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Scossa di terremoto nel cosentino

BIANCHI (CS) – Una scossa di terremoto di magnitudo ML 3.7 è stata registrata a 4 km ad est di Bianchi (Cs) alle ore 19.54, ad una profondità di 19 km.

Alle ore 20.08 rilevata un’altra scossa più lieve di magnitudo M.L. 2.2 con profondità 9 km. 

Il terremoto, localizzato dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, è stato avvertito anche a Cosenza e in diversi comuni dell’entroterra. 

La Sala Operativa della Protezione Civile Calabria è in costante contatto con i sindaci dei comuni interessati. Al momento non si segnalano danni a persone o cose. 

Fuga per amore dalla Francia, trovate in Calabria le due 14enni

BIANCHI (Cs) – Si erano allontanate da casa 11 giorni fa percorrendo quasi duemila chilometri, guidando a turno, a bordo dell’auto della nonna di una di loro per tentare di raggiungere la Sicilia. Due ragazze quattordicenni che avevano lasciato Vence, un piccolo centro nei pressi di Nizza, per poter vivere il loro amore, ostacolato dalle famiglie, sono state rintracciate a Bianchi, in provincia di Cosenza.

Durante gli 11 giorni di assenza da casa, le due giovani avevano sostato a Roma spendendo tutti i loro risparmi. Quando i militari le hanno notate sdraiate sui sedili dell’autovettura, la ragazze, che hanno tentato inizialmente di spacciarsi per maggiorenni, hanno cercato di eludere il controllo, ma i carabinieri, insospettitisi, hanno eseguito ulteriori accertamenti. Dopo averle rifocillate e con l’aiuto di un’interprete, i militari sono riusciti così a scoprire la verità.

A Bianchi ritorna il Palio dei rioni, il “Giochi senza frontiere” calabrese

BIANCHI (CS) –  Dal 6 al 9 agosto, una festa di colori, giochi popolari e tanta partecipazione di grandi e bambini, si terrà a Bianchi, piccolo paese del Savuto, in provincia di Cosenza.

Il così denominato Palio dei rioni, patrocinato dal comune di Bianchi e giunto alla quinta edizione, si caratterizza come l’evento dei giochi senza frontiere calabresi.

Quattro serate, nel piccolo paese ai piedi dell’altopiano della Sila, in cui gli abitanti suddivisi in 4 rioni: (Briganti, Rivolta, Santiago e Serrapapaglio), si confronteranno tra loro con gare di abilità, velocità, resistenza e precisione.

Luogo di battaglia scelto per i giochi biancari: Piazza Matteotti, la piazza principale del paese che si trasformerà in una vera e propria arena.

Dal tiro alla fune maschile e femminile ai percorsi in bici tra i birilli.

Tante sono le attività formato famiglia, pensate per tutte le età e promosse ed organizzate da un comitato di giudici ed arbitri che monitoreranno sera per sera tutte le gare.

Mancano pochi giorni ormai alla tanto attesa della quinta edizione del Palio dei rioni, che avrà inizio il 6 agosto alle ore 21, con la sfilata delle quattro squadre che si esibiranno con coreografie spettacolari.

Appuntamento a Bianchi allora per il Palio dei rioni, evento simbolo della festa di comunità e di condivisione. Una manifestazione ludica che aggrega, rallegra e educa.

 

Nicola Bianchi si accasa alla Reggina

REGGIO CALABRIA – Il presidente Luca Gallo e la Reggina hanno comunicato di aver raggiunto un accordo per le prestazioni sportive di Nicolò Bianchi. Il centrocampista ha sottoscritto un contratto biennale.

L’identikit

Nato a Como il 24 febbraio 1992, Nicolò Bianchi comincia la sua carriera da calciatore nelle giovanili del Novara. Le prime esperienze nel professionismo arrivano con le maglie di Foggia, Giulianova, Alessandria e Monza.
Nella stagione 2014/15 il centrocampista fa ritorno al Novara disputando ventinove partite e conquistando la Serie B con mister Toscano. L’annata successiva si conferma su buoni livelli ottenendo un’altra promozione con i grigiorossi della Cremonese. Nel 2016 Bianchi riparte dalla Virtus Bassano dove colleziona cinquantacinque gettoni in due anni realizzando cinque reti. Il passaggio al Vicenza si consuma l’estate scorsa, fissando il record personale di centri in una singola stagione (4)

Alla BIT di Milano, la Calabria tra cultura, cibo e turismo

MILANO – Dopo un 2017 da record per presenze turistiche, la Calabria si è presentata alla BIT di Milano con l’obiettivo di rafforzare sempre di più il lavoro di squadra e l’interlocuzione tra istituzioni e operatori turistici per promuovere esperienze di vacanza diversificate e uniche e soddisfare tutte le esigenze di viaggio.

In quest’ottica, nel primo appuntamento istituzionale in programma allo stand della Calabria alla  BIT, cui hanno preso parte il sottosegretario MiBACT, On. Dorina Bianchi e il Presidente della Regione Calabria, On. Gerardo Mario Oliverio, si è  parlato di enogastronomia come motore per la valorizzazione dei territori e delle tradizioni. Certamente un punto di forza per la Calabria che può contare su un’importante e unica cultura enogastronomica, laddove cibo è identità, cibo è tradizione, cibo è racconto.

Le dichiarazioni di Oliverio

«La strategia adottata sin dal momento del nostro insediamento al governo della Regione Calabria – ha dichiarato Presidente della Regione Calabria – è stata orientata alla valorizzazione dei nostri territori anche attraverso le nostre eccellenze enogastronomiche. Un settore, questo, che sta vivendo un momento di forte attenzione mediatica internazionale  che siamo riusciti a far accendere su di esso. In questo contesto, determinante è lo sforzo che stanno facendo in questa fase i nostri operatori del settore turistico ed enogastronomico  per farsi trovare preparati e adeguati agli standard internazionali sempre più alti».  In tal senso un’importante occasione si presenta con la designazione da parte del Mibact e dal Mipaaf del 2018 quale Anno del Cibo Italiano. Dopo il 2016 anno nazionale dei cammini e il 2017 dei borghi, nel 2018 si terranno manifestazioni iniziative ed eventi tutti legati alla cultura e alla tradizione enogastronomica italiana e saranno attivate iniziative per promuovere, anche in termini turistici, i paesaggi rurali storici, per il coinvolgimento e la promozione delle filiere.

 

Dorina Bianchi, «E’ l’anno del cibo»

Come ha dichiarato il Sottosegretario MiBACT, On. Dorina Bianchi «L’anno del cibo è un’opportunità straordinaria per valorizzare e far interagire le nostre tipicità ed eccellenze investendo sull’immagine della nostra regione oltre i confini nazionali e regionali: in un UNICO BRAND. Dedicando questo anno all’enogastronomia abbiamo voluto restituire al cibo la sua valenza culturale, il suo valore simbolico e sociale. D’altra parte il nuovo turismo che abbiamo progettato e messo in pratica con il MIBACT rimette al centro il viaggiatore al quale si propone prima di tutto un’esperienza. L’obiettivo di quest’anno è quello di promuovere la nostra cultura alimentare anche attraverso i prodotti e i territori meno conosciuti in maniera intelligente, valorizzando le potenzialità di tutte le filiere legate al comparto, non ultima quella degli artigiani».

Nell’Anno del Cibo Italiano, dunque, le eccellenze enogastronomiche calabresi possono essere il punto di riferimento per rafforzare la Calabria come destinazione turistica, legando tra loro luoghi e prodotti, mettendoli a sistema. Per rafforzare, appunto, il sistema turistico, la Regione ha elaborato una strategia complessiva che prevede diverse azioni tra loro coordinate: numerosi sono stati gli investimenti sul fronte delle infrastrutture, basti pensare alla rete ferroviaria jonica in fase di epocale trasformazione con un  investimento dedicato di 530 milioni di euro teso a farne una metropolitana veloce di superficie. Così come molti sono i progetti in via di attuazione, tutti improntati alla diversificazione dell’offerta turistica.

Come precisato dal Presidente della Regione in occasione del secondo appuntamento della giornata sul tema della valorizzazione degli itinerari culturali della destinazione turistica di Reggio Calabria, “Il turismo si può sviluppare se la somma di tutte queste componenti va a regime e per questo stiamo agendo con rigore e determinazione verso un obiettivo ben preciso.

Allo stesso appuntamento l’Arch. Carmelo Malacrino, Direttore del Museo Nazionale di Reggio Calabria, ha evidenziato l’interlocuzione continua tra le Istituzioni per promuovere l’immenso patrimonio storico e artistico della regione, ricordando come tra le prime iniziative rientranti nel calendario di eventi dell’Anno del Cibo Italiano vi è proprio la recente inaugurazione della mostra “Abemus in cena. A tavola con i romani”. Un “invito a tavola” con gli antichi romani in un viaggio straordinario della memoria. L’esposizione accoglie 49 meravigliosi reperti, alcuni dei quali sono presentati per la prima volta al pubblico, provenienti dai depositi del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Tanti sono, dunque, i progetti in essere per promuovere la cultura, la storia e l’identità della Calabria, definiti dal Presidente Oliverio come il volàno dello sviluppo economico e turistico e non come optional dell’azione amministrativa.

Turismo, Bianchi “artigianato eccellenza italiana”

REGGIO CALABRIA – Artigianato: effetto Balti, giovani lombardi sognano di fare i bombonieristi.

« L’artigianato è un’eccellenza tutta italiana che racconta le tradizioni, il tessuto sociale e culturale di una comunità ed è l’essenza del nostro Paese e del made in Italy. Al tempo stesso è un importante attrattore turistico e rappresenta un’opportunità anche per i nostri giovani che dal passato possono trovare la strada per il proprio futuro».

Lo ha detto il sottosegretario al Turismo Dorina Bianchi, calabrese, intervenendo ad una tavola rotonda dal titolo “Artigianato italiano un patrimonio per l’umanità?” che si è svolta nell’ambito di Milano Unica, il salone internazionale della tessitura in corso alla Fiera di Milano a Rho.

Si tratta della seconda tappa del road show, promosso da Confartigianato insieme al massmediologo Klaus Davi, per promuovere una discussione e una riflessione sull’eccellenza dell’Artigianato italiano, in vista di una proposta di candidatura all’Unesco.

«L’artigianato tradizionale – ha spiegato la Bianchi –  è identificativo del rapporto fra l’uomo e i suoi territori e come il turismo, non è delocalizzabile e può offrire una diversificazione dell’offerta in linea con il Piano Strategico del Turismo. Il rapporto tra turismo e artigianato ha una duplice prospettiva: arricchisce l’offerta turistica del territorio e permette di intercettare i flussi con alto potere di acquisto.

Dobbiamo creare percorsi tra le botteghe artigiane per scoprire gli antichi mestieri con pacchetti turistici personalizzati. Oggi il turista non compra un posto letto ma un’esperienza e l’artigianato può essere la risposta a quella richiesta di turismo esperienziale e al desiderio di entrare in stretto contatto con il territorio e di sentirsi abitante».

«La riscoperta degli antichi mestieri – ha concluso il sottosegretario al Turismo – rappresenta, inoltre, un’opportunità per i giovani che permettono un ricambio generazionale in questo settore atteso da tempo con il loro potenziale innovativo legato alle nuove tecnologie.

Secondo una ricerca dell’Università Bocconi, gli artigiani nei settori di nicchia possono portare un impatto del +1% sul Pil e produrre fino a 160mila nuovi posti di lavoro. È importante che i giovani apprendano il “sapere” insieme al “saper fare”. Con l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro in questo senso sono stati fatti degli importanti passi in avanti».

Sarà l’effetto Bianca Balti, top model di fama internazionale che in una recente intervista ha dichiarato “quello che mi manca di più dell’Italia sono le bomboniere di Lodi fatte a mano, che mi faccio spedire qui in California tanto sono belle ” (http://www.lastampa.it/2017/07/01/societa/moda/bianca-balti-non-sono-capace-a-dire-di-no-temo-pi-i-rimpianti-degli-errori-ANHrqtf3c0O8yuYFn3LyGM/pagina.html), sarà che due italiani su tre non vogliono rischiare di aprire una startup per paura di fallire dopo solo un anno, come dimostrano i recenti dati del Randstad Workmonitor (http://www.ilsole24ore.com/art/management/2017-05-04/imprenditoria-sogno-italiani-ma-due-tre-temono-fallire-112112.shtml?uuid=AEo70AGB), ma i giovani e le giovani lombardi stanno riscoprendo quantomeno l’importanza dei vecchi mestieri artigiani, un tempo giudicati cheap e ora in grande rispolvero.

Secondo una ricerca realizzata dall’agenzia di comunicazione di impresa Klaus Davi and Co. su 1000 giovani lombardi di età compresa tra i 15 e i 25 anni, in occasione di un’iniziativa di sostegno alla proposta di candidatura a Patrimonio Unesco del nostro artigianato, sostenuta dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e promossa nel corso di MilanoUnica partita oggi alla Fiera di Rho/Milano, il particolarissimo  mestiere di ‘bombonierista’ in cui eccellono le maestranze lodigiane – complice una icona internazionale come la Balti – è tra i più affascinanti (36% delle preferenze).

L’arte del saper fare  affascina a sorpresa sia ragazzi (13% dei casi) che ragazze. In una regione come la Lombardia coinvolgono anche altri mestieri artigiani  tradizionalmente lombardi, come la lavorazione della seta – e tessile in generale – (come il disegno, la tessitura jacquard, la stampa tradizionale, i finissaggi e la confessione, il ricamo come a Gallarate, tintoria, torcitura), storicamente tra le più rinomate a livello internazionale e ancor oggi molto attiva, tanto che il 30% degli intervistati se ne dice ammaliato.

Al terzo posto si distingue la professione del liutaio (27%), trainata da un centro importante come Cremona, dove la tradizione dei leggendari maestri Stradivari e Amati non si è mai persa ed è arrivata alle generazioni più giovani. Appena giù dal podio troviamo l’arte orafa (24%) sia di gioielli che di metalli preziosi, concentrata per lo più attorno al capoluogo milanese. Tornando al tessile, la produzione dei pezzotti attira il 21% degli intervistati: si tratta della lavorazione a mano di tappeti rustici dai colori vivaci, tipica delle aree montane di Sondrio.

Un altro must dell’artigianato nostrano molto apprezzato è la produzione di pipe in radica (17,5%), un oggetto tornato molto in voga anche grazie a numerosi videoclip musicali. Il 16% – soprattutto donne –  è invece amante degli antichi oggetti in vimini e sogna di dedicare il resto della sua vita alla creazione di cesti, sedie e manufatti con l’uso di questa fibra davvero speciale. Naturalmente, parlando di Lombardia, non si può dimenticare la pelletteria, fiore all’occhiello della Regione: il 15% del campione di ragazzi brama di imparare questo mestiere, magari in qualche conceria tradizionale della zona.

Penultima posizione per un’altra specialità, quella dei ricami con tomboli e fuselli: il 13% si vedrebbe benissimo come ricamatore o ricamatrice, quasi come se si trovasse in una favola ottocentesca.

Chiude questa speciale top ten l’attività dell’armaiolo (10%), il produttore di armi, che nel territorio lombardo vanta vere e proprie eccellenze a livello mondiale come la fabbrica Beretta, che ha istituito propri corsi per apprendere questa particolare e apprezzata arte.

 

 

Arresto Macrì, Bianchi: «Lotta senza confini»

ROMA – «La lotta alla ‘Ndrangheta non ha confini. L’arresto di Vincenzo Macrì, esponente apicale della cosca Commisso di Siderno, all’aeroporto di San Paolo im Brasile è un importante risultato ottenuto grazie alla collaborazione internazionale e all’assiduo e incessante lavoro delle nostre forze dell’ordine. Ringrazio, dunque, gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria e dello Sco, la Polizia di Stato e la Dda di Reggio Calabria». A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato calabrese di Alternativa Popolare.

«L’operazione di oggi – conclude – conferma quanto sia importante la collaborazione internazionale nella lotta alla criminalità organizzata che si è ramificata anche all’estero. È un problema globale che, dunque, ha bisogno di risposte globali e della condivisione delle strategie».

La Calabria ricorda il 25° anniversario della strage di Capaci

COSENZA – «Il ricordo della strage di Capaci e di tutti gli omicidi da parte della Mafia deve essere sempre vivo in noi per non dimenticare chi ha messo a rischio la propria vita per la legalità e la giustizia. La criminalità organizzata avrà chiuso bocche, come quella di Giovanni Falcone, ma ha aperto le nostre e scosso le nostre coscienze». A dichiararlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato di Alternativa Popolare. «Lo Stato e i cittadini onesti – aggiunge – continuano quotidianamente la loro lotta alla criminalità organizzata e uomini come Falcone sono un esempio di coraggio, integrità e di rispetto del proprio ruolo. Per contrastare la malavita organizzata è necessario che le forze sane della società facciano rete tra di loro con il supporto dello Stato. Bisogna denunciare e squarciare il velo del silenzio».

«Sono passati 25 anni da quel tragico 23 maggio in cui persero la vita, in un vile e tremendo attentato mafioso compiuto nei pressi di Capaci, il giudice Giovanni Falcone insieme alla moglie Francesca Morvillo ed agli agenti della Polizia di Stato Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Sono passati 25 anni da quella tremenda tragedia, ma la memoria di quel sacrificio rimane viva e fortemente radicata nel cuore e nella mente di ognuno di noi e di chiunque coltivi i valori della legalità, della civiltà e della convivenza». E’ quanto afferma, in una nota, il Presidente della Regione, Mario Oliverio, ricordando  il 25esimo anniversario della strage di Capaci. «Tante cose – prosegue Oliverio – sono state scritte e dette in questi 25 anni, ma ciò che rimane, su tutto, è l’esempio di un uomo, di un magistrato che è morto in nome della giustizia. Il nostro compito è quello di non dimenticare e di trasmettere questo messaggio ai giovani, alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi che, a loro volta, dovranno far vivere e camminare le idee e gli ideali di uomini come Falcone e Borsellino sulle loro gambe, facendo ognuno la propria parte e moltiplicando gli sforzi per combattere e sconfiggere definitivamente la criminalità, l’illegalità, il malaffare, la corruzione, in una parola la negazione di un futuro libero e sicuro per i cittadini».

«Non erano certo apostoli, non erano neanche santi, ma solo due moderni cristi finiti in due lenzuoli bianchi”. A Cosenza, quando il cantautore Giulio De Gennaro, con chitarra ed armonica a bocca, intona le note della  canzone “Giovanni e Paolo”, dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel salone di rappresentanza del Comune cala un silenzio quasi religioso e sale anche l’attenzione degli studenti che questa mattina hanno gremito Palazzo dei Bruzi per partecipare, da protagonisti, alla giornata con la quale l’Amministrazione comunale ha voluto ricordare la figura di Giovanni Falcone, a venticinque anni dalla strage di Capaci. Giulio De Gennaro ha scritto la musica, mentre le parole, toccanti, profonde, sono di Massimo Bizzarri. Note e parole viaggiano insieme ad un video, una sorta di graphic novel, del fumettista Faross, nella quale l’impegno e la storia di Falcone e Borsellino diventano delle tavole disegnate. Un passepartout che facilita l’approccio con i ragazzi delle scuole accorsi a Palazzo dei Bruzi per capire di più sui due magistrati e soprattutto per capire ancora meglio chi era Giovanni Falcone, dopo averlo approfondito in classe grazie alla lettura del bel libro di Luigi Garlando “Per questo mi chiamo Giovanni”.
A moderare la manifestazione, la giornalista Iole Perito, portavoce del Sindaco Occhiuto, assente per impegni istituzionali fuori città. La portavoce ha dato lettura di un messaggio del primo cittadino. «Giovanni Falcone – ha scritto il Sindaco Occhiuto nel suo messaggio – ha dedicato e sacrificato la sua vita per salvaguardare la legalità dalla mafia. Si batteva ogni giorno con tutte le sue forze per evitare che le nostre istituzioni fossero sopraffatte dal malaffare. Sapeva che correva in ogni momento il rischio di essere assassinato ma, ciò nonostante, continuava a testa alta la sua battaglia. Non tutti – ha scritto Occhiuto – possiamo essere eroi come Falcone, e non tutti abbiamo il coraggio e la forza di sacrificare la nostra vita per un nobile scopo. È molto difficile per noi comportarci eroicamente allo stesso modo, difatti la storia ci consegna personaggi di tale spessore molto raramente. Però tutti noi possiamo almeno seguire un principio che ha sempre ispirato Giovanni Falcone: il rispetto. Rispetto per le persone, per le istituzioni, per la nostra città. La mafia rappresenta la massima mancanza di rispetto verso le istituzioni pubbliche, e non solo. Tutti, nel nostro piccolo, possiamo batterci per essere almeno persone più rispettose».
Alla sentita e partecipata manifestazione sono intervenuti anche il vicesindaco Jole Santelli, che ha voluto fortemente l’iniziativa, il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, la presidente del Tribunale di Cosenza, Maria Luisa Mingrone, e il procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo. Nel corso della manifestazione, che si era aperta sulle note dell’inno di Mameli eseguito dal coro del Liceo Musicale “Lucrezia Della Valle”, diretto dal maestro Saverio Tinto, sono intervenuti, con la proiezione di un video autoprodotto, anche gli studenti della Scuola media Giambattista Vico (che fa parte dell’Istituto comprensivo “Spirito Santo”) che hanno realizzato in classe un albero di carta sui rami del quale hanno appeso dei bigliettini per ricordare Giovanni Falcone, sull’esempio dell’albero di ficus che è collocato davanti all’abitazione dove risiedevano a Palermo Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo. “Grazie per averci mostrato che la mafia si può sconfiggere”, “Bisogna combattere la mafia senza avere paura di niente e di nessuno”. Queste alcune delle frasi vergate sui bigliettini dagli studenti della scuola “Gullo”. Un buon viatico verso un percorso lungo, ma non impossibile.

Atti vandalici a Ferramonti di Tarsia, celebrare il 25 aprile per non dimenticare

ROMA – «Gli atti vandalici della notte scorsa nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia e al Museo della Memoria sono un episodio deplorevole. Auspico che vengano identificati i colpevoli a cui sia inflitta una pena esemplare». A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato calabrese di Alternativa Popolare.

«Episodi come questo – aggiunge – dimostrano l’importanza di celebrare giornate come quella del 25 aprile e della memoria dell’olocausto ebraico. Dobbiamo tener vivo il ricordo degli errori per non commetterli mai più».

 

Ferramonti Luogo della memoria

“Antichità del Mezzogiorno”, Dorina Bianchi al museo archeologico di Reggio Calabria

ROMA – Il sottosegretario al Turismo, on. Dorina Bianchi, domani alle 15 interverrà al Convegno Internazionale “L’antichità nel Regno. Archeologia, tutela e restauri nel Mezzogiorno preunitario” presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. L’evento è organizzato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dall’Università di Reggio Calabria e dall’Università di Foggia.