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Unical, esami e lauree potranno svolgersi anche in presenza

RENDE (CS) – Si va verso una graduale riapertura totale anche nelle università calabresi. Il Coruc (Comitato Regionale di coordinamento delle università calabresi), riunitosi nel pomeriggio di oggi (27 maggio 2021) ha stabilito, in ottemperanza alle indicazioni del Governo che prevedono un progressivo ritorno verso la normalità, che le attività didattiche in presenza vengano incrementate, parallelamente alla riduzione del rischio epidemiologico.

In particolare, è stato stabilito che nel periodo di permanenza della Calabria in zona gialla gli esami di laurea e di profitto potranno essere svolti sia in modalità telematica che in presenza, nel rispetto delle misure di prevenzione prescritte per il contenimento del contagio Covid.

Nel caso in cui l’esame sia svolto in presenza, sarà comunque garantita la possibilità di svolgimento online (anche in diversa data) ad ogni studente che ne manifesti la necessità.

La programmazione della modalità di svolgimento delle attività sarà effettuata dai Dipartimenti, sentiti i Presidenti delle Commissioni, in base alle specificità dei corsi di studio e degli insegnamenti.

Inoltre, su proposta del rettore Nicola Leone, il Coruc invierà un’istanza alla Regione in merito alla vaccinazione degli studenti universitari, offrendo la disponibilità delle università calabresi a procedere alla somministrazione “in house”, sgravando il sistema sanitario regionale, come avvenuto per docenti e personale. Ciò sarà possibile dopo il 10 giugno, data in cui la vaccinazione sarà aperta a tutti senza più vincoli legati alle fasce di età.

Il Coruc tornerà a riunirsi non appena si prospetterà il passaggio della Calabria in zona bianca, per valutare un ulteriore passo in avanti nell’erogazione di lauree ed esami.

Al momento, quindi, l’Unical adotterà le modalità indicate dal Coruc per la programmazione del primo appello di tutti gli esami.  Eventuali modifiche saranno possibili per il secondo appello, nel caso di passaggio in zona bianca.

Per quanto riguarda le lezioni, i laboratori, le biblioteche e le altre attività, procederanno come già stabilito fino al termine del semestre.

Naturalmente lauree ed esami dovranno rispettare i protocolli di sicurezza stabiliti dall’ateneo, evitando assembramenti e prevedendo un limitato numero di accompagnatori alle lauree.

L’Unical darà anche la possibilità di svolgere le sedute di laurea all’aperto, approfittando delle belle giornate e degli spazi che offre il Campus, innalzando ulteriormente il livello di sicurezza, in modo da aumentare anche il numero di accompagnatori di ogni laureando. 

Università del Volontariato, prime lauree a Cosenza

COSENZA – Rita D’Acri, Giovanni Gistaro, Caterina Luci e Concetta Patafio sono i primi “laureati” calabresi dell’Università del Volontariato. Ieri pomeriggio, nella sede Univol della Cittadella del Volontariato di via degli Stadi, a Cosenza, sono state discusse le tesi e consegnate le pergamene.

Si chiude, così, il primo anno accademico di un progetto promosso dal CSV che ha coinvolto circa 200 volontari che hanno avuto modo di formarsi grazie ad otto corsi specialistici. Rita, Giovanni, Caterina e Concetta hanno, invece, seguito tutto il percorso universitario seguendo i corsi obbligatori e specialistici, impegnandosi negli stage ed elaborando la tesina finale che è stata inserita in un volume stampato dal CSV.

Diversi gli argomenti trattati nelle tesi. Caterina si è posta la domanda “perché lo fai?” e l’ha rivolta ai volontari. Giovanni (ha ritirato la pergamena la moglie Maria Luisa) ha scelto di discutere della comunicazione presentando gli stili, gli strumenti e le nuove sfide del web. Concetta ha voluto affrontare il tema del processo di monitoraggio e valutazione improntandolo sul servizio CreaLavoro rivolto alle fasce deboli della popolazione. Rita, con lo strumento del bilancio sociale, ha cercato di descrivere attività, numeri e motivazioni della propria associazione impegnata nel contrasto alla povertà. Le tesi saranno a disposizione del volontariato cosentino che potrà consultarle nella biblioteca del sociale.

L’iniziativa dell’Univol è stata ideata e realizzata a Milano dal Ciessevi ed oggi è presente, oltre che nella città dei Bruzi, anche a Ferrara, Bologna, Treviso, Bari e Salerno. Cosenza è l’unica città calabrese sede dell’Università del Volontariato. Il CSV ha pensato di proporre questa esperienza sul proprio territorio convinto che il volontariato sia una vera e propria “scuola di vita” e che la formazione dei volontari sia condizione indispensabile per espletare al meglio la loro opera finalizzata a dare risposte concrete ai bisogni delle comunità.

A consegnare le “lauree” la commissione d’esame composta dal presidente del CSV Cosenza, Gianni Romeo, dal vicepresidente Sergio Principe, dai componenti del Comitato direttivo, Gisella Florio e Flaviano Giannicola e dalla presidente della Commissione cultura del Comune di Cosenza, Alessandra De Rosa. In autunno partirà il nuovo anno accademico dell’Università del Volontariato con tante novità formative come i corsi sulla privacy, sul fund raising, sull’utilizzo di foto e video e sulla risposta dei sentimenti di fronte alla sofferenza.