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Beccato con oltre un chilo di marijuana, cocaina e hashish. Arrestato 42enne nel cosentino

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Nel corso del primo pomeriggio del 22/11/2022, i Carabinieri della Sezione Operativa del locale Nucleo Operativo e Radiomobile, nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, hanno tratto in arresto in flagranza di reato  un soggetto incensurato 42 enne del luogo L.M. il quale a seguito di perquisizione domiciliare veniva trovato in possesso di una borsa frigo contenente al suo interno 1,300 Kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, 6.24 grammi di cocaina pura in pietra, 116.71 grammi di hashish, unitamente ad un bilancino di precisione, mannite e materiale per il confezionamento.

 Sulla base degli elementi indiziari acquisiti, lo stupefacente veniva sottoposto a sequestro penale ed il soggetto, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, veniva condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Grosse quantità di droga in Calabria smistata nelle piazze di spaccio palermitane: 15 arresti

PALERMO – Le indagini sono partite nel 2019 e questa mattina è scattata l’operazione dei carabinieri tra Palermo e Africo Nuovo (Rc) per l’esecuzione di 15 ordinanze di custodia cautelare, 10 in carcere e 5 ai domiciliari. Le accuse sono di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, di avere agevolato l’attività mafiosa ma agli indagati vengono contestati anche vari episodi di detenzione, in concorso, di stupefacenti ai fini di spaccio.

L’indagine ricostruisce l’attività di spaccio nei mandamenti mafiosi palermitani di Porta Nuova, Brancaccio, Tommaso Natale e San Lorenzo. L’organizzazione si riforniva di grosse quantità di droga in Calabria che finivano poi nelle diverse piazze di spaccio.

Al vertice dell’associazione ci sarebbero boss e, già definitivamente condannati, delle famiglie mafiose di Palermo Centro e di Partanna Mondello, che, con altri affiliati del mandamento di Brancaccio, già sottoposti a misura cautelare in un altro procedimento, avevano contatti con i fornitori di droga di Campania e Calabria e con spacciatori palermitani, incaricati di rivendere al dettaglio i chili di stupefacenti. Secondo quanto accertato dalle indagini i soldi del traffico di droga servivano per il mantenimento delle famiglie dei detenuti per mafia.

Nel corso dell’inchiesta sono stati arrestati otto corrieri e sequestrate complessivamente 185 chili tra cocaina, hashish e crack e 52 mila euro in contanti. In un’abitazione di Pollenna Trocchia (Na) i carabinieri hanno sequestrato 255 chili di hashish.

Traffico internazionale di droga, blitz contro i narcos calabresi

REGGIO CALABRIA – Ventiquattro le persone arrestate di cui 15 in carcere e 9 ai domiciliari nell’ambito del blitz avvenuto nelle province di Reggio Calabria, Catania, Messina, Vibo Valentia, Salerno, Milano e Pavia. Tutte sarebbero coinvolti in un traffico internazionale di droga.

L’attività, che ha visto coinvolti oltre duecento militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dello Scico, sotto il coordinamento della procura antimafia dello stretto, costituisce lo sviluppo dell’operazione denominata Magma che avrebbe consentito di destrutturare un noto casato di ‘ndrangheta attivo nella provincia reggina, conclusa nel novembre 2019 con l’esecuzione di 45 misure cautelari personali.

 

Nel dettaglio l’operazione avrebbe confermato la forza e la capillarità, sia su scala nazionale che internazionaledei narcos calabresi, che continuano a porsi quali interlocutori privilegiati con le più qualificate organizzazioni mondiali, garantendo una sempre maggiore affidabilità.

 

La disponibilità di ingenti capitali di provenienza illecita e la spiccata capacità di gestione dei diversi segmenti e snodi del traffico hanno permesso all’organizzazione investigata, che sarebbe stata promossa e diretta da un membro di vertice del citato casato reggino, di consolidare un ruolo rilevante nel narcotraffico internazionale servendosi, tra l’altro, di preferenziali e collaudati canali di approvvigionamento esteri. Il gruppo criminale, che per comunicare faceva uso di telefoni cellulari criptati, ovvero di cabine telefoniche pubbliche, si interfacciava con differenti organizzazioni aventi le proprie basi operative in Albania e in Brasile.

‘Ndrangheta e droga, maxi blitz della Finanza anche in Calabria: 36 arresti e sequestri

REGGIO CALABRIA – Una maxi operazione della Guardia di finanza è scattata questa mattina nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Bari, Napoli, Roma, Terni, Vicenza, Milano e Novara. Sono 36 le persone raggiunte da una misura cautelare, 34 in carcere e 2 ai domiciliari, accusate di traffico internazionale di stupefacenti aggravato dalla finalità di agevolare la ‘ndrangheta. La base logistica sarebbe stata il porto di Gioia Tauro.

Sono in corso anche perquisizioni e sequestri per un valore che supera i 7 milioni di euro. Nell’ambito delle indagini che hanno portato al blitz di oggi sono sequestrate oltre 4 tonnellate di cocaina per un valore al dettaglio di circa 800 milioni di euro.

Circa 300 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria da questa mattina stanno eseguendo le misure cautelari. Sequestrato anche l’intero patrimonio aziendale di 2 imprese, attive nel settore dei trasporti ed utilizzate per il compimento degli illeciti.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nell’ambito di una conferenza stampa che si terrà alle 10.30 presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria.

Rende, sorpreso in auto con cocaina e contanti. Arrestato 28enne

RENDE (CS) – Prosegue senza sosta l’attività antidroga da parte dei Carabinieri del Comando Compagnia di Rende, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza, che ha consentito, negli ultimi giorni, di eseguire diversi blitz, dal centro cittadino alle periferie. 

In particolare, nel corso della notte in cui erano in corso diverse manifestazioni musicali, l’attività di controllo ha visto l’impiego di diverse pattuglie dell’Arma, con mezzi con colori d’istituto e civetta, impegnate nei servizi di perlustrazione al fine di contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone ove è maggiore la concentrazione di giovani studenti.

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Rende hanno sottoposto a controllo, a Quattromiglia, a ridosso di viale Marconi, un giovane di Rende di 28 anni, che, fermato a bordo della sua autovettura, è stato trovato in possesso di grammi 108,3 (centootto/vrg/tre) di cocaina e della somma contante di euro 3.642 (tremilaseicentoquarantadue), presunto provento dell’attività illecita, tutto posto sotto sequestro.

Al riguardo, si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato  che lo stesso è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza, è stato associato presso la Casa Circondariale di Cosenza.

Proseguirà nei prossimi giorni, la campagna di intensificazione dei controlli disposta dalla Compagnia Carabinieri di Rende per un deciso richiamo alla responsabilità e al rispetto delle regole adottate a tutela dell’incolumità e volti ad assicurare e prevenire ogni fenomeno di illegalità.

 

Rende, sorpreso con 2 kg di marijuana in casa: arrestato dai Carabinieri

RENDE (CS) – Proseguono, senza sosta, i servizi di prevenzione predisposti dalla Compagnia Carabinieri di Rende finalizzati al controllo del territorio e alla repressione dei fenomeni criminosi. L’attività di controllo, che ha visto l’impiego di diverse pattuglie dell’Arma, ha consentito di trarre in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un giovane di 32 anni di Rende (CS).

Al riguardo, si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato  che lo stesso è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

Come base per nascondere la droga e confezionare le dosi si serviva di una seconda abitazione diversa da quella in cui dimorava, ubicata nella zona Surdo di Rende. Infatti l’uomo che non era in casa in un primo momento, prima di presentarsi al cospetto dei militari dell’Arma presso l’appartamento ubicato in Cosenza, si recava presso l’abitazione “d’appoggio” al fine di disfarsi della sostanza stupefacente, ma, a sorprenderlo, c’erano già i Carabinieri ad attenderlo. All’esito della perquisizione domiciliare venivano infatti rinvenuti 2 (due) chilogrammi di marijuana e tutto l’occorrente per la pesatura ed il confezionamento della droga, tutto posto sotto sequestro. La perquisizione invece dell’altra abitazione ha consentito di appurare, a seguito di un accertamento esperito congiuntamente al personale dell’enel – distribuzione l’allaccio abusivo sulla rete pubblica al fine di evitare il pagamento dell’energia elettrica, motivo per il quale la compagna convivente dell’arrestato, veniva deferita in stato di libertà per furto aggravato di energia elettrica.

L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Proseguirà nei prossimi giorni, la campagna di intensificazione dei controlli disposta dalla Compagnia Carabinieri di Rende per un deciso richiamo alla responsabilità e al rispetto delle regole adottate a tutela dell’incolumità e volti ad assicurare e prevenire ogni fenomeno di illegalità.

 

Traffico di droga e legami con clan baresi. Arresti anche in Calabria

BARI – Operazione all’alba dei carabinieri in provincia di Bari per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 persone. Le accuse sono di traffico di droga con modalità mafiose e le persone coinvolte sono ritenute affiliate a un clan di Bitonto e Palo del Colle, in provincia di Bari. Gli arresti vengono eseguiti dai Carabinieri in Puglia, Calabria, Sicilia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

Operazione “Hermano”. Traffico di droga dal Sud America alla Calabria: 19 misure cautelari

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip nei confronti di 19 persone, ritenute responsabili di aver fatto parte di un’ organizzazione che gestiva un fiorente traffico di stupefacente che, acquistato in Sud America e transitato in Spagna, veniva poi rivenduto su tutto il territorio nazionale. L’operazione è scattata questa mattina, alle prime luci dell’alba, nelle province di Reggio Calabria, Milano, Parma, Verona e Vicenza ed è stata chiamata in codice “Hermano”.

L’operazione, denominata “Hermano” (“Fratello” in lingua spagnola) perché così gli arrestati erano soliti chiamarsi fra loro, rappresenta l’ esito di una complessa attività d’indagine condotta dai militari della Compagnia di Taurianova (RC). Le investigazioni sono state avviate dopo l’arresto, avvenuto nel dicembre 2017, di un uomo originario di Polistena (RC), per detenzione illecita di sostanze stupefacenti: durante un controllo di polizia, furono rinvenuti, occultati a bordo dell’autovettura condotta dall’uomo, 4 kg di infiorescenze di cannabis essiccate.La ricostruzione della filiera dello stupefacente avviata dai militari dell’Arma che ha permesso di ricostruire l’esistenza di una consorteria criminale ben organizzata, capace di gestire traffici illecito di marijuana, hashish e cocainai cui componenti, grazie a fonti di approvvigionamento sul territorio nazionale e all’estero, provvedevano a importare in Italia ingenti partite di droga. Il narcotico veniva poi trasportato, anche su veicoli con “scomparti segreti”, nelle principali città italiane, fra cui Milano e Roma, dove veniva poi suddiviso in dosi e smerciato.
Numerosi sono stati i recuperi di sostanza stupefacente avvenuti nel corso dell’attività, tra cui il rinvenimento di una vasta piantagione di canapa indiana, in una impervia zona di montagna del comune di Oppido Mamertina (RC).

Gli arrestati avrebbero goduto di rapporti privilegiati con produttori peruviani di cocaina, grazie ai quali erano in grado di acquistare partite di droga a prezzi concorrenziali. Allo scopo di sviare i controlli delle forze dell’ordine e i servizi di sicurezza in aeroporto, lo stupefacente era trasportato in forma liquida, chimicamente intrisa nelle fibre di valigie o altri contenitori, come riscontrato in occasione di un rinvenimento eseguito a Biella, dove i Carabinieri hanno sequestrato 250 grammi di cocaina trasportata in un trolley adottando questa modalità, unitamente a due bidoni con all’interno del solvente che, con ogni probabilità, sarebbe poi servito al processo inverso di estrazione della sostanza. 

Sorpresi a coltivare una maxi piantagione di oltre mille piante. Sequestro e arresti

REGGIO CALABRIA – Sono 12 le persone finite in carcere e per altre quattro è stato eseguito un provvedimento di divieto di dimora. Dieci soggetti sono di origine italiana, residenti a Gioia Tauro, Rosarno e Palmi e c’è anche un liberiano, un senegalese e quattro ghanesi, di cui uno risultato percettore di reddito di cittadinanza, beneficio che verrà immediatamente sospeso, così come previsto dalla normativa vigente. Ai 16 indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche combustione illecita di rifiuti pericolosi, resistenza a pubblico ufficiale, evasione e furto.

L’operazione di servizio denominata “Rail Verde” ed eseguita dal gruppo di Gioia Tauro ha permesso di scoprire le condotte illecite dei soggetti, i quali avrebbero incentrato la propria attività criminale sulla marijuana di cui curavano la coltivazione, il controllo di qualità, la preparazione all’immissione in vendita ed infine l’immissione sul mercato.

L’indagine ha origine nel giugno 2021 quando un elicottero della Guardia di Finanza di Lamezia ha individuato una vasta piantagione di marijuana, su un terreno demaniale del Comune di Gioia Tauro nei pressi del termovalorizzatore. I finanzieri intervenuti sul posto hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 1.219 piante di cannabis e 14 chili di infiorescenze, per un totale di sostanza stupefacente di tipo marijuana poi risultata essere pari a 795,95 kg.

Agli arresti domiciliari si recava a ‘curare’ la piantagione
Le indagini hanno consentito di ricostruire come la piantagione fosse irrigata tramite un sofisticato sistema “a goccia” e costantemente vigilata dagli indagati. Uno di questi, in particolare, si sarebbe recato giornalmente sul posto evadendo dagli arresti domiciliari disposti nei suoi confronti nell’ambito di altro procedimento penale, accedendovi attraverso la linea ferroviaria che costeggia il terreno. Alcuni tra gli indagati, inconsapevoli di essere monitorati dagli investigatori, nell’imminenza dell’intervento che ha portato al sequestro, hanno tentato di dileguarsi tra i campi del “Bosco di Rosarno” mentre altri si sono dati ad una spericolata fuga fra le trazzere, a bordo di un mezzo inseguito dalle auto della Guardia di Finanza. Fuga terminata con un rovinoso incidente.

Trebisacce, droga nascosta dietro il contatore. Arrestato 40enne

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Nella giornata del 3 maggio u.s., personale in servizio presso il Commissariato di P.S. di Corigliano – Rossano traeva in arresto un giovane di 40 anni per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nella fattispecie  gli Agenti operanti notavano  il predetto raggiungere a bordo di una bici elettrica una nota via del Comune di Trebisacce , dove  cedeva ad un uomo un involucro.

Nell’immediatezza il 40enne veniva fermato e trovato in possesso della somma di € 20,00.

Successivamente si procedeva a perquisizione presso il domicilio del predetto con esito positivo.

Infatti,  dietro il contatore dell’energia elettrica venivano rinvenuti nr. 3 involucri in cellophane con sostanza stupefacente del tipo hashish ed all’interno dell’abitazione, occultata sotto alcuni mobili, veniva trovata altra sostanza stupefacente dello stesso tipo pari ad un peso complessivo di gr. 66.50, un bilancino di precisione e  materiale utile al confezionamento della sostanza stupefacente

Per i fatti sopra esposti, il ragazzo veniva tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente e, su disposizione del P.M. di turno, sottoposto in regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G. competente.