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L’ambasciatrice del Kosovo in visita all’Unical dove si laureò in Relazioni internazionali

RENDE (CS) – Lunedì 27 giugno l’ambasciatrice della Repubblica del Kosovo in Italia, Lendita Haxhitasim, sarà in visita all’Università della Calabria e incontrerà il rettore Nicola Leone.

Per l’ambasciatrice si tratterà di un ritorno nel campus, che ha frequentato da studentessa internazionale conseguendo qui la laurea magistrale in Relazioni Internazionali. Poi il ritorno in Kosovo e l’inizio della carriera diplomatica.

L’ambasciatrice visiterà l’incubatore di imprese dell’ateneo Technest e il Teatro Auditorium.

Poi l’incontro con il rettore Nicola Leone, in occasione anche della firma dell’accordo di cooperazione scientifica e didattica con l’Università di Prishtina.
I due atenei si impegneranno a collaborare in attività formative e progetti di ricerca nell’ambito di aree di interesse comune, nell’organizzazione di conferenze scientifiche e nella definizione di programmi di doppia laurea. L’accordo prevede anche iniziative di mobilità internazionale, per favorire lo scambio di docenti, personale e studenti tra i due atenei. In particolare, l’Università di Prishtina riserverà a docenti e studenti Unical un invito speciale per la partecipazione alla sua International Summer University.
Nel pomeriggio, alle 15, l’ambasciatrice parteciperà a un incontro pubblico, presso la sala stampa dell’ateneo (ubicata all’interno del Centro congressi “Beniamino Andreatta”), nel corso del quale porterà la sua testimonianza di ex studentessa Unical.

L’Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo in visita a Cosenza. L’incontro con il Sindaco

COSENZA – L’Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo in Italia, Lendita Haxhitasim, ha incontrato nel pomeriggio, a Palazzo dei Bruzi, il Sindaco Franz Caruso. Un incontro molto cordiale che ha avuto un valore aggiunto non da poco, considerato che la diplomatica ha svolto il suo corso di studi all’Università della Calabria, laureandosi in Scienze Politiche nel 2016, e conseguendo successivamente, sempre ad Arcavacata, il master in Relazioni Internazionali. Nel corso dell’incontro, il Sindaco Franz Caruso ha ricordato all’ambasciatrice  Lendita Haxhitasim il recente percorso, intrapreso dall’Amministrazione comunale con l’Università della Calabria, per creare le premesse affinché l’Unical possa integrarsi sempre di più con la città.

“Dopo aver incontrato diversi ambasciatori – ha detto il Sindaco Franz Caruso al termine del colloquio – devo sinceramente ammettere che la visita dell’ambasciatrice della Repubblica del Kosovo mi ha dato qualcosa in più, proprio perché  è ritornata a Cosenza, dove ha svolto tutto il suo corso di studi universitari, e, dopo aver intrapreso la carriera diplomatica, ha tenuto a sottolineare, con la sua presenza qui, la vicinanza alla nostra città. Da questo dialogo, certamente importante e positivo – ha aggiunto Franz Caruso – si possono gettare  le basi per una collaborazione futura tra le nostre realtà. Ci sono l’impegno e una volontà concreta di superare i formalismi dei protocolli per andare, invece, ad un confronto diretto su quelle che sono le peculiarità e le possibilità che i nostri diversi territori possono mettere insieme, in sinergia, per creare una cooperazione tra i due Paesi e tra le nostre città. E’ un messaggio importante e concreto di una collaborazione che parte oggi e che mi auguro possa arrivare a risultati importanti per la città di Cosenza e per la regione”.

Particolarmente soddisfatta l’ambasciatrice per la quale il ritorno a Cosenza equivale quasi ad un ritorno a casa. “Tornare a Cosenza da ambasciatrice del mio Paese – ha detto – mi onora e mi carica anche di una responsabilità che vorrei assolutamente mettere a frutto. Con il Sindaco Franz Caruso abbiamo parlato dei passi concreti che si possono compiere, di come avvicinare i nostri cittadini anche nelle realtà locali e come unire questa sinergia e le culture dei nostri Paesi che hanno già relazioni eccellenti, ma che è importante approfondire sia sul versante della cultura che che su quello storico ed economico. Su questo ho dato la mia piena disponibilità ad attuare dei progetti concreti per una collaborazione bilaterale più sostenibile. La conoscenza personale in diplomazia è altrettanto importante – ha aggiunto Lendita Haxhitasim  -perché, a volte, da questi rapporti interpersonali forti e da conoscenze culturali approfondite nascono occasioni di sviluppo decisive”. E prima di congedarsi ha firmato il libro d’onore di Palazzo dei Bruzi vergando un pensiero che testimonia il suo sincero affetto per la città di Cosenza: “con enorme piacere ritorno a Cosenza che a me ha dato tantissimo. Ora sono io che vorrei portare a Cosenza il mio contributo, avvicinando i nostri cittadini in una collaborazione concreta”.

 

 

Il presidente del Kosovo ospite della provincia di Cosenza

COSENZA – La Provincia di Cosenza ha ricevuto ieri la visita ufficiale del Presidente del Kosovo Hashim Thaçi accolto dal Presidente Franco Iacucci, da Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao e dai Sindaci delle Comunità arbёreshё del territorio cosentino.

Il primo benvenuto, a nome dei Sindaci dell’Arbëria, è arrivato dal Consigliere provinciale delegato e Sindaco di Spezzano Albanese, Ferdinando Nociti, che ha sottolineato «l’orgoglio di essere italiani con una specificità in più, quella di essere riusciti a mantenere e preservare l’identità: di lingua, usi, costumi, cultura”. Nociti ha ricordato che in Calabria ci sono trenta Comuni arbёreshё, di cui ventuno nella sola provincia di Cosenza, che hanno intenzione di portare avanti la valorizzazione delle comunità e le relazioni con i Paesi di origine e che, a tal proposito, “è stata costituita la Fondazione dei paesi dell’Arbëria, che sarà completata a breve con le nomine regionali».

A seguire, il Saluto del Prefetto di Cosenza che si è detto «orgoglioso di questa cultura e di questa trazione e, da Rappresentante dello Stato, molto soddisfatto della visita». Per Tomao, la tradizione albanese del territorio cosentino deve rafforzarsi e deve esserci un forte sentimento di amicizia con il popolo kosovaro e uno scambio di carattere sociale, culturale e in termini di sviluppo economico.

Franco Iacucci si è detto onorato di dare il benvenuto al Presidente della Repubblica del Kosovo, all’ambasciatore e a tutta la delegazione kosovara. Per il Presidente della Provincia, «è un privilegio ospitare un Capo di Stato nel nostro Palazzo, che rappresenta uno dei più significativi e prestigiosi esempi di architettura meridionale del XIX secolo e la cui struttura originaria risale al ‘500. La nostra terra, la nostra provincia, le nostre città, i nostri piccoli comuni hanno una tradizione culturale e di accoglienza di cui possiamo vantarci e tradizioni popolari secolari, feste, consuetudini, riti laici e religiosi, diffusi in tutto il nostro vastissimo territorio. A breve vi recherete presso l’Università della Calabria, centro di eccellenza, di sperimentazione, di avanguardia che vanta circa trentamila studenti iscritti ed è tra le principali istituzioni accademiche del nostro Paese».

Per Franco Iacucci gli Arbёreshё e gli Occitani della provincia di Cosenza, insediati da secoli nel nostro territorio, costituiscono un elemento peculiare, unico, irriproducibile della nostra identità. Una identità che va salvaguardata, come principio democratico alla base della convivenza civile.

Nel suo intervento Hashim Thaçi ha esordito affermando che «il passato, il presente e soprattutto il futuro del mio Paese è strettamente collegato all’Italia, perché nei momenti più difficili è stata al nostro fianco con un duplice ruolo: con aiuti umanitari alla popolazione kosovara; e con sollecitazioni internazionali sul problema del Kosovo”. Il Presidente Thaçi ha rimarcato come il suo Paese sia a oggi il più giovane al mondo, già riconosciuto da ben 114 Stati: “siamo orgogliosi di essere membri di Organizzazioni internazionali, anche sportive, di avere partecipato alle Olimpiadi e di avere anche vinto delle medaglie d’oro». Quindi da Thaçi un grande ringraziamento all’Italia che negli anni ‘98/99 ha ospitato tanti profughi kosovari, molti dei quali oggi integrati in questo Paese: «il Kosovo dà garanzia di amicizia eterna con l’Italia e vi invitiamo tutti a visitarlo. Nello stesso tempo, siamo orgogliosi degli Arbёreshё italiani che sono stati unificatori dell’Italia stessa e che porteranno sempre nel mondo un grande contributo di pace e cultura».