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Chiusura Tribunale Rossano, la protesta democratica del Gruppo d’Azione per la Verità

ROSSANO (CS) – Il Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre è ormai vicino e tra i molti sostenitori della ragioni dell’una e dell’altra parte c’è anche chi, rispetto al voto, ha deciso di astenersi in segno di protesta. Si tratta del Gruppo d’Azione per la Verità, che ha annunciato la propria astensione dal voto referendario per la «scarsa credibilità dimostrata dallo Stato circa la chiusura dell’ex Tribunale di Rossano, su cui continua a gravare un singolare e drammatico silenzio. L’unico Palazzo di Giustizia soppresso in Calabria, senza una motivazione ufficiale che giustifichi tale scelta, almeno in relazione ai presidi di Paola, Castrovillari e Lamezia, tutti ben collegati con i rispettivi capoluoghi di provincia». In questo modo, il Gav ha deciso di mettere un atto una protesta democratica contro l’indifferenza dello Stato, dopo che il Consiglio Superiore della Magistratura non ha ancora sciolto le riserve sui dossier relativi al caso. Nell’occasione di tale annuncio, inoltre, il Gav ha manifestato la propria solidarietà ai 18 soci lavoratori della Cooperativa “C.V.N.” che per più di 16 anni è stata impegnata nelle attività di vigilanza e sicurezza presso  l’ormai ex Tribunale di Rossano, lavoratori ora disoccupati.

 

 

 

Tribunale di Rossano, “Gruppo d’Azione per la verità” illustra resoconto protesta di Roma

i sindaciROSSANO (CS) – Il Gruppo d’Azione per la Verità terrà una conferenza stampa Giovedì 24 Marzo 2016, alle ore 15.30, presso la sala della delegazione comunale dello scalo, al fine di illustrare i risultati raggiunti durante la recente protesta di Roma nel corso della quale una delegazione mista ha incontrato i vertici del Consiglio superiore della Magistratura e in Senato il parlamentare Enrico Buemi. L’incontro sarà occasione per rendere noti i prossimi obiettivi che avranno la precipua finalità di fare chiarezza sulla chiusura dell’ex Tribunale di Rossano.

Chiusura Tribunale di Rossano, protesta a Roma – lettera al presidente Mattarella

ROSSANO (CS) – In vista della manifestazione di protesta di giovedì 17 marzo 2016 a Roma, il Gruppo d’Azione per la Verità ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Siamo qui a rappresentarLe una condizione di estremo disagio che da tempo si sta vivendo nel territorio dell’ex circondario del Tribunale di Rossano, soppresso con D.Lgs. 7.09.2012 n.155, a seguito del quale si è determinato l’accorpamento al Tribunale di Castrovillari” – esordisce il Gruppo.

A detta dei firmatari, le peculiarità del territorio di competenza del tribunale di Rossano non sono state opportunamente tenute in considerazione: le principali tra queste sono “l’estensione del territorio e il conseguente numero di abitanti, la specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale,  e non da ultimo il tasso di impatto della criminalità organizzata confermata dalla presenza di soggetti sottoposti al 41 bis e un Consiglio comunale sciolto per mafia”.

 

Nel testo indirizzato al Presidente della Repubblica, il Gruppo d’azione per la Verità ha sottolineato le difficoltà di spostamento per i cittadini, legate all’accorpamento: “per raggiungere Castrovillari non ci sono treni, perché nella sede accorpante non esiste neanche una stazione ferroviaria! L’unica via di comunicazione è rappresentata per un tratto dalla Statale 106 jonica che, come Lei ben saprà,  è stata definita la “strada della morte” e inserita nella lista delle strade più pericolose d’Italia. Attualmente l’area Jonica è collegata a Castrovillari con n.2 pullman con partenze differenti : ore 5.30, ore 6.30. I rientri sono previsti nel tardo pomeriggio. Ben si comprende che per qualsivoglia certificazione e/o attività giudiziaria va via un’intera giornata”.

La lettera sottolinea inoltre le carenze strutturali del Tribunale “accorpante” di Castrovillari, dove i magistrati sono costretti a condividere la medesima aula per lo svolgimento contemporaneo di più udienze, paralizzando di fatto l’amministrazione della giustizia di entrambe le realtà, “portando alla prescrizione di moltissimi procedimenti penali”.

 

Sottolineando che l’accorpamento è stato oggetto di numerose interrogazioni parlamentari al Ministro della Giustizia, la lettera cita gli interrogativi irrisolti posti dal Senatore Enrico Buemi, che “senza mai essere smentito o destinatario di querela alcuna, ha dichiarato pubblicamente che per chiudere Rossano sono state fatte carte false”.

Comunicando la propria presenza a Roma per giovedì 17 marzo “per manifestare civilmente, ma in maniera ferma” contro un provvedimento ritenuto ingiusto, il Gruppo d’azione per la Verità ha richiesto al Presidente della Repubblica un incontro ufficiale per quella data, per consegnare un dossier informativo su tale ingiustizia e ricevere risposte sugli interrogativi che chiudono la lettera, e che riportiamo di seguito.

 

” Se il tribunale di Rossano possedeva e possiede i requisiti previsti dalla Legge per restare in vita , perché è stato chiuso?

Se la Commissione Europea ha indicato il Tribunale di Rossano tra i tribunali “salvi” , perché  è stato chiuso?

Se il ministro Severino ha dichiarato che il Tribunale di Rossano è più distante dal capoluogo di provincia , perché è stato chiuso?

Se le successive verifiche hanno evidenziato enormi disfunzioni e inefficienze conseguenti all’accorpamento, perché Rossano non è stato riaperto?

Se l’accorpamento ha comportato un aumento di spesa per le casse dello Stato e le tasche dei cittadini, perché Rossano non è stato riaperto ?

Se il Tribunale accorpante, per stessa ammissione del presidente in carica, è inadeguato perché progettato tenendo conto della pianta organica di Castrovillari ante accorpamento, perché Rossano non è stato riaperto?

Se il territorio dell’ex tribunale di Rossano si presenta  ad alto impatto criminale, perchè lo Stato lo ha privato di un presidio di giustizia?

Perché lo Stato ci ha abbandonato? “

Gruppo d’Azione per la Verità: Sindaci aderiscono alla protesta. Chiarezza sul Tribunale di Rossano

ROSSANO (CS) – Presso l’Hotel San Luca di Rossano si è svolto un incontro, voluto e organizzato dal “Gruppo d’Azione per la Verità”, cui hanno preso parte i Sindaci della Consulta. Obiettivo quello di promuovere una protesta, ben udibile da parte del governo nazionale, circa la misteriosa sorte toccata al Gruppo d'Azione per la VeritàPalazzo di Giustizia di Rossano. All’incontro hanno preso parte: Antonio Russo ( Sindaco di Crosia), Franco Oranges (vicesindaco di Corigliano Calabro), Luigi Stati (Sindaco di Longobucco), Luciano Pugliese (Sindaco di Pietrapaola), Umberto Mazza (Sindaco di Caloveto). Tali Sindaci, dunque, hanno aderito alla protesta messa in campo dal “Gruppo d’Azione”, sostenendola sia con la loro stessa presenza, il prossimo giovedì 17 marzo, sia materialmente. Inoltre, hanno manifestato la volontà di approvare in Consiglio Comunale una mozione con la quale evidenziare i disagi relativi all’accorpamento con il Tribunale di Castrovillari, ma anche richiedere alle alte cariche dello Stato di accertare attraverso l’istituzione di una commissione d’inchiesta se risulti vero quanto dichiarato dal Senatore Enrico Buemi circa l’esistenza di presunte carte false. Al fine di una maggiore organizzazione e della comunicazione di ulteriori dettagli relativi alla protesta, è prevista presso l’Hotel San Luca di Rossano una conferenza stampa per il prossimo 8 marzo alle ore 15,30.