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Rubavano mezzi nei cantieri stradali, sette arresti

VIBO VALENTIA – La Sezione di Vibo Valentia della Polizia stradale ha condotto un’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, tra Calabria e Lombardia, che ha portato all’esecuzione di sette arresti e di due obblighi di dimora a carico di altrettante persone presunte componenti di un’organizzazione criminale dedita ai furti seriali di mezzi nei cantieri stradali.

Per tre delle persone arrestate è stata disposta la custodia cautelare in carcere e per quattro ai domiciliari. Le persone coinvolte sono accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti per il successivo riciclaggio.

I furti, decine, sono stati commessi ai danni di imprese private, alcune delle quali subappaltatrici di lavori dell’Anas lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Nove mezzi, in particolare escavatori e macchine per il movimento terra, provento di furti, per un valore di oltre un milione di euro, sono stati recuperati dalla Polizia stradale e restituiti ai proprietari.

Viabilità, Gianluca Gallo, «La tragica estate Anas. Calabria senza guida»

CATANZARO – «L’Anas, ormai, fa quello che vuole. Tanto, ha ben compreso che mai nessuno le contesterà niente, specie dagli uffici della Regione, occupati da un governatore che pensa solo al proprio destino politico».

Va giù duro il consigliere regionale Gianluca Gallo, portando in cronaca la notizia dell’apertura di nuovi cantieri lungo le strade calabresi nel cuore della stagione estiva, quella in cui le poche arterie stradali che attraversano il territorio regionale sono attraversate dai turisti. «A loro – dice il capogruppo della Cdl – si offre lo scenario, penoso, di una terra presa in ostaggio da chi non le garantisce le infrastrutture che dovrebbe e poi non trova nulla di meglio da fare che mostrarsi all’opera proprio quando invece, nel resto d’Italia, ci si ferma per evitare problemi alla viabilità».

Così cantieri aperti, da qualche giorno a questa parte non solo lungo la Statale 107, porta d’accesso alla Sila: da una decina di giorni mezzi ed operai sono al lavoro sulla statale 106, nel tratto che da Rocca Imperiale conduce a Montegiordano, per interventi di messa in sicurezza e di rifacimento del manto stradale che sono causa di deviazioni e della chiusura di parte della carreggiata, con marcia obbligata su corsia unica.

Da anni procedono invece gli interventi lungo la statale 534, che dovrebbe unire l’autostrada al corridoio Adriatico ed alla Ionica. E perché non sembrasse poco, incalza Gallo, «a far data dal 23 Luglio e fino alla fine dell’anno tra Sibari e Roseto, precisamente tra il km 369 ed il km 399, dal lunedì al venerdì esclusi i festivi in tratti saltuari ci si potrebbe imbattere in sensi unici alternati regolati mediante impianti semaforici, per consentire l’esecuzione di lavori di messa in sicurezza. Lo stesso avverrà nel tratto a sud di Sibari, in quella fascia di centri costieri d’estate molto affollati e per i quali la statale 106 rappresenta l’unica via di comunicazione, anche in considerazione del contemporaneo blocco, anche in questo caso per lavori, della già precaria e poco utilizzata ferrovia ionica». Un quadro devastante, secondo Gallo: «Sembra quasi che le migliori menti si siano sedute a tavolino per concertare una strategia di isolamento della Sibaritide dal resto d’Italia: chiudono le stazioni, rendono sentieri di guerra le strade, respingono ogni suggerimento. I tanti sindaci e le associazioni che lamentano i disagi che questa situazione arreca hanno ragione da vendere: se la Regione avesse avuto un presidente, probabilmente nulla di ciò si sarebbe verificato. Invece la Calabria paga il prezzo di un governo che non c’è, e intanto resta vittima di scelte sconsiderate: è arrivato il tempo di unire le forze per dar vita ad una class action contro l’Anas, ancor prima che ad una protesta istituzionale ferma e forte, per rivendicare diritti oggi calpestati».

Rende: Il comune presenta proposte migliorative sul progetto della Metropolitana Leggera

Comune di RendeRENDE (CS) – Gli assessori del comune di Rende Nello Fallo e Franco Rossi hanno indirizzato una lettera alla Regione Calabria in merito alla prossima realizzazione della Metropolitana leggera che dovrebbe costituire un ulteriore collegamento tra le città di Rende e Cosenza, allo scopo di invitare la Regione alla stesura di un piano di intervento che limiti al minimo i disagi al flusso veicolare. Pare infatti che siano in fase di avvio le procedure realizzative dell’opera, e per questo si rende necessario – sottolineano gli assessori – un efficace piano di cantierizzazione e contemporaneamente di comunicazione con i cittadini.

«Ridurre i potenziali impatti legati alla fase costruttiva dell’opera attraverso una corretta pianificazione del processo di cantierizzazione». «A causa della diffusa distribuzione delle opere sul territorio rendese ed in particolare nella parte più densamente popolata, crediamo sia necessario programmare la cantierizzazione in modo tale da delimitare il più possibile il disagio agli utenti e operatori economici» – E’ quanto richiedono gli Assessore ai Lavori Pubblici, Nello Gallo ed all’Urbanistica Franco Rossi in una lettera alla Regione Calabria sul tema della Metropolitana Leggera.

A tal proposito gli assessore Gallo e Rossi ritengono «indispensabile introdurre nel bando la richiesta di offerta di un efficace e capillare piano di comunicazione ai cittadini delle fasi, dei tempi e delle modalità di cantierizzazione dell’opera. Tale piano di comunicazione – spiegano – dovrà essere accompagnato anche da proposte concernenti il coinvolgimento della popolazione nella riduzione degli impatti negativi della cantierizzazione».