiti i servizi essenziali, in cui il territorio venga tutelato e salvaguardato attraverso un’attenta programmazione, in cui le attività produttive, incentivate dalla politica, siano in grado di garantire lavoro e sviluppo, in cui le nostre eccellenze siano valorizzate e possano diventare il fulcro della rinascita economicasociale e culturale. Crediamo, inoltre, che uno sforzo straordinario debba essere profuso per il Santuario della Riforma affinché possa tornare ad essere il cuore pulsante della nostra comunità. Le tante risorse presenti sul nostro territorio, ancora totalmente inespresse, necessitano di un forte impulso che deve arrivare da un progetto politico coraggioso ed innovativo che abbia come cardini: il buon governo del territorio, il cambiamento della classe dirigente, la più ampia convergenza delle forze sane che hanno a cuore il rilancio della nostra città.Riteniamo che questa sia l’unica alternativa possibile per cambiare in meglio la nostra città».

Direzione regionale del Pd slittata al 9 luglio

CATANZARO – Nuovo rinvio per la Direzione regionale del Pd. Fissata originariamente per il 28 giugno, la riunione dell’organismo era stata rinviata in un primo tempo al 2 luglio. Adesso dall’ufficio stampa del partito vengono confermate le voci di un nuovo differimento che erano circolate con insistenza nelle ultime ore. La nuova data fissata adesso per la riunione della Direzione è il 9 luglio. A darne notizia è il segretario regionale del Pd, il deputato Ernesto Magorno. «La decisione è stata presa – si afferma in un comunicato del partito – in seguito al rinvio della Direzione nazionale, fissata per lunedì 4 luglio. I lavori della Direzione regionale saranno conclusi dal sottosegretario Marco Minniti. Sarà presente il presidente della Regione, Mario Oliverio. All’ordine del giorno della riunione il risultato delle elezioni amministrative e il referendum costituzionale in calendario il prossimo mese di ottobre».

Magorno (PD): «Sono soddisfatto per la crescita del Pil del Mezzogiorno»

COSENZA – «Il Sud torna a crescere. Il  Mezzogiorno registra il primo recupero del Pil dopo sette anni di cali ininterrotti. È il segno tangibile delle ricadute positive sul nostro territorio del percorso di riforme messe in atto dal Governo nazionale, guidato dal premier Matteo Renzi». È quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico calabrese, Ernesto Magorno, in merito ai dati rilevati dall’Istat secondo cui nel 2015 il Pil, a valori concatenati, abbia «registrato un aumento in linea con quello nazionale nel Nord-est (+0,8%), più modesto nel Centro (+0,2%) e lievemente superiore alla media nazionale nel Nord-ovest (+1,0%) e nel Mezzogiorno (+1,0%). Siamo consapevoli del fatto che la ripresa deve prendere maggiore consistenza, soprattutto in termini di riduzione della disoccupazione e di rilancio dell’economia a partire da settori strategici come turismo e agricoltura – afferma ancora Magorno – ma proprio questi segnali incoraggiati ci impongono di sostenere il Governo per proseguire sulla strada imboccata, con le riforme, con la riduzione delle tasse, pensando di focalizzare meglio gli incentivi destinati alle assunzioni. Se cresce il Mezzogiorno – conclude Magorno – cresce l’Italia».

Giù le tasse Day, banchetti in tutta la provincia di Catanzaro

CATANZARO –Anche la Federazione provinciale del Partito democratico di Catanzaro si è mobilitata per “Giù le tasse”, l’iniziativa del Pd nazionale finalizzata a spiegare ai cittadini, attraverso banchetti e materiale informativo, le misure realizzate per i cittadini e le famiglie, come lo stop al pagamento di Imu e Tasi sulla prima casa. Alla manifestazione organizzata in molti circoli della provincia hanno partecipato componenti della segreteria, parlamentari, amministratori e dirigenti del partito. Assieme a militanti e dirigenti, a Catanzaro è toccato al segretario regionale del Pd Ernesto Magorno e al segretario provinciale Enzo Bruno, assieme – tra gli altri – al coordinatore della segreteria Pino Tomasello e Benedetta Primerano, raccontare ai cittadini «le tante cose buone che il Governo nazionale guidato da Matteo Renzi, premier e segretario nazionale del Partito. Il 16 giugno – si legge nella nota della Federazione provinciale del Pd guidata da Bruno – si pagano le tasse. Non un giorno di festa, quindi. Ma quest’anno se ne pagano meno con un grande aiuto alle famiglie. Non parliamo di promesse ma di risultati verificabili. E come ha avuto modo di scrivere il presidente del consiglio, noi siamo fieri di essere italiani che ci provano». I banchetti allestiti hanno rappresentato un’occasione importante per tornare tra le gente ed illustrare i tanti obiettivi conseguiti dal Governo Nazionale , come il Jobs Act, la legge sulle unioni civili, la riforma della ‘buona scuola’. «Un lungo elenco di risultati che investirà positivamente le nostre vite e cambierà radicalmente l’Italia – affermano ancora i democratici -. Come la riforma costituzionale oggetto del referendum costituzionale di ottobre per cui continuiamo a raccogliere le firme. La riforma costituzionale rappresenta un punto di svolta per il nostro Paese, perché ci garantirà un sistema più stabile, più efficiente e più semplice, con la riduzione del 30 per cento del numero dei parlamentari, con l’eliminazione dei trasferimenti di soldi da parte dello Stato ai gruppi in regione, con decisioni parlamentari in tempi certi e rapidi per una maggiore efficienza, con la trasformazione delle Provincie e l’abolizione del Cnel e con una maggiore chiarezza su cosa fa lo Stato, cosa fanno le Regioni e qualche potere in meno alle Regioni. E la Federazione provinciale di Catanzaro continua ad essere mobilitata per assicurare un risultato positivo a questo appuntamento con la storia».