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Chiusura ex statale 110, FAI CISL : “in serie difficoltà l’azienda Callipo”

Catanzaro ( Cz) – “Oltre a creare numerosi disagi ai centri dell’Angitola e delle Preserre, la chiusura dell’ex statale 110 sta mettendo in difficoltà un’importante attività produttiva come lo stabilimento per la lavorazione del tonno “Giacinto Callipo Conserve Alimentari” di Maierato, danneggiato dall’assurda chiusura al transito della strada anche nel tratto, non interessato dai fenomeni di dissesto, che collega l’azienda con il bivio Angitola e lo svincolo autostradale di Pizzo Calabro”. E’ quanto afferma La segreteria della Fai Cisl  di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. “E’ inammissibile  – che una delle più importanti realtà imprenditoriali del territorio debba fare i conti, oltre che con le cattive attenzioni della criminalità, con le ancora più dannose decisioni improntate alla superficialità e ad un totale disinteresse  per le esigenze di chi sul territorio crea sviluppo e occupazione. Basterebbe, come sarebbe logico e sensato, spostare il divieto di transito a monte dello stabilimento per evitare di danneggiare l’attività produttiva, allo stato non raggiungibile dai mezzi pesanti. Ma soprattutto occorre che, con l’impegno di tutte le istituzioni preposte, venga al più presto venga ripristinata la sicurezza della strada provinciale 9, nell’interesse dei cittadini e delle attività economiche del territorio. Per questo rivolgiamo un appello al governatore Oliverio, al prefetto e a tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti, affinché venga data massima priorità alla soluzione di una problematica che sta mettendo a rischio l’attività di un’azienda storica che dà lavoro a centinaia di persone”.

La nota della Fai Cisl sul Progetto “Natura e Turismo”

CATANZARO – Riceviamo e pubblichiamo la nota della Fai Cisl in merito alla situazione dei tirocinanti del progetto “Natura e Turismo“:  la Fai – Cisl di Catanzaro – Crotone – Vibo Valentia esprime solidarietà e sostegno ai 49 tirocinanti del progetto “Natura e turismo” in servizio al Parco delle Serre, che chiedono che venga data continuità alla loro attività lavorativa. La Fai – Cisl si è già attivata con il Dirigente del Dipartimento regionale Lavoro Antonio De Marco, e fai cislsta lavorando per chiedere la costituzione di un tavolo tra sindacato, Parco delle Serre, Assessorato regionale e consiglieri regionali del Vibonese e rappresentanti di tutte le forze politiche, per individuare al più presto un percorso che sia rivolto alla ricollocazione lavorativa di questi lavoratori.

È proprio la possibilità di poter lavorare, peraltro, il fine dei tirocini formativi, che senza lo sbocco lavorativo – continua la nota – non hanno alcun senso. Questi lavoratori nel corso della loro attività hanno reso un servizio alla Regione, all’Ente Parco, alle comunità dei 26 comuni facenti parte dell’Area Protetta, e ora sono preoccupati – conclude la nota – per la fine di un’esperienza formativa e lavorativa che ha rappresentato non solo una prospettiva, ma anche una seppur minima fonte di sostentamento per tante famiglie.

 

FAI Cisl contro le trivelle nel mar Jonio

FAI - CISLCATANZARO – La FAI Cisl parteciperà all’iniziativa di mobilitazione permanente contro le trivellazioni nel mare Jonio calabrese, che si svolgerà domani 28 marzo a Corigliano Calabro.

Ad annunciarlo è Daniele Gualtieri, Segretario Territoriale della FAI Cisl di Catanzaro Crotone Vibo Valentia nonché Coordinatore Regionale della pesca, tra i promotori di questa battaglia sindacale, politica ed economica, il quale spiega come “la risorsa mare da problema deve trasformarsi finalmente in una opportunità di sviluppo e crescita economica e sociale. Per raggiungere gli obiettivi, oltre alle proteste e alle mobilitazioni occorre, costruire un dibattito ed una sfida culturale guardando al futuro. Cominciando dal fare il punto sulle opportunità offerte dal FEAMP 2014-2020. E’ infatti possibile dare nuovo impulso alle imprese del comparto pesca in Calabria: diversificando le attività, promuovendo la sostenibilità attraverso i piani di gestione locali, l’acquacoltura, la valorizzazione delle produzioni, i partenariati tra pescatori e ricerca, la formazione e il sostegno alla piccola e grande pesca”.

“Bisogna partire dalle marinerie di questa regione – prosegue Gualtieri – che non sono e non possono essere slegate dal contesto sovra regionale, nazionale ed europeo. L’impegno futuro, quindi, di tutte le parti, dovrà essere quello di porre la massima attenzione nell’impostare una politica di promozione e sostegno della  pesca inserita in un sistema di filiera. Solo così potremo sperare di invertire la tendenza negativa che, ancora oggi, si registra nel nostro settore, in particolare in Calabria. Una inversione che  potrà consentire, e questo lo auspichiamo davvero, il riavvicinamento al mestiere del pescatore delle giovani generazioni, essenziali, queste, per dare continuità e sviluppo all’intero settore della pesca”.

“Ma non si può tralasciare il problema dell’inquinamento del mare – aggiunge Gualtieri – bisogna ripensare ad un sistema in cui attraverso la nuova programmazione, saranno i pescatori a bonificare il mare nell’esercizio del loro lavoro, rendendoli veri protagonisti e responsabili.  La FAI Cisl, da sempre vicina a queste problematiche, intende quindi impegnarsi in prima linea, insieme alle istituzioni e alla società civile. Necessita un impegno forte per creare delle infrastrutture portuali a sostegno del settore e dello sviluppo del territorio, per questo bisogna sburocratizzare e proseguire immediatamente nella realizzazione delle strutture nel territorio regionale a partire dalle tante opere incompiute. Noi crediamo che si possa e si debba realizzare un processo di “riconversione” grazie al quale al sistema di catture si affianchino e si sviluppino, in una sorta di compensazione tra dismissioni e nascite, nuove attività connesse alla pesca, in modo da garantire continuità produttiva, stabilità occupazionale e certezza di reddito”.

“Il nostro appello – conclude il Segretario – va all’intero consiglio regionale, ai consiglieri che hanno la responsabilità di confrontarsi con i tavoli romani e europei, per portare le istanze dei pescatori della nostra martoriata, ma splendida terra dalle tante potenzialità non sfruttate. Nei prossimi giorni la FAI Cisl sarà impegnata con i pescatori nel coinvolgere tutti gli attori politici e istituzionali provinciali e regionali a difesa dei lavoratori del comparto e dell’intera filiera per lo sviluppo del territorio ma allo stesso tempo a sostegno della tutela e salvaguardia del mare e dell’ambiente”.

L’Assessore regionale Trematerra ha incontrato i Sindacati della Pesca

CATANZARO – L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra, coadiuvato dal dirigente generale Giuseppe Zimbalatti e dal dirigente del settore Pesca Ernesto Forte, ha incontrato i rappresentanti regionali delle organizzazioni Flai Cgil e Fai Cisl, per esaminare e discutere le cause che hanno determinato la particolare congiuntura economica che interessa il comparto della pesca in Calabria.

Nello specifico gli esponenti sindacali hanno esposto quelli che a loro giudizio sono gli argomenti che necessitano di opportuno ed immediato approfondimento  in quanto ritenuti prioritari per la ripresa del comparto.

Si è discusso quindi di tutela del pescato calabrese attraverso il riconoscimento di un “Marchio DOC”, quote tonno, pesche speciali e accesso al credito. Argomenti che a loro parere troverebbero spazio di approfondimento all’interno di un apposito “Forum Regionale sulla pesca” da tenersi nei prossimi mesi alla presenza di Autorità Istituzionali ed esperti scientifici. L’Assessore Trematerra, dopo aver espresso apprezzamento per l’incontro fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali e per il grado di approfondimento con cui le problematiche sono state esposte, ha assicurato ripetutamente il proprio impegno e la propria disponibilità ad affrontare le medesime in ogni contesto, tracciando anche una road map da seguire per la redazione di proposte concrete, finalizzate ad un rilancio del comparto ittico calabrese, da sottoporre alle Istituzioni Nazionali ed Europee preposte.

Sorveglianti idraulici: la Fai-Cils Calabria si rivolge alle istituzioni

sindacatiCatanzaro – Le problematiche che di recente hanno visto protagoniste la Regione Calabria e le centinaia di operai che lavorano alle dipendenze dell’Afor, sono state al centro di un intervento del segretario generale della Fai-Cisl Calabria, Giuseppe Gualtieri.

“La Regione Calabria deve assumere una posizione chiara e determinata sul destino dei 300 sorveglianti idraulici che lavorano alle dipendenze dell’Afor, e che ancora oggi sono lasciati in una situazione di totale incertezza economica e lavorativa”. E’ quanto afferma il segretario generale della Fai-Cisl Calabria, che spiega: “Da tempo evidenziamo la scarsa considerazione con cui la classe politica affronta questa problematica, che riguarda un settore importante e vitale di un territorio fragile come quello calabrese, mentre dovrebbe investire sulla cura del territorio e della prevenzione del dissesto idrogeologico. I sorveglianti idraulici si occupano, tra l’altro, del monitoraggio e del controllo dei corsi d’acqua, per prevenire ostruzioni, depositi abusivi di materiali ingombranti o accumuli sedimentari che possono ostacolare il corso di fiumi e torrenti provocando esondazioni come quelle che, in passato, hanno creato ingentissimi danni sul territorio, ambientali ed economici, e anche dolorose tragedie. Questo investimento sulla sicurezza del nostro territorio dovrebbe partire, innanzitutto, dalla valorizzazione di quella risorsa umana altamente professionalizzata rappresentata dai sorveglianti idraulici. Si tratta di un servizio di importanza fondamentale per la nostra regione che, per la sua specificità, dovrebbe trovare una corretta ed adeguata collocazione, mentre oggi dipende economicamente dai Lavori pubblici e gestionalmente dall’Afor. Una discrasia che non consente di programmare e gestire al meglio l’attività, e ha come conseguenza l’incertezza per tanti lavoratori, che non svolgono un orario di lavoro proporzionato alle effettive esigenze del servizio, non hanno il giusto inquadramento e riconoscimento delle mansioni, e soprattutto non hanno una certezza economica.  Infatti è ormai cronico il problema dei salari, che vengono corrisposti con  ritardi – deve essere ancora corrisposta la mensilità di agosto – e senza scadenze precise. Ciò comporta per i lavoratori l’impossibilità di far fronte con regolarità agli impegni economici assunti, né di provvedere alle necessità delle famiglie.  Al presidente Scopelliti e alla sua giunta – conclude Gualtieri – chiediamo di dedicare attenzione a queste questioni, ampliando l’orario di lavoro per fare fronte alle effettive necessità del territorio, e adeguando i contratti da part time a full time. Inoltre è urgente individuare le risorse per garantire lo svolgimento del servizio fino a dicembre, mentre occorre decidere, una volta per tutte, a chi spetta la competenza per una gestione organica del servizio di sorveglianza idraulica”.