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Conferito importante riconoscimento per la Vestibologia all’Università Magna Graecia

CATANZARO – Un importante riconoscimento per il gruppo di ricerca del prof. Giuseppe Chiarella, Direttore dell’U.O. di Audiologia e Foniatria dottor giuseppe chiarelladell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Nel corso del 103° Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria, che si è svolto a Roma fino al 28 maggio scorso, è stato assegnato il prestigiosissimo premio “Arslan” 2016 per la Vestibologia ad un lavoro di ricerca del prof. Chiarella e del dott. Petrolo. L’argomento del lavoro riguarda la definizione di un nuovo quadro clinico di vertigine, la cosidetta “Chronic subjective dizziness” o vertigine soggettiva cronica, che mette in relazione aspetti della personalità e disturbi dell’equilibrio. «Si tratta di pazienti – spiega il prof. Chiarella – che, in seguito ad un evento acuto pur risolto, continuano ad avere difficoltà a mantenere un buon equilibrio, quasi tutti i giorni della settimana, soprattutto in alcune condizioni ambientali. È facile intuire quali conseguenze ci siano per la loro qualità della vita. Comprendere i meccanismi alla base del disturbo ci consentirà di poter aiutare efficacemente questi pazienti».

Il gruppo del prof. Chiarella, oltre che di udito, si occupa da anni di vertigine con importanti risultati in ambito di ricerca scientifica, pubblicati su riviste internazionali e, naturalmente, con una altrettanto importante ricaduta in termini di assistenza sanitaria. «Sono migliaia i pazienti calabresi che ogni anno si rivolgono al reparto di Audiologia e Foniatria del policlinico Mater Domini – conclude il prof. Chiarella  – per problemi di vertigine, conoscendo la particolare esperienza sviluppata in questo ambito dalla nostra struttura. Con la collaborazione del dott. Petrolo, che ha maturato una forte competenza per la diagnosi ed il trattamento di questo tipo di problemi, abbiamo ottenuto risultati molto interessanti che trovano in questo premio un giusto riconoscimento da parte della comunità scientifica del nostro settore».

“Gli Equilibristi. La Vita Quotidiana Del Dirigente Scolastico” presentazione degli esiti della ricerca

 

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CORIGLIANO CALABRO ( CS) – Il prossimo lunedì 23 maggio alle ore 17:00 presso il Centro di Eccellenza a Corigliano Scalo, per iniziativa dell’Istituto Comprensivo Erodoto di Corigliano, quindici scuole della provincia Cosentina, promuovono la presentazione degli esiti di uno studio promosso dalla Fondazione Giovanni Agnelli dal titolo “Gli Equilibristi. La Vita Quotidiana Del Dirigente Scolastico: Uno Studio Etnografico”. La ricerca è stata condotta da Massimo Cerulo, sociologo dell’Università di Perugia, ed è pubblicata come ebook dall’editore Rubbettino. Il sociologo Massimo Cerulo ha applicato la tecnica dello shadowing, seguendo “come un’ombra” per un’intera settimana ,quattro dirigenti scolastici di scuole in quattro regioni italiane (Piemonte, Veneto, Calabria, Puglia) raccontando e analizzando comportamenti e dialoghi. L’evento è promosso dall’Istituto Comprensivo Erodoto, Corigliano Calabro che ha coinvolto : Istituto Comprensivo Leonetti, Corigliano Calabro, Istituto Comprensivo Tieri ,Corigliano Calabro, Istituto Comprensivo Don Bosco- Corigliano Calabro, Istituto Comprensivo Amarelli Rossano Calabro, Istituto Comprensivo n. 1 Rossano Calabro, Isituto Comprensivo di Mirto Crosia. Istituti di Istruzione secondaria di 2° I.I.S. Majorana, Rossano Calabro, Itc Palma- Corigliano Calabro,IPSIA-ITI-ITG-ITG Nicholas Green Falcone Borsellino- Corigliano/ Rossano, Liceo Scientifico e Classico F Bruno Corigliano Calabro,Liceo Scientifico e Classico Rossano Calabro, Liceo Scientifico Scorza, Cosenza,  Iis Pizzini, Paola, Ufficio scolastico regionale per la Calabria,Istituto comprensivo Erodoto. Inizio lavori ,con I saluti istituzionale,la dirigente scolastico dell’istituto  Comprensivo Erodoto di Corigliano, dott.ssa  Susanna Capalbo. I lavori saranno coordinati da Patrizia Pugliese,docente I.C. Tieri. Con l’autore si confronteranno : Francesco Fusca,ispettore emerito ministero IUR,Domenico Milito,docente presso università della Basicata,Giuseppe Spadafora,docente presso Università della Calabria. Concluderà i lavori con dibattito aperto, l’autore Massimo Cerulo, ricercatore Università di Perugia. Il risultato è un’innovativa analisi sociologica che focalizza lo sguardo su una delle figure professionali più discusse degli ultimi mesi, facendo in particolare emergere che oggi il dirigente scolastico italiano è costretto a fare mille mestieri diversi, ma con difficoltà trova il modo e il tempo per essere un vero leader educativo. In seguito a questo evento,la dirigente scolastica,Susanna Capalbo, dell’istituto Comprensivo Erodoto di Corigliano, ha dichiarato che la soluzione potrebbe essere quella di prefigurare uno staff solido e specializzato, che darebbe maggiori e corretti incentivi a docenti di valore che lavorano nella scuola ma allo stesso tempo aiuterebbe il dirigente a non essere più “un uomo solo al comando”: la questione di un “middle management” della scuola, dello staff del dirigente e dei suoi collaboratori più stretti resta una delle problematiche più urgenti da risolvere sul piano dell’organizzazione scolastica.La quale desidera una scuola delle competenze ancorata ai valori dell’uomo,quelli che rendono tale ogni competenza. Il sapere se non ci rende migliori come persone è vano.

Anna Maria Schifino

Dall’Unical un importante studio sul tumore

RENDE (CS) – Un sistema di “localizzazione” e “puntamento” che potrebbe profondamente modificare l’approccio alla cura dei tumori. Con risultati molto più rapidi e, soprattutto, efficaci di quanto avviene oggi. Si tratta di un progetto di ricerca che porta la firma dell’Università della Calabria e, particolarmente, di NanoSiliCal Devices: una start-up innovativa e spin-off dell’Ateneo, nata con l’obiettivo di sviluppare nanosistemi “intelligenti”, a base di silice mesoporosa, potenzialmente utilizzabili nella veicolazione mirata dei farmaci antineoplastici. Una ipotesi sperimentale che, nelle aspettative dei suoi teorizzatori, dovrebbe assicurare un cambio di marcia sostanziale rispetto ad un problema con cui ogni anno purtroppo fanno i conti milioni di persone. I protagonisti di questa avventura scientifica sono Luigi Pasqua, ricercatore confermato di Scienza e Tecnologia dei Materiali presso il Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio ed Ingegneria Chimica; Antonella Leggio, professore associato di Chimica organica presso il dipartimento di Farmacia e Scienze della salute e della nutrizione; e Catia Morelli, collaboratore di ricerca presso lo stesso dipartimento.

La condivisione dell’impegno scientifico e l’interesse verso la ricerca di soluzioni terapeutiche valide in questo settore, ha trovato una sintesi nel 2014, con la creazione della NanoSiliCal Devices; e, come si diceva, con l’idea di sviluppare nanosistemi antitumorali “intelligenti”, che oggi i tre ricercatori dell’Unical sono impegnati a trasformare in un affidabile metodo di cura.”È noto a tutti – spiega Pasqua – che la chemioterapia determini effetti collaterali importanti nei pazienti oncologici, a causa della mancanza di selettività del farmaco antitumorale adoperato che, purtroppo, non riesce a risparmiare i tessuti sani dalla sua azione tossica. Pertanto – aggiunge il ricercatore dell’Unical – lo sviluppo di nuovi meccanismi di drug targeting, ossia di sistemi provvisti di una funzione direzionante in grado di veicolare il farmaco esclusivamente nella sede tumorale, consentirebbe di minimizzare, se non addirittura abolire, la tossicità causata dai farmaci antineoplastici sui tessuti sani. Le nanoparticelle di silice mesoporosa prodotte dalla NanoSiliCal Devices sono dei “nanoalveari” deputati a svolgere una duplice funzione: esternamente, mediante una molecola biologica; attraverso i pori, utilizzando i farmaci antitumorali. La molecola biologica innesca l’apertura della cellula tumorale nella quale l’intera nanoparticella si introduce (avviene proprio un riconoscimento specifico tra la molecola posta sull’esterno del nanoalveare ed i recettori presenti solo sulle cellule tumorali e non su quelle normali). In questo modo, insomma, il farmaco verrà rilasciato in maniera selettiva, solo all’interno delle cellule tumorali, riducendo il rischio di effetti indesiderati ed aumentando l’efficacia terapeutica”.

La NanoSiliCal Devices è titolare di un brevetto europeo, in fase di concessione, relativo all’approccio tecnologico generale, e di una domanda di brevetto che ha ricevuto dallo European Patent Office un rapporto di ricerca completamente positivo, in fase di estensione internazionale. Quest’ultima domanda si basa su un nanosistema capace di rilasciare il Bortezomib, farmaco d’elezione nel mieloma multiplo, esclusivamente nelle cellule tumorali ed è attualmente sottoposto a studi in vivo presso l’Università di Milano Bicocca, uno dei partner della stessa start up.

OpenCalabria, avvio al concorso sull’economia calabrese

COSENZA- Si informa l’avvio di un concorso per l’attribuzione di un Premio per laureati e giovani ricercatori.
Il Premio rientra tra le attività di divulgazione economica avviate da OpenCalabria ed è finalizzato a stimolare il dibattito, tra giovani ricercatori, ai temi del declino dell’economia calabrese. Saranno premiati tre saggi che oltre alla chiarezza e al rigore espositivo, si contraddistingueranno per le implicazioni di politica economica che discendono dalle analisi. E’ anche un tentativo per sensibilizzare il policy-making locale a riflettere sui veri nodi strutturali della Calabria e di utilizzare il Fondi Strutturali 2014-2020 per attuare politiche compatibili con un’idea di sviluppo auto-sostenuto e duraturo. La Calabria necessita che questi fondi siano utilizzati per sradicare i fattori della povertà e non siano impiegati per sostenere interventi anti-ciclici o per finanziare azioni a basso impatto produttivo. Crediamo che indicazioni su cosa fare possano provenire anche dalle capacità analitiche di giovani ricercatori.
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L’attività consiste nel proporre un saggio breve (2/3 cartelle) –  a carattere divulgativo  – su uno specifico argomento dell’economia calabrese.  Scadenza: 10 Luglio 2016.  Gli elaborati possono riguardare approfondimenti monotematici sulla Calabria, oppure possono basarsi su analisi cross-regions. In quest’ultimo caso, l’unità di riferimento della discussione deve, comunque, rimanere la Calabria.
Tutte le informazioni del Premio sono consultabili su:

Unical, dal Laboratorio di Chimica importanti scoperte sull’Hiv

ARCAVACATA DI RENDE (CS) Un’altra grande scoperta sembra arrivare dalle ricerche condotte dagli studiosi dell’Università della Calabria e questa volta il merito è del Laboratorio di Chimica Organica, Sintetica ed Industriale, coordinato dal professore Bartolo Gabriele. Dalle ricerche fatte dall’equipe è emersa la possibilità dell’individuazione di alcune molecole che sembrano in grado di poter contrastare il virus dell’Aids. I test farmacologici in vitro effettuati in laboratorio pare diano buone speranze in quanto il trattamento permetterebbe, visto il basso grado di tossicità delle molecole, di poter effettuare una cura prolungata sul paziente. I risultati della ricerca sono stati depositati in un brevetto congiunto con altre Università italiane.

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Regione, il Vicepresidente Viscomi ha incontrato Mamadou Saliou Diouf, ministro del Senegal

Catanzaro (Cz) – Il Vicepresidente Antonio Viscomi ha ricevuto in visita questo pomeriggio, nella sede della Regione, il Ministro della Poste e Telecomunicazioni del Senegal Yaya Abdoul Kane, accompagnato dall’ Ambasciatore in Italia Mamadou Saliou Diouf e da una delegazione.  Nel porgere il benvenuto agli ospiti istituzionali- si legge in una nota- , Viscomi ha voluto sottolineare l’importanza delle relazioni, tra i due Paesi, così come con la stessa Calabria che ospita una numerosa comunità senegalese. L’incontro, improntato alla cordialità,  ed  al quale ha partecipato anche  l’ Assessore  Franco  Rossi,  ha toccato in particolare i  temi della cooperazione e degli scambi  culturali, ma anche delle politiche del territorio per la salvaguardia del paesaggio. Percorsi comuni che potranno vedere quale tramite il sistema della ricerca, quello  universitario, delle produzioni, l’agroalimentare, l’innovazione. Affermata  da entrambi i rappresentanti istituzionali la volontà  di avviare a partire dall’odierna visita, il confronto ed i contatti utili  a definire il quadro nel quale possano essere sviluppate future relazioni. Al termine della visita, il Vicepresidente Viscomi  ha fatto dono al Ministro Yaya Abdoul Kane, che ha voluto ringraziare per l’accoglienza riservatagli , di un libro d’arte sulla Calabria.

Il nostro vino di Calabria produce effetti positivi sull’umore

Catanzaro ( Cz) – Una ricerca dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, ha evidenziato che la presenza di un enzima, il campferolo,  contenuto in molti vini calabresi,  stimoli gli enzimi del benessere. Insomma, un vino rosso,  in particolare se di monovitigno calabrese, scaccia via la tristezza e riporta il buonumore. Il vino rosso, è risaputo, è una straordinaria risorsa di sostanze bioattive di grande interesse in campo nutraceutico. Al suo interno sono contenuti classici componenti, come il resveratrolo ed altri antiossidanti, e sostanze riconducibili a semplici polifenoli come la quercetina, che possono, forse, fare qualcosa in più di quanto già noto. Riescono, si è scoperto, a modulare l’azione di enzimi essenziali per l’umore e il senso di benessere dell’organismo, che controllano il metabolismo di alcuni neurotrasmettitori che, nel sistema nervoso centrale, presiedono sulle nostre emozioni. Nell’organismo, in pratica, la dopamina e ancor più la serotonina sono tra quelli che, subito dopo aver agito, vengono inattivati da un enzima chiamato MAO-A.  Quest’ultimo, se inibito, porta ad un loro aumento temporaneo, con evidente senso di maggior benessere e buon umore. Nello studio dell’Università di Catanzaro si è focalizzata l’attenzione su campferolo attraverso alcune analisi approfondite condotte sul vino Magliocco di Giuseppe Calabrese, sul Gaglioppo dell’azienda ‘A Vita ed il Nerello dell’azienda Tramontana.I risultati dei ricercatori hanno evidenziato un contenuto significativo di tale componente che potrebbe giustificare, almeno in parte, l’effetto benefico sul buon umore, in quanto capace di modulare la degradazione dei principali neurotrasmettitori coinvolti. Questo studio, pubblicato da pochi giorni su una delle riviste americane di riferimento del settore, è solo il primo di tanti altri che potrebbero condotti.  Nei vini vi sono, oltre all’etanolo, la quercetina, il campferolo e altri polifenoli, centinaia di componenti non sempre investigati in maniera scientificamente approfondita, soprattutto su quelli prodotti in Calabria. Questo primo esperimento si spera possa stimolare l’interazione tra i produttori, gli enti locali e i gruppi di ricerca che operano in Calabria per estendere con altre investigazioni gli studi sulle proprietà nutraceutiche dei vini e di altri prodotti tipici del territorio.

“Yellow Tour Euraxess”, tappa all’Università della Calabria

ARCAVACATA DI RENDE (CS) Il bus “Giallo” del progetto EURAXESS Roadshow, farà tappa all’Università della Calabria, nell’area attigua al nuovo Rettorato, piazzale Chiodo, mercoledì 18 novembre.

La sosta calabrese dello “Yellow Tour Euraxess” –  realizzata in collaborazione con la CRUI, sede nazionale di Euraxess –  che offrirà a studenti e ricercatori un accesso diretto ai servizi del portale dell’iniziativa della Commissione Europea, ha una grande importanza per l’UniCal poiché darà visibilità nazionale ed internazionale ad un’attività che solitamente non è collegata culturalmente al nostro territorio: la Ricerca, di base ed applicata.

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Il Tour Euraxess – iniziativa che è stata lanciata lo scorso 5 ottobre 2015 dalla Commissione Europea che ha voluto, in questa maniera, dare vita ad una campagna di informazione itinerante capace di garantire un’azione di counselling professionale ai ricercatori – sta attraversando l’Europa da circa un mese, collegando idealmente le sedi più importanti del continente che si occupano della tematica della mobilità dei ricercatori, e tra queste (dopo Bruxelles, Parigi, Barcellona, Ginevra, Lisbona, solo per citarne alcune) figurano Rende – Cosenza che insieme a Cagliari, Catania e Siena, è tra le poche tappe previste in Italia.

Un riconoscimento molto importante, dunque, per l’UniCal che è arrivato per l’impegno che contraddistingue questa Università nel diffondere la cultura della Ricerca calabrese nel mondo, grazie alle sue centinaia di ricercatori, ai suoi Dipartimenti ed all’attività del suo incubatore Technest.

Dipendenza da internet: il 25% dei giovani ha difficoltà se non si collega

CATANZARO – Una ricerca pubblicata su Clinical Neuropsychiatry ha prodotto dei risultati interessanti in merito all’utilizzo di internet da parte dei giovani. Lo studio ha riguardato un campione di 500 studenti calabresi.

Il risultato ha evidenziato che il 25% dei ragazzi/e ha manifestato difficoltà se non si collega ogni giorno giovanisu internet per almeno due ore, mentre il restante 75% ha dichiarato di non avere alcun tipo di problema nel disconnettersi dal mondo virtuale. Lo studio è stato condotto dagli studiosi Donatella Marazziti, Federico Mucci, Stefano Baroni, Lucia Nardi e Mario Campanella.

Tu doni, io respiro: anche nel catanzarese raccolta fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica

ciclamini fc_manifesto 2015CATANZARO – “Tu doni, io respiro”, questo lo slogan della XIII campagna per la ricerca sulla fibrosi cistica. Anche nel catanzarese oggi è partita la raccolta fondi: fino al 25 ottobre, ogni fine settimana, i volontari della Delegazione di Soverato della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus, offriranno i ciclamini a sostegno della ricerca. I ricavati saranno interamente devoluti alla Fondazione, in particolare al progetto di ricerca n. 21/2014 adottato dalla Delegazione di Soverato. Gli appassionati di ciclismo, invece, possono prendere il libro ‘Bike Tour’ e avere la possibilità di vincere una bicicletta da corsa high tech firmata dal pluricampione italiano Max Lelli. Intanto, sui social è stato lanciato l’hashtag #iociclamino: chi prende un ciclamino, può indossarlo, esporlo, fotografarlo e condividerlo su Facebook e Instagram. Per moltiplicare la speranza di una cura definitiva che, grazie alla ricerca, può diventare realtà.

Domani i volontari saranno presenti a: Catanzaro (Sagrato S. Massimiliano, loc Barone) e Catanzaro Lido (Sagrato Sacro Cuore, Piazza Garibaldi, Lungomare); Monterosso Calabro (Piazza Luigi Razza); Cenadi (Parrocchia San Giovanni Battista); Olivadi (Parrocchia Santa Maria delle Grazie); Pentone (Piazza Mons. V. Tarantino). Fino al 25 ottobre, i ciclamini sono disponibili presso Calzoleria ANITA Sestito (Via Sant’Antonio, Chiaravalle Centrale).

Chi acquista il libro ‘Bike Tour. Pedalando per la ricerca’, può partecipare all’estrazione di Brigante, bicicletta da corsa high tech firmata Max Lelli, accessoriata con telaio in carbonio, gruppo completo Shimano Ultegra 11v, manubrio e reggisella carbonio FSA, ruote T42 Vision, copertoni Continental, sella Prologo. Il ricavato sarà interamente devoluto al progetto di ricerca clinica FFC 27/2014. Il libro racconta il giro in bici fatto in Italia da Davide Cassani, Fabrizio Macchi, Massimiliano Lelli, Matteo Marzotto e Iader Fabbri, proprio per sostenere la ricerca e far conoscere la malattia genetica grave più diffusa. Il giro ha toccato anche la Calabria. Quest’anno si replica dal 9 al 13 ottobre, da Trieste a Genova.

La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa, solo nel nostro Paese conta oltre 2 milioni e mezzo di portatori sani in grado di trasmettere la malattia ai propri figli. Questa malattia colpisce un neonato su 2500: ogni settimana quattro bambini si scoprono essere affetti da questa malattia per la quale non esiste una cura definitiva. La loro vita sarà segnata da difficoltà a respirare, continui ricoveri in ospedale, aerosol, fisioterapia respiratoria quotidiana, pillole ingerite per digerire: la ricerca è importante per migliorare la qualità e le aspettative di vita e trovare una cura definitiva. Negli anni Sessanta i bambini non superavano l’infanzia, oggi i bambini affetti dalla fibrosi cistica hanno un’aspettativa media di vita fino ai 40 anni e oltre: la ricerca deve andare avanti.

Per maggiori informazioni www.fibrosicisticaricerca.it