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Il Rende torna alla vittoria, Modesto: «Contento per i ragazzi». Trocini battuto ma emozionato

RENDE (CS) – E’ soddisfatto ma lo esterna con moderazione il tecnico del Rende Francesco Modesto dopo il ritorno del suo Rende alla vittoria che mancava dalla partita con il Rieti, due mesi e mezzo fa circa: «Nonostante il risultato sono ancora piu arrabbiato perchè questa squadra ha abbassato la guardia per partite importanti. Oggi abbiamo messo in campo quel qualcosa in piu per raggiunger il risultato. Ho rivisto nei miei ragazzi quell’atteggiamento battagliero che hanno sempre avuto. Con questo atteggiamento le partite si possono chiudere a proprio favore». Quindi sulla gara di oggi: «Per noi è stata una doppia vittoria, Non è facile giocare senza pubblico e dopo tante sconfitte consecutive. Siamo stati grandi ma non dobbiamo abbassare la guardia e allenarci sempre a mille all’ora. Adesso abbiamo una partita importante. Giocare al lunedì sera in uno stadio importante come il Granillo e in diretta televisiva ti dà grandi stimoli».

L’analisi di Modesto

Analizzando poi le prestazioni dei singoli il tecnico ha dichiarato: «Nel secondo tempo noi abbiamo preso piu campo: Rossini e Giannotti hanno dato fastidio in pressione per non far giocare gli avversari. Negro è in crescita ma ha bisogno di giocare il piu possibile. Ci può dare una grossa mano ma non è lui da solo che deve determinare il gioco del Rende». Infine su chi non c’era e su chi può ancora dare molto Modesto conclude: «Purtroppo per Galli la stagione è finita a causa dell’infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro. Fortunatamente però sto ritrovando tutti i miei attaccanti, ho tanta scelta per fare anche un cambio di marcia durante la partita. Sono contento per i ragazzi. Ho la fortuna di allenare un gruppo sano che non mi ha mai girato le spalle». 

FrancoLa gioia di Franco 

In sala stampa si rivede quindi capitan Franco, oggi autore di una prodezza balistica su calcio di punizione. «Ho passato la notte scorsa – rivela – a rivedere i miei calci piazzati passati e dentro di me è scattata la voglia di voler essere determinante. Prima della partita ho detto ai compagni negli spogliatoi che la vittoria era nell’aria. Avevo sensazioni positive, abbiamo fortemente voluto la vittoria, eravamo cattivi, propositivi e ho rivisto la squadra di una volta. E penso che l’abbraccio finale con l’allenatore fa capire quello che avevo già detto una volta: insieme a lui usciremo da questa situazione».
«In campo no non vedovo l’ora che l’arbitro fischiasse – continua il capitano -, chiedevo continuamente quanto tempo mancasse. Questo risultato può darci una grande svolta. Penso che ora ci divertiremo- L’ambiente è unito e la società non ci ha mai fatto mancare nulla. Questa vittoria è una liberazione».

Le emozioni di Trocini

Trocini«Abbiamo fatto bene nel primo tempo e anche all’inizio del secondo – spiega l’ex tecnico dei biancorossi Trocini, oggi alla guida della Virtus Francavilla -. La gara l’ha cambiato un giocatore, Borello, che è entrato e ha fatto la differenza e noi non siamo stati bravi a contenerlo. Del resto il Rende è una squadra forte che ha perso delle gare immeritatamente. La mia squadra però non mi è dispiaciuta, anche se abbiamo fatto male nell’ultima mezz’ora. Loro hanno vinto alcuni duelli individuali e sono stati bravi a saltarci in alcune circostanze. Nel primo tempo potevamo anche passare in vantaggio»..
Poi sull’emozione di tornare a Rende per la prima volta da avversario: «Appena arrivato al campo è stato emozionante rivedere tante persone con cui ho vissuto tanti anni belli, poi è al fischio d’inizio è passato tutto. Peccato aver giocato a porte chiuse ma la decisione della Questura va rispettata».

 

Catania corsaro a Rende. Modesto: «Bravi comunque», Franco: «Noi sfortunati»

RENDE (CS) – La sconfitta con il Catania non ridimensiona quanto buono fatto finora dal Rende. La squadra biancorossa è stata battuta ma senza mai arrendersi ad un avversario difficile per chiunque.

Modesto applaude ai suoi

«Siamo partiti non benissimo, timorosi – spiega il tecnico Modesto in conferenza stampa  -. Non mi aspettavo quest’atteggiamento da parte dei mei però è pur vero che il loro gol è scaturito da una palla in uscita persa. Poi dopo l’ 1-0 loro – prosegue nella sua analisi l’allenatore del Rende – abbiamo preso coraggio, siamo cresciuti e abbiamo creato tante occasioni che concretizzate avrebbero potuto dare vita ad una partita diversa».

Il risultato non scoraggia però piu di tanto l’ambiente biancorosso. «Il calcio è questo. io devo solo dire grazie ai miei ragazzi per come hanno interpretato la gara. Ho visto un’altra grande prova sul piano del gioco, dell’aggressività, nel costruire gioco contro un Catania che ha giocatori e un allenatore di spessore».

Il rammarico c’è, ma è di piu la voglia di ripartire spediti. «Torniamo al lavorare pensando subito alla partita di sabato con la Juve Stabia». Un altro avversario tosto per un Rende che ha dimostrato però di poter tener testa a tutti.

Franco Franco: «Siamo stati sfortunati»

E’ quanto si evince anche nelle parole di capitan Franco, fra i migliori dei suoi oggi in campo. «Abbiamo fatto bene nel primo tempo, un po’ meno nel secondo. Credo si possa dire che siamo stati sfortunati. Siamo consapevoli di aver un buon allenatore che ci fa giocare un buon calcio – dice il centrocampista -. In campo ci divertiamo e questo secondo me è la cosa che un calciatore considera di piu. Sappiamo cosa dover fare in campo e questa è la mentalità giusta».

Rende, Franco: «Obiettivo 4° posto? Possiamo toglierci delle soddisfazioni»

RENDE (Cs) – In Casa Rende si guarda con determinazione e fiducia alla trasferta di Pagani, in programma domenica per la 29ª giornata di Lega Pro. 

Il pareggio contro il Bisceglie nell’ultimo turno è arrivato alla fine di una partita sofferta, forse la più sofferta della stagione, ma che ha confermato la grande determinazione di una squadra che vuole a tutti i costi fare risultato. 

Parola a Domenico Franco

La conferma arriva dalla parole del centrocampista Domenico Franco, tassello importante dello scacchiere biancorosso. «Contro il Bisceglie siamo partiti male nel primo tempo ma ci siamo ripresi alla grande nella ripresa e poi con la voglia e la fame abbiamo cercato e travovato il pareggio». Da un avversario all’altro, domenica il Rende sarà di scena in casa della Paganese che è alla ricerca di punti per tirarsi fuori dalla bassa classifica. La squadra di trocini non si aspetta certo una gara semplice. «La Paganese sicuramente avrà degli stimoli molto forti – continua Franco – ma noi andiamo li per fare punti e imporre il nostro gioco. Queste partite se vogliamo rimare in alto sono fondamentali». 

Occhio al Rende

In questa fase conclusia della regular season il Rende è una delle formazioni analizzate con occhio differente, considerata la classifica, i risultati e i nuovi obiettivi che si è posta. Ma questo non infastidisce certo Franco e compagni. «Sicuramente ora le altre squadre ci guardano con un occhio diverso ma è giusto che sia cosi perche stiamo dimostrando sul campo il nostro valore. Noi siamo consapevoli della nostra forza e vogliamo rimanere lassù fino alla fine».

Obiettivo 4° posto

Una partita in meno e le penalizzazioni in arrivo per alcune concorrenti proiettano il Rende verso alti lidi. Obiettivo quarto posto confermato? «In primisi guardiamo in casa nostra – conclude Franco -. Dobbimo cercare di fare più punti possibile da qui alla fine. Perchè abbiamo delle idee e se le portiamo avanti fino alla fine possiamo rimanere lassù e toglierci delle soddisfazioni».

Al Rende basta Franco per conquistare il derby contro un inconcludente Catanzaro

Catanzaro – Rende 0-1

CATANZARO (3-5-2): Nordi; Gambaretti, Di Nunzio, Sabato (25′ st Corado); Zanini (43′ st Puntoriere), van Rasbeeck (23′ st Onescu), Spighi (35′ st Valotti), Marin (36′ st Badje), Sepe; Infantino, Cunzi. In panchina Marcantognini, Nicoletti, Maita, Cason. All: Dionigi

RENDE (3-5-2): De Brasi; Pambianchi, Porcaro, Cuomo; Gigliotti, Laaribi, Franco (42′ st Boscaglia), Rossini, Blaze; Actis (21′ st Ricciardo), Ferreira (20′ st Vivacqua). In panchina Polverino, Viteritti, Sanzone, Marchio, Piromallo, Germinio, Coppola, Felleca, Godano. All: Trocini

ARBITRO: Marcenaro di Genova

NOTE: Ammoniti Gambaretti (C), Marin (C), Infantino (C), Cunzi (C), Pambianchi (R), Laaribi (R), Blaze (R)

MARCATORI: 26′ st Franco 

CATANZARO – Non riesce a trovare continuità il Catanzaro di Dionigi, che dopo la stentata vittoria della settimana scorsa con l’Akragas, non fa mai nulla di convincente per provare davvero a vincere il derby col Rende.

Primo tempo bloccato

Primo tempo piuttosto bloccato al Ceravolo, scandito da animi un po’ troppo infervorati. Ben quattro le ammonizioni, due per parte, durante la prima frazione. Nella prima mezz’ora nessuna delle due squadre riesce a prevalere. Nessuno in campo vuole prendersi dei rischi in impostazione e si fa fatica a creare occasioni ragionate: pur di evitare di perdere il possesso, Catanzaro e Rende preferiscono lanciare lungo, alla ricerca dei propri centravanti. Il primo evento degno di nota è un colpo di testa al 10′ di Cuomo, deviato prontamente in angolo da Gambaretti. Cinque minuti più tardi i biancorossi creano la prima grande occasione del match. Actis innesca Ferreira, a tu per tu con Nordi, che sulla conclusione dell’attaccante sfodera un poderoso colpo di reni e mette in corner. Per avere notizie del Catanzaro dalle parti di De Brasi bisogna aspettare il 22′. Infantino lavora bene spalle alla porta e attiva il destro da fuori area di van Rasbeeck che termina di poco a lato. La giocata del centrocampista olandese sembra rinsavire i giallorossi, che pian piano alzano il baricentro e occupano la metà campo avversaria. Al solito, però, persistono i soliti problemi di sviluppo contro squadre dal baricentro basso. A parte un altro tiro da fuori, la miglior palla gol nasce ancora grazie all’abilità di Infantino spalle alla porta: al 37′ l’attaccante lucano appoggia di petto a Spighi che però dal limite spreca con un pallonetto troppo pretenzioso. Si torna così negli spogliatoi, col Catanzaro furioso per un gol di Cunzi annullato per fallo di mano al 44′.

Sblocca Franco nella ripresa

Il secondo tempo comincia con lo stesso spartito. Catanzaro nella metà campo avversaria, con la difesa ospite che però riesce a gestire senza eccessivi affanni. I problemi di sviluppo di gioco del sistema di Dionigi sono irritanti. Centralmente il pallone non viaggia e si prova a costruire solo sulle fasce. Un problema se ci si affida solo a cross con bassa percentuale di pericolosità, senza un’occupazione ottimale dell’area. Ad inizio secondo tempo il Catanzaro produce un numero di cross davvero irritante, degno del peggior Candreva. A dimostrazione della povertà di soluzioni dei padroni di casa, al quarto d’ora van Rasbeeck prova addirittura a risolvera con un tiro da quaranta metri, ovviamente fuori misura. Si potrebbe mantenere il pareggio, tutto sommato utile contro una squadra ormai saldamente in zona playoff come il Rende, ma la continuità di risultati non è nel Dna di questo Catanzaro. Mentre i rendesi sostituiscono la coppia d’attacco con Ricciardo e Vivacqua, Dionigi si gioca la carta Onescu. Mossa scellerata a posteriori: a 20′ dal termine il centrocampista rumeno si perde l’inserimento di Franco alle spalle, una distrazione troppo grave in un sistema difensivo orientato sull’uomo come quello di Dionigi, in cui basta un singolo errore in marcatura per far crollare il palazzo. Franco si invola verso Nordi e riceve un filtrante; col controllo salta il portiere e insacca facilmente, firmando l’1-0 finale. Al Catanzaro non basta la buona volontà del neo entrato Corado, di occasioni da gol non se ne vedono.

Rende quest’anno imbattuta nei derby

Finisce così questo derby, con la terza sconfitta stagionale contro il Rende per i giallorossi. Ormai è chiara la difficoltà del sistema di Dionigi contro squadre compatte nella propria metà campo. Alle volte il 3-5-2 catanzarese sembra una brutta imitazione dell’Atalanta di Gasperini, con marcature a uomo non sempre precise e ostinazione nella ricerca delle catene laterali. Come detto in passato, la comfort zone degli attaccanti giallorossi sono gli spazi ampi, da attaccare in transizione. Ad oggi, per annullare il sistema di Dionigi basta veramente poco.

Emanuele Mongiardo

 

Rende fra le grandi, Trocini: «31 punti ottimo bottino». Franco: «Play off? perchè no …»

RENDE (CS) – Il Rende chiude il 2017 come meglio non ci si poteva aspettare: 31 punti e quinto posto in classifica (in coabitazione con il Matera), a pochi passi dalle grandi. «Abbiamo fatto quello che speravamo – dichiara il tecnico Bruno Trocini al termine della partita vinta con l’Akragas -. 31 punti sono un ottimo bottino. I ragazzi hanno fatto una prima parte di campionato veramente splendida, sono stati encomiabili sotto vari punti di vista. Anche oggi, nonostante le distrazioni che una partita sotto le feste può avere, i ragazzi hanno avuto l’atteggiamento giusto, quello di sempre, con grande umiltà e senso di responsabilità».

In vacanza soddisfatti

Già perchè questo Rende anche oggi ha giocato con personalità e determinazione. Copioni che si ripetono, per una squadra che affronta ogni partita, anche quelle sulla carta abordabili, con la  giusta intensità. «Forse proprio la consapevolezza con non esistono partite facili è il nostro segreto. Giocare ogni partita con cattiveria, attenzione, come se fosse uno spareggio, penso sia questa la più grande qualità di questa squadra». Ha commentato Trocini prima del “rompete le righe di Capodanno”.

Bilancio di fine anno

L’epilogo positivo del 2017 inevitabilmente fa pensare ad un 2018 roseo ma sempre con la consapevolezza che si può ancora migliorare. «Ci sono diversi aspetti che si possono migliorare, per esempio nell’ultimo passaggio o nei calci piazzati a nostro favore, ma siamo sulla strada giusta. Siamo a 31 punti a 16 partite dalla fine, con 12 punti di vantaggio sulla zona play out. È sicuramente un grande risultato».

La felicità di Franco

A fine match fra i più contenti c’è certamente il centrocampista Domenico Franco, autore della rete ad inizio match. Oggi era fondamentale vincere e ci siamo riusciti: «Il gol fa sempre bene e sono felice di chiudere l’anno in questo modo», dichiara Franco che sulla prestazione di oggi aggiunge: «Siamo partiti con il giusto approccio, poi ci siamo un po’ rilassati dopo il gol però non abbiamo corso grossi pericoli. Oggi dalla squadra è arrivata una risposta importante». Il 5° posto autorizza a sognare in grande per il prossimo anno, sebbene anche Franco , come Trocini, predichi prudenza: «L’obiettivo rimane la salvezza, soprattutto ora che la quota salvezza si è alzata però siamo consapevoli della nostra forza». Ma alla fine il giocatore biancorosso si lascia andare: «Playoff? Facendo risultati ce la possiamo giocare con tutti, se continuiamo a lavorare cosi perchè no?».

 

Rende, Franco: «Siamo consapevoli della nostra forza e andremo a battagliare su tutti i campi»

RENDE (CS) – Sono ripresi in Casa Rende gli allenamenti in vista della prossima partita di campionato in trasferta ad Andria. Dopo il pareggio nel derby con il Cosenza, i biancorossi sono sempre più consapevoli di essere squadra solida e quadrata, che può dar fastidio a tutte. «Dentro di noi lo sapevamo già da parecchio, ora siamo consapevoli della nostra forza e andremo a battagliare su tutti i campi», spiega il centrocampista Domenico Franco, titolare nelle ultime due partite.

Chiudere in bellezza il 2017

Da qui a fine anno la squadra di mister Trocini è chiamata ad affrontare altre quattro sfide difficili, di cui le ultime due, contro Reggina ed Akragas, apriranno il girone di ritorno. La classifica autorizza a sperare in una fine dell’anno decisamente positiva, ma senza maiabbassare la guardia. «Le ultime due avversarie del girone di andata, Andria e Catania, sono squadre forti con giocatori di qualità e anche di categoria superiore. L’Andria poi non merita la classifica che ha. Domenica sarà quindi una sfida impegnativa. Per quanto ci riguarda dobbiamo cercare di fare più punti possibili perchè ora che abbiamo questo filotto è importante continuare cosi».

E gli obiettivi di Franco?

Per se stesso Franco invece chiede a Babbo Natale qualche gol in più. «In questa stagione ho segnato solo una volta e spero chiaramente di fare qualche gol in più. Ma sono soprattutto felice di quello che sta facendo la squadra».

Rende, Franco: «Nessun litigio con Vivacqua»

RENDE (CS) – Contro il Catanzaro in Coppa Italia è stato uno dei migliori in campo e autore della rete dagli 11 metri. Domenico Franco dopo l’infortunio è tornato più determinato di prima, deciso a dare il suo apporto alla causa del Rende. «Sono contento di essere tornato a giocare. Ringrazio la società e il mister che mi hanno voluto anche quando non potevo allenarmi. Ho lavorato sodo in questi mesi, mi sono allenato anche quando non potevo lavorare con la squadra. Adesso solo giocando posso ritrovare continuità e i 90’». E sul presunto “litigio” con Vivacqua al momento di tirare il rigore contro il Catanzaro, Franco libera il campo da ogni possibile polemica: «Venivo da un periodo difficile e quindi ci tenevo a calciare il rigore. Ringrazio Francesco Vivacqua che mi ha dato la possibilità di tirarlo. In campo noi ci siamo guardati e capiti. Non ci sono screzi fra noi e spero che di questo episodio non se ne parli più». 

In casa Rende con due vittorie in due partite ufficiali – due derby – regna quindi l’armonia. I ragazzi di Trocini ora sono a lavoro per la trasferta di Agrigento: «Sicuramente troveremo una squadra cambiata rispetto a quella che ha perso in Coppa – prosegue Franco – ma noi andremo li per fare la nostra partita», anche perché, come chiosa il giocatore biancorosso, il Rende «vuole fare un bel campionato».

Atto vandalico ad Aiello Calabro, interrogazione di Franco Bruno

COSENZA – Il deputato Franco Bruno ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno «per chiedere – riporta una nota – maggiore attenzione sull’atto vandalico che si è verificato nei giorni scorsi ad Aiello Calabro, dove sono state squarciate le gomme dei mezzi per la raccolta dei rifiuti. Pur non essendo chiaro se si tratti di un atto intimidatorio volto a colpire l’amministrazione o di un atto vandalico ad opera di balordi – sostiene Bruno – il fatto desta preoccupazione. Innanzitutto perché è l’ennesimo episodio di vandalismo volto a colpire e ad isolare le amministrazioni che, pur tra mille difficoltà, operano nel rispetto della legalità e della trasparenza. I dati diffusi a fine maggio dal report “Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie” in cui la Calabria risulta al primo posto per le intimidazioni agli amministratori sono allarmanti e devono far riflettere, a prescindere dalla matrice dei singoli episodi. Lo stato – conclude Bruno – ha una maggiore responsabilità verso quei sindaci che lavorano strenuamente nei nostri comuni e verso intere comunità che hanno diritto alla serenità».

Elezioni Cosenza, Franco Bruno: sopperire col buon senso all’ipocrisia burocratica

COSENZA – Il deputato Franco Bruno spezza una lancia in favore di Cosenza Popolare e, più in generale, delle liste e dei candidati esclusi dalla competizione amministrativa per presunte irregolarità nella documentazione. “Deve valere il principio dell’inclusione” afferma in una dichiarazione, raccolta al termine della manifestazione su “La Grande Cosenza”, svoltasi nel pomeriggio con la partecipazione di Mario Oliverio e Carlo Guccione.

Operazione contro la ‘ndrangheta a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – A Reggio Calabria, chiunque voglia intraprendere un’attività economica o commerciale, non deve rivolgersi soltanto allo Stato o agli enti locali per le relative autorizzazioni amministrative, ma deve ottenere soprattutto il nulla osta da parte delle cosche che controllano il territorio e che formano il cosiddetto sistema Reggio. Uno scenario inquietante ma che corrisponde alla realtà secondo quanto accertato dalla Polizia di Stato che ha condotto questa mattina una vasta operazione contro le cosche facenti capo alle famiglie De Stefano, Franco, Rosmini, Serraino e Araniti. Agli ordini del capo della squadra mobile reggina Francesco Rattà, su direttive del questore Raffaele Grassi, gli agenti hanno eseguito 19 provvedimenti cautelari, tra cui 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere, sei agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora, su ordine della Direzione distrettuale antimafia. I reati contestati gli arrestati vanno dall’associazione mafiosa, al concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto di materiale esplosivo, intestazione fittizia di beni e rivelazione del segreto d’ufficio. Eseguite anche numerose perquisizioni. Tra gli arrestati c’è anche l’avvocato Giorgio De Stefano, che in passato aveva già scontato un condanna a tre anni e mezzo di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Attualmente era libero. Secondo gli investigatori, ha sempre rappresentato, e rappresentava tuttora, il faro della cosca De Stefano, capace di elaborarne alleanze e strategie, con un’impronta tipicamente manageriale, in grado di individuare le attività criminali più lucrose da mettere in atto. Alle forze dell’ordine è giunto anche il plauso del Ministro dell’Interno Alfano: “A Reggio Calabria gli uomini della Polizia di Stato, coordinati eccellentemente dai magistrati, hanno inferto un colpo durissimo al crimine organizzato, con una serie di arresti e di importanti sequestri. I destinatari di questi provvedimenti – aggiunge il titolare del Viminale – sono tutti esponenti di cosche di spicco locali e in particolare, tra le persone ai domiciliari, figura pure una donna, indagata per il reato di rivelazione di segreti d’ufficio con l’aggravante di finalità mafiosa, commesso durante il periodo nel quale era un impiegata interinale presso l’Ufficio del Gip di Reggio Calabria. Tutto questo è frutto del lavoro instancabile della nostra Squadra-Stato”. La donna a cui il Ministro Alfano si riferisce è Maria Angela Marra Cutrupi di 52 anni che lavorava, come impiegata a tempo determinato e con mansioni esclusivamente esecutive, all’ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria. La donna avrebbe informato alcuni indagati dell’esistenza di un’inchiesta a loro carico. Questa notte è stata arrestata con l’accusa di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio aggravata dalla circostanza di aver agevolato la ‘ndrangheta. Assieme a lei – e con la stessa accusa – è finito in manette anche il marito Domenico Nucera, a cui la donna avrebbe rilevato le informazioni coperte da segreto, apprese negli uffici giudiziari, che sarebbero poi state riferite da quest’ultimo al fratello Carmelo Salvatore Nucera.

Continua con successo la nostra azione di contrasto alla malavita organizzata. Questa mattina, infatti, è stata messa a segno un’ulteriore operazione di successo a Reggio Calabria che ha colpito numerose cosche reggini tra cui De Stefano, Franco, Rosmini, Serraino e Araniti aderenti al cartello Condelliano. Auspichiamo che sia stato assetato un duro colpo al cosiddetto “Sistema Reggio” che mortifica l’economia e blocca lo sviluppo perchè costringe alla stretta morsa delle estorsioni e del pizzo. Per questo rivolgo i miei ringraziamenti alla polizia e alla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria  per l’ottimo lavoro. Operazioni come questa dimostrano che è possibile ribellarsi alle estorsioni grazie al supporto e al sostegno dello Stato“. Questo il commento di Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni Culturali e deputato calabrese del Nuovo Centrodestra.