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Nuccio Ordine in Brasile fa “sold-out”

PORTO ALEGRE – Straordinario successo mediatico in Brasile per il prof. Nuccio Ordine: i più importanti quotidiani gli hanno dedicato pagine intere (da «O Globo» a la «Folha de S.Paulo»). Il suo libro “L’utilità dell’inutile” (tradotto ormai in diciannove lingue e best-seller in molti Paesi europei) ha avuto uno strepitoso debutto anche nel Paese sudamericano, dove è stato pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Zahar di Rio de Janeiro (la traduzione è di Luiz Carlos Bombassaro): la prima tiratura, infatti, si è esaurita in meno di due settimane e la seconda edizione è già in stampa.

Il noto scrittore e docente dell’Università della Calabria è stato invitato a presentare il suo saggio in alcune delle principali università del Paese sudamericano: Rio de Janeiro (2 e 3 marzo nel Centro Brasileira de Pesquisas Fisicas e nel COPPE della Universidad Federal do Rio de Janeiro), San Paolo (8 marzo nella Facoltà di San Benedetto), Caxias do Sul (8 marzo nell’Università Federeale di Caxias do Sul), Campinas (10 marzo, nell’Università Statale di Campinas, UNICAMP).

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Un tour da “sold-out” in tutte le tappe. Ma la conferenza che ha superato ogni più rosea aspettativa si è svolta a Porto Alegre il 10 marzo: qui il prof. Ordine (dove aveva ricevuto una laurea honoris causa nel 2012) è stato invitato dal Rettore, prof. Carlos Alexandre Netto, ad aprire l’anno accademico. Oltre 300 persone sono rimaste fuori dall’Aula Magna affollata in ogni ordine di posto e con gente in piedi e seduta nelle scalinate.

“Noi siamo molto felici – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Porto Alegre – di aver conferito una laurea honoris causa al prof. Ordine. Il successo mondiale del suo libro conferma che avevamo avuto ragione a considerarlo come importante membro della nostra comunità scientifica e come nostro ambasciatore. Per noi oggi è un grande onore inaugurare il nuovo anno accademico con una lezione del prof. Ordine su un tema che sta ormai conquistando anche il Brasile”.

Durante il suo soggiorno a Porto Alegre, il prof. Ordine ha anche incontrato la comunità italiana e il circolo dei calabresi (si contano quasi 20.000 emigrati di Morano Calabro): una cena ha avuto luogo nel ristorante calabrese “Copacabana” di Porto Alegre.

Il prof. Luiz Carlos Bombassaro – traduttore del libro e co-direttore, con Nuccio Ordine, della collana delle Opere italiane di Giordano Bruno (dove sono già apparsi tre testi bruniani in protoghese-brasiliano) – ha sottolineato così la calorosa accoglienza del pubblico brasiliano: «In un momento così difficile per la vita politica ed economica del Brasile, il libro del prof. Ordine stimola una riflessione importantissima: il ruolo che la cultura può avere per aiutarci ad uscire dalla crisi. Mentre i governi tagliano i fondi per la scuola e l’università, il manifesto di Ordine chiede che invece i fondi siano raddoppiati. La crisi si batte cercando di sconfiggere la corruzione, l’ignoranza e l’avido egoismo».

Cosenza, la metropolitana della discordia. Le ragioni del sì e del no

COSENZA – L’affidamento in appalto dei lavori di costruzione della nuova metropolitana Cosenza-Rende-Università infiamma il dibattito politico, in coincidenza con l’apertura della campagna elettorale per le amministrative della città dei bruzi. I sostenitori di Mario Occhiuto agitano le ragioni del no e si dicono contrari a quest’opera che dopo un lungo iter burocratico è giunta ormai in dirittura d’arrivo. Presto si apriranno i cantieri, anche in virtù di un percorso che ha fatto registrare negli anni l’approvazione anche degli enti locali coinvolti, in particolare dei consigli comunali di Cosenza e Rende. Un’opera dunque partorita in maniera bipartisan, ma che continua a sollevare anche obiezioni. Abbiamo raccolto le ragioni del sì e del no in due distinte interviste. Parlano Giacomo Mancini, convinto sostenitore della costruzione della tranvia e Paolo Francesco Mandoliti, portavoce del comitato spontaneo “Allarme Metro” che oggi, 26 febbraio (l’intervista è stata realizzata ieri) sarà in Piazza 11 Settembre per una manifestazione pubblica.

 

Metropolitana di Cosenza, le ripercussioni sulla campagna elettorale

COSENZA – La costruzione della metropolitana leggera sarà uno dei principali argomenti che il sindaco uscente Mario Occhiuto, strenuo oppositore del progetto appena appaltato dalla Regione, agiterà nella campagna elettorale. La partecipazione popolare alla manifestazione in programma per domani, organizzata in Péiazza 11 Settembre dal comitato spontaneo “Allerta Metro” offrirà la cifra di quanto i cosentini siano contrari al passaggio dei binari su Viale Parco. In realtà, c’è da dire che Oliverio già da tempo sta pensando ad una rimodulazione del percorso originario e nei prossimi giorni, forse anche in questo fine settimana, giungerà l’annuncio tanto atteso: la metropolitana si farà, ma il progetto esecutivo ne modificherà sostanzialmente le caratteristiche, anche per ampliarne la fruizione ad un’area territorialmente più vasta e ad un numero maggiore di utenti. Al governatore va ascritto il merito di aver salvato il finanziamento, poi sul percorso l’intenzione è quella di sfruttare sia la tratta già esistente che collegava Cosenza con Arcavacata e Rende Scalo, sia, verso sud, di prolungare i binari fino a Germaneto, passando per l’area del Savuto, per giungere alla nuova cittadella regionale, alla clinica universitaria, alla Protezione civile. Verso nord invece si pensa al coinvolgimento del comune di Montalto Uffugo, sfruttando la ferrovia che collega la stazione di Quattromiglia a quella di Sibari. Ad anticipare queste novità è stato il consigliere regionale Ennio Morrone, ufficialmente ancora espressione del gruppo di Forza Italia in consiglio regionale e sostenitore nella città di Cosenza della candidatura di Lucio Presta. A proposito di candidature: Enzo Paolini insiste nel procedere in autonomia. Elio Bozzo e Salvatore Magarò, esponenti di Calabria in Rete, fanno sapere che l’unità del centrosinistra è importante, ma se proprio Paolini voglia ancora una volta e a tutti i costi proporsi per la carica di primo cittadino, le forze dell’Alleanza civica non si strapperanno le vesti. Vorrà dire che il primo turno elettorale fungerà da elezioni Primarie. E nessuno potrà avanzare accuse di taroccamenti.

All’Unical un seminario su tolleranza e memoria: “bisogna mantenere vivo il ricordo della shoah”

Arcavacata di Rende ( Cs) – Educazione alla cittadinanza, valori come la pace e la tolleranza, multiculturalità ma soprattutto interculturalità e su tutto, il ricordo ancora vivo della shoah. Questi gli argomenti del seminario di formazione dal titolo “Oltre il giorno della memoria” che si è tenuto presso l’aula Magna dell’Università degli Studi della Calabria. L’iniziativa, curata dall’Istituto Comprensivo “Zanotti Bianco” di Sibari, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Roque Pugliese, referente della comunità ebraica di Napoli,responsabile di tutto il sud Italia, che ha tracciato le radici dell’antisemitismo nelle divisioni religiose già ai tempi dell’inquisizione. Visibilmente commosso, ha ricordato i sei milioni di ebrei uccisi con particolare riferimento ai tanti bambini, circa un milione e mezzo, vittime di sevizie di ogni genere prima di essere trucidati. Attualizzando la violenza che ancora oggi connota il genere umano, Pugliese ha sottolineato quanto sia importante passare il testimone della memoria ai giovani, in modo che possano “combattere le ideologie e non l’uomo”. “Iniziative del genere servono a regolamentare la cultura della memoria –secondo la Dirigente Rosanna Rizzo- e fanno da base ad una educazione che deve tendere principalmente alla cittadinanza attiva e democratica”. I professori Manlio Gaudioso e Paolo Coen, componenti della Rete Universitaria per il Giorno della Memoria sono stati concordi nel ribadire che la shoah deve essere oggetto di studio interdisciplinare sia a livello scolastico che universitario, per “abbattere steccati che per troppi anni hanno diviso le varie discipline”. Il giorno della memoria, secondo i due studiosi “deve rappresentare un continuo interrogarci, un bacino su cui tutti debbono riflettere, imparando a distinguere i buoni e i cattivi, visto che una scelta può fare la differenza”. Interessante esempio di arte come strumento di memoria visiva, le slide proposte da Alessandra Carelli, anch’essa membro della Rete Universitaria per il Giorno della Memoria. Disegni, schizzi e raffigurazioni a firma dei tanti artisti che, nonostante la prigionia e la morte imminente, sono riusciti a consegnare i veri documenti dell’Olocausto, utilizzati poi anche come prove durante il processo di Norimberga. A concludere i lavori, Fortunata Adele Milone, docente dell’Istituto di Sibari, che ha illustrato il progetto sulla shoah grazie al quale la sua scuola è entrata a far parte della Rete delle scuole dell’Unesco. Un vero e proprio percorso di divulgazione dell’Olocausto non come mero evento drammatico, ma come esempio fattivo di educazione alla cittadinanza, un modello di riferimento per far vedere quanto c’è intorno alla shoah e cosa si può imparare da questa dolorosa pagina di storia.

Il nostro vino di Calabria produce effetti positivi sull’umore

Catanzaro ( Cz) – Una ricerca dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, ha evidenziato che la presenza di un enzima, il campferolo,  contenuto in molti vini calabresi,  stimoli gli enzimi del benessere. Insomma, un vino rosso,  in particolare se di monovitigno calabrese, scaccia via la tristezza e riporta il buonumore. Il vino rosso, è risaputo, è una straordinaria risorsa di sostanze bioattive di grande interesse in campo nutraceutico. Al suo interno sono contenuti classici componenti, come il resveratrolo ed altri antiossidanti, e sostanze riconducibili a semplici polifenoli come la quercetina, che possono, forse, fare qualcosa in più di quanto già noto. Riescono, si è scoperto, a modulare l’azione di enzimi essenziali per l’umore e il senso di benessere dell’organismo, che controllano il metabolismo di alcuni neurotrasmettitori che, nel sistema nervoso centrale, presiedono sulle nostre emozioni. Nell’organismo, in pratica, la dopamina e ancor più la serotonina sono tra quelli che, subito dopo aver agito, vengono inattivati da un enzima chiamato MAO-A.  Quest’ultimo, se inibito, porta ad un loro aumento temporaneo, con evidente senso di maggior benessere e buon umore. Nello studio dell’Università di Catanzaro si è focalizzata l’attenzione su campferolo attraverso alcune analisi approfondite condotte sul vino Magliocco di Giuseppe Calabrese, sul Gaglioppo dell’azienda ‘A Vita ed il Nerello dell’azienda Tramontana.I risultati dei ricercatori hanno evidenziato un contenuto significativo di tale componente che potrebbe giustificare, almeno in parte, l’effetto benefico sul buon umore, in quanto capace di modulare la degradazione dei principali neurotrasmettitori coinvolti. Questo studio, pubblicato da pochi giorni su una delle riviste americane di riferimento del settore, è solo il primo di tanti altri che potrebbero condotti.  Nei vini vi sono, oltre all’etanolo, la quercetina, il campferolo e altri polifenoli, centinaia di componenti non sempre investigati in maniera scientificamente approfondita, soprattutto su quelli prodotti in Calabria. Questo primo esperimento si spera possa stimolare l’interazione tra i produttori, gli enti locali e i gruppi di ricerca che operano in Calabria per estendere con altre investigazioni gli studi sulle proprietà nutraceutiche dei vini e di altri prodotti tipici del territorio.

Presentato il concorso “Giacomo Mancini Reload”

COSENZA (CS) Presentato, alla presenza del Sindaco Occhiuto, il concorso “Giacomo Mancini reload” riservato agli studenti delle scuole e delle Università calabresi.
Ripensare la figura di Giacomo Mancini, a cento anni dalla nascita, nelle forme che vengono oggi suggerite dalla crossmedialità.
E’ quanto si propone il concorso “Giacomo Mancini reload” presentato questa mattina nel Chiostro di San Domenico a conclusione della mostra fotografica “Album di Famiglia” ospitata a Cosenza per iniziativa dell’Associazione  “Amici dell’Aria Rossa” e patrocinata dall’Amministrazione comunale e dalla Provincia, in collaborazione con la Fondazione Carical, i comuni di Malito e Grimaldi e l’Associazione “L’Impronta-Culture Fotografiche”.
La ricerca multimediale è riservata agli studenti delle ultime classi degli istituti superiori della provincia e delle università calabresi e si svolgerà nell’arco di tre mesi. Nel mese di gennaio 2016, in una manifestazione pubblica, saranno presentati gli elaborati premiati e degni di menzione. L’elaborato più significativo sarà pubblicato, in una delle sue collane, dalla casa editrice Pellegrini di Cosenza.
Il prodotto finale della ricerca, per sviluppare la quale gli studenti potranno disporre dei materiali dell’archivio fotografico e documentale messi a disposizione sul blog aria-rossa.blogspot.it, dovrà essere necessariamente di tipo multimediale.

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Il lancio dell’iniziativa, avvenuto nel corso della conferenza stampa di questa mattina, ha fatto registrare la presenza anche del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che ha sottolineato la valenza pluridimensionale della figura di Giacomo Mancini. “Una dimensione storica, quella del personaggio politico di rilievo – ha detto Occhiuto – cui si accompagna una dimensione più privata. Ma anche la luce più privata – ha aggiunto il Sindaco –  può riflettere la grandezza di un personaggio che ha avuto una dimensione pubblica. Una delle prime cose che sono state fatte dal mio insediamento è stata quella di ospitare una mostra su Giacomo Mancini per la quale abbiamo finanche riqualificato l’ingresso principale del Comune.
Questa attività, immaginata e ideata da Giosi Mancini, è molto importante perché stimola la partecipazione delle scuole. L’Amministrazione provinciale e il Comune non solo offriranno il loro supporto, ma anche ogni forma di altra sollecitazione per coinvolgere le scuole in questo progetto che ritengo molto interessante”.
Dopo aver ricordato anche la dimensione artistica del progetto che si armonizza con quanto sta portando avanti la città, dove sono presenti molti fotografi competenti, Occhiuto ha dato l’annuncio dell’inaugurazione per fine mese della Biblioteca civica, dopo i lavori di riqualificazione. Avevamo predisposto un progetto di rilancio della Biblioteca, adesso l’abbiamo ristrutturata e stiamo revisionando anche lo Statuto.
Riportando il discorso sulla ricerca multimediale dedicata alla figura di Giacomo Mancini il Sindaco ha poi concluso il suo intervento affermando che “personaggi come Mancini fanno diventare ancora più forti, quando si approfondiscono alcuni aspetti, il senso di radicamento in questa città che ognuno di noi deve avere”.
La conferenza stampa era stata introdotta dall’intervento di Giosi Mancini (figlia del leader socialista, più volte parlamentare e ministro ed ex sindaco di Cosenza) e ideatrice della mostra “Album di famiglia” di cui il concorso è un nuovo step.
Giosi Mancini ha espresso il  desiderio di veder nascere a Cosenza una struttura stabile che sia una Casa della fotografia o un Museo della fotografia. “E’ più di un’idea – ha detto – perché adesso poggia su un patrimonio di foto scaturito da questa mostra. Con “Giacomo Mancini Reload” – ha aggiunto – cento anni dopo rilanciamo la storia, coinvolgendo i giovani delle scuole e delle Università, grazie anche ad un’idea suggerita da Iole Perito, portavoce del Sindaco Occhiuto. Chi è stato Giacomo Mancini? E’ l’interrogativo – ha detto ancora la figlia del leader socialista – che intendiamo rivolgere ai giovani della città, della provincia e della Calabria. Cento anni è un bel tempo per consegnare alla storia Giacomo Mancini e la storia non si tocca, né può essere oggetto di dispute”.
Gli elaborati che gli studenti, nei tre mesi a venire, saranno chiamati a produrre, saranno giudicati da una giuria di qualità di cui fanno parte il giornalista Paolo Guzzanti, il filosofo Giacomo Marramao, il Presidente della Fondazione Carical Mario Bozzo, lo storico Coriolano Martirano, i docenti universitari Franco Piperno e Marta Petrusewicz e Maria Cristina Parise Martirano, Presidente del Comitato di Cosenza della Società Dante Alighieri. Le ultime due erano presenti alla conferenza stampa di questa mattina.
Tanti i ricordi sciorinati da Marta  Petrusewicz, a cominciare da quello del suo arrivo a Cosenza nel 1973, subito accolta in casa Mancini.
“Ho imparato a conoscere la Calabria e il Sud attraverso Giacomo – ha detto.
Riconsegniamo Giacomo Mancini alla storia, ma la storia si costruisce soprattutto nel primo tempo immediatamente successivo alla chiusura di un capitolo, come quello della scomparsa di Mancini. Bisogna tener d’occhio i numerosissimi archivi e le numerosissime fonti alle quali bisogna poter accedere ,  perché non si sa mai in che momento qualcuno, sia esso un direttore d’archivio o funzionario del Ministero, può decidere che delle cose di un certo tipo si debbano buttare. Su Giacomo Mancini – ha proseguito la docente universitaria – finora esistono scritti sulla dimensione istituzionale o scritti agiografici, data la sua personalità così ammirata e così straordinaria per la sua valenza, nello stesso tempo locale e nazionale.
Quello che potrebbero fare i giovani  e che sarebbe importantissimo fare è raccogliere le testimonianze orali, quelle dei nonni, degli zii, dei padri, di quanti lo hanno conosciuto.  La microstoria è importantissima e questo potrebbe entusiasmare i ragazzi”.
Alla conferenza stampa sono inoltre intervenuti il Sindaco di Malito Carmine Carpino e Maria Cristina Parise Martirano, componente del comitato di valutazione del concorso e Presidente del Comitato di Cosenza della Società Dante Alighieri che ha scelto come personaggio dell’anno 2016 proprio Giacomo Mancini.
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Università estiva a Soveria Mannelli

SOVERIA MANNELLI (CZ) – ” Ripartire dalle parole. Come reagire all’educazione da TV e alla malapianta della criminalità”.  È il tema scelto per l’Università Estiva che si terrà a Soveria Mannelli  il 15, 16 e 17 settembre presso la Biblioteca “Michele Caligiuri” della Fondazione “Italia Domani” in Corso Garibaldi 113 a Soveria Mannelli, con inizio alle ore 18. locandina_ok_web
Le lezioni previste, introdotte da Mario Caligiuri (Università della Calabria) e Florindo Rubbettino (Università del Molise), saranno tenute martedì 15 settembre dal linguista e docente dell’Università di Trieste Ugo Cardinale, mercoledì  16 settembre dal Direttore de “L’Opinione” e Consigliere di Amministrazione della Rai Arturo Diaconale e giovedì 17 settembre dal magistrato e saggista Nicola Gratteri.
L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione “Italia Domani” e dalla casa editrice “Rubbettino”, con numerose collaborazioni .
Associazione Culturale “Fiore di Lino”

Unical, il il Dipartimento di Matematica e Informatica tra i migliori al mondo

nicola-2010-zoomRENDE (CS) – a La prestigiosa classifica ARWU 2015 (Academic Ranking of World Universities), stilata ogni anno dall’Università Jiao Tong di Shanghai, ha stabilito che l’Università della Calabria si conferma tra le migliori al mondo nel settore della Matematica, classificandola al 151° posto.  Il risultato si pone in continuità con il piazzamento fatto registrare dall’Ateneo anche lo scorso anno e premia soprattutto il Dipartimento di Matematica e Informatica, diretto dal prof. Nicola Leone, in cui si concentrano gran parte dei ricercatori di questa disciplina. Soddisfazione è stata espressa dal rettore dell’Unical, prof. Gino Mirocle Crisci. “È una notizia di grande importanza –  afferma Crisci – che vede i colleghi del dipartimento diretto da Leone ancora tra i più autorevoli studiosi della Matematica a livello mondiale. Un riconoscimento – conclude il rettore – che valorizza significativamente l’immagine e la considerazione dell’Ateneo, che vanta risultati di rilievo internazionale anche in altri settori.” I parametri di valutazione utilizzati dall’Università Jiao Tong di Shanghai considerano indicatori relativi alla ricerca dei docenti (qualità delle pubblicazioni scientifiche e loro impatto, numero di citazioni, ecc.), al successo dei laureati e dottori di ricerca, a premi e riconoscimenti scientifici. Il risultato ottenuto nella prestigiosa classifica ARWU 2015 dal Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università della Calabria si aggiunge ai numerosi riconoscimenti ottenuti dai suoi docenti. Solo qualche anno fà, il Dipartimento di Matematica e Informatica si era contraddistinto per il 76° posto mondiale dell’Unical nella classifica ARWU dell’Informatica. Lo scorso anno, il prestigioso “Kurt Goedel Research Prize” venne assegnato al prof. Gianluigi Greco per le ricerche in Logica e Intelligenza Artificiale, mentre il prof. Giuseppe Marino venne inserito nell’elenco dei matematici più citati al mondo, risultato, quest’ultimo, che contribuisce significativamente alla positiva valutazione dell’ARWU 2015.

Per la classifica: www.shanghairanking.com/SubjectMathematics2015.html

Unical al primo posto nella classifica Censis area “scienze mediche”

classifica Censis area Scienze medicheCOSENZA – Grande apprezzamento e soddisfazione ha espresso l’Associazione internazionale “Amici dell’Università della Calabria” per il primato assoluto nazionale ottenuto dall’Università della Calabria nel rapporto Censis/Repubblica per l’anno accademico 2015/2016 relativamente alla valutazione della ricerca che colloca l’area di “scienze mediche” al primo posto della classifica. Già nelle scorse settimane, il rapporto Censis-Repubblica sul sistema universitario italiano, per l’anno accademico 2015/2016, è stato oggetto di discussione sui media calabresi per le posizioni delle Università calabresi, in cui a primeggiare per la sua terza posizione ottenuta nella classifica dei grandi Atenei, grazie alle valutazioni sui servizi, sulle borse erogate, sulle strutture disponibili, sul sistema web e sui rapporti internazionali, è stata l’Università della Calabria. Il presidente dell’associazione, Aldo Bonifati, ha manifestato vivo apprezzamento alla dirigenza dell’Ateneo per il loro impegno nel mantenere il buono stato di qualità nelle voci di valutazione oggetto della comparazione-ricerca, ma che può essere certamente migliorata con una crescita nei rapporti internazionali, come anche nella voce strutture e nello stesso web, per non parlare di una migliore attrattività in termini culturali e sociali dei territori di Cosenza e Rende. Ma il rapporto Censis – Repubblica 2015/2016 esprime anche una valutazione sulla qualità della didattica e della ricerca nel sistema universitario italiano che fino a tre anni fa avveniva con un indirizzo finalizzato a conoscere le potenzialità delle Facoltà; mentre con la cessazione di queste, a seguito della legge di riforma universitaria Gelmini, è stata riveduta creando, per quanto riguarda la didattica, quindici gruppi d’insegnamento e, per la ricerca quattordici, aree. Proprio la classifica delle aree della ricerca riserva all’Università della Calabria un primato assoluto in Italia per la sesta area che riguarda le “scienze mediche”, in cui il nostro Ateneo si trova collocato al primo posto su 44 università con una valutazione di 104,5 punti per progetti di ricerca (99,0) e per produttività scientifica (110,0). Una classifica guidata dall’Università della Calabria che supera Piemonte Orientale (secondo posto con punti 96,5), Perugia (terzo posto con punti 92,0) a pari merito con Pisa e Verona; Padova (quarto posto con punti 91,5), Camerino e Milano Bicocca con punti 90,5. L’Università di Catanzaro si trova collocata al 16° posto con punti 85,5. Sempre nell’area della ricerca risultano apprezzabili le posizioni che l’Università della Calabria detiene nell’area “scienze della terra” al nono posto, con punti 89,5; nell’area “ingegneria civile e architettura” con 90,5 punti al decimo posto, come pure nell’area “antichità, filologico-letterario, storico-arte”, sempre al decimo posto con punti 95,0. Un risultato che premia l’impegno, le idee progettuali, i sacrifici, gli sforzi ed il lavoro di alta qualità e professionalità di tutto il personale, docenti, ricercatori e non docenti, del dipartimento di farmacia e scienze della salute e della nutrizione, diretto dal prof. Sebastiano Andò. Un risultato che incoraggia quella parte dell’Università della Calabria che da anni sta lavorando impegnandosi nel realizzare anche all’interno dell’Ateneo di Arcavacata quell’area medica destinata a soddisfare le esigenze della società calabrese che vuole anche a Cosenza dei corsi finalizzati alle nuove professionalità dell’area medico sanitaria per impedire una catastrofica emigrazione di tanti giovani verso altre regioni italiane.

Classifica Sole 24 ore sulle Università italiane: la replica di Polimeni

Magna Grecia“Dopo aver “studiato” per l’ennesima volta la classifica delle Università italiane recentemente pubblicata dal “Sole 24 ore”, non resta che sperare che sugli indici che hanno portato alla redazione della stessa, con relativo posizionamento negativo dell’Ateneo “Magna Graecia”, si apra una seria riflessione. Nel condividere le prese di posizione dei docenti del nostro Ateneo che sono già intervenuti in merito, c’è mettere in evidenzia una serie di punti critici che andrebbero approfonditi per una presa di posizione costruttiva in vista delle prossime classificazioni”.

E’ quanto afferma il consigliere provinciale Marco Polimeni, consigliere delegato ai rapporti con l’Università rispetto al posizionamento attribuito dal prestigioso quotidiano economico, all’Università Magna Grecia di Catanzaro.
“Partiamo, prima di tutto, da un dato ancora più recente: proprio oggi Il Sole 24 ore, peraltro smentendo se stesso, riconosce all’Umg il primato italiano su ricerca, didattica e internazionalizzazione, dato emergente dalle tabelle del MIUR, che consentirà un aumento del Fbo (Fondo di finanziamento ordinario per gli atenei). E ancora, non possiamo non considerare un assunto: nel redigere la graduatoria dei migliori atenei italiani gli autorevoli esperti non hanno badato al contesto sociale e territoriale in cui le singole università sono cresciute, si sono radicate, operano e si sviluppano ancora guardando al futuro.

Nonostante il carico di pessimismo che volutamente si accompagna allo scorrere dei numeri, ci sono dati che continuano ad apparire positivi, come ad esempio la classifica relativa al gradimento dell’Ateneo da parte degli studenti: la “Magna Graecia” è al diciassettesimo posto, un dato che mal si accompagna alla graduatoria nell’apprezzamento della didattica. Come si concilia il buon posizionamento nel gradimento da parte degli studenti con quello meno lusinghiero nell’ apprezzamento della didattica? Come mai Atenei importanti, che con la loro formazione e i loro laureati hanno fatto la storia della formazione universitaria, e ci superano nella classifica della migliore didattica, nel gradimento degli studenti non vengono presi in considerazione? Una discrasia curiosa che apre a molti interrogativi, prima di tutto: si tratta di un errore o siamo di fronte ad un’ipotesi di sano campanilismo? Ritengo, altersì, non si sia nemmeno tenuto conto del fatto che il nostro è un Ateneo molto giovane, e nonostante questo nella classifica del gradimento (e negli altri indici) è riuscito a superare ben più di una Istituzione universitaria blasonata, economicamente elevata, con una storia antica e ricca, che operano in contesti più sviluppati.

Vorremmo richiamare dei vertici di Confindustria nazionale, anche tramite gli organismi locali, a vigilare con maggiore attenzione nella redazione di queste classifiche che finiscono per influenzare e plasmare il giudizio degli studenti che si iscrivono. Dubbi e interrogativi, questi, che  – conclude Polimeni – ci piacerebbe tanto affrontare e sciogliere proprio con il direttore del “Sole24”, nel corso di una tavola rotonda alla presenza dei docenti di questa povera Università di periferia”