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Il Flauto Magico dell’Astra Roma Ballet stasera di scena al Teatro Rendano

COSENZA – Un altro grande balletto per l’Astra Roma Ballet che sabato 18 novembre (ore 21.00) sul palco del Teatro Rendano (Cosenza) presenta Il Flauto Magico: la nuova produzione della storica compagnia di danza fondata e diretta dall’étoile Diana Ferrara, ispirata alla celebre opera di W. A. Mozart su libretto di E. Schikaneder. Lo spettacolo, firmato dalle coreografie di Paolo Arcangeli e dalle videografie del regista Marco Schiavoni, è impreziosito dalle scenografie di Emanuele Luzzati, bellissime illustrazioni provenienti dal laboratorio dell’omonimo Museo a Genova intitolato proprio al celebre artista italiano di cui ricorre nel 2017 il decennale della scomparsa. Il balletto, adatto ad un pubblico di tutte le età, è costruito e progettato sulla base dell’allestimento del film Il Flauto Magico capolavoro realizzato da Emanuele Luzzati, per laregia di Giulio Gianini. Tra piume, stracci colorati e incantevoli foreste disegnate dall’artista genovese, lo spettacolo è il racconto danzato dell’entusiasmante e contrastata storia d’amore tra il principe eroe Tamino e la principessa Pamina, rapita dal malefico mago-sacerdote Sarastro. In questa coinvolgente avventura il protagonista, affiancato da Papageno, curioso e colorato personaggio, mezzo uomo e mezzo uccello, innamorato a sua volta di Papagena, dovrà superare alcune prove iniziatiche che lo metteranno in difficoltà e lo porteranno, grazie all’aiuto di un flauto magico, ad esplorare la maturità e la saggezza. La contrapposizione tra il tema della ragione e dell’oscurantismo, impersonificati proprio dai due regni, quello di Sarastro e quello della Regina della Notte (madre della stessa Pamina che vuole sottrarla alla libertà), si uniscono attraverso il fantastico tema fiabesco, accompagnato dalle splendide musiche di Mozart. Uno spettacolo allegro e divertente, che fonda danza e arti visive (attraverso proiezioni di alcune immagini del film di Luzzati e Gianini) e che non tralascia l’aspetto istruttivo: la meravigliosa avventura quotidiana  di diventare più saggi, o almeno provarci, senza per questo tralasciare i buoni sentimenti e l’amore.

 

DIANA FERRARA

Prima ballerina étoile del Teatro dell’Opera di Roma, coreografa e direttrice della Compagnia Astra Roma Ballet (che ha fondato nel 1985), ha compiuto una carriera internazionale danzando nei teatri di tutto il mondo al fianco dei più grandi ballerini come R. Nureyev, V. Vassiliev, P. Schauffus, I.Liska, P.Bortoluzzi, e D. Ganio. Ha interpretato i maggiori balletti del repertorio classico quali Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Coppelia, Don Chisciotte, Giselle, La Silfide, Romeo e Giulietta, e i balletti di Balanchine quali Apollon Musagète, I Quattro Temperamenti, Sinfonia in Do, Serenade. Viene insignita del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. E’ stata coordinatore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, e maitre de ballet, coreografa e responsabile del Corpo di Ballo al Teatro Bellini di Catania. Ha ricevuto moltissimi prestigiosi premi alla carriera tra i quali, il Marforio d’Oro, il David di Donatello, la Maschera d’Argento e il Premio Positano etc. Ha creato diverse coreografie tra cui l’ultima per la Fondazione Cucinelli Les Suite set la Danse. Nel 2012 è uscito il suo libro biografico, “La danza di Diana”, scritto dalla sorella Donatella Ferrara, in cui ripercorre tutta la sua carriera.

 PAOLO ARCANGELI

Frequenta l’Accademia Nazionale di Danza di Roma dove si diploma nel 1999. Inizia a lavorare in compagnie italiane ed estere come Aton Dino Verga Danza, Balletto di Roma e Victor Ullate Ballet. Nel 2000 entra nel Corpo di Ballo del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ricoprendo ruoli solistici nei balletti dei più noti coreografi quali G. Balanchine, R. Petit, W. Forsythe e J. Kylian. Nel 2011 debutta come coreografo con Olympic Games al Teatro Martinitt di Milano e nel 2012 crea Moving elements  per la Lyric Dance Company (Teatro Cantiere Florida di Firenze). Nel maggio 2012, all’interno del Festival Internazionale Fabbrica Europa, crea “ Concatenazioni” per i primi ballerini della compagnia Maggio Danza. Nel gennaio 2013 collabora con il Kaos Balletto di Firenze, per realizzare “In”. Nel maggio 2013 al Teatro Astra di Torino realizza Falsa Imago per la compagnia di Maggio Danza. A luglio 2013 è al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con la coreografia dell’opera Orfeo all’ Inferno (regia di M. Carniti). Nell’ aprile 2015 collabora con l’Astra Roma Ballet in occasione del trentennale della Compagnia con il brano Ad maiora al Teatro Olimpico di Roma. Nel maggio 2015 viene chiamato come maestro e coreografo dall’ Accademia Nazionale di Danza in Roma nell’ ambito del progetto Nostos dove realizza At Danw.

Gli anni della rinascita, Paola Turci si racconta (AUDIO)

COSENZA- Il prossimo 21 novembre Paola Turci sarà in concerto al Teatro Rendano di Cosenza con “Il Secondo cuore tour”, evento promosso e organizzato da Essemmemusica di Maurizio Senese. Sono questi per la cantautrice gli anni della rinascita non solo musicale e professionale, ma anche privata. Si è piacevolmente concessa ai nostri microfoni.

Di seguito l’intervista

Standing ovation per Virginia Raffaele. E stasera Performance bis a Catanzaro

COSENZA – Tutti in piedi per Virginia Raffaele. L’istrionica artista romana si conferma una performer completa come pochi, poliedrica come pochissimi, unica nel suo genere! Ieri sera applausi a non finire per il suo Performance, andato in scena al Teatro Alfonso Rendano per la prima dello spettacolo in Calabria.

Tutti i personaggi di Virginia Raffaele

La popolare attrice comica e imitatrice dal talento cristallino ha portato in scena i suoi cavalli di battaglia. Le maschere più popolari, da Roberta Bruzzone a Carla Fracci, da Ornella Vanoni e Belen Rodriguez, così come i personaggi liberamente tratti dalla realtà, tra cui l’eterna esclusa dai talent show musicali Giorgia Maura o la poetessa transessuale Paula Gilberto Do Mar, hanno intrattenuto il pubblico cosentino per quasi due ore di spettacolo. Fra i momenti più divertenti il siparietto di Belen Rodriguez che ha interagito con il pubblico in sala, alla forsennata ricerca dei paparazzi, o l’esibizione di una “smemorata” e nostalgica Ornella Vanoni, oppure ancora un’esilarante Francesca Pascale, amorevole compagna di Berlusconi che racconta la tenera amicizia fra i “piccoli” Silvio e Matteo (Renzi, ndr). Il tutto raccontato attraverso la lente deformante e irriverente dell’ironia e della satira, tipici elementi che compongono il suo stile.

I principali ingredienti di uno spettacolo travolgente 

La musica originale del maestro Teo Ciavarella fa da punteggiatura allo spettacolo, accompagnando i personaggi nelle loro performance, sottolineandone i movimenti, enfatizzandone le manie; conferendo allo spettacolo un ritmo forsennato nel cui vortice i personaggi, la stessa Raffaele e le varie chiavi di lettura, si mescolano creando una nuova realtà, a volte folle a volte melanconica. Completano il quadro un’attenta regia e uno straordinario allestimento scenoppgrafico. 

Virginia Raffaele omaggia Cosenza e il suo pubbblico

Apprezzabile anche l’ironico omaggio della Raffaele alla città di Cosenza (quando si aspettava, nei panni di Carla Fracci, le chiavi della Città) e soprattutto al maestro Alfonso Rendano, che sarebbe stato insolito compagno artistico di Ornella Vanoni e improbabile capo teatrante della stessa Fracci.

Al termine dello spettacolo l’artista non si è sottratta ai selfie e agli abbracci dei tanti fan che l’hanno aspettata a fine spettacolo, ma ai microfoni della stampa sì.

Secondo e ultimo appuntamento a Catanzaro

E Virginia Raffaele replicherà il suo One Woman Show, sempre sotto l’ottima organizzazione locale di Ruggero Pegna, questa sera, alle ore 21, al Teatro Politeama di Catanzaro, dove si profila un altro sold out.

Andreina Morrone

Fiorenza Gonzales

 

“Performance” di Virginia Raffaele è già sold out al Rendano

COSENZA – Al Teatro Rendano di Cosenza è già sold out per lo spettacolo di Virginia Raffaele in programma il prossimo 3 novembre. La poliedrica attrice, comica e imitatrice già da tempo è in giro per l’Italia con le sue “Performance”, che poi è anche il titolo del suo progetto – evento, che in Calabria la vedrà protagonista, dopo la data cosentina, al Politeama di Catanzaro sabato 4 novembre. Un evento che porta la firma di Ruggero Pegna. “One Woman Swow” ha registrato ovunque il tutto esaurito. La bravura e la versatilità di Virginia Raffaele ha conquistato pubblico e critica. Un repertorio vasto, quello della Raffaele che viaggia da Ornella  Vanoni a Belen Rodriguez, da Donatella Versace e Sabrina Ferilli. In “Performance” l’attrice indosserà i panni di Giorgia Mauro, l’eterna esclusa dai talent show e anche della poetessa Paula Gilberto Do Mar, donne molto diverse tra loro che sintetizzano chiaramente molte delle ossessioni ricorrenti nella società dei giorni nostri, come la voglia di affermazione, la vanità, la scaltrezza. Il tutto condito da ironia, sarcasmo, satira, elementi tipici dello stile a volte anche discusso dell’artista. Monologhi esilaranti, a tratti surreali vedranno Virginia Raffaele avvicendarsi in situazioni comiche e non prive di sorprese. La regia di questo lavoro teatrale è stata affidata a Giampiero Solari, mentre le musiche sono del maestro Teo Ciavarella. Lo spettacolo è stato scritto da Virginia Raffaele, Piero Guerrera, Giovanni Todescan con Giampiero Solari; i trucchi speciali – che hanno da sempre rappresentato il fiore all’occhiello delle sue performance – sono a cura di Bruno Biagi e Valeria Coppo.

 

 

 

 

Nino D’Angelo incontra il sindaco Occhiuto dietro le quinte del Rendano (VIDEO)

COSENZA – Lo stemma della città di Cosenza tra le mani di Nino D’Angelo. L’artista abbraccia la città che gli rende omaggio al Teatro Rendano gremito di spettatori per il concerto del tour 6.0 dell’artista napoletano. Forte il legame del cantante partenopeo con la Calabria. La promessa di tornare per una serata allo stadio Marulla.

L’amministrazione di Palazzo dei Bruzi lancia il brand Cosenza Cultura

COSENZA – Parte dai luoghi della città, ognuno portatore di una propria identità, il grande progetto “Cosenza Cultura”, attraverso il quale l’Amministrazione comunale  raccoglie le tante anime culturali del tessuto urbano, per metterle in rete. In questo intento riesce il vicesindaco e assessore alla cultura Jole Santelli che per la presentazione del progetto “in progress” sceglie il Teatro Rendano, avamposto culturale della città. E’ sulle tavole del palcoscenico del Teatro di Tradizione cosentino che va in scena “opera aperta”, con i protagonisti della cultura cittadina. L’Amministrazione comunale è presente, oltre che con il vicesindaco Santelli, con Mario Occhiuto ed il dirigente del settore Giampaolo Calabrese. Ci sono poi istituzioni pubbliche e associazioni private, tutti portatori di un’offerta culturale qualificata. Insieme sono sostanza di un grande contenitore che riflette la dinamicità del capoluogo bruzio. «Oggi mettiamo insieme tutte queste realtà in un luogo identitario più ampio che è Cosenza Cultura – racconta Jole Santelli, la quale si sofferma ad illustrare il nuovo logo – Abbiamo immaginato i pedali del pianoforte con il famoso terzo pedale, anche questo simbolo identitario della nostra città, inventato da Alfonso Rendano che, capovolto, diventa una corona, accompagnata dal claim “Cosenza ha una marcia in più”, per testimoniare la propositività della nostra città. Quello che indichiamo oggi vuole essere un metodo di lavoro –   rinforza la Santelli – che ci riguarderà tutti, perché la Cultura è di tutti». Ed ecco anche il primo supporto promozionale di questo importante lavoro di ricognizione dell’offerta culturale, che è il “cartellone unico”, tutto quanto è programmato ad oggi e fino al mese di aprile 2018. «Anche in questo caso – ribadisce Jole Santelli –  parliamo di un cartellone aperto che sarà aggiornato periodicamente, oltre ad un portale specifico e una app  in lavorazione». 

Al Rendano “Cosenza Cultura”, il progetto promosso da Palazzo dei Bruzi

COSENZA –  L’Amministrazione comunale chiama a raccolta quanti animano la vita culturale sul territorio urbano, con proposte che parlano il linguaggio dell’arte, nelle sue diverse espressioni e sfaccettature. Il progetto – che si chiama ‘Cosenza Cultura’ – è quello di raggruppare tutti sotto un unico brand, che diventi elemento distintivo della produzione culturale della nostra città, segno di riconoscibilità per l’utente fruitore. Ci ha pensato l’Assessore alla cultura Jole Santelli che, con il suo staff, sta realizzando un lavoro di ricognizione, che può definirsi in progress. Una ‘opera aperta’ che nel tempo potrà arricchirsi di nuovi protagonisti, figli della dinamicità culturale del nostro tessuto urbano.

Lunedì 16 ottobre, alle ore 11, il palcoscenico per eccellenza della città, quello del Teatro “A. Rendano”, accoglierà gli attori di ‘Cosenza Cultura’: l’Amministrazione comunale presenti, il Sindaco Mario Occhiuto ed il vicesindaco Jole Santelli, e i rappresentanti delle varie realtà artistico-culturali , protagonisti del progetto – per un incontro con la stampa e i cittadini che vorranno partecipare al battesimo dell’iniziativa. Si presenterà anche la strategia comunicativa che l’Amministrazione intende realizzare per quello che possiamo definire il primo ‘cartellone unico’ della cultura in città.

 

L’Elisr d’amore, una favola moderna e senza tempo che conquista il Rendano

COSENZA – L’Elisir D’Amore di Gaetano Donizetti ha chiuso il sipario sulla 56° stagione lirica del Teatro Alfonso Rendano. Non è la prima volta che il melodramma giocoso del compositore bergamasco va in scena al Teatro di tradizione cosentino – nel 2005, infatti, aprì una ricca e apprezzata stagione lirica e, anche allora, come oggi, ebbe non poche acclamazioni. La storie e le musiche de L’Elisir D’Amore, che da sempre hanno conquistato gli appassionati, ancora oggi rappresentano un cult intramontabile, una favola moderna  che continua a regalare emozioni e molti applausi. E anche il Rendano, fedele alla tradizione, ha apprezzato l’opera e la bravura di artisti, musicisti e attori, nonostante la direzione artistica abbia dovuto, a pochi giorni dalla rappresentazione, sostituire i due protagonisti  Adina e Nemorino , inizialmente Barbara Bargnesi e Davide Giusti per impossibilità di questi ultimi di prendere parte alle prove. A vestire i panni degli innamorati è toccato quindi a Ilona Mataradze e a Massimiliano Pisapia, rispettivamente soprano e tenore, bravi, intensi e molto apprezzati. Particolarmente  graditi anche il baritono Marco Bussi nei panni di Belcore e il baritono/basso Paolo Pecchioli ( Dulcamara), noto quest’ultimo agli habitué del Rendano – nel 1994 partecipò, infatti, ad una messa in scena della “Cenerentola” di Rossini e nel’97 fu tra i protagonisti del “Don Pasquale” di Donizetti. Al soprano cosentino Giada Borrelli, invece, è stato affidato il ruolo di Giannetta, la villanella del villaggio. A fare da sfondo al nutrito cast – sul palco anche il Coro F. Cilea di Reggio Calabria – la straordinaria orchestra del Teatro Rendano, diretta, per l’occasione dal maestro Carlo Goldstein, uno dei più giovani e talentuosi direttori d’orchestra del panorama internazionale. Belle e imponenti anche le scenografie, una perfetta rievocazione storica dell’epoca.  Al regista Rocco Pugliese Eerola il pubblico ha rivolto interminabili applausi finali, condivisi assieme a Bruno Tirotta che ha diretto il coro del Cile. Si chiude così in positivo una stagione lirica che ha visto, ancora una volta, il Teatro Rendano luogo incontrastato di arte e bellezza, fucina di idee e progetti volti ad esaltarne sempre di più il suo fascino senza tempo.

 

Raffaella Aquino 

Cosenza Fashion Week, svelati i nomi di alcuni partecipanti

COSENZA – Nell’attesa di conoscere tutto il programma di Cosenza Fashion Week, che sarà presentato a giorni nel corso di una conferenza stampa, trapelano dall’organizzazione le prime indiscrezioni.

Dal 25 al 28 maggio la città bruzia diventerà sede della moda grazie alla partecipazione di numerosi stilisti, make up artist, fashion maker, fotografi e fashion designer che sfileranno gli abiti delle loro collezioni.

Tra i più attesi, il profeta dell’Art Couture,Gianni Molaro, spesso ospite nella trasmissione televisiva pomeridiana di RAIDUE condotta da Caterina Balivo. 
Lo stilista di fama internazionale è apprezzato soprattutto per le creazioni di abiti da sposa e di alta moda e ricordato  per aver ricoperto la scalinata di Piazza di Spagna con 3.000 metri di tulle bianco e per i suoi abiti da sposa da Guinness mondiale.
Molto attesi anche gli altri défilé di Haute Couture che si leggono nel ricco programma: dalle creazioni degli italiani Michele GaudiomonteValentino Votino, alle invenzioni stilistiche della croata Sladana Krstice dell’iraniana Faeze Mohammadi, stilista molto attenta alle tematiche sociali.
L’evento avrà un respiro internazionale ed interessanti saranno le relazioni culturali tra Calabria e Senegal: è previsto infatti un defilé di abiti sfilati da modelle senegalesi, il tutto contornato da un dibattito sul mondo della moda e sui possibili legami creativi tra i due paesi, ricchi di storie e tradizioni. A tener vivo il dibattito Assane Hann, direttore dell’agenzia Xalam Couture.
Svelati anche i punti principali della città dove si terranno le sfilate: il Teatro Alfonso Rendano, il Castello Svevo-Normanno e Piazza Bilotti. Mentre il Caffè LetterarioCorso Mazzini e Via Montesanto, ospiteranno gli altri momenti da scoprire di Cosenza Fashion Week.

Peppe Vessicchio presenta al Rendano il libro “La musica fa crescere i pomodori”

COSENZA – Sarà presentato anche a Cosenza il libro di Peppe Vessicchio “La musica fa crescere i pomodori”, edito da Rizzoli, che il noto direttore d’orchestra sta promuovendo ormai da diversi mesi in giro per l’Italia.
La presentazione del volume, con il patrocinio del Comune di Cosenza e della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi e la collaborazione della libreria “Mondadori”, è prevista per mercoledì 24 maggio, alle ore 18,30, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”. L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale “Martirano” di cui è Presidente la cantante cosentina Rosa Martirano.
Nato dalle conversazioni con il giornalista Angelo Carotenuto, «La musica fa crescere i pomodori – afferma l’autore – è un saggio pop autobiografico ricco, profondo e divertente sul talento, sulla passione e la capacità di trasferirla, sulla cura, sugli effetti straordinari dell’armonia nelle nostre vite». rosa martirano
Alla presentazione del Rendano parteciperanno il Sindaco Mario Occhiuto e la Presidente della Commissione cultura del Comune di Cosenza Alessandra De Rosa. Pino Sassano, della libreria Mondadori, converserà con Peppe Vessicchio, mentre Rosa Martirano (fot a lato) leggerà alcuni passi del libro, dando, in parte, alla serata anche il carattere del reading. E’ la stessa cantante cosentina a ricordare il suo rapporto di amicizia e collaborazione con il maestro Vessicchio. «Quando ho conosciuto Peppe, qualche anno fa- ricorda Rosa Martirano – avevo i capelli bagnati…ci presentò il nostro parrucchiere…in sottofondo c’era il mio disco jazz. In seguito, mi ha invitato come ospite nella tappa del tour “Il grande viaggio” della Conad, durante la quale interpretai alcuni brani del mio disco  in calabrese “La curpa è di l’amuri”, arrangiati dal Maestro Vessicchio. Ero accompagnata dall’ensemble “Il Sesto armonico”. Poi altri  bellissimi concerti: al Rendano di Cosenza dove ho cantato i miei brani in calabrese con i suoi meravigliosi arrangiamenti suonati dalla sua orchestra, al Festival internazionale delle arti di Copertino e al Festival Leoncavallo di Montalto Uffugo. Peppe Vessicchio, oltre ad essere un grande musicista, è una persona preziosa e generosa, di grande umanità».
Il libro racconta la scoperta della musica, da parte di Peppe Vessicchio, davanti alla porta (chiusa) della cameretta del fratello maggiore; i primi concerti, ai matrimoni, con il professore di latino; il cabaret con i Trettré nella Napoli fervida degli anni Settanta, quella della Smorfia di Massimo Troisi, quando  era ancora uno studente di architettura. E poi l’incontro con Gino Paoli, il primo Sanremo nel 1986 sotto la neve con Zucchero, il “pronti-partenza-via” con Elio e le Storie Tese dieci anni dopo, la partecipazione ad Amici di Maria De Filippi, fino all’hashtag diventato virale nei giorni del Festival 2016, #usciteVessicchio. Ma dal giorno in cui una goccia d’olio si stacca da una pizza mangiata fortunosamente in macchina e cade beffarda sui suoi pantaloni, Peppe Vessicchio ha iniziato a domandarsi se la musica fosse tutta lì. O se piuttosto non fosse giunto il momento di smontare il giocattolo per capirne il meccanismo; per realizzare fino a che punto può arrivare il suo potere benefico; per verificare se, considerato che le mucche del Wisconsin producono più latte ascoltando Mozart, tutti gli organismi viventi reagiscono positivamente quando gli armonici si combinano in modo naturale. Musica armonico-naturale, appunto. Questa è la forma che insegue Vessicchio. Questa è la base dei suoi esperimenti sulla terra, sul vino, e di quelli appena cominciati sugli uomini.
«La musica – scrive l’autore del libro – non è solo stimolo cerebrale. La musica ha la capacità di entrare nel fondo di noi. Può parlare alle nostre cellule e con una parte di noi che non conosciamo. E quando gli armonici si combinano in modo naturale, l’equilibrio delle loro attrazioni è pacifico e ci dà benessere. Se tutte le cose che ci circondano avessero questo equilibrio, questa propria formidabile individualità all’interno di un insieme, ci troveremmo in una condizione ideale».