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[#LiveReport] Giorgio Canali al Cafè Retrò, nostro signore del rock alternativo

Il fitto calendario di eventi del Cafè Retrò di Lamezia Terme prosegue ospitando Giorgio Canali in una delle serate che anticipa il Color Fest, evento musicale ormai di riferimento per la Calabria e non solo. L’unica data calabrese del cantautore emiliano, svoltasi la scorsa domenica, è stata anche la terza del “Perle per porci Tour”, in cui viene  promosso il suo settimo album in tutta Italia. Questa ultima uscita discografica racchiude 13 cover di artisti parecchio di nicchia come Faust’O e i Mary in June, che al momento della pubblicazione sono stati ignorati. Da qui il titolo.

Per comprendere meglio lo spirito della serata, bisogna premettere che assistere a un concerto di Giorgio Canali giorgio canali retròsignifica assistere a un concerto di uno dei cardini del punk italiano prima e del rock alternativo poi, complice una carriera tra CCCP, CSI, Litfiba, PGR e una costante ricerca sonora individuale affiancata da alcune produzioni.
Canali si esibisce sul palco senza musicisti – “Rossosolo” riporta il tabellone delle date – ma, grazie a due loop station, la sua Gibson sembra essere accompagnata da altre due chitarre. Così, per circa un’ora e mezza si sono alternati sapientemente i brani estratti dai diversi album pubblicati nel corso della sua carriera. Si parte con M.me e Mr. Curie, per mettere in chiaro la natura intimista e confidenziale della serata; segue Au bout, canzone in lingua francese, in cui è ancora più forte l’affinità sonora coi Noir Desir. Vengono proposte quasi a catena Mostri sotto il letto (probabilmente la più cantata dal pubblico), Lezioni di poesia e la più arrabbiata Ci sarà. Sono tutti brani che descrivono la poetica anarchica e pessimista di Canali, con un tappeto sonoro post-rock che non rifiuta ogni tanto delle code noise, quest’ultime ottenute giocando coi feedback.
Il pubblico è catturato, c’è gente che ondeggia con gli occhi chiusi. Rapiti, resistono al caldo creato dall’ammasso di persone che si sono concentrate nella saletta del Retrò. Giorgio Canali approfitta di qualche spazio tra una canzone e l’altra per uno scambio di battute col pubblico, ammonisce un ragazzo prima della seconda strofa di Nuvole senza Messico (“Togli quel c***o di flash di m***a negli occhi. Veramente, è fastidiosissimo.” seguito da applauso) e chiude un paio di brani con una testata al microfono. Ma questo, chi lo segue lo sa bene, fa parte di lui.
Una reinterpretazione di Nostra signora della dinamite e della idiosincratica Rossocome portano a una cover di De Gregori (Le storie di ieri), seguiti dalla quaterna finale: Pesci e sedie, Controvento, Un giorno come tanti e, per la gioia del sottoscritto, Precipito (soffice).
Una serata che ci ha portato uno dei songwriter più autorevoli di casa nostra, sperando che non siano altre perle per porci. No, dai.
Di seguito la scaletta della serata:

  1. M.me e Mr Curie [Nostra signora della dinamite]
    2. Au bout [Che fine ha fatto Lazlotòz?]
    3. Mostri sotto il letto [Giorgio Canali & Rossofuoco]
    4. Lezioni di poesia [Nostra signora della dinamite]
    5. Ci sarà [Rojo]
    6. La solita tempesta [Rojo]
    7. Tutto è così semplice [Perle per porci]
    8. Nuvole senza Messico [Nostra signora della dinamite]
    9. 1, 2, 3, 1000 Vietnam [Che fine ha fatto Lazlotòz]
    10. Nostra signora della dinamite [Nostra signora della dinamite]
    11. Tutti gli uomini [Nostra signora della dinamite]
    12. Rossocome [Rossofuoco]
    13. Le storie di ieri [cover di De Gregori]
    14. Pesci e sedie [Perle per porci]
    15. Controvento [Rojo]
    16. Un giorno come tanti [Perle per porci]
    17. Precipito (soffice) [Fatevi fottere ancora un po’ EP]

Gianluca De Serio

Calabria protagonista nella seconda giornata del Vinitaly

Vinitaly 1VERONA – Si conclude la seconda giornata per la Regione Calabria al Vinitaly registrando un grande successo di critica e pubblico. E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale. La giornata – prosegue la nota – si è aperta alla presenza di Mario Oliverio, presidente della Regione, Luca Sani, presidente della commissione Agricoltura alla Camera, Nicodemo Oliverio, della commissione Agricoltura alla Camera, Mauro D’Acri, consigliere regionale, ed Emilio Renato Defilippi, vice presidente nazionale Assoenologi, che sono intervenuti parlando del tema “Le novità nella disciplina organica della coltivazione della vite e delle produzioni e del commercio”. Sono il Calabria IGP Nerello 2010 della società agricola Senatore Vini e il Nerone di Calabria 2011 della casa vinicola Criserà di Catona ad aver vinto il 5 Star Wines Award, il Vinitaly International Wine Award. Il primo è prodotto da una famiglia di vitivinicultori da quattro generazioni, gli eredi di Senatore coi vigneti di loro proprietà, testimonianza di qualità tradizione, competenza e passione. Il Nerone di Calabria 2011, prodotto con uva Sangiovese e Nerello Calabrese tra i 600 e gli 800 metri d’altezza e vendemmiato tardivamente, conserva intatta la sua concentrazione aromatica. Oliverio ha partecipato al ‘World Wine Web’ a cui ha preso parte il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con il quale ha avuto un cordiale incontro. Durante l’evento il Premier Renzi ha dichiarato: «Abbiamo i migliori vini del mondo, anche meglio di quelli francesi. L’Italia ha come obiettivi di arrivare al 7,5 miliardi di euro di export per il settore vitivinicolo entro il 2020 e a 50 miliardi per l’agroalimentare. L’Italia negli ultimi 20 anni ha perso troppe opportunità». Ha poi proseguito Renzi: «In questo settore: 2 anni fa eravamo a 4,9 miliardi per l’export del vino, oggi possiamo dire che siamo a 5,4 miliardi, abbiamoVinitaly 2 detto che arriveremo a 7,5 miliardi e ci arriveremo. Avevamo detto che l’agroalimentare sarebbe passato da 30 a 50 miliardi entro il 2020 e oggi siamo a 36,9 miliardi». Oliverio, a proposito dell’intervento di Renzi, ha detto che «la globalizzazione chiede bellezza e chiede qualità. In riferimento allo storytelling che il Premier ha rilanciato, la Calabria ha tanto da raccontare forte dei suoi 3000 anni di storia nel settore vitivinicolo e in termini di bellezza. Il nostro settore enologico – prosegue il Presidente della Regione – è forte sia in termini di innovazione che in termini di tradizione. La sinergia che la Regione Calabria intende costruire all’interno di questo comparto di grande eccellenza diventa strumento di traino del Sistema Paese e della nostra Regione. La giornata – prosegue la nota – si è conclusa con la presentazione del brand ‘Rosso Calabria’, presentato nello spazio della Regione, un omaggio alle preziose varietà a bacca scura della Regione e sinonimo di alta qualità, storia e innovazione enologica. La viticoltura in Calabria ha origini antichissime. Già nell’VIII secolo a.C. i Greci chiamavano questa terra Enotria, lodandone la qualità delle uve. E’ per trasmettere questa storia e per valorizzare il patrimonio di cui la Regione dispone che nasce il brand ‘Rosso Calabria’. ‘Rosso Calabria’ diviene così contenitore per comunicare vini che caratterizzano la produzione calabrese dal Gaglioppo al Magliocco, passando per il Nerello, il Greco nero, il Vinitaly 3Castiglione. Queste uve costituiscono un patrimonio inestimabile per l’enologia calabrese che attraverso il brand, vengono rivalutate e trasmesse al grande pubblico. Rosso come la passione che gli agricoltori ogni giorno mettono nel proprio lavoro e come la passione che guiderà l’ente regionale in un ambizioso progetto che riunisce i produttori della Regione puntando ad alti standard qualitativi. Obiettivo è quello di potenziare il mercato con un ampliamento a livello nazionale ed internazionale, con una programmazione mirata e selettiva dei target di riferimento, grazie alla scelta strategica di privilegiare i Paesi ‘maturi’, che conoscono già il vino italiano, contesto nel quale la Calabria può rappresentare un’interessante novità. Ed è proprio per questo che in occasione di Vinitaly è stato organizzato un momento dedicato al mercato individuato come strategico per il settore: la Germania. Ad oggi la produzione vinicola calabrese esporta circa il 13% della produzione locale in Germania (Fonte Produttori Locali). I produttori del settore agroalimentare, ambasciatori della qualità Made in Italy ed anche del made in Calabria, negli ultimi anni sono stati in grado di proporsi con successo anche sui mercati internazionali, come testimonia la crescente attenzione verso queste produzioni attive sulla scena internazionale e con importanti livelli di fatturato raggiunti nell’export. Hanno donato notevole impulso alla produzione regionale, alla ricerca di nuove e importanti occasioni di visibilità, confermando per la Calabria un posto di rilievo nella storia e nella cultura dell’alimentazione mediterranea, grazie anche al contributo della tradizione enogastronomica appartenente a questa variegata regione peninsulare fatta di prodotti d’eccellenza a marchio certificato.

[#Recensione] Francesco Motta e “La fine dei Vent’Anni”

Nonostante la fase di stallo creativo che sembra vivere da anni la musica italiana, c’è una certa scena underground che riesce a partorire qualcosa di interessante sia in termini sonori che di contenuti testuali. Il livornese Francesco Motta, che usa come alias solo il proprio cognome, rappresenta uno di questi casi.francesco motta2

In seguito all’esperienza coi Criminal Jokers, con cui ha inciso due album, e alla militanza come fonico e polistrumentista per artisti più o meno affermati, Motta pubblica il suo primo album solista intitolato La fine dei vent’anni (2016), che esce per Woodworm.  Ma cos’è La fine dei vent’anni? “È un po’ come essere in ritardo / non devi sbagliare strada / non farti del male / e trovare parcheggio”, come canta nella title track.  È un disco pieno di canzoni d’amore che spesso lasciano velate allusioni malinconiche, come quelle che ti fanno guardare al passato, a ciò che avresti voluto fare ma che, per qualche motivo, è sempre saltato. Dunque pieno di sentimenti, ma anche di plugin che effettano la voce e soprattutto di accordature non convenzionali, diverse dai canonici 440hz, che avvicinano spesso alla musica etnica (es.: Mio padre era comunista).

Il disco contiene brani che fanno pensare ad artisti come Niccolò Fabi e i Tiromancino senza dimenticare Riccardo Sinigallia, produttore dell’album e co-autore in tre brani, a dimostrazione di quanto l’ex Tiromancino creda nel progetto “Motta”. Non mancano ospiti affermati come Giorgio Canali, Guglielmo Ridolfo Gagliano (polistrumentista di Paolo Benvegnù) e Alessandro Aloisi dei Pan Del Diavolo.
L’influenza musicale che si avverte per prima è proprio quella di Sinigallia: appare latente sin dall’arpeggio introduttivo del brano di apertura, Del tempo che passa la felicità, dove durante un ritmo costantemente incalzante si intrecciano due chitarre arpeggiate in modo molto diverso e in cui si canta di una “magia della noia” come miraggio per l’intera generazione di oggi.
Sono tutti pezzi con lo stampo della canzone d’autore e tuttavia immediati. Questo pregio, che è il maggiore di tutto il lavoro, ha la sua massima chiarezza in Prima o poi ci passerà, scelto come primo singolo estratto. Questo, però, non significa che manchino brani più arrabbiati. È il caso di Se continuiamo a correre, che vede la partecipazione di Aloisi in una ben riuscita commistione di voci, mentre Roma stasera è forse il brano che – pur conservando un sottostrato pop – più degli altri esprime quel senso punk della voglia di perdersi fregandosene delle conseguenze… almeno per una sera.
Chiudono la tracklist i due episodi in cui la chitarra è di Giorgio Canali: Una maternità (E d’improvviso ti accorgi / di quel poco che sei / conservi i ricordi per farci un incendio / ti sei abituata alla perplessità / e rimani in silenzio / in attesa del resto / alla cassa del bar)  e Abbiamo vinto un’altra guerra, poetica e arresa nel descrivere il percorso di una coppia che ormai procede per inerzia, schiacciata dalla maledetta forza dell’abitudine, e che regala probabilmente il più bel momento dell’album cantando: “Non possiamo riparare / Sono finiti gli argomenti / La testa sulle spalle / Le spalle sopra i denti”.

Insomma, la fine dei vent’anni è il raggiungimento dell’età adulta in cui Motta ha anche la sensibilità per mettersi a nudo e parlarci di gioie, malinconie, del suo rapporto con la famiglia e con la vita, attraverso canzoni ricercate e spesso molto orecchiabili. Prosit!

Gianluca De Serio

Grande successo per i vini calabresi all’edizione 2016 del Vinitaly

VERONA – Si è aperta l’edizione 2016 del Vinitaly, la celebre rassegna vitivinicola italiana, famosa in tutto il mondo. Una rassegna a cui, anche quest’anno, la Calabria ha offerto il meglio della propria produzione vitivinicola con “Terre di Cosenza”, riscuotendo il consenso dei più importanti opinion leader presenti. Nel corso del dibattito “Terre di Cosenza dop, il mondo del Magliocco. Presentazione del territorio e dei suoi prodotti”, organizzato dalla Camera di Commercio di Cosenza e dal Consorzio Terre di Cosenza Dop, sono Vinitaly Calabriastati presentati a operatori e stampa di settore i vini della Dop bruzia. In particolare, quest’ultima include un’ampia gamma di uve, molto diverse tra loro e al contempo ricche: Guarnaccino, Mantonico Nero dell’Esaro, Greco nero del Savuto, Arvino, Malvasia, Moscatello di Saracena, Greco, Guarnaccia Bianca, Pecorello, Mantonico Bianco, Verdana e molte altre varietà ancora in fase di vinificazione sperimentale. Una varietà di prodotti, dunque, che racconta una parte di storia del territorio, con la millenaria storia della coltivazione della vite su territori naturalmente differenti inseriti in microclimi vari. Ad accompagnare il viaggio alla scoperta dei sapori vinicoli, prodotti della gastronomia locale, dai salumi prodotti con il suino nero di Calabria, animale che ben si adatta a ogni tipo di alimentazione e proviene da allevamenti non intensivi, al pane di Cuti di Rogliano, a lievitazione naturale con lievito madre e cottura in forno a legna, nato da una sapiente miscela di farine nel solco della tradizione.

I segreti della tradizione vitivinicola cosentina sono stati rivelati ai presenti dalle fonti storiche e aneddotiche dello storico Antonello Savaglio, autore del volume di prossima uscita “Un vino da Signore – La viticultura nelle “terre” di Cosenza tra Cinquecento e Settecento”. Papi e imperatori, come si evince dal racconto storico di Savagli, hanno apprezzato il vino delle terre cosentine, da papa Paolo III Farnese, che decantava le qualità del vino locale al cardinale Ascanio Sforza, all’imperatore Carlo V, amante dei vini delle campagne di Bisignano, serviti nelle cene organizzate in suo onore dal principe Pietro Antonio Sanseverino.  “I vini cosentini – ha spiegato, infatti, Savaglio agli ospiti – racchiudono una storia antica che vede il suo massimo splendore nel Cinquecento. Tante le curiosità rintracciate attraverso lo studio delle fonti, per esempio dagli scritti emerge che il Magliocco fu il vino utilizzato dai Lanzichenecchi per il sacco di Roma, perché considerato un vino capace di dar forza, e il papa Paolo III Farnese lo utilizzava per curare le sue malattie. Dominique Van Denon, un viaggiatore del Settecento descrive il vino calabrese come il migliore d’Italia”.

Vinitaly CalabriaDel resto, le cantine calabresi, aperte a una lavorazione che concentri tradizione e innovazione, sono pronte a presentare a un mercato sempre più esteso. Il Consorzio di tutela dei vini Terre di Cosenza Dop comprende, d’altra parte, una quarantina di aziende e detiene il merito di aver organizzato l’intero territorio della provincia sotto una denominazione unica, attraverso semplici regole di produzione per ottenere il meglio dai vigneti del territorio.

Lo stesso ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, presente all’inaugurazione del Vinitaly, ha dichiarato: “La Calabria è regione di grandi eccellenze paesaggistiche ed enogastronomiche. Queste giornate saranno occasioni enormi per testare alcuni passi avanti importanti e credo sia giusto riconoscere la grande stagione di lavoro realizzato con  la Regione Calabria proprio sul versante agroalimentare in relazione anche ai vostri rappresentanti istituzionali in Parlamento. Io devo constatare che abbiamo misurato dei passi avanti importantissimi e dobbiamo andare avanti perché soprattutto nel mezzogiorno abbiamo un patrimonio ancora inesplorato di potenzialità tra settore primario e terziario avanzato soprattutto per la connessione tra esperienze agricole, enogastronomiche e turismo di qualità. Questa occasione per la Calabria è unica e sono qui per dirvi che siamo con voi e lavoreremo con voi. Andiamo avanti”.

A fargli eco il Governatore della Calabria Mario Oliverio che ha affermato, a sua volta, che “il futuro inizia qui. I nostri vini di qualità sono il simbolo di una nuova Calabria, di una Calabria positiva che unita conquista i mercati internazionali. Grazie all’impegno dei produttori percorriamo la strada di un grande cambiamento. Il vino come energia per accendere i nostri motori, per ripartire e dare la giusta velocità a questa nuova evoluzione”.

Tanti anche gli estimatori celebri del vino e della viticoltura calabrese. Tra questi, lo scrittore Carmine Abbate, vincitore del Premio Campiello 2014, e Marcello Masi, direttore del Tg2, il quale ha dichiarato: “Ho visto in Calabria territori meravigliosi che l’uomo ha tentato di rovinare per decenni, ma oggi ho visto anche la una voglia di riscatto nei volti dei produttori che abbiamo incontrato, abbiamo visto le vigne, le colline, i terreni che sono tornatialla Calabria grazie al lavoro dei calabresi. Questo è il plauso che io posso fare alla Calabria, avete un patrimonio immenso e per anni lo abbiamo sottovalutato tutti. Oggi si è presa maggiore consapevolezza e grandi vitigni si stanno trasformando in grandi vini che già oggi stanno insidiando i grandi vitigni internazionali che abbiamo in  Italia. Complimenti”.

 

 

 

[#SpecialeComiCS] Intervista ai vincitori del 1° e 2° posto al torneo Pokémon

Questa seconda edizione del Cosenza Comics ha organizzato con grande successo il suo primo torneo Pokémon sponsorizzato da Nintendo. Noi di Nerd30 abbiamo intervistato i primi due classificati che si sono dati battaglia con i loro mostricciattoli virtuali.

Carmine: Primo classificato del torneo Pokémon al Cosenza ComiCS.  Come ti chiami?

Antonio: Antonio De Santis.

Carmine: E il secondo classificato invece?

Oscar: Piacere Oscar.

Carmine: Allora complimenti ad entrambi, siete stati bravissimi ho assistito a delle splendide gare. Ma diteci un pò da quanto tempo giocate a Pokémon?

Antonio: Guarda, io con le nuove generazioni gioco da un anno e mezzo, da quando ho preso un 3DS. Avevo accantonato un pò il gioco visto che al momento non ci sono nuovi titoli. Ma ho ripreso a giocare per il torneo e la notte prima del torneo ho ultimato il mio team.

Carmine: Aspetta scusa, hai detto la notte prima?

Antonio: Si, ero molto stanco e alle 10 mi sono addormentato, ma alle 2 mi sono svegliato fino alle 5 per ultimare il team, poi lavoro e infine sono venuto in fiera. Ma devo dire che ne è valsa la pena.

Carmine: Un vero Pokémon Master, e per te invece Oscar?

Oscar: Gioco da quando ho 7 anni e ora ne ho 18, ma anche io nel competitivo gioco da un annetto. Per quanto riguarda il team ho provato diverse combinazioni per una settimana, però alla fine, visto che alcuni Pokémon non interagivano bene col metagame, ho deciso di cambiare tutto e ho portato una squadra creata il pomeriggio del giorno prima della gara.

Carmine: Molto bene, per quanto riguarda gli altri partecipanti, è stato un bel torneo? Vi siete divertiti?

Antonio: è stato un bel torneo, mi sono divertito, anche se avevo perso uno scontro nel girone, ma sono stato ripescato e nelle fasi finali è andata bene. Poi c’è stata una bella finale e grazie a Levitoroccia sono riuscito a vincere, anche se avevo pochi HP.

Carmine: Levitoroccia il solito attacco infame. Le tue impressioni Oscar?

Oscar: Levitoroccia ci vuole sempre. Comunque nel torneo mi sono divertito molto, nella fase iniziale le ho vinte tutte tranne la prima, perché ho fallito 4 volte di fila la mossa Parassiseme, che ha il 90% di possibilità di colpire.

Carmine: Grazie mille per la disponibilità, ancora complimenti ad entrambi!.

Antonio: Grazie e ciao!

Oscar: Grazie a voi.

Carmine Aceto

[#NerdEvents] Corso di Shodo, l’affascinante tecnica della Calligrafia Giapponese

L’associazione NipponiCS, in collaborazione con la Scuola Surya e la Fumetteria Comix Store 2.0 di corso shodoCosenza, organizza un mini-corso introduttivo alla calligrafia giapponese indirizzato ai neofiti che vogliono avvicinarsi a quest’arte.
Durante i tre incontri verranno mostrate le basi dello Shodo, dalla scelta dei materiali alla tecnica con cui tenere il pennello, fino a realizzare a mano i primi “kanji”, i caratteri giapponesi.
Ma lo Shodo non è solo tecnica, è soprattutto un’arte impregnata dello spirito e della cultura orientali, per questo la lezione del 14 sarà seguita da una sessione di meditazione Zen.
Non è necessaria alcuna conoscenza della lingua giapponese né alcuna abilità pittorica, si parte da zero!
I posti sono limitati, solo 10!
Gli istruttori saranno Mayuko Fukakusa, insegnante di lingua giapponese, e Ottaviano Fuoco, maestro di Shodo, di Yoga e di altre arti orientali, nonché monaco Zen.

Il corso si articola in 3 incontri:
Sabato 9 Aprile, ore 16.00, presso Comix Store 2.0, via XXIV Maggio, Cosenza
Giovedì 14 Aprile, ore 19.00, presso Scuola di Yoga Surya, Via Bari 106, Roges
Sabato 16 Aprile, ore 16.00, presso Comix Store 2.0, via XXIV Maggio, Cosenza

Il corso è gratuito, chiediamo solo un contributo di 10€ a testa per recuperare in parte i costi dei materiali provenienti dal Giappone.

Per ulteriori info scriveteci a: associazione.nipponics@gmail.com

 

[#NerdEvents] Torna l’Arduino/Genuino Day

Sono passati già undici anni da quando Arduino/Genuino ha fatto la prima apparizione sul mercato riuscendo a diventare, grazie al suo bassissimo prezzo e alla semplicità di utilizzo, la scheda più amata al mondo.

Anche quest’anno l’HLCS organizza, martedì 5 aprile 2016 dalle 19:00 in poi, l’Arduino Day, per permettere a tutti gli amanti, o semplicemente ai curiosi, di poter vedere e interagire con progetti costruiti con la famosa scheda blu.

Vi lascio, quindi, la pagina sul sito dell’Hlcs per maggiori informazioni.

Mi raccomando, venite numerosi e che l’elettronica open-hardware sia con voi!

Pasquale De Rose

I sapori di Calabria si gustano a Londra

andrea-lio?-calabria-tasteLE CASTELLA (KR) – Un Calabrese a Londra. No, non è un film segreto del mitico Alberto Sordi, bensì la storia a lieto fine di Andrea Liò. Giovane calabrese, nativo di Le Castella, nel crotonese, che nel 2008 ha deciso di intraprendere una nuova avventura e trasferirsi nella capitale britannica. Anni non facili i primi, dovuti soprattutto ai problemi di lingua, lentamente però la dialettica è migliorata e di conseguenza si sono aperte nuove strade lavorative, finché, un anno fa, ha deciso di intraprendere una nuova strada dedicata alla sua regione, aprire un attività commerciale di prodotti tipici calabresi che si chiama Calabrian Taste. Al momento è una piccola attività ubicata nel mercato di Spitafields, uno dei mercati più grandi di Londra, ma l’idea di Andrea è in attesa di trasferirsi in un locale libero per aprire un negozio con annesso winebar che diventi un punto di riferimento per tutti i calabresi di Londra, ma anche per i londinesi che amano la buona cucina.