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[#PokemonGo] Scoperto Meltan, il Pokémon Bullone

Da qualche giorno su Pokémon Go è apparsa una nuova creatura “misteriosa”.

Si tratta di Meltan il Pokémon Bullone che si aggiunge all’elenco dei tipo acciaio, infatti il suo intero corpo è composto da acciaio liquido.

meltan-pokemon-go

Inizialmente, catturando Meltan, ci si ritrovava con dei Ditto che ne avevano copiato le sembianze, ma successivamente i Professori Oak e Willow (rispettivamente Pokémon Let’s Go e Pokémon Go) hanno iniziato a studiare il fenomeno e presto ci saranno nuovi aggiornamenti. Intanto l’unica cosa certa è che per poter ottenere Meltan in Pokémon Let’s Go dovremo prima catturarlo sui nostri cellulari.

https://youtu.be/5xrVf_PxJZA

Carmine Aceto

[#SpecialeStrade] Intervista con Giulio Rincione [VIDEO]

Durante le Strade del Paesaggio abbiamo avuto il piacere intervistare Giulio Rincione, disegnatore e insegnante presso la scuola internazionale di Comics di Napoli, che ci ha parlato dei suoi progetti in corso e dell’attività di insegnante.

Ci ha inoltre concesso qualche piccola anteprima su suoi nuovi progetti. Buona Visione!

Intervista a cura di Miriam “My” Caruso
Riprese e Montaggio a cura di Daniele “MrInk” Ferullo

[#Games] L’apocalisse tecnologica arriva su Hearthstone

PER LA SCIENZA!

Lo scorso 10 luglio è stata annunciata la nuova espansione di Hearthstone “Operazione Apocalisse”, che ha come tema appunto la scienza. Il protagonista è l’amato Dottor Boom e reintroduce i servitori di tipo “robot”.

hearthstone espansione

Con Boscotetro abbiamo praticamente visto solo l’introduzione di mazzi pari e mazzi dispari, questa volta la Blizzard ha voluto strafare aggiungendo parecchie novità:

Una nuova meccanica, magnetismo

Giocando un servitore con magnetismo alla sinistra di un robot, permetterà di fonderli, unendone statistiche ed effetti.

Carte Omega

Sono carte normali, che ottengono effetti aggiuntivi se giocati quando si hanno 10 cristalli di mana.

Nuove magie leggendarie

Oltre alle “vecchie” quest di Un’Goro, ogni classe avrà una nuova magia leggendaria.

Nuovo aspetto per lo stregone

Acquistando il pre-order si otterrà l’aspetto “Mecha Jaraxxus”.

Carte progetto

Sono magie che aiutano entrambi i giocatori.

Una nuova carta eroe per il guerriero

Mostrata per metà nel video di presentazione dell’espansione, il Dott Boom il genio folle, leggendaria dal randomico potere eroe.

Tra carte Omega e le magie leggendarie non proprio economiche (in termini di mana), si prospetta un meta che possa abusare dei rantoli di morte e più orientato verso il late game.

L’espansione sarà disponibile dal 7 agosto, ma dal 21 anche in questa espansione verrà rilasciata una modalità single player, la “Puzzle lab” in cui saremo messi davanti a 4 minigiochi:

Letale

Dovremo sconfiggere il nemico in un turno.

Riflesso

Dovremo far in modo che il nostro lato del campo sia identico a quello nemico.

Piazza pulita

Si vince eliminando tutti i servitori dal campo.

Sopravvivenza

Lo scopo sarà curarsi il più possibile per resistere al nemico.

araldo celestiale hearthstone

Come sempre sono partite le fantacombo per i mazzi, ma vi lasciamo con una domanda: secondo voi quale sarà il “Millhouse” di questa espansione?

Io punterei su “Araldo Celestia”, anche se “Robo’Thun” non scherza.

Giulio Ciambrone

[#NerdCuriosity] Momo, ultima creepypasta e “giappo-bufala” del web

È da un qualche settimana che impazza sui social il fenomeno “Momo”.

Un numero sconosciuto contatta gli utenti, nell’avatar la foto di un’orribile donna con il viso deformato, occhi fuori dalle orbite e ghigno malefico, degna di un film di Tim Burton, che costringe i malcapitati a passare foto inquietanti di chat in chat per sfuggire ad una tremenda maledizione.

Ma niente paura

Non è nessuno spirito maligno pronto a prendervi l’anima, quanto piuttosto è interessata al vostro portafogli: ebbene si, probabilmente si tratta di un modo “simpatico” dell’utente che l’ha immesso sui social di prosciugare il vostro credito, quindi è assolutamente da evitare, chattare e rispondere al numero in quanto non sicuro e potrebbe portarvi anche virus e commettere crimini informatici, come furto di dati sensibili.

Ma da dove ha origine “Momo”? Chi/cosa è realmente? La risposta ci viene direttamente dal pazzo Giappone.

“Momo” non è altro che una scultura esposta alla Vanilla Gallery di Tokyo con origini sconosciute, cosa che ha scatenato subito storie orribili e spaventose. Se si fa un giro sui canali video di storie paranormali, vedremo già gente che tratta il caso come un nuovo “Slenderman”, altra bufala popolarissima e che ha dato vita a moltissimi videogiochi horror. Una delle storie legate a “Momo”, infatti, è che sarebbe possibile chattare con lei a una certa ora della notte e l’utente che la contatta non deve farle scrivere più messaggi uno dopo l’altro. Se la sfida viene vinta, all’utente aspetta una ricompensa (di cui nessuno sa nulla), ma se la sfida viene persa, si scompare senza lasciare traccia. Tutto questo, ovviamente, è falso.

Curioso è come una sola foto possa “viralizzarsi” così a macchia d’olio tra l’utenza dei social; tuttavia, è anche curioso come i giapponesi sappiano creare ogni volta creature che non ci fanno dormire la notte.

Vittoria Aiello

Wallace House, I sogni vanno maneggiati con cura

Che siano gli uffici della Green Moon o Pacific City questa frase è di casa; perché sfogliando il primo volume di Wallace house è di sogni che si parla.

Sceneggiato da Davide Mirabello, trasposto su carta dalla coppia Pietrangeli/Scarafia e realizzato tramite crowdfunding, Wallace House rappresenta il primo, solido ed entusiasmante capitolo di un’ambiziosa graphic novel divisa in tre parti made in Cosenza.

Le prime pagine del fumetto ci trasportano tra i ricordi di Joe Santana, per la precisione a 15 anni prima degli eventi narrati nel resto dell’opera, in un’epoca in cui Pacific City non era ancora attanagliata dal crimine e dal contrabbando di Smiley, una droga in pasticche. In questo frangente oltre a Santana conosciamo “Cath” Johnson, compagna e collega del nerboruto Joe. L’idilliaco momento tra i due viene presto interrotto da un grave incidente che sancisce insindacabilmente la fine della nostra presenza nel passato. Nemmeno il tempo di metter gli occhi sul primo balloon, che il lettore viene posto di fronte ad una delle peculiarità distintive del volume.

Narrazione e protagonista cambiano

Presentando cosi Akira e Minù, e con essi mutano anche i tratti della tavola. Per tutto l’arco narrativo Pietrangeli e Scarafia si daranno il cambio alle matite, enfatizzando con i loro stili differenti tratti e particolarità dei personaggi.

Digerito il repentino cambio stilistico, non resta altro da fare che addentrarsi tra le vicende narrate. In poco meno di 100 pagine, Mirabello getta le fondamenta di una Pacific City corrotta e malsana. I giovani di tale luogo non possono fare altro che adeguarsi a questo putrido sistema o rimanerne succubi. Unico faro di speranza in questo marasma sembra esser proprio la Wallace House, la bizzarra costruzione che fa da comune per i meno conformi alla società. Tale unica nota piacevole, calata in un altresì sgradevole contesto, basta a rinfrancare lo spirito di colui che legge, donando all’ambiente una tinta concorde con la cultura pop del momento, pregna di supereroi e bizzarri punitori.

Svariate sono le citazioni riscontrabili tra le pagine, un chiaro esempio è il villain Lullaby, chiaro omaggio alla nemesi dell’uomo pipistrello: Joker.

Tralasciando il resto della trama per non svelare troppi particolari, quanto mostrato in questo primo volume convince; tanto da lasciar sperare che nei successivi il trio abbia ancora più possibilità di dar profondità a tale cornice, ma soprattutto di fornire al lettore una sufficiente dose di spiegazioni per quanto mostrato nelle ultime frazioni del fumetto.

Noi di Nerd30 comprendiamo che attendere la stesura della seconda parte potrebbe risultare estenuante, ecco perché ci sembra giusto ricordare che è in corso una seconda campagna di crowdfunding su Indiegogo, per portare il primo scorcio di trilogia dal bianco e nero al colore.

Non ci rimane nient’altro da fare se non augurarvi buona lettura in compagnia di Joe, Akira e Minù.

 

Miriam Caruso

Ballerina di Taranta, ecco il nuovo videoclip dei Balano’o

SAN SOSTI (CS) – E’ online sul canale youtube di Roka Produzioni e Balano’o Etnoakustika, il nuovo videoclip dei Balano’o dal titolo “Ballerina di Taranta”, brano contenuto nell’omonimo disco della band calabrese etno-folk, pubblicato nell’agosto 2017 e targato Roka Produzioni.

Il disco contiene 12 brani inediti i cui testi sono un inno alla Calabria, alle sue bellezze, artistiche e territoriali, ai ricordi di vita passata, a problematiche sociali, sogni e speranze dei giovani calabresi, ma, allo stesso tempo, forieri di un messaggio di spensieratezza grazie alle sonorità di  strumenti musicali tipici della tradizione calabrese come la Lira Calabrese, gli strumenti a corde come la mandola, la chitarra battente e la ciaramella.

Videoclip promozione del territorio

Il videoclip, che porta la regia di Pierluigi Sposato,  è una dedica a tutti gli amanti della taranta e della musica popolare ma anche un omaggio alle bellezze ed eccellenze della Calabria. E’ stato girato, infatti,  tra le splendide montagne del Parco Nazionale del Pollino, versante occidentale, nello splendido scenario del Santuario della Madonna Del Pettoruto e della gola del fiume Rose nel comune di San Sosti (CS), meta di migliaia di pellegrini e turisti che ogni anno visitano questi luoghi magici, e poi ancora la spettacolare e ormai famosa Cascata di Fra Giovanni ed il magnifico centro storico di San Sosti, mix di tradizioni, cultura e storia dove il lavoro di ricerca dei Balano’o si fonde tra storia e modernità di una Calabria dalle infinite meraviglie.

La donna al centro

Una vera e propria promozione del territorio quella dei Balano’o, un gruppo ormai affermato, con la propria musica popolare contaminata da sonorità Etno/Folk e World Music per cercare nuove frontiere e andare oltre gli schemi classici. “Ballerina di Taranta”,  mette in risalto la figura della donna che, con le sue grazie ha dato forza alla danza della taranta. La donna, quindi, al centro dell’attenzione, proprio come accade nei concerti dedicati a questo genere musicale, ma anche la Calabria al centro dell’attenzione e lo dimostra tutto il lavoro musicale svolto dai Balano’o nel corso degli anni, nella loro terra, spinti dall’amore per le proprie origini.

Team artistico

Il gruppo è composto da sei musicisti e una voce femminile: Pasquale Ranuio, Chitarre/Mandole/Voce; Roberta Iapichino, Voce; Giuseppe Ferraro, Chitarra Battente/Lira Calabrese; Andrea Bruno, Fisarmonica; Matteo Spagnuolo, Basso Elettrico; Giovanni Ferraro, Percussioni; Francesco Rigermo Spinelli, Fiati. Il video, inoltre, vede la presenza del Gruppo Folk “A Pacchianeddra Sansustisa” e di Valentina Bianco, Martina Iapichino e Valeria Veltri.

 

Nasce Muclem, il primo museo al mondo delle clementine

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Nella nuova Città di Corigliano Rossano sta per nascere il Museo delle clementine “MUCLEM” nella nuova Città di Corigliano Rossano dall’intuizione dell’Associazione culturale Aglaia, sorta appena dopo la fusione dei due comuni.

L’idea-progetto mira a valorizzare uno dei prodotti d’eccellenza della Sibaritide il clementine, che si distingue per sapore e proprietà organolettica. muclem

Spazi espositivi riproducenti le tecniche di lavorazione, i gadgets, gli aspetti nutrizionali e naturalistici, la botanica, il mondo olistico del colore arancio del frutto, l’angolo destinato all’arte e alla poesia visiva, la gastronomia e le ricette ad essa connessa,  la didattica, l’istruzione, infine moda e arredi riconducibili al clementine.  La Calabria insomma vista come capitale della biodiversità.

Lunedì 9 luglio l’inaugurazione

Partner l’impresa Medi Mais Calabra Srl che opera nel settore della trasformazione degli agrumi sin dal 1989 presso l’area industriale in contrada Salice.  

Tutti i particolari del progetto saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa di presentazione che si terrà venerdì 6 luglio, alle ore 19, al Gallery Café – VIA S. Francesco D’Assisi – Località Corigliano. La cerimonia di inaugurazione si terrà invece lunedì 9 luglio, nella zona industraile della Città, presso la sede dell’azienda Medi Mais Calabria srl, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari.

[#Nerd30Consiglia] Noein: To Your Other Self, Recensione Anime

Torna la rubrica dei consigli anime di Nerd30, questa volta con un’opera di genere fantascientifico in 24 episodi, prodotta nel 2005 da studio Satelight.

Stiamo parlando di Noein, serie distribuita in Italia da Dynit per il reparto home-video (il cofanetto DVD si trova a meno di 20 euro su Amazon).

LA TRAMA

Nel futuro è scoppiata una terribile battaglia fra due linee temporali: Shangri-La, il cui obiettivo è l’annullamento di tutti gli universi, e La’cryma, l’ultimo baluardo dell’umanità. Pressato dalla sempre più consistente minaccia posta da Shangri-La, l’Ordine dei Cavalieri del Drago si mette in viaggio tra le infinite pieghe dello spaziotempo per trovare l’unica cosa in grado di assicurare la vittoria agli esseri umani: la misteriosa Catena del Drago.

Nel presente, l’apparizione di un misterioso Cavaliere del Drago di nome Karas sconvolge le vite di Haruka e del suo compagno di classe Yu: non solo il misterioso individuo identifica la ragazza come la Catena del Drago, ma afferma anche di essere uno Yu proveniente da un futuro lontano 15 anni. (fonte Wikipedia)

IL COMMENTO

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Noein è una serie che tratta il tema viaggio nel tempo in maniera parecchio interessante, utilizzando teorie scientificamente valide come “L’interpretazione dei molti mondi” di Everett, il paradosso del “gatto di Schrödinger” e in generale diversi temi legati alla meccanica quantistica. Per questo motivo risulta una serie parecchio complessa da seguire per chi non mastica determinati concetti scientifici.

gatto Schrödinger
Illustrazione sul paradosso del gatto di Schrödinger.

“In un lancio del dado avremo la stessa probabilità di ottenere il numero uno, o il numero sei, o uno qualsiasi degli altri numeri. In un universo quantistico c’è la possibilità che al momento del lancio l’universo si ramifichi in sei universi distinti, uno in cui è uscito il numero uno, uno in cui è uscito il numero due, ecc. L’unico modo per escludere 5 delle possibilità è l’osservazione del risultato.”

In Noein “osservare” un evento significa renderlo reale, dargli una concretezza che fino a quel momento non possedeva. Un concetto complesso ma semplice allo stesso tempo, del resto in questo momento state leggendo un articolo che fino a 2 minuti fa credevate non esistesse. L’osservazione dell’articolo concretizza la sua esistenza ai vostri occhi. Se immaginiamo che l’universo si ramifichi secondo infinite possibilità, abbiamo appena creato un universo in cui questo articolo esiste. In Noein funziona più o meno in questo modo.

noein

La serie ha dalla sua un cast di personaggi veramente solido, sia quelli principali che i comprimari. Inoltre il personaggio che da’ il nome alla serie si dimostra un villain di altissimo livello.

In ogni caso non si tratta di una serie esente da difetti, il punto debole sta proprio nel suo voler rendere scientificamente valido lo svolgersi della trama, cosa che non fa mai bene alla fantascienza. Ci sono veramente troppi spiegoni, quando sarebbe bastato lasciare più spazio all’interpretazione, come ci si aspetterebbe da un’opera di fantascienza. In ogni caso si tratta di una serie di ottimo livello.

COMPARTO TECNICO

Sul lato tecnico abbiamo un character design molto particolare, ad opera del grande Takahiro Kishida (Haikyuu, Welcome to the ballroom), dal quale si dipanano delle animazioni molto buone, soprattutto nelle scene d’azione, in cui si notano diversi stili d’animazione, quindi una serie abbastanza sperimentale in quel senso. La regia è notevole, riuscendo a valorizzare sia i dialoghi che i combattimenti. Il doppiaggio italiano è tra i migliori di casa Dynit.

IN CONCLUSIONE

Noein è una serie adatta a chi ama la fantascienza e i viaggi nel tempo, ma riesce a farsi apprezzare anche sul lato puramente slice of life. Consigliata soprattutto a chi ama le teorie scientifiche relative ai viaggi nel tempo.

Antonio SaiTony Vaccaro

[#JapanTime] Il Fūrin, la melodia dell’estate nipponica

L’estate è già arrivata da qualche giorno e, nonostante il tempo ancora un po’ autunnale in varie parti d’Italia, ci si sente comunque euforici e felici, perché l’estate è sempre l’estate. 

Viaggi, spiagge, lunghe camminate, notti infinite, tutto ciò fa parte di questa stagione, che in Occidente si presenta più dinamica e giovanile. In Oriente, invece, si osservano particolari usanze e precise manifestazioni, sempre nel rispetto della propria cultura.
E’ il caso del Giappone, la cui estate è caratterizzata specialmente dall’Obon festival, ma non è l’unica tradizione tipica del Paese.

Simbolo della stagione solare nipponica è il Fūrin.

Sarà capitato a tutti di vederne uno in un qualsiasi anime o manga, o quantomeno di sentirlo: tale oggetto è un campanello usato in questo periodo, che produce un suono simile a un semplice scacciapensieri. Il termine è composto da due parole, “huu” che significa vento, e “rin”, che significa campana, quindi campana di vento.
Il Fūrin è di origine cinese, ma è stato importato in Giappone da così tanti secoli che ormai viene considerato da sempre parte della cultura nipponica. Si reputa un oggetto dal grande potere benefico, infatti il suo suono gradevole si dice che allieti le giornate estive, difficili da sopportare a causa del caldo e dell’afa.

furinIl campanello è composto da un involucro rotondo, simile a una classica vaschetta in vetro per pesci per intenderci, da cui pendono uno o più tubicini che, al soffiare del vento, urtandosi fra loro o urtando all’involucro generano un suono molto melodioso e rilassante. Caratteristica tipica è una striscia di carta pendente attaccata ai bastoncini, su cui sono rappresentati paesaggi, frasi, illustrazioni o oggetti. I materiali per realizzare un Fūrin possono essere vari: la campanella è solitamente fatta di ghisa, ma vengono spesso utilizzati legno, vetro, bambù o argenteria varia; i tubicini vengono composti con acciaio, alluminio, o qualsiasi altro tipo di metallo; la strisciolina è realizzata in genere con carta di riso, ma spesso anche con altri materiali o tessuti. Ovviamente, in base alla composizione, cambierà anche il suono.
I Fūrin si appendono solitamente all’esterno dell’abitazione, su grondaie, finestre, infissi, ma può anche essere collocato all’interno della casa. Il loro suono è molto amato dai giapponesi, da cui traggono distensione e relax durante l’afa estiva. Ma rilassare non è l’unico ruolo dell’oggetto, infatti, secondo alcuni, questi particolari campanelli servono a tenere lontani gli spiriti maligni dalle abitazioni.

furinVisto l’estremo utilizzo dei Fūrin, in Giappone sono state emesse ordinanze che ne regolano l’uso, soprattutto durante la notte e con il maltempo.
Andando in Giappone in questo periodo, insomma, non solo si potranno ammirare i bellissimi panorami tipici del Paese, una delle caratteristiche più note del luogo, ma si potranno anche ascoltare gli echi di meravigliosi tintinnii prodotti dai Fūrin. Una fantastica combinazione vista-udito che non si può perdere per nulla al mondo, da provare almeno una volta nella vita.


Se avevate dubbi sulla meta per le vacanze estive, ora non ne avrete più.

                                                                                                                             Paolo Gabriele De Luca

Con i Free Love è Otra Vez estate

COSENZA – E’ uscito lo scorso 23 giugno Otra Vez, il nuovo singolo dei Free Love … ed è subito estate! Il brano del gruppo calabrese, che vede anche la collaborazione del giovane rapper cosentino Pika, inaugura una nuova stagione con i Freelove pronti a portare nelle piazze italiane il loro Tour #OTRAVEZ.

Il trio Freelove formato da Michele Mirabelli, Anna Francesca Ripoli e Domenico Sposato, inaugura così l’inizio dell’estate 2018 con la nuova canzone, dopo due anni ricchi di soddisfazioni e riconoscimenti in giro per l’Italia. 

Larissa Volpentesta protagonista del videoclip

Ad accompagnare il brano un video musicale di sicuro effetto, per la regia di Serafino Stasi, in cui figurano la star cinematografica e di fiction Larissa Volpentesta, il noto personal trainer Luca Liggeri e il pluripremiato barman Stefano Ruffa. Stylist Simone Bruno, fotografa di scena Serena Sapia.

L’uscita di questo nuovo singolo il coronamento di un sogno

«È un pezzo fresco con sonorità spagnole. È qualcosa di diverso dal nostro genere ma è pur sempre molto coinvolgente!», dichiara entusiasta Michele Mirabelli. Domenico Sposato confessa invece di essere «emozionato nel cantare una canzone in cui le mie due passioni, il ballo e il canto, si fondono in un connubio perfetto». «Abbiamo cercato di unire due desideri – conclude Anna Francsca Ripoli: il primo di produrre una canzone fuori dai nostri schemi (per questo ringraziamo Michele di averci proposto questo progetto) e il secondo di duettare con un rap».

«Vi aspettiamo numerosi e vi auguriamo un’estate piena di passione insieme a noi!». I Free Love danno appuntamento al loro pubblico in giro per l’Italia, fieri e felici della nuova esperienza.

Il video di Otra Vez è già disponibile su Youtube: