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Il Gruppo Pd al Consiglio Comunale di Catanzaro

th (59)ll Centro-destra, praticamente, non conferma e non conquista comuni nella provincia di Catanzaro alle lezioni di domenica 31 maggio 2015. Grande è la vittoria del Partito democratico e delle coalizioni di Centro-Sinistra che, siamo certi, si arricchirà ulteriormente al ballottaggio, fra quindici giorni con la vittoria al comune di Lamezia Terme; infatti su quattordici comuni il Pd e il Centro-Sinistra ne conquistano dieci. Al Centro-destra va solo il comune di Gizzeria, considerato che a Soverato ha, comunque, vinto un sindaco i scritto al Pd; evidentemente il Consigliere Regionale Tallini avrà letto i risultati di elezioni che si saranno svolte in altro pianeta, atteso che da notizie non vere. Lo straordinario impegno dei dirigenti dei circoli Pd nei vari comuni, guidati dal Segretario e dalla Segreteria provinciale, portano a casa uno splendido risultato. Il gruppo Consiliare Pd al Comune di Catanzaro augura ai sindaci eletti, ai colleghi consiglieri comunali dei diversi comuni interessati alla tornata elettorale, ogni successo. Il Partito democratico della città di Catanzaro è oggi, più di prima, chiamato a uno straordinario e rinnovato impegno per conquistare, alle prossime elezioni, il comune della città capoluogo di regione. Il fallimento delle amministrazioni Abramo e del Centro-destra dopo quattordici anni, su diciannove al governo della città, è la prova evidente della necessità di un sostanziale cambiamento. Il gruppo Pd al Comune di Catanzaro è impegnato per costruire insieme al partito della città e alla segreteria provinciale una forte e qualificata coalizione. Siamo certi che l’imminente congresso cittadino del nostro partito, al quale si sta lavorando da tempo, sarà occasione di rilancio dell’attività in città e di riflessione e scelte unitarie per assicurare ai nostri concittadini la qualità di un partito coeso e forte. La grande vittoria in Italia alle elezioni regionali e comunali di domenica, ci da un’ulteriore carica e consapevolezza che anche a Catanzaro è possibile l’auspicato cambiamento.

Consiglio Provinciale-Comunale di Catanzaro Su Riordino Province

consiglio-provincia-catanzaroCATANZARO – Il Consiglio provinciale di Catanzaro e il Consiglio Comunale di Catanzaro, riunitisi in seduta congiunta per discutere le ipotesi di riordino delle Province calabresi alla luce della spending review e alla vigilia del Consiglio Regionale appositamente convocato per il 24 ottobre allo scopo di formulare una proposta al Governo, esprimono forte preoccupazione per le anticipazioni di stampa sui contenuti del decreto che il Governo Monti è sul punto di varare sulla questione e, in particolare, sull’ipotesi di istituire due nuove Province in Calabria che risulterebbe tra di loro fortemente squilibrate come numero di abitanti: la nuova Provincia di Cosenza-Crotone che sfiorerebbe il milione di abitanti e la nuova Provincia di Catanzaro-Vibo Valentia che ne avrebbe poco più della metà.

Tale ipotesi si scontra con una serie di fattori politici, sociali, storici ed economici, ma soprattutto rischia di operare una netta lacerazione tra la Calabria settentrionale (Cosenza-Crotone) e la Calabria meridionale (Reggio Calabria) , riducendo il peso e la funzione di cerniera dell’Area centrale della Calabria.

Nel caso il Consiglio Regionale non abbia la forza di decidere, delegando al Governo centrale le delicate scelte sul riordino istituzionale, chiedono al Presidente del Consiglio Monti e ai Ministri dell’Interno e della Funzione Pubblica di rivedere lo schema di riordino delle Province della Regione Calabria, tenendo contro dell’evidente squilibrio che creerebbe nel territorio calabrese la nascita di una maxi Provincia di un milione di abitanti.

Si chiede inoltre l’elezione diretta del Presidente e dei Consigli Provinciali quale espressione fondamentale del potere democratico che impone agli Enti territoriali che gestiscono funzioni di primaria importanza per i cittadini di rispondere direttamente, tramite l’elezione dell’operato dei loro organi nel pieno rispetto della carta europea della democrazia locale.