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Minniti: «L’immigrazione accelera lo sviluppo»

REGGIO CALABRIA – «E’ importante avere presente che l’accoglienza dei migranti deve essere coniugata con la sicurezza, e questo è compito dello Stato. Se insisto sull’accoglienza ma rendo il cittadino insicuro, creo un cortocircuito. Lo dico a Reggio Calabria come a Milano perché dovunque dobbiamo avere un comportamento comune». Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Marco Minniti chiudendo a Reggio Calabria – riferisce un comunicato degli organizzatori – la due giorni organizzata nell’ambito degli anniversari per i 130 anni di Legacoop ed i 40 anni di Legacoop Calabria. «A nome del Governo – ha detto Minniti intervenendo al termine di una tavola rotonda – ringrazio la cooperazione calabrese, la Regione e i Comuni, sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza si sta dando il meglio: il Mezzogiorno può fare dell’immigrazione un importante acceleratore anche economico e sul piano dello sviluppo, non solo elemento di solidarietà. Considero fondamentali i patti bilaterali con i paesi dell’altra sponda del Mediterraneo, non ci sono dittatori, ma il vero tema è capire come i Patti bilaterali possano aiutare quei paesi a costruire le condizioni per evitare la fuga dei propri cittadini, perché questo è anche un deterrente al terrorismo. Il problema è che dobbiamo convincerli a essere uniti nel contrasto al traffico di esseri umani, che alla fine può avere una connessione con il terrorismo. E per me trafficanti di uomini e terroristi sono disumani alla pari, perché chi traffica in esseri umani sa perfettamente che questi possono morire. Sono dell’idea che dobbiamo tenere molto alta la vigilanza perché business e corruzione possono annidarsi anche in questo campo, come si è visto».

Non causarono frana, assolti dirigenti provinciali

COSENZA – Antonio Rizzuto, Eugenio Fausto Covello e Antonio Rota, quest’ultimo deceduto, tutti dirigenti della Provincia di Cosenza, sono stati assolti dal tribunale dall’accusa di aver contribuito a cagionare per negligenza, imperizia e imprudenza, una frana verificatasi tra il 2006 ed il 2009 in un tratto di strada sulla provinciale San Fili-Bucita-Montalto nel comune di San Vincenzo La Costa. Secondo l’accusa i tre non avevano intrapreso le iniziative necessarie a salvaguardia del territorio, nonostante le segnalazioni dell’amministrazione comunale e del proprietario di un terreno a valle della frana. Per questo il pm aveva chiesto per loro la condanna a un anno di reclusione. Il giudice Francesca De Vuono ha invece deciso per l’assoluzione, non ravvisando alcuna responsabilità.

Aggressione verbale alla Manzini. La solidarietà di Magarò

«Manifesto la mia solidarietà personale e quella dell’Associazione che rappresento, alla dott.ssa Marisa Manzini, oggetto di minacce gravi ed inaccettabili pronunciate da un esponente della criminalità organizzata durante l’udienza di un processo in corso a Vibo Valentia». Lo afferma Salvatore Magarò, presidente dell’Associazione Più di Cento – Tana per la legalità. «Un mese fa, il 14 settembre scorso, abbiamo consegnato al magistrato il Pacchero d’Argento per la sua attività  contro la ‘ndrangheta ed il malaffare. Sono convinto che questa deprecabile aggressione verbale non ne fiaccherà l’impegno quotidiano per l’affermazione della giustizia e della legalità»

Unical, prorogata la prima rata. Mazzitelli torna sull’astensionismo su Filice e rilancia tavolo tecnico

RENDE (CS) – Buone notizie per gli studenti dell’Università della Calabria. Nel corso dell’adunanza odierna del Consiglio d’Amministrazione è stata infatti accolta la richiesta di proroga del pagamento della prima rata al 31 ottobre (scadenza precedentemente fissata per il 15). Una vittoria questa di cui vanno fieri soprattutto il gruppo Rinnovamento È Futuro e il consigliere Domenico Tulino, che si era fatto promotore della richiesta appoggiata anche da UnIdea.

Ma l’assemblea di oggi è stata caratterizzata anche da altri contributi e proposte. Facendo seguito a quanto detto precedentemente nel Consiglio degli Studenti, il consigliere d’amministrazione Diego Mazzitelli ha presentato proposte relative a diversi settori di intervento. Per prima cosa, d’intesa con lo stesso Tulino, Mazzitelli ha proposto l’istituzione di una commissione per controllo, igiene e pulizia per garantire un servizio più adeguato all’Unical. Ritornando poi sul bando tasse e contributi, materia questa che certamente interessa più da vicino il portafogli delle famiglie degli studenti, sempre da Mazzitelli è partita la proposta di incaricare la commissione alla predisposizione di una procedura per la rateizzazione della seconda rata «per prevenire situazioni di disagio a maggio». Infine è stata anche riproposta una correzione del bando che riguarda la tassa di ricognizione: «Proponiamo – spiega il giovane consigliere – che il pagamento della prima rata per gli studenti che non compiono atti di carriera valga anche come saldo della tassa di ricognizione, per evitare a questi studenti di pagarle entrambi».

Ma al di là della riunione di oggi inevitabile riemerge l’attualità. Mazzitelli torna quindi sulla questione del Pro-Rettore Filice le cui dimissioni sono state richieste a gran voce nell’ultimo Consiglio degli Studenti dalla maggioranza dei rappresentanti. «Nel corso del Consiglio di oggi mi sono soffermato – spiega per Ottoetrenta Mazzitelli – sulla necessità di prendere provvedimenti per quanto riguarda l’organico sottodimensionato del Centro Residenziale che sta letteralmente scoppiando per la mole di lavoro. I dipendenti non riescono a svolgere al massimo le proprie mansioni». Poi ancora sulla “mancata”, secondo alcuni, presa di posizione di UnIdea in merito alle dimissioni di Filice: «La parte di Cds che UnIdea rappresenta ritiene che Filice non sia il responsabile, il capro espiatorio di tutti i problemi del centro residenziale. Ribadiamo la necessità di chiedere un tavolo tecnico di lavoro, richiesta fra l’altro accordata, per cercare una celere soluzione delle problematiche perchè le dimissioni di un Pro-Rettore in questo momento potrebbero solo aggravare la situazione».

Andreina Morrone

Olimpiadi della Magna Graecia, Occhiuto ci crede

COSENZA – Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza non si arrende e, ancora una volta, rilancia l’idea delle Olimpiadi della Magna Graecia 2028. «Apprendo dalla stampa – ha dichiarato il primo cittadino bruzio – che oggi la città di Milano sarebbe l’unica  possibile candidata a organizzare le Olimpiadi del 2028, dunque si dimentica che il Sud c’è e può mettere in campo una grandissima offerta in termini di efficienza e ospitalità del territorio». Occhiuto, oltre che primo cittadino di Cosenza anche presidente della Commissione Mezzogiorno dell’Anci, torna ad evidenziare il ruolo del Meridione italiano circa una possibile candidatura per i Giochi olimpici, soprattutto a fronte del risultato importante raggiunto oggi nel capoluogo pugliese, ove si sono svolte le elezioni dell’assemblea annuale dei Sindaci. «Proprio oggi – ha dichiarato Occhiuto – Antonio Decaro, sindaco di Bari e quindi di una delle nostre più grandi città definita fra l’altro la Milano del Sud, è stato eletto presidente dell’Anci. Si tratta di un ottimo segnale per riportare le dovute attenzioni in termini di crescita e sviluppo verso i nostri territori. Riguardo a un percorso che ci veda uniti per un comune obiettivo, ne parlerò nuovamente con Luigi De Magistris oltre che con lo stesso Decaro, con Leoluca Orlando e altri colleghi dei principali Comuni meridionali. Dopodiché vedremo di incontrare al più presto il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Se è vero – ha poi aggiunto – che aumentano  fortemente le chance di Los Angeles per il 2024 questo non può che favorire l’Europa per l’edizione successiva. Il Sud deve credere in questo percorso unitario che necessita di sinergia istituzionale e politica. L’unione, in questa sfida, può cambiare il corso della storia. Per tali ragioni miriamo a valorizzare tutte le suggestioni della Magna Grecia in modo da raggiungere un traguardo straordinario che non ha precedenti».

 

 

 

La Rettrice dell’Università della Basilicata a Castiglione Cosentino

CASTIGLIONE COSENTINO (CS) – Uno studio condotto all’università Bicocca di Milano dalla prof.ssa Alice Mado Proverbio rivela che le persone ricordano meglio e più a lungo i volti collegati a comportamenti negativi. In buona sostanza i cattivi rimangono più impressi nella memoria dei buoni. In maniera analoga, le cattive pratiche, i guasti e le inefficienze della pubblica amministrazione, i ritardi nello sviluppo, sono sempre al centro dell’attenzione mediatica, lasciando in ombra ogni aspetto positivo. In questa ottica, per mettere in evidenza le migliori energie che la Calabria è in grado di offrire, l’associazione “Più di Cento – Tana per la legalità” presieduta da Salvatore Magarò ha organizzato un ciclo di appuntamenti con l’obiettivo di dare locandina-aurelia-sole-a-castiglione-cosentinospazio ai talenti più validi della regione e alle tante iniziative di successo promosse in questo territorio nel sociale, nell’imprenditoria, nell’innovazione, in piccoli e grandi comuni. Questa serie di eventi, contraddistinta da un logo simile a quello collocato sugli elettrodomestici per indicarne il risparmio energetico, inizierà domenica prossima 16 ottobre alle ore 17 da Castiglione Cosentino. Nel Frantoio dei Saperi dieci giovani studenti dell’università della Calabria, Federica De Luca, Michela Fortino, Alessandro Greco, Carlo Greco, Maria Greco, Mario Magarò, Alessandra Nigro, Valentina Nigro, Alessandro Perri e Alessia Primavera, converseranno con Aurelia Sole, Rettrice dell’Università della Basilicata. I lavori saranno introdotti da un saluto del sindaco Dora Lio e dalla presentazione di Salvatore Magarò.

Corruzione, Bindi: «Arma privilegiata dalle mafie»

rosy-bindi1RENDE (CS) – «Le mafie sparano meno, ma corrompono di più. La corruzione è l’arma privilegiata della ‘ndrangheta e delle nuove mafie, che per altro viene praticata senza ricorrere a metodi intimidatori o violenti, quindi combattere la corruzione significa combattere anche la criminalità organizzata».

A lanciare questo allarme è stata la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, che ha partecipato all’Unical di Rende, alla conferenza sul tema “Corruzione e criminalità organizzata: una sfida europea”, per l’inaugurazione dell’anno accademico della facoltà di scienze politiche. Una presa di posizione netta che arriva all’indomani delle tante operazioni anti-corruzione portate a termine in questi mesi da forze dell’ordine e magistratura. Una sorta di nuova frontiera che il crimine organizzato, soprattutto quello della famigerata zone grigia, ha reinterpretato estendendone il controllo soprattutto in quei Paesi che ancora non si sono dati di una legislazione specifica.

«La guerra non è vinta – ha aggiunto – ma il nemico è stato ridimensionato grazie alle leggi e al lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine. L’Italia si è attrezzata con una legislazione rigorosa, l’Europa meno di noi e per questo le mafie migrano. Siamo stati di recente come Commissione in Canada e Toronto è un’altra capitale della ‘ndrangheta. Lì si fanno affari ma non ci sono leggi per perseguirli, abbiamo addirittura problemi per assicurarci i latitanti. Quindi, se non ci sono strumenti globali come la mafia se li è dati, sarà sempre più complicato combatterli».

rosy-bindi2Dalla lotta alle mafie alla violenza legata ai territori di mafia. «Saremo a Melito Porto Salvo con la Commissione antimafia, e poi ci sposteremo a Reggio Calabria perché vogliamo approfondire con i magistrati il tema dei minori e delle donne, tema per noi importante, perché sono un’emergenza vera. La violenza perpetrata su questa ragazza minorenne ci richiama al grande tema della violenza sulle donne, ma non possiamo ignorare il contesto nel quale questa è avvenuta – ha aggiunto la Bindi – In quella banda c’era anche il figlio di un noto capo ‘ndranghetista, e quindi di certo il clima di omertà non è legato solo al problema della violenza sulle donne, ma anche alla paura e, perché no, anche al consenso di un comportamento che in qualche modo accetta la convivenza con la ‘ndrangheta».

Un accenno anche alla questione legata al Ponte sullo Stretto. «Il ponte è una scelta che va valutata sull’opportunità e la fattibilità in rapporto alle altre urgenze del Paese e per quanto riguarda le infiltrazioni mafiose è evidente che serve una forte vigilanza, ma non bisogna fermarsi per paura delle infiltrazioni».

Neonato chiuso in auto per fare la spesa. Genitori arrestati dai carabinieri

ZUMPANO (CS) – Lasciano il figlio di sei mesi chiuso in auto per andare a fare la spesa. L’episodio è accaduto al Carrefour di Zumpano, alle porte di Cosenza. Il piccolo dormiva nel suo port-enfant poggiato sui sedili posteriori del veicolo parcheggiato davanti all’ipermercato quando è stato notato da alcuni passanti. Dopo aver richiamato l’attenzione del servizio di vigilanza del centro commerciale, si è proceduto ad allertare i carabinieri ed i sanitari del 118. Sul posto i militari dell’aliquota radiomobile della compagnia di Cosenza, che hanno immediatamente proceduto a sbloccare la portiera dell’utilitaria, una Fiat Punto. Peraltro i finestrini erano sigillati. Visitato dal personale medico, il neonato era in buono stato di salute. Anche attraverso la visione delle immagini di videosorveglianza, i carabinieri riuscivano ad identificare i due genitori, rintracciati nel supermercato intenti a fare la spesa. Secondo quanto si è appreso, avrebbero ammesso candidamente di avere l’abitudine di lasciare il piccolo in auto per effettuare le proprie commissioni. Si tratta di una coppia di nazionalità tunisina, Z.M. di 42 anni e Z.D di 36 anni. I due sono stati arrestati e posti ai domiciliari presso la propria abitazione in attesa del rito direttissimo.

Neonato chiuso in auto mentre i genitori fanno la spesa

ZUMPANO (CS) – Lasciano il figlio di sette mesi chiuso in auto per andare a fare la spesa. L’episodio è accaduto al Carrefour di Zumpano, alle porte di Cosenza. Il piccolo dormiva nel suo port-enfant poggiato sui sedili posteriori del veicolo parcheggiato davanti all’ipermercato quando è stato notato da alcuni passanti. Dopo aver richiamato l’attenzione del servizio di vigilanza del centro commerciale, si è proceduto ad allertare i carabinieri ed i sanitari del 118. Sul posto i militari del nucleo radiomobile che, attraverso un piccolo spiraglio del finestrino lasciato leggermente aperto, sono riusciti a sbloccare la portiera. Secondo quanto si è appreso soltanto dopo quasi un’ora i genitori si sono presentati, ammettendo candidamente di avere l’abitudine di lasciare il piccolo in auto per effettuare le proprie commissioni.

All’Unical i segreti della dieta che allunga la vita

RENDE (CS) – Giovedì 13 ottobre, alle 17,30, presso l’Aula Caldora dell’Università della Calabria, il noto professore Valter Longo dell’University of Southern California di Los Angeles, presenterà il libro “La Dieta della Longevità”.

Longo – la cui famiglia è di origini calabresi: i suoi nonni erano di Molochio, in provincia di Reggio Calabria – per l’occasione terrà un seminario divulgativo sulle ricerche svolte, in cui l’ateneo di Arcavacata ha avuto parte attiva, ricerche che, peraltro, stanno riscuotendo grande attenzione, sia da parte della comunità scientifica internazionale che del grande pubblico. Agli studi del docente dell’University of Southern California di Los Angeles, sono stati infatti dedicati numerosi articoli sui più importanti quotidiani italiani nonchè diverse trasmissioni televisive (di recente “Le Iene” solo per citarne una).

All’incontro parteciperanno il Rettore Gino Mirocle Crisci, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, l’onorevole Enza Bruno Bossio e il direttore del laboratorio di Genetica dell’invecchiamento dell’Unical Giuseppe Passarino.