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Cosenza, perpetravano furti e rapine. Sette arresti

COSENZA – «Si tratta di microcriminalità che crea forte disagio alla società». Con queste parole il procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo, ha aperto la conferenza stampa per rendere noti i dettagli dell’operazione Predator, condotta all’alba da polizia e carabinieri e che ha portato all’esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare di cui sei in carcere e una ai domiciliari. Nella sala “Livatino” del tribunale di Cosenza il procuratore capo, accompagnato dall’aggiunto Marisa Manzini, dal capo della squadra mobile Giuseppe Zanfini e dal comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza Fabio Ottaviani, ha spiegato le modalità con le quali i malviventi agivano. «Abbiamo individuato undici furti prettamente di materiale informatico compiuti all’interno di scuole e strutture pubbliche – ha affermato Spagnuolo. Rubare i computer – continua – crea problemi che si ripercuotono nei confronti dei cittadini». Le persone colpite da misura cautelare sono: Mirko Capizzano, 23 anni, Francesco Pace, 34 anni, Francesco Spina, 26 anni, Luca Cristiano, 36 anni, Mario Maurizio Sacco, 54 anni, Diego Spina, 20 anni e ai domiciliari Marco Mauro di 33; tutti gli arrestati sono domiciliati nella zona del centro storico cittadino. Un susseguirsi di colpi realizzati da una banda non specializzata sul campo ma da un gruppo di persone che decidevano a turno chi fare agire e con quali modalità. «Un lavoro da elogiare – ha dichiarato il procuratore Manzini – compiuto dai Carabinieri in collaborazione con gli uomini della Polizia. Tutti i soggetti – continua il procuratore aggiunto – hanno dei precedenti penali alcuni dei quali per evasione. La microcriminalità è diventata altamente pericolosa per la cittadinanza intera: un fenomeno da contrastare assolutamente». Gli episodi contestati sono undici e vanno da furti di computer all’interno di scuole e uffici pubblici; presi di mira anche distributori automatici dell’Asp e del teatro “Morelli” di Cosenza. Il materiale, una volta preso in possesso, veniva immesso immediatamente nel mercato in modo tale da trarne profitti economici. Colpite anche diverse scuole tra cui l’Istituto Superiore “Da Vinci-Nitti”. Durante una serie di perquisizioni sono state ritrovate una cesoia, un coltello e due pistole scacciacani nascosti in alcuni casi sotto il cuscino, in altri dietro un armadio. «Gli episodi sono veramente tanti – ha dichiarato il capo della squadra mobile Zanfini – tutto questo ha creato disagi alla comunità intera. Le conseguenze di questi gesti hanno generato nella popolazione un sentimento di privazione della propria libertà».

Alessandro Artuso

Da sinistra verso destra: Diego Spina, Mirko Capizzano, Mario Maurizio Sacco, Marco Mauro, Luca Cristiano, Francesco Spina e Francesco Pace

 

Un arresto per detenzione illegale di botti

GIOIOSA JONICA (RC) – I carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari a Gioiosa Jonica, Matteo Rescigno, di 21 anni, con l’accusa di detenzione illegale di materie esplodenti e prodotti esplodenti non riconosciuti. Rescigno, già noto alle forze dell’ordine, durante una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di quattro batterie di tubi da lancio di fuochi di artificio, due ordigni verosimilmente esplosivi tipo fuochi d’artificio e altri due ordigni esplosivi artigianali. Tutto il materiale trovato nell’abitazione del ventunenne è stato posto sotto sequestro.

Mezzo chilo di cocaina nascosto in auto, due arresti

ARDORE (RC) – Due uomini, Salvatore Burzese, di 27 anni, di Cinquefrondi, già noto alle forze dell’ordine, e Francesco Moretto, di 20, di San Giorgio Morgeto, sono state arrestate ad Ardore dai carabinieri con l’accusa di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.  I due viaggiavano in un’auto con a bordo oltre mezzo chilo di cocaina, sono stati fermati dai Carabinieri di Locri, a bordo della vettura di proprietà di Burzese e sottoposti ad una perquisizione personale e veicolare. All’interno del sedile posteriore dell’auto sono stati trovati 560 grammi di cocaina distribuita in due involucri. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e sarà sottoposta ad ulteriori accertamenti tossicologici.

Incidente sulla statale 18, un uomo perde la vita

CETRARO (CS) – E’ un uomo di 73 anni, Benedetto Antonio Quintiero, originario di Bonifati, nel cosentino, la vittima dell’incidente stradale che è avvenuto stamattina sulla strada statale 18 tirrenica, nel territorio di Cetraro. Lo scontro, le cui cause sono in via di accertamento, è avvenuto tra un’automobile Audi 80, condotta da un cittadino di Praia a Mare, e la motoape sul quale si trovava la vittima. Nell’incidente è rimasta ferita anche una donna, che era a bordo dell’auto.

Due uomini deferiti per lesioni personali e minacce

RENDE (CS) – Nella serata di ieri, nel corso di controlli del territorio a Luzzi, i militari della locale Stazione dei Carabinieri, hanno deferito in stato di libertà un 42enne di Luzzi e un 55enne cosentino, per i lesioni personali e minaccia. I militari hanno infatti accertato che i due uomini, nella serata del 27 dicembre scorso, si erano recati presso l’abitazione di un 35enne cosentino residente in Luzzi, ex marito della compagna del 42enne e, dopo averlo minacciato, lo hanno colpito ripetutamente con violenti schiaffi e pugni al volto e al corpo costringendolo a ricorrere alle cure mediche dei sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cosenza, dov’è stato poi dimesso con una prognosi di 15 giorni.

Migrante con arti amputati, cura a carico del Servizio sanitario nazionale

migranti_barconeCATANZARO – Nei giorni scorsi gli hanno dovuto amputare gli arti inferiori all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. Dopo le dimissioni dal presidio ospedaliero, Widraou Aruna sarà preso in cura presso una struttura a carico del Servizio Sanitario nazionale. Lo ha reso noto la Prefettura di Catanzaro.

Il diciottenne, richiedente asilo del Burkina Faso, era sbarcato a Trapani e, insieme ad altri compagni di viaggio, era stato ospitato nel centro di accoglienza gestito dalla comunità ‘Piccola Famiglia dell’Esodo’ di Decollatura. Ma il responsabile del centro aveva notato che il ragazzo presentava edemi alle mani e ai piedi. Per questo Aruna era stato portato prima all’ospedale di Soveria Mannelli e successivamente all’ospedale Pugliese-Ciaccio dove i medici sono stati costretti ad amputargli gli arti inferiori.

L’operazione si è resa necessaria per le lesioni seguite alle sevizie degli scafisti che, a quanto pare, avrebbero  legato mani e piedi aruna_ccdel ragazzo perché questi era molto spaventato. Al Pugliese-Ciaccio, il giovane Widraou ha ricevute le attenzioni amorevoli di medici e infermieri che nei giorni scorsi avevano lanciato un appello alle istituzioni.

Attivo, inoltre, un conto corrente per fare donazioni al giovane Widraou Aruna.

 

Rita Paonessa

 

 

Arrestato a Rossano pluripregiudicato

ROSSANO (CS) – E’ stato tratto in arresto a Rossano il pluripregiudicato Josip Conka, risultato essere assente durante un controllo effettuato questa notte da personale della Polizia di Stato, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari.

A casa dell’uomo è stato invece trovato da solo il padre dell’uomo che riferiva agli agenti dell’allontanamento del figlio dopo una richiesta di denaro degenerata con minacce ed aggressività da parte del trentanovenne di origine serba, fino alla rottura del vetro dell’autovettura parcheggiata sotto casa.

Dopo la visita dei poliziotti Josip Conka ha fatto rientro a casa dove, poco dopo, viene raggiunto da Polizia e Carabinieri che intanto si erano messi alla ricerca dell’uomo. Alla vista del personale in divisa il pluripregiudicato ha provato ad aggredire nuovamente il padre e minacciare di morte gli agenti in divisa.

Rende, emergenza furti in appartamento

RENDE (CS) – Si moltiplicano i furti nelle abitazioni a Rende, in questo periodo natalizio. Amara sorpresa per i residenti di alcuni appartamenti ubicati nella frazione Surdo e in contrada Rocchi, svaligiati di soldi e gioielli. Si ipotizza la presenza nella zona di una stessa banda di ladri professionisti, che sceglie accuratamente le case. Non è escluso che prima di scegliere le proprie vittime i malviventi si accertino dei loro spostamenti attraverso facebook. Sulla vicenda indagano i carabinieri della locale compagnia.

 

 

Cosenza, operazione “Luci sul Natale” (VIDEO)

COSENZA – I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza , nel corso di una serie di interventi finalizzati a prevenire e contrastare la commercializzazione di prodotti nocivi o pericolosi per la salute dei consumatori, predisposti in occasione delle festività natalizie, hanno sequestrato oltre sette milioni di luci di natale, giocattoli ed articoli di bigiotteria destinati alla libera vendita, carenti dei contenuti minimi informativi obbligatori per legge e potenzialmente pericolosi per 2il consumatore. L’operazione denominata “Luci sul Natale”, sviluppata nella provincia cosentina, ha permesso di individuare diverse società, gestite da cittadini cinesi, che vendevano luminarie e altri prodotti natalizi provenienti nell’area asiatica. Nel corso degli interventi i finanzieri cosentini hanno trovato milioni di luminarie natalizie di varie forme e colori, giocattoli rappresentanti i simboli del Natale, destinate alla vendita in violazione delle prescrizioni di sicurezza e trasparenza a tutela del consumatore. Gli articoli sequestrati avrebbero esposto gli acquirenti al rischio di incidenti derivanti in particolare dal possibile surriscaldamento delle guaine protettive delle luminarie. Altrettanto pericolosi per la salute dei consumatori, in particolare dei bambini più piccoli, gli articoli natalizi funzionanti elettricamente e i giocattoli, privi  delle previste informazioni obbligatorie per la commercializzazione e per il corretto utilizzo. A conclusione dell’operazione sono stati posti sotto sequestro oltre sette milioni di beni tra luminarie natalizie e giocattoli e i legali rappresentanti di otto società sono stati segnalati alle autorità amministrative competenti per l’accertamento delle conseguenti violazioni amministrative e la confisca.

Detenevano armi e droga, arrestati

PLATÌ (REGGIO CALABRIA) – Due persone, Domenico Perre, 54 anni, e Giuseppe Maviglia (39 anni), con residenza a Novara, sono stati arrestati dai carabinieri di Locri con l’accusa di detenzione e traffico di droga oltre alla detenzione illegale di armi clandestine: i due sono rispettivamente zio e nipote. Perre si è reso latitante nel periodo che va dal 1991 al 1994. L’indagine è iniziata dopo che l’11 maggio dello scorso anno i carabinieri di Platì ritrovarono otto fucili di vario calibro con matricola punzonata, un fucile Winchester, una pistola calibro 22, un cannocchiale ed un puntatore laser per armi, un rilevatore satellitare Gps, con 500 cartucce di vario calibro, 2,7 chili di eroina, 2,5 chili di canapa indiana e 700 grammi di cocaina. Armi e droga furono scoperte essere in una zona demaniale limitrofa all’abitazione di Perre. Le indagini, come affermato dagli stessi investigatori, hanno portato alla luce indizi indirizzati verso Perre e il nipote. (foto di repertorio)