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Tessere elettorali rilasciate su delega. Sei avvisi di garanzia

COSENZA – Sei avvisi di garanzia sono stati notificati dai carabinieri della compagnia di Cosenza, diretti dal comandante provinciale Mirko Verdicchio agli ex consiglieri comunali Roberto Sacco e Giuseppe Mazzuca, alla responsabile dell’Ufficio elettorale di Palazzo dei Bruzi Maria Molezzi, agli impiegati comunali Giovanni Mirabelli e Leonardo Corina ed a Carlo Pirrone. Tutti e sei sono accusati di aver commesso irregolarità nella consegna delle tessere elettorali in occasione delle ultime amministrative. Secondo le indagini, coordinate dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dall’aggiunto Marisa Manzini e condotte dal sostituto Antonio Bruno Tridico, i dipendenti comunali avrebbero rilasciato certificati elettorali sulla base della presentazione di alcune deleghe sulle quali non sarebbero state effettuate le opportune verifiche. Nella notte tra il primo ed il due giugno i militari dell’arma effettuarono un blitz nell’ufficio di Via Bengasi per verificare se fossero state presentate delle deleghe irregolari per il ritiro di tessere elettorali intestate a cittadini di nazionalità straniera. L’inchiesta è stata avviata dopo la denuncia presentata da un cittadino rumeno che, recandosi all’ufficio elettorale per il ritiro della propria tessera, la stessa era già stata rilasciata attraverso una delega che egli non aveva mai sottoscritto. Non vi sarebbero comunque ripercussioni sull’esito del voto.

Hamil Mehdi si difende: mai pensato di andare a combattere

Hamil MehdiCOSENZA – Hamil Medhi, il marocchino di 25 anni arrestato per auto-addestramento ai fini di terrorismo internazionale, si è difeso sostenendo di aver visto i video di propaganda dello Stato islamico “solamente per curiosita’”, e di aver fatto il viaggio in Turchia perché voleva “pregare nella moschea più grande, ma anche più vicina ed accessibile economicamente”. Nell’interrogatorio di garanzia, durato poco più di venti minuti, il marocchino, visibilmente provato, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari di Cosenza, che lo ha sentito per rogatoria, ed ha fornito la sua versione sulle accuse contestategli. Il primo punto affrontato è stato quello dei video. Ed a tale proposito Hamil Medhi ha tenuto a precisare di non essere entrato in nessun sito. “Ho solo visionato dei video su youtube per pura curiosità”. Sul fronte del viaggio in Turchia, da dove è stato espulso e rimandato in Italia perché ritenuto pericoloso, il venticinquenne ha ribadito quanto aveva già detto in passato. Il viaggio ad Istanbul era finalizzato solo “a poter pregare nella più grande moschea. E quella turca è la più accessibile per le spese economiche che bisogna sostenere per arrivarci”. Anche sul tema delle telefonate Hamil Medhi ha voluto puntualizzare al giudice che si è trattato solo di contatti con il cugino che vive in Belgio. “Volevo andare in quel Paese – ha detto – per lavorare, ma quando mio cugino mi ha detto che la situazione è come quella italiana sono rimasto con la mia famiglia”. Alla fine dell’interrogatorio il difensore del marocchino, l’avvocato Francesco Porto, ha chiesto la revoca della misura cautelare e del divieto di colloquio con i familiari. Ma il legale ha commentato anche la normativa approvata nel 2015 che ha reso possibile l’arresto di Hamil Medhi. “Si tratta – ha detto Porto – di una norma che punisce non un reato ma l’intenzione di una persona”. Intanto sul fronte investigativo l’attività non si è certo sopita. Gli inquirenti, infatti, stanno cercando di stabilire se il marocchino possa avere contato su una rete di collegamenti che gli hanno consentito di entrare in contatto con gli ambienti del radicalismo internazionale. Il giorno in cui Hamil Medhi venne fermato nell’aeroporto di Istanbul, ad esempio, sul suo telefono arrivarono ben 18 chiamate da un’utenza che risulta a sua volta in contatto con quella di Anas el Abboubi, il marocchino della provincia di Brescia che si troverebbe in Siria e che fu arrestato nel 2013 con l’accusa di essere il fondatore della filiale italiana di “Sharia4”, il movimento ultraradicale dell’imam belga Omar Bakri, messo al bando nel 2010. Hamil Medhi avrebbe avuto anche contatti con un’utenza belga che a sua volta era in collegamento con quella utilizzata da  Ayoub El Khazzani, l’attentatore del treno Parigi-Amsterdam. Per cercare di trovare elementi utili alle indagini è stato nominato un perito tecnico che ha già avviato accertamenti sul computer e sui telefoni sequestrati al marocchino arrestato. Ad un interprete, inoltre, è stato affidato l’incarico di tradurre tutto il materiale scritto in arabo ed i video scaricati.

Interrogatorio di garanzia per il presunto terrorista di Luzzi

Hamil MehdiCOSENZA – Tutto il materiale sequestrato ad Hamil Mehdi, il marocchino di 25 anni arrestato lunedì, a Luzzi, dalla polizia di Stato, perché accusato di auto-addestramento ai fini di terrorismo internazionale, è al vaglio degli inquirenti e di un perito informatico . Il giovane è detenuto in isolamento nel carcere di Cosenza. La Procura ha affidato l’incarico peritale a un consulente informatico che sta analizzando tutti i file video, audio e i testi che il giovane scaricava quasi ogni sera da internet e che sarebbero riferibili all’Isis. Mercoledì 27 gennaio alle 15, nel carcere di Cosenza, si terrà l’interrogatorio di garanzia per Hamil Medhi che risponderà alle domande degli inquirenti alla presenza del suo avvocato Francesco Porto. L’ipotesi è che il marocchino avesse intenzione di raggiungere la Siria per unirsi al fronte terroristico. Nel corso delle indagini gli investigatori avrebbe accertato che il venticinquenne si sarebbe auto-addestrato per il combattimento ed avrebbe avuto contatti telefonici con esponenti dell’organizzazione terroristica dello Stato islamico.

Il progetto Garanzia Giovani sbarca all’Unical

RENDE (CS) – Si terrà oggi  pomeriggio alle ore 16:30 presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria la presentazione del progetto europeo “Garanzia Giovani”. L’incontrò servirà per supportare i giovani e le imprese, nel conoscere le modalità operative e necessarie per poter accedere alle risorse dedicate alla promozione occupazionale dei giovani.logo-Unical-Università-della-Calabria

L’evento sarà anche l’occasione per presentare lo “Youth Corner” dell’Ateneo ovvero, lo sportello informativo grazie al quale si potranno svolgere le attività di accoglienza e di orientamento, utili per comprendere come poter usufruire dei vantaggi del progetto “Garanzia Giovani”.