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Omicidio Antonino Scopelliti, rinvenuta l’arma del delitto

REGGIO CALABRIA – È stata trovata nel Catanese l’arma con cui il 9 agosto del 1991 fu ucciso a Villa San Giovanni il giudice della Corte di cassazione Antonino Scopelliti. Si tratta di un fucile calibro 12. A dare notizia del ritrovamento del fucile con cui fu ucciso il giudice Scopelliti é stato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, a margine della cerimonia di commemorazione del magistrato. La scoperta dell’arma risale ai giorni scorsi. «È senza dubbio un passo in avanti – ha commentato Bombardieri – per raggiungere la verità. Il ritrovamento apre scenari importanti per appurare i responsabili di questo odioso crimine, confermando importanti recenti intuizioni investigative». La scoperta del fucile, su cui non sono stati diffusi particolari, è frutto di un’attività ispettiva mirata condotta dalla Dda di Reggio Calabria, con il supporto investigativo della Squadra mobile reggina. Sono in corso i necessari riscontri tecnici per consolidare il quadro investigativo. (Fonte Ansa)

 

L’arma in auto col colpo in canna, madre e figlio fermati dai carabinieri

RENDE (CS) – Nell’ambito di un servizio di controllo e repressione del crimine, i carabinieri hanno arrestato un uomo di 42 anni e denunciato in stato di libertà la mamma di 62, entrambi di Cosenza, per detenzione abusiva di arma clandestina. In particolare i militari, posizionati lungo la statale 107 in contrada Santo Stefano per un posto di controllo, dopo aver notato l’improvvisa e pericolosa inversione a “U” operata da un veicolo nel bel mezzo della superstrada, ne hanno iniziato l’inseguimento, riuscendo ad intercettare l’auto sospetta dopo pochi chilometri anche grazie all’intervento di una seconda pattuglia proveniente da Cosenza. I due occupanti, madre e figlio, venivano sottoposti a perquisizione. In un borsone posto sul sedile posteriore dell’autovettura veniva ritrovata e sequestrata una pistola beretta cal. 9, con matricola abrasa e colpo in canna, completa di caricatore contenente cinque cartucce. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato condotto nella casa circondariale di Cosenza.

L’Arma in Cattedra, tante le iniziative nella Giornata delle Forze Armate

COSENZA – In concomitanza delle celebrazioni del 4 novembre “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”, molte sono state le iniziative intraprese dal Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza per rendere questo giorno una ricorrenza speciale e per riaffermare quel legame tra la gente e la Benemerita. Tra questi eventi, quello particolarmente sentito dal Comandante Provinciale, Ten. Col. Piero SUTERA, sono gli incontri istruttivi dell’Arma presso le Scuole. Questa mattina presso l’Istituto Comprensivo “Bernadino Telesio” di Spezzano della Sila (CS) e l’Istituto Comprensivo “Abate Gioacchino” di Celico (CS), gli alunni delle scuole elementari e medie, hanno partecipato a una conferenza tenuta dal Ten. Felice Bucalo. L’incontro ha avuto come elemento trainante  quello di rafforzare i legami tra le Forze Armate e i cittadini, oltre che rinvigorire, specie nelle giovani generazioni, quel patrimonio di coesione e d’identità nazionale che gli Italiani hanno saputo costruire nel corso della loro storia, anche attraverso dolorose esperienze. Nel corso della conferenza, l’Ufficiale ha illustrato agli alunni i passaggi storici che hanno reso importante e significativa la ricorrenza che celebra il “Giorno dell’Unità Nazionale”, e l’impegno profuso dalle Forze Armate nel ruolo cruciale  nella difesa di valori come libertà e democrazia, anche all’estero. Domani mattina, nella giornata commemorativa, i Carabinieri aprono le porte delle Caserme ai cittadini, sono quelle di Cosenza (“Paolo Grippo”- Brigadiere dei Carabinieri Medaglia D’Argento al V.M. alla Memoria), San Marco Argentano, Castrovillari, Paola e Rende.

A Cosenza in Piazza Kennedy è stata allestita una vetrina espositiva dei Carabinieri, ove sosteranno nella mattinata sempre di domani una Jeep Renegade e l’Alfa 159 del Pronto Intervento “112”.

Punta un’arma contro un minorenne, arrestato quarantenne di Feroleto

FEROLETO DELLA CHIESA (RC) – Avrebbe minacciato un minorenne puntandogli una pistola dopo averlo costretto a salire sulla sua auto per farsi chiedere scusa dopo che il ragazzo lo aveva urtato inavvertitamente. Un uomo di 40 anni è stato arrestato a Feroleto della Chiesa dai carabinieri in esecuzione di un provvedimento del gip del Tribunale di Palmi, con l’accusa di sequestro di persona e minacce. All’uomo è stato imposto di allontanarsi dal territorio del comune.
I fatti risalgono al novembre del 2015 quando il minore mentre era al bar con ad amici urta l’uomo. Il gesto viene interpretato come un affronto dall’uomo che costringe il ragazzo a salire sulla sua auto e a raggiungere un parcheggio dove estrae l’arma obbligandolo a chiedere scusa. La vittima non denuncia l’accaduto che, comunque, diventa di dominio pubblico. I carabinieri convocano il minore in caserma assieme ai genitori e agli amici per verificare i fatti. A casa dell’ uomo i militari trovano e sequestrano l’arma.

Pistola all’Unical, Crisci: «Il sistema di controllo funziona»

RENDE (CS) – «L’arma ritrovata dalla Guardia di Finanza, nei giorni scorsi, nei pressi del campus dell’Unical è la dimostrazione che i servizi di sorveglianza sono stati intensificati e che stanno dando i loro frutti». Lo afferma il rettore dell’Unical Gino Crisci, congratulandosi con i Finanzieri per l’ottimo lavoro svolto in tema di prevenzione e lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti. «Il ritrovamento e il sequestro della pistola – commenta il rettore –  non può essere interpretato come motivo di allarmismo, ma al contrario, deve essere visto come risultato di un sistema di controllo che funziona e che è ancora più serrato negli ultimi mesi, per garantire la sicurezza dei nostri studenti e del nostro personale».

Il rettore Crisci tiene infatti a far sapere che sta riorganizzando con grande attenzione la gestione della sicurezza, affinché non solo gli studenti, ma anche tutto il personale che frequenta quotidianamente il campus, possano studiare, vivere e lavorare in una cittadella quanto più sicura possibile. In questi giorni si sta procedendo a una ricognizione sull’intero impianto di videosorveglianza, per garantire una maggiore efficienza del sistema. Nei prossimi giorni, inoltre, il rettore dell’Università incontrerà il nuovo comandante della stazione dei Carabinieri di Rende, Sebastiano Maieli, per concordare i termini di una futura collaborazione che assicuri maggiori controlli, da parte dei militari dell’Arma, all’interno del campus di Arcavacata. Un ulteriore passo in avanti per la prevenzione e la lotta alla microcriminalità e per un campus sempre più sicuro.

Cosenza, arrestato il titolare di una trattoria

COSENZA – Deteneva illegalmente all’interno della trattoria di cui è titolare una pistola calibro 7,65 con matricola punzonata. Per questo Pasquale Mango è stato tratto in arresto dai carabinieri della stazione di Cosenza. L’arma è stata rinvenuta dai militari nell’esercizio gestito da Mango. Secondo quanto si è appreso si tratta di una pistola importata da Budapest completa di caricatore e sei proiettili.