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Tornano i Free Love con “Mordi Eva”

COSENZA – I Free Love tornano alla ribalta I Free Love con il loro nuovo brano “Mordi Eva”, in collaborazione con Roka produzioni.

Mordi Eva anticipa il loro prossimo disco pieno di inediti e fa emergere alcune caratteristiche legate al nuovo percorso intrapreso dal trio vocale.

Innanzitutto, il brano testimonia un altro lato della musica dei Free Love: è un brano libero, spensierato e volutamente leggero. Mordi Eva è una canzone ironica scritta dagli stessi Free Love e arrangiata con la collaborazione di Roberto Cannizzaro.
Il ritmo ci presenta gli artisti in una veste pop, contemporanea e anche vicina a ciò che oggi siamo abituati ad ascoltare in radio.
Il modo di cantare degli artisti si presenta senza freni e senza schemi da rispettare.

Il video, girato dalla video maker Annalisa Macchione, vede protagonisti volti noti calabresi come l’attrice Larissa Volpentesta, la ballerina Anna Luzzi, ed Elena Vaccaro, ballerina e insegnante di danze orientali.

«Questa canzone è dedicata a chi vuole cambiare, a chi si circonda di amici veri e si lascia alle spallecritiche inutili; a chi non smette mai di crederci ed ha imparato a vedere le cose con occhi diversi, nonostante tutto; a chi vuol fare le cose in grande partendo da se stessi», commenta il trio.

[#Games] Tutte le novità della Pokémon 2019 Press Conference

Questa notte si è tenuto l’evento Pokémon 2019 Press Conference in cui sono state annunciate tutte le novità per quanto riguarda il brand Pokémon.

Vediamo di seguito cosa quali sono

Dopo il grandissimo successo del film, è stato annunciato il seguito del videogioco per 3DS del 2016 Detective Pikachu.
Per Nintendo Switch e mobile verrà lanciata, nel 2020, la piattaforma cloud Pokémon Home, che sarà il successore spirituale della Banca Pokémon. Al momento sappiamo che sarà possibile scambiare i Pokémon catturati da Go, Let’s Go e Spada e Scudo.
E’ in sviluppo la versione cinese di Pokémon Conquest dove verranno introdotte nuove meccaniche di gioco e sarà collegato con i social locali.
Dopo Pokémon Go, che ha reso possibile camminare e catturare mostriciattoli, è stato annunciato anche Pokémon Sleep, che ci permetterà di “interagire” con le nostre creaturine anche durante il sonno. Non si hanno dettagli sul funzionamento dell’app, ma sappiamo che questa applicazione verrà accompagnata dal Pokémon Go Plus+ e da un evento su Pokémon Go dove appariranno più Snorlax.

post-conference-pokemon
Per finire è stato annunciato, sempre per dispositivi mobile, da The Pokémon Company e DeNa, Pokémon Master. Il gioco RPG consentirà al giocatore di affrontare i più forti capopalestra/campioni incontrarti nei vari giochi (Rocco, Camilla, Brock, Blu).

Di certo le notizie non sono mancate e i fan hanno molto materiale su cui speculare, nell’attesa di novità sui titoli principali Spada e Scudo.

Carmine Aceto

[#Nerd30Consiglia] 5 anime da vedere su Crunchyroll

Tornano i consigli anime di Nerd30, dedicati questa volta alla piattaforma di streaming legale Crunchyroll.

Abbiamo selezionato 5 serie anime tra quelle che riteniamo più meritevoli di una visione. Pronti? Si parte!

Sound! Euphonium

sound euphonium

Partiamo con uno dei migliori titoli a stampo musicale degli ultimi anni. Sound! Euphonium è una serie televisiva in 26 episodi (2 stagioni da 13) e uno special (sulla piattaforma è l’episodio 14 della prima stagione), adattamento dell’omonima serie di romanzi di Ayano Takeda. La serie è prodotta da Kyoto Animation, con regia di Tatsuya Ishihara.

Euphonium è una serie di grande maturità, che riesce a portarti a stretto contatto con i personaggi. I rapporti sono gestiti in maniera esemplare e il comparto musicale è dosato alla perfezione. Inoltre la serie colpisce per una realizzazione tecnica impeccabile, in perfetto stile KyoAni, con delle ottime animazioni e un Ishihara in grande spolvero, che utilizza carrelli e movimenti di macchina cinematografici, soprattutto nella prima stagione.

Link: https://www.crunchyroll.com/it/sound-euphonium

Run with the wind

run with the wind

Cosa vuol dire correre? Tra gli anime consigliati non poteva di certo mancare una serie sportiva. Kaze ga tsuyoku fuiteiru è un anime in 23 episodi, prodotto da Production I.G. e diretto da Kazuya Nomura.

Run with the wind è una serie che colpisce fin da subito per le intriganti caratterizzazioni dei personaggi, che nel corso della serie saranno in continua evoluzione, seguendo uno straordinario percorso di crescita. Un anime che riesce a valorizzare il singolo attraverso il gruppo e viceversa, caratteristica possibile solo alle migliori serie sportive. Il character design di Takahiro Chiba riesce a dare valore ai personaggi anche sul lato estetico. Le animazioni sono abbastanza fluide e conferiscono un certo realismo alle scene di corsa.

Link: https://www.crunchyroll.com/it/run-with-the-wind

Tsukigakirei

Tsukigakirei

Tra le serie “romance” vi consigliamo Tsuki ga Kirei, anime originale in 12 episodi prodotto da studio feel. e diretto da Seiji Kishi.

Il primo amore è un sentimento puro, che non è corrotto dalle delusioni che ci colpiscono nell’arco della vita. Tsukigakirei insegna come un rapporto di genuina complicità sia una grande motore di crescita personale. Una serie che trova buona parte della sua forza nella semplicità, senza mai sfociare nella melassa gratuita, ma costruendo una storia raffinata ed emozionante. Tecnicamente la serie ha qualche difettuccio, come una computer grafica abbastanza scadente per animare le persone in strada. D’altro canto abbiamo una buona cura per i fondali e delle belle sequenze in rotoscopio. La regia riesce a valorizzare ogni singolo dialogo tramite la costruzione dell’inquadratura e dell’ambiente. Serie che consiglio anche a chi non ama particolarmente le serie sentimentali.

Link: https://www.crunchyroll.com/it/tsukigakirei

 

Golden Kamuy

Golden Kamuy

Questa volta andiamo su una serie di stampo storico. Golden Kamuy è un anime che al momento conta 24 episodi (2 stagioni da 12 episodi), prodotto da Geno Studio e diretto da Hitoshi Nanba, adattamento dell’omonimo manga seinen di Satoru Noda.

Kamuy è una serie che ha 3 fondamentali punti di forza: i personaggi, l’intreccio e le gag comiche. Se sul lato tecnico abbiamo una serie che zoppica, complice un Geno Studio ancora giovanissimo e con poche maestranze di rilievo, sul lato narrativo l’anime ha veramente tanto da dare, soprattutto grazie ai due personaggi principali.

Link: https://www.crunchyroll.com/it/golden-kamuy

 

A place further than the universe

A place further than the universe

Per concludere abbiamo una delle migliori serie dello scorso anno. A place further than the universe è un anime originale in 13 episodi, prodotto da studio Madhouse e diretto da Atsuko Ishizuka.

Un meraviglioso viaggio di crescita delle 4 protagoniste, uno slice of life di quelli che non si vedono molto spesso. Sora yori mo Tooi Basho è una di quelle serie che ti ricordano il perché amiamo tanto l’animazione. Tecnicamente l’anime è realizzato veramente molto bene, con delle ottime animazioni e una regia di grande sensibilità. Sicuramente la serie preferita dal sottoscritto tra quelle disponibili sulla piattaforma.

Link: https://www.crunchyroll.com/it/a-place-further-than-the-universe

Antonio Vaccaro

[#NerdReview] Detective Pikachu, un giallo con un Pokémon giallo – Recensione

Detective Pikachu è arrivato al cinema tra aspettative e molte sorprese.

Non avrei mai immaginato di andare al cinema a vedere alla prima un film live-action sui Pokèmon. Per quanto fossi titubante, però, il mio essere fan di quelle creature così diverse tra loro, mi ha portato ad alzare la cornetta e chiamare colui che in redazione è il più esperto del settore: il nostro Chamix.

Armati di sanissimi dubbi e una flebile speranza ci siamo avventurati nella visione di questa pellicola della durata di soli 104 minuti e ne siamo usciti con il sorriso sulle labbra. Il film ci ha soddisfatti, ci ha dato la giusta dose di comicità, emozioni e meraviglia superando le nostre aspettative.

Andiamo, però, a scoprire nel dettaglio ciò che abbiamo trovato di positivo e negativo.

LA STORIA

La trama del film ricalca più o meno quella dell’omonimo videogioco per 3DS. Aggiunge qualche porzione nel finale rivelando quello che avviene dopo e velocizza il tutto per adattarlo al mezzo cinematografico. Alcune scene, però, vengono cambiate e vediamo infatti il combattimento con Charizard (assente nel gioco) e facciamo la conoscenza della giornalista della CNM già nel primo quarto di film. Seppure in alcune parti sia prevedibile, la storia è capace di grandi momenti sia di azione che di emozione, senza trascurare la componente investigativa tipica dei gialli. Lievemente differente anche l’ambientazione. Nel film ritroviamo infatti un contesto quasi cyberpunk con molte luci al neon e tecnologia avanzata che convive coi più tradizionali chioschi di sushi per le strade. Piccola nota per gli amanti del franchise: il Mewtwo presente all’interno del film è lo stesso del film animato Pokémon il film – Mewtwo contro Mew del 1998.

IL CAST

Gli attori hanno assunto il compito di far immedesimare il pubblico nel mondo dei Pokémon: lo stesso universo narrativo e immaginifico in cui molti fan della serie vorrebbero vivere come allenatori. Il giovane Justice Smith, attore principale del film, è alla sua quinta pellicola e riesce a rappresentare al meglio il complesso background del protagonista dell’omonimo videogioco, trasmettendo il peso di un vissuto non proprio rose e fiori.

Insieme a lui c’è Ryan Reynolds che con la sua voce anima uno dei testimonial più importanti di casa Nintendo: Pikachu. Seppure siamo tutti abituati a vedere il piccolo Pokémon elettrico in modo amorevole e amicale, Reynolds riprende bene la sua controparte del videogioco rendendolo diverso, più accattivante e maturo. Da notare che l’anima metartistica di Reynolds emerge anche in questo film. Detective Pikachu è infatti disseminato di easter eggs e riferimenti a moltissimi meme famosi sul web, dal più classico “non puoi litigare con tuo padre, se non hai un padre” alla sequenza dell’ingresso di Tim nella casa a Ryme City che cita Mamma, ho perso l’aereo e la famosa scena di Angels with Filthy Souls.

COMPARTO VISIVO

Tutti i Pokémon, come abbiamo visto anche nei trailer e nelle featurette prima dell’uscita della pellicola, sono fatti in computer grafica. Allo stesso modo gli alti palazzi e buona parte della scenografia. Gli innesti però non sono affatto chiassosi e si amalgamano molto bene con i soggetti reali e così anche i Pokémon che riescono ad essere molto espressivi. Però, la domanda che tutti ci siamo posti prima della visione è: “Quanti Pokémon ci sono? C’è il mio preferito?”.

In effetti, in Detective Pikachu c’è un gran quantitativo di Pokémon che spaziano dalla prima generazione fino a quelli trovati nella regione di Kalos. Perciò, se il vostro preferito è tra questi c’è una buona possibilità di vederlo. Una delle pecche che abbiamo riscontrato, però, è che seppure nella prima parte del film ci sia uno tsunami di creature differenti, a lungo andare, soprattutto nella seconda parte, si ripetono più e più volte gli stessi Pokémon, guastando quella sensazione di meraviglia iniziale. Nel complesso però la CGI è molto gradevole, la fotografia è eccellente e favorisce la grande gamma di colori delle piccole creature senza falsare in toni troppo saturi. Bisogna però fare un applauso al riguardo che hanno avuto per la verosimiglianza delle creature, che rispettano a pieno le voci del Pokédex per le caratterizzazioni.

Questo particolare è evidente fin dalle prime scene in cui il protagonista cerca di catturare il piccolo Cubone. Il Pokédex infatti recita: “Porta il teschio di sua madre come elmetto. Il suo verso, che fa eco nel teschio, è una triste melodia.” Tim lo trova così in una pianura a piangere e poi arrabbiarsi non appena il protagonista nomina il teschio della madre defunta. Altri esempi li abbiamo con le emicranie di Psyduck che causano esplosioni psichiche o con Charizard a cui non bisogna toccare la fiamma presente sulla coda.

AUDIO E COLONNA SONORA

Ogni Pokémon, come sappiamo, ha un proprio verso particolare. Di solito questo viene presentato come il nome ripetuto molteplici volte in diverse eccezioni ed intonazioni. Tuttavia, siamo rimasti piacevolmente sorpresi di trovare un leggero cambio di rotta, per cui finalmente i Pokémon riescono ad avere una propria voce (non è una battuta su Ryan Reynolds). Alcune creature, come Bulbasaur, Charizard, Mr. Mime, Snubbul… fanno dei versi (o non versi in caso di Mime) inerenti alla loro grandezza e atteggiamento. Certo, non tutti, ma è di sicuro un punto d’inizio per un futuro più realistico. Da notare un particolare easter egg nella scena che vede Pikachu cantare una canzone la cui melodia è presa direttamente dal sopracitato primo film sui Pokèmon.

CURIOSITÀ

Altre curiosità provenienti dal film riguardano la mitologia Pokémon e la regione in cui sarebbe inserita Ryme City. Nella camera del protagonista possiamo notare il poster della Lega di Sinnoh. Più avanti nel film vediamo anche le statue raffiguranti le tre divinità della medesima regione (Palkia, Dialga ed Arceus) e, per chi non l’avesse notato, la giornalista a cui Lucy ruba il tesserino si chiama Cynthia (nome originale della campionessa Pokémon della Lega di Sinnoh nel videogioco). Inoltre, è la prima volta che Arceus viene deliberatamente tirato in causa da un Pokémon per un evento accidentale infausto. E, seppure possa sembrare una gag per ridere, dona alla figura divina del Pokémon creazione il suo giusto posto nel pantheon e nell’universo in cui è inserito.

IN CONCLUSIONE

Nel complesso, Detective Pikachu ci è piaciuto. Ne siamo rimasti sorpresi e abbiamo riso nel raccontarci i dettagli alla fine della proiezione. Non siamo di fronte ad un capolavoro del cinema ma concordiamo nell’affermare che

“Detective Pikachu è il miglior film Live-Action tratto da videogioco fino ad ora realizzato”.

Daniele Ferullo & Carmine Aceto

[#Disney] Annunciati i prossimi film fino al 2027, ancora Marvel e Star Wars

La Disney non va mai in vacanza e ha annunciato tutta la sua programmazione fino al 2027.

Avete capito bene, la casa di produzione di Topolino proprio nella giornata di ieri ha svelato le nuove uscite cinematografiche per i prossimi 8 anni. E le sorprese naturalmente non sono mancate.

D’altra parte, dopo l’acquisizione della Fox per 71 miliardi di dollari, Disney ha consolidato il proprio monopolio sull’industria cinematografica e la programmazione svelata ieri sembra dimostrarlo: non si tratta più di competere con altre grandi case di produzione, ma di non fare concorrenza a se stessa. Forte dello strepitoso successo al botteghino di Avengers: Endgame, si è scelto di continuare a puntare sul Marvel Cinematic Universe. Oltre a questo, una volta conclusa la saga degli Skywalker, Star Wars tornerà con una nuova trilogia dopo qualche anno di meritata pausa. Tra gli altri franchise che vedranno un ritorno sulle scene, anche Avatar e Indiana Jones.

Ma vediamo più nel dettaglio cosa si è scoperto, sebbene ne sapremo di più ad agosto con il D23 di Disney.

DISNEY E PIXAR

Disney avrà cura dei propri classici, sia cartoon che live-action. A breve debutteranno Aladdin (22 maggio), Il Re Leone (21 agosto) e Maleficent 2 (ottobre). Nel 2020 sono previsti due live-action: Mulan e Cruella, su Crudelia De Mon interpretata dall’attrice premio Oscar Emma Stone. Poi, nei prossimi 7 anni, sono previste altre 9 pellicole live-action, adattamenti di grandi classici e non. Per quanto riguarda l’animazione, oltre Frozen 2 di questo novembre, arriveranno altri 3 titoli nel 2020, 2021 e 2022.

Grande lavoro anche in casa Pixar, con due film nel 2020 e 2021 e ben 2 nel 2022. Già annunciato Onward per il marzo 2020.

MARVEL

Oltre Endgame che ha posto un’epica conclusione a un ciclo di 21 film e a Spider-Man: Far From Home che chiuderà la Fase 3, l’universo Marvel continua ad avere un posto d’onore nei piani della Disney, complice questa ondata di successo. Ben 8 le pellicole confermate al momento, ch potrebbero anche aumentare: i primi due sono previsti per il maggio e il novembre del 2020. Dovrebbe trattarsi dello stand-alone dedicato alla Vedova Nera di Scarlett Johansson, presumibilmente un prequel, e di uno tra Shang-Chi (il Maestro del Kung-Fu poi unitosi ai Vendicatori) e Gli Eterni. Altri 3 sono previsti nel 2021 e altrettanti nel 2022. Tra i titoli certi si contano i sequen di Doctor Strange, Black Panther e Captain Marvel e il volume 3 di Guardiani della Galassia.

STAR WARS

Star Wars termierà questo dicembre la saga degli Skywalker, come annunciato in precedenza, dopodichè si prenderà una nuova pausa. Probabilmente, su questa decisione potrebbe aver influito il mancato ma sperato successo dello spin-off dedicato al fuorilegge più amato della galassia lontana lontana Solo: A Star Wars Story. Negli anni lasciati liberi da Avatar, però, tornerà anche la saga di Lucas. È infatti prevista una nuova trilogia, che uscirà ogni due anni, nel 2022, 2024 e 2026. Inizialmente erano previste una trilogia di Rian Johnson, già regista del controverso Gli ultimi Jedi, e una realizzata da Benioff e Weiss, showrunners di Game of Thrones. Non è chiaro quale vedrà la luce.

AVATAR

Ben 4 le pellicole sequel previste per Avatar, campione di incassi al botteghino mondiale, ora insidiato dalla corsa di Avengers: Endgame. La pellicola sui giganti blu di James Cameron tornerà al cinema nel dicembre 2021 e poi le altre tre pellicole debutteranno, ad anni alterni, nel 2023, 2025 e 2027. Come dicevamo, Disney è bene attenta a non far concorrenza a se stessa sovrapponendo le proprie uscite.

FOX

Con l’acquisizione di Fox, Disney si è assicurata aggiunte di una certa importanza. Ad agosto di quest’anno uscirà nelle sale The Art of Racing in the Rain con Kevin Costner, a settembre Ad Astra con Brad Pitt. Nel 2020 invece arriva finalmente il tanto atteso The New Mutants, pellicola legata al ciclo degli X-Men. A dicembre dello stesso anno è previsto un nuovo film di Steven Spielberg, il remake del celebre West Side Story. E nel 2021, dopo molte peripezie, dovrebbe vedere la luce il quinto capitolo dell’intramontabile Indiana Jones, interpretato da Harrison Ford e sempre diretto dal regista di Jurassic Park.

CALENDARIO COMPLETO

2019

  • Tolkien, 10 maggio (settembre in Italia)
  • Aladdin, 24 maggio (22 in Italia)
  • X-Men: Dark Phoenix, 7 giugno (6 in Italia)
  • Toy Story 4, 21 giugno (26 in Italia)
  • Stuber, 12 luglio
  • Il Re Leone, 19 luglio (21 agosto in Italia)
  • The Art of Racing in the Rain, 9 agosto
  • Ready or Not, 23 agosto
  • Ad Astra, 20 settembre
  • The Woman in the Window, 4 ottobre
  • Maleficent: Mistress of Evil, 18 ottobre
  • Ford v. Ferrari, 15 novembre
  • Frozen 2, 22 novembre
  • Star Wars: The Rise of Skywalker, 20 dicembre (18 in Italia)

2020

  • Underwater, 10 gennaio
  • Film Kingsman senza titolo, 14 febbraio
  • Call of the Wild, 21 febbraio
  • Onward, 6 marzo
  • Mulan, 27 marzo
  • The New Mutants, 3 aprile
  • Film Marvel senza titolo, 1 maggio
  • Artemis Fowl, 29 maggio
  • Film Pixar senza titolo, 19 giugno
  • Free Guy, 3 luglio
  • Bob’s Burgers, 17 luglio
  • Jungle Cruise, 24 luglio
  • The One and Only Ivan, 14 agosto
  • Death on the Nile, 9 ottobre
  • Film Marvel senza titolo, 6 novembre
  • Ron’s Gone Wrong, 6 novembre
  • Film Disney Animation senza titolo, 25 novembre
  • West Side Story, 18 dicembre
  • Cruella, 23 dicembre

2021

  • Film Marvel senza titolo, 12 febbraio
  • Nimona, 5 marzo
  • Live-action Disney senza titolo, 12 marzo
  • Film Marvel senza titolo, 7 maggio
  • Live-action Disney senza titolo, 28 maggio
  • Film Pixar senza titolo, 18 giugno
  • Indiana Jones senza titolo, 9 luglio
  • Live-action Disney senza titolo, 30 luglio
  • Live-action Disney senza titolo, 8 ottobre
  • Film Marvel senza titolo, 5 novembre
  • Film Disney Animation senza titolo, 24 novembre
  • Avatar 2, 17 dicembre

2022

  • Film Marvel senza titolo, 18 febbraio
  • Film Pixar senza titolo, 18 marzo
  • Film Marvel senza titolo, 6 maggio
  • Live-action Disney senza titolo, 27 maggio
  • Film Pixar senza titolo, 17 giugno
  • Live-action Disney senza titolo, 8 luglio
  • Film Marvel senza titolo, 29 luglio
  • Live-action Disney senza titolo, 7 ottobre
  • Live-action Disney senza titolo, 4 novembre
  • Film Disney Animation senza titolo, 23 novembre
  • Film Star Wars senza titolo, 16 dicembre

2023

  • Live-action Disney senza titolo, 17 febbraio
  • Avatar 3, 22 dicembre

2024

  • Film Star Wars senza titolo, 20 dicembre

2025

  • Avatar 4, 19 dicembre

2026

  • Film Star Wars senza titolo, 18 dicembre

2027

  • Avatar 5, 17 dicembre

 

 

 

 

 

Terzo cd per i Calabria Logos

COSENZA – Una nuova raccolta di musica e canti popolari calabresi, prevalentemente d’autore ma non mancano alcune rielaborazioni di canti appartenenti alla tradizione orale.

Riscoperta e rivalutazione, dunque, delle tradizioni popolari calabresi.

Si tratta del nuovo lavoro, dal titolo eloquente “Mari Mari”, dei Calabria Logos che contiene sedici brani che sono frutto di un’attenta e meticolosa ricerca di suoni e di echi tipicamente popolari che rischiano di perdersi in una terra che accoglie, inevitabilmente, moderne proposte musicali.
«Una terra che – raccontano – dovrebbe dare più attenzione alle proprie tradizioni e alla propria storia culturale».

Leader della formazione cosentina è Carlo Grillo, autore di quasi tutti i brani del disco!

La tracklist dell’album:

Mari Mari  (Carlo Grillo)

Canto del cantastorie  (G. Deni – C. Grillo)

Re Bifè  (Otello Profazio)

Za Rosa  (Carlo Grillo)

Arbiru  (Carlo Grillo)

Cosentino s week  (T. Chiappetta – C. Grillo)

A Campana  (Carlo Grillo)

Famme lu suonnu  (Trad. – C. Grillo)

Si vu amata  (Carlo Grillo)

Don Già  (T. Chiappetta – C. Grillo)

Ninna nanna sarda  (Tradizionale)

Giginu u miagliu du Cimbalinu  (T. Chiappetta – C. Grillo)

U lamientu di lu cumpagnu  (D. Salerno – C. Grillo)

Gallinella zoppa zoppa  (Carlo Grillo)

Lu mbidiusu jettaturu  (D. Salerno – C. Grillo)

Ma un è cussì  (G. Deni – C. Grillo)

[#NerdInterview] Mirco Zomparelli, lo scrittore che omaggia i Ghostbusters

Il mondo dell’editoria italiana porta ogni giorno tra le nostre mani piccole perle che spesso sono in grado di ricordarci i momenti migliori della nostra infanzia.

Libri che ci strappano prepotentemente dalla routine, per portarci in un luogo confortevole e familiare. Abbiamo fatto due chiacchiere con Mirco Zomparelli, scrittore romano giunto alla sua terza pubblicazione. Innamorato dei Ghostbusters, li ha voluto omaggiare con Shandor nel loro 35esimo compleanno dalla data di uscita della pellicola sul grande schermo.

Chi è Mirco Zomparelli?

Mirco Zomparelli è un appassionato come tanti del mondo fumetti e del cosplay. Mi ritengo da sempre il nerd meno nerd che esista, ma frequentare le fiere e conoscere persone fa vivere meglio. Sono amante di film, fumetti, action figures e modellismo.

Quando hai iniziato a coltivare la tua passione per la scrittura?

Mi sono avvicinato al mondo della scrittura per puro caso, era il 2013 quando avevo deciso che per la nascita del mio primo nipote volevo fare qualcosa di assolutamente personale e non comune. Da grande appassionato di James Bond quale sono, mi sono dilettato con una mia storia inedita. Mai avrei pensato che sarebbe stato alla base di una trilogia e mai avrei creduto che un giorno sarebbe stato pubblicato.

E’ in uscita il tuo terzo romanzo, Shandor, con come protagonisti i GhostBusters. Raccontaci come nasce l’idea per questo nuovo libro.

Il prossimo giugno la pellicola americana festeggerà i suoi primi 35 anni, e avevo voglia di rendergli omaggio nel migliore dei modi. Sono cresciuto con il mito dei Ghostbusters e un bel giorno ho analizzato che in fin dei conti un unico filo conduttore all’interno dell’universo degli acchiappafantasmi non esisteva. Le prime due pellicole, la serie animata “The Real”, il videogioco del 2009 e la recente serie a fumetti non legavano tra loro. Dopo una lunga riflessione sono riuscito a trovare quel particolare che mancava e la cosa incredibile è che la risposta era da sempre sotto gli occhi di tutti.

Come ti sei sentito nello scrivere una storia per i tuoi eroi di infanzia?

Uscivo già dall’esperienza con Scacco Fatale e Doppio Zero, le mie due precedenti pubblicazioni con come protagonista James Bons, quindi ho deciso di approcciarmi a questo nuovo romanzo in maniera diversa. Devo dirti che fino ad ora, da quando ho intrapreso questo percorso da scrittore, i momenti della stesura di Shandor sono stati i migliori. Mi sembrava di esser tornato bambino, nella mia testa i personaggi che amavo da piccolo erano tornati in azione e immaginarli di nuovo tutti insieme mi ha fatto emozionare.

Hai pubblicato altri due romanzi inediti basati sulla figura di James Bond, come mai hai deciso di cambiare genere e protagonisti?

In tutta onesta forse era subentrata un pochino di stanchezza: stavo legando la mia esperienza come scrittore esclusivamente a un personaggio e dopo qualche anno stava iniziando a soffocarmi. Al di fuori di 007 non avevo scritto altro e il bisogno di provare qualcosa di diverso, di nuovo, ha avuto la meglio.

Che progetti hai in futuro?

Il futuro per il momento è ben delineato, per il prossimo anno è in programma l’uscita del capitolo conclusivo della mia trilogia bondiana e poi i miei sforzi e le mie idee si concentreranno su una storia inedita, metterò da parte James Bond e Ghostbusters e per la prima volta non scriverò su un personaggio già noto al grande pubblico.

 

Miriam Caruso

[#NerdSeries] Giro di boa per American Gods: vale la pena continuare?

Lunedì 8 aprile ha segnato un traguardo importante per la serie tv di casa Starz, American Gods.

La serie ha infatti superato metà stagione, arrivando al quinto episodio. La domanda che però ci si pone è: come ci è arrivata?

Arrancando. Questa seconda stagione si trascina episodio dopo episodio con pochi colpi di scena a tenere alta l’attenzione. Diluisce le scene con lunghi dialoghi che, seppur pregnanti di significato, si protraggono con lunghe pause che rubano minuti preziosi ai fatti e alle rivelazioni.

PROTAGONISTI VECCHI E NUOVI

Il protagonista di American Gods, Shadow (Ricky Whittle), si muove in modo caotico, facendo un passo indietro nella sua consapevolezza a inizio stagione proprio quando, al termine della prima, c’era la speranza di vedere un miglioramento. Molto spesso è KO o comunque inabilitato e perfino il flashback che dovrebbe raccontare la sua storia si rivela molto noioso. C’è però da dire che se il protagonista è fiacco, i comprimari e i personaggi secondari dominano la scena e si rivelano capaci di grandi prodezze.

Laura Moon (Emily Browning) e Mad Sweeney (Pablo Schreiber) si mostrano molto più centrali nella stagione, caratterizzati da una crescita sia nel rapporto che come singoli. Tuttavia, manca il ritmo incalzante e umoristico dei racconti della prima stagione. Manca l’azione contestualizzata che spesso viene ridotta a combattimenti con ondate di nemici che vengono eliminati come burro. Manca un Odino (Ian McShane) carismatico, che viene superato perfino da Anansi (Orlando Jones) e Bilquis (Yetide Badaki) che si mostrano più decisi nell’interpretazione e nel manovrare i fili della trama.

Tra i nemici, vediamo una blanda interpretazione per quanto riguarda Media che, se nella prima stagione, è una spanna al di sopra sia di Mr. World che di Techboy, con la sua riconfigurazione si svilisce in apparizioni con poche righe di dialogo e un unico “assolo” nell’episodio 3. Techboy (Bruce Langley) è di sicuro il protagonista tra le divinità moderne e riesce nell’intento di superare l’atteggiamento da bambino capriccioso che si era imposto dalla prima stagione e si arriva perfino ad empatizzare con lui.

IL PUNTO SU METÀ STAGIONE

In parole povere, sembra essere una seconda stagione dedicata maggiormente ai personaggi secondari che ai principali. Questo però non vuol dire che le idee e la filosofia dietro gli episodi non vengano espresse a dovere. Tematiche come la globalizzazione, la privacy e la sicurezza sono trattate con metafore attuali. Ancora, la battaglia per la libertà razziale viene espressa in maniera eccellente dal trio Anansi, Bilquis e Ibis. Per questo sicuramente dovremmo ringraziare l’autore originale dell’opera, Neil Gaiman, poiché le tematiche vengono trattate in maniera simile al testo originale.

La fotografia è ancora eccellente, la costruzione delle scene è buona e anche il montaggio è ottimale insieme al comparto sonoro e le musiche. L’unica pecca è nella struttura degli episodi che con la loro lentezza rovinano la godibilità della serie.

Speriamo in una ripresa nella seconda parte della stagione di American Gods e che Charles “Chic” Eglee, showrunner del terzo capitolo, riesca a fare meglio per questa serie che merita di essere trattata con i guanti d’oro.

Daniele Ferullo

Note D’Artista, cinque giorni dedicati ad Alfonso Rendano

COSENZAI cinque giorni dedicati ad Alfonso Rendano si sono conclusi il 5 Aprile, in concomitanza con l’anniversario della sua nascita.

Note D’artista, l’evento organizzato dall’associazione Gommalacca e patrocinata dal Comune di Cosenza, si è così concluso nel migliori dei modi nella sala Quintieri insieme a tutti gli studenti dei workshop, gli insegnanti e ad un gran numero di spettatori illustri tra cui anche l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Maria Francesco Corigliano.

La serata finale ha avuto inizio alle 19 insieme a Quirino Calderone, Roberta Bordone e Gianluca Gallo, che hanno espresso la loro arte attraverso disegni a tema musicale, successivamente si è esibito il Parco Tommaso Campanella che ha messo in scena la pièce “Le melodiose note del Rendano” durante il quale gli spettatori hanno potuto ascoltare la storia del compositore Alfonso Rendano attraverso le parole, i costumi e la professionalità degli attori teatrali. Al termine della rappresentazione sono entrati gli studenti del Liceo musicale I.S.S. Lucrezia Della Valle, i quali hanno fatto ascoltare il prodotto dei tre giorni di Workshop insieme a Dario Della Rosa su Alfonso Rendano, in una esecuzione impeccabile sia del brano del compositore e pianista “Chant Du Paysan” sia del famoso secondo brano “O fortuna” tratto da Carmina Burana. Durante il concerto scorrevano sullo schermo i disegni del Workshop di ritratto d’autore, tenuto da Roberta Bordone, che hanno mostrato il pianista e la sua storia attraverso stili diversi e complessi.

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Dopo gli applausi si sono riuniti sul palco Dario Della Rosa e i membri del Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio”, riproducendo in chiave jazz quattro famosi brani di Rendano e donando un tocco di modernità alle composizioni classiche. Francesco di Bella si è poi aggiunto all’ensemble, dando inizio al concerto a cui, dopo una pausa, si è aggiunto anche l’ISS Lucrezia della Valle, concludendo così la serata in un’atmosfera che univa l’armonia dell’acustico e la delicatezza degli archi.

Questi cinque giorni sono stati ricchi di cultura e hanno radicato negli studenti e negli spettatori la conoscenza su di un artista che si stava perdendo nei meandri del tempo e dei libri di storia. L’evento Note d’artista è riuscito a ridare tridimensionalità ad Alfonso Rendano, consegnando al contempo un messaggio importante: l’importanza della conservazione della memoria storica e culturale del territorio calabrese.

Daniele Ferullo

Fumettart Festival, il 3-4-5 maggio la prima edizione a Melito di Porto Salvo

Nei prossimi 3-4-5 maggio si terrà la prima edizione di “FumettArt Fest”, il prima fiera del fumetto di Melito di Porto Salvo.

La fiera è organizzata da FumettArt Academy la nuova realtà accademica legata al mondo del fumetto a Reggio Calabria e l’ Associazionene Culturale Circolo Meli di Melito di Porto Salvo, che da diversi anni ospita nella propria sede un corso di fumetto in continua crescita.

FumettArt Fest si propone di diventare un punto di riferimento per le fiere del fumetto nel territorio reggino e non solo, ospitando artisti del fumetto, mostre, gare di cosplay, youtubers, giochi di società e videogames, il tutto nella splendida cornice paesaggistica di Melito di Porto Salvo.

La fiera verrà divisa in diverse Micro Aree:

Area conference: dove si terranno secondo la programmazione workshop, masterclass, presentazioni, conferenze.
Artist Alley: dove si troveranno autori e case editrici.
Zona stand: dove si troveranno gli stand commerciali.

Il comune di Melito di Porto Salvo ha già dimostrato negli anni una particolare attenzione al mondo del fumetto e della cultura pop, divenendo nel tempo un luogo fertile per la crescita artistica di giovani talenti del luogo.

Per ulteriori informazioni, scrivere alla mail info.festfumettart@gmail.com  o visitare le pagina facebook ufficiali dell’evento Fumettart Fest e FumettArt Academy.