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Convegno nazionale “Star bene a scuola 2”

LAMEZIA TERME (CZ) – Giovedì 26 febbraio 2015 dalle 8.30 alle 12.30 presso il teatro Umberto di Lamezia Terme, in via San Domenico di Nicastro, si terrà la seconda edizione del Convegno nazionale “Star bene a scuola 2”, regolarmente riconosciuto dal Miur come corso di aggiornamento e formazione, per a affrontare il tema dello stress da lavoro correlato anche in vista della proposta di riforma “la buona scuola” del Governo. L’evento è organizzato dalla Federazione Gilda Unams – Gilda degli Insegnanti della regione Calabria, in collaborazione con il Centro Studi Gilda e l’Associazione Nazionale Docenti Art. 33.

Il prof. Antonino Tindiglia coordinatore regionale della Federazione dichiara:“l’argomento è molto importante e di attualità anche se ancora non si vuol riconoscere che insegnare è un lavoro usurante, soggetto a malattie più importanti del mal di gola che intaccano la sfera psichica. Abbiamo organizzato l’evento a Lamezia perché è il luogo naturale a far confluire tutta la Calabria e, per agevolare la partecipazione, assieme al convegno è stata indetta anche un’assemblea sindacale regionale di 4 ore. In teoria, potrebbe confluire personale scolastico da tutt’Italia. Quindi un problema logistico, non certamente perché qui ci siano più problemi che altrove.” E aggiunge: “Una riforma – quella della “Buona Scuola” –  “fatta solo per fare cassa. Con la buona scuola, si sta incidendo profondamente sul personale con aumento delle ore di lavoro (si chiede di recuperare anche il tempo non lavorato per fatti non imputabili all’insegnante es. le vacanze di Natale con la costituzione della banca delle ore) e, ancor più grave, si diminuisce lo stipendio non corrispondendo più gli scatti di anzianità ma trasformandoli in scatti di merito confondendo progressione economica con progressione di carriera che gli insegnanti non hanno in quanto sono sempre e soltanto insegnanti. Intanto del lavoro sommerso fatto a casa per aggiornarsi, preparare le lezioni, correggere i compiti, ecc. non se ne parla”.

D’altronde il continuo stare sotto i riflettori mediatici e una riforma infinita che il Governo di turno propone senza una base scientifica e un obiettivo di qualità, ma solo per “fare cassa” cioè risparmiare, “schiacciano sempre di più il ruolo del docente in una posizione di lavoro impiegatizio non più di professionista dell’istruzione, mortificando la funzione docente tutelata dalla Costituzione.”

Al convegno nazionale che, per i docenti partecipanti avrà valore di seminario di formazione e aggiornamento, interverranno il professor Antonino Tindiglia, coordinatore regionale della Calabria per la FGU-Gilda degli Insegnanti, che tratterà la tematica sullo “stress da lavoro correlato” con particolare riferimento alla situazione in Calabria, il professor. Gianluigi Dotti Responsabile del Centro Studi Nazionale della Gilda degli Insegnanti che, dal canto suo, tratterà la specifica tematica “#laBuonaScuola e la professione docente” e il dott. Vittorio Lodolo D’Oria, medico specialista esperto in patologie professionali degli insegnanti, che parlerà del documento di valutazione dei rischi (DVR) che ogni scuola deve predisporre anche per prevenire patologie correlate con lo stress professionale. Per quest’ultimo, esperto in malattie professionali, non ci sono solo i disturbi vocali. Insegnare, vuoi anche per la scarsa considerazione sociale ed economica, può risultare usurante: quella del docente è una “professione usurante” tanto da poter “far impazzire anche i più sani”. Una professione “particolarmente esposta ad usura psicofisica”, tanto da farne un mestiere “helping profession”, per il quale la normativa vigente per la sicurezza (D. Leg.vo 81/2008, art.28) prevede che siano “individuati e contrastati i rischi specifici della professione e lo stress da lavoro correlato”.

Per Lodolo D’Oria che era presente come relatore anche lo scorso anno per il convegno “Star bene a scuola” organizzato dalla Gilda insegnanti a Lamezia nel mese di maggio 2014, non ci sono solo “insegnanti eroici”, innamorati della loro professione e alla quale dedicano “anima e corpo” da poter essere considerati un po’ “folli” agli occhi dei più; accanto a questi, per Lodolo D’Oria c’è la categoria dei prof “stressati, logorati, se non addirittura impazziti” per mille problemi e quella dei docenti che, invece, risultato “affetti da una vera e propria psicopatologia”: il 2,4% affetti da vere e proprie psicosi e il 12 per cento che presenta disturbi depressivi. Una problematica, quella dello stress da lavoro correlato molto importante, quindi, ma che, come lo stesso prof. D’Oria ha spiegato durante il precedente convegno, non sempre sono conosciute dai dirigenti scolastici che rappresentano, per la vigente normativa, il “datore di lavoro”.

Incurante del fatto che gli stipendi dei docenti italiani sono già tra i più bassi d’Europa, dopo aver persino ipotizzato di portare a 36 ore di lavoro l’orario settimanale dei docenti, il Governo, con la proposta di riforma della buona scuola, anziché valorizzare la categoria, svilisce dignità e il ruolo stesso degli insegnanti, la cui considerazione sociale è ai minimi storici, bloccando a tutti gli scatti fino al 2018 per “condannarli” al salario minimo d’ingresso.

Le conclusioni del convegno saranno a cura del prof. Rino Di Meglio, Coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti e della Federazione Gilda-Unams. Al termine seguirà un dibattito con i docenti e con la stampa che sarà intervenuta.