Viaggio in Calabria: istruzioni per l’uso

Coloro che ancora non hanno scelta la loro meta turistica e preferiscono non progettare lunghi tragitti che comporterebbero un dispendio eccessivo di soldi nonché un affaticamento fisico e mentale – per nulla ottimale durante il periodo vacanziero –  non devono far altro che guardarsi intorno per poter godere delle bellezze della propria regione.  Agli autoctoni, nonché a qualsiasi forestiero che si trovi in Calabria, è utile menzionare i luoghi più importanti che può visitare, tra i tanti e variegati posti calabresi ricchi di tradizioni, folklore e storia.

Caratteristico e suggestivo, Altomonte – comune in provincia di Cosenza – fa parte del club “borghi più belli d’Italia”. Il paese, che conta 4629 abitanti, sorge su un promontorio collinare a 700 metri dal mare.

I Bronzi di Riace, a Reggio Calabria, pregiate sculture dell’antica cultura greca che hanno resistito alla millenaria e naturale erosione dei fondali marini di Riace, possono essere ammirati al palazzo Tommaso Campanella, costola settoriale all’interno della sede della Regione Calabria.

Tra gli edifici più importanti dell’hinterland reggino si presenta ricco di fascino, tra mito e storia, il castello che si erge sulla famosa rocca di Scilla – incuneata nel famoso stretto citato nell’Odissea – e sul quale ancora si nutre forte incertezza riguardo la sua nascita, attribuita all’egemonia sveva o forse normanna. Certo è il suo utilizzo: la prima fortificazione della rupe risale ai Tirreni, i pirati che la utilizzarono come sicuro nascondiglio dei tanti bottini o ai tiranni reggini che la utilizzarono per combattere tali pirati.
A Pizzo, in provincia di Reggio Calabria dalla quale dista un centinaio di kilometri, oltre a gustare la prelibatezza locale – il famoso “tartufo di Pizzo” – la piazza centrale offre al pubblico un meraviglioso castello eretto nella seconda metà del XV secolo da Ferdinando I° d’Aragone. Il castello di Pizzo ha due torrioni cilindrici angolari, dei quali la torre grande, detta torre mastra, è di origine angioina (1380 circa).

Per gli amanti della natura, la tappa d’obbligo è il Parco Nazionale della Sila, polmone verde della Calabri, in grado di impressionare qualsiasi turista per le bellezze locali che può offrire. Il Parco Nazionale della Calabria, si sviluppa tra alcune fra le più suggestive e selvagge zone della Calabria con immense foreste, dolci altopiani, paesaggi che spaziano dal Pollino all’Aspromonte.

Viceversa, coloro che prediligono le zone marittime possono raggiungere Tropea, in provincia di Vibo Valentia. Nota località balneare sul mar Tirreno a sud-ovest di Vibo Valentia ed a nord di Capo Vaticano, ha un monastero di Francescani di notevole importanza e la Cattedrale Normanna del 1100. Di notevole interesse il centro storico, con i palazzi nobiliari del ‘700 e dell”800 arroccati sulla rupe a strapiombo con la spiaggia sottostante. Interessanti sono i “portali” dei palazzi che rappresentavano le famiglie nobiliari.

 Per chi vuole portare con sé un ricordo del viaggio in terra calabra, da ricordare la splendida terracotta di Squillace e Rogliano, dove lavorano i pignatari, ovvero i ceramisti. Il nome deriva proprio da pignata, il recipiente in creta ancora oggi conosciuto ed usato per la cottura dei fagioli al camino. Di loro ne parla, addirittura, Cassiodoro, vissuto tra il V e VI secolo d.C.

 Di notevole interesse le pipe di Brognaturo, San Roberto e San Vito sullo Ionio. Le pipe vengono fatte di erica arborea, una pianta che cresce, quasi esclusivamente, lungo le coste mediterranee e che viene considerata la migliore per dare la materia prima. I blocchetti di legno vengono fatti stagionare per almeno due anni.

 Di elevato pregio le seti di Catanzaro, San Floro e Curinga, dove si allevano ancora i bachi con le foglie di gelso.

Inoltre, da annoverare tra gli aspetti più caratteristici della Calabria sono: i liutai di Bisignano, i vetri di Soveria Simeri, gli antiquari di Chiaravalle e Morano, le sedie di Serrastretta, i pescheti della piana di Sibari, le serre floreali di Acconia e di Botricello.

 E per quanto concerne l’aspetto enogastronomico, indimenticabili sono i sapori calabresi: i mostaccioli di Soriano; i torroni di Bagnara, Taurianova e Siderno; i funghi di Camigliatello; il Bergamotto nella zona reggina; la soppressata, la salsiccia, il capocollo, la pancetta, la nduja (impasto di carni di suino con peperoncino rosso piccante) di Spilinga; i vini di Donnici, Cirò, Lamezia, Bivongi, Pellaio e Verbicaro; i latticini silani ed il pesce spada di Bagnara; la cipolla di Tropea ed il famosissimo peperoncino rosso calabrese.

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