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Federica Di Lieto, la tigre calabrese di Masterchef 10

Masterchef 10 ha tenuto tutti con il fiato sospeso come sempre. Non ha deluso le aspettative il cooking-show più seguito d’Italia. Bruno Barbieri, Giorgio Locatelli e Antonino Cannavacciuolo hanno portato la loro simpatia, professionalità e quel loro essere mordaci che non guasta mai. Tra i banchi della MasterClass quest’anno c’era anche una calabrese.

 

 

Federica Di Lieto è la montaltese che ha portato in alto la Calabria nello show andato in onda su Sky. Tra un Convivio Circolare e il Mare in Volo, Federica ha portato la sua grinta meridionale e la sua audacia da sportiva nei piatti fino alla semifinale.
Abbiamo chiacchierato con lei della sua esperienza a Masterchef 10.

Masterchef e la pallavolo rappresentano due facce della stessa medaglia per Federica. “La botta di adrenalina è quella. Dallo sport mi porto l’importanza di non sottovalutare mai nessuna situazione e di rimanere sempre concentrata”. Il passaggio da uno sport di squadra a delle prove individuali non ha rappresentato un problema per la montaltese. “La pallavolo è un gioco di squadra e si va verso la vittoria anche facendo affidamento sugli altri. Masterchef non è così, ma i compagni di squadra ci sono: pentole, ingredienti, tecniche di cottura. Preparare un piatto vuol dire interpellare tanti aspetti di sé”

L’aspetto territoriale è stato centrale nel cammino individuale di Federica. Il miele di fichi, le patate, lo stoccafisso e l’anice stellato, per citare solo alcuni degli ingredienti utilizzati dalla concorrente calabrese. Quest’ultima ha confermato questo aspetto. “La calabresità è la mia identità. Finalmente la cucina calabrese elevata sta venendo fuori e si sta superando il concetto di cucina delle nonne”. Sul tema dell’elevazione della Calabria gastronomica la semifinalista di Masterchef ha encomiato l’operato degli chef Nino Rossi, ospite in quest’edizione di Masterchef, e Caterina Ceraudo. Sulla chef del Dattilo ha speso parole di orgoglio e stima. “Caterina Ceraudo fa uno sforzo enorme, è l’unica donna stellata in Calabria. Chi si reca nel suo ristorante sceglie di mangiare lì, data la posizione non propriamente centrale. Questa è la prova che i calabresi possono fare”. Una riflessione sull’innovazione bruzia nel campo gastronomico, quella di Federica, che tocca da vicino le nuove generazioni. “E’ arrivato il momento in cui questa gioventù calabrese deve farsi carico della Calabria”.

 

 Federica ha speso parole di orgoglio anche per aver ritrovato a Masterchef uno dei prodotti più rappresentativi del territorio cosentino, il miele di fichi. “E’ stata un’emozione. La Calabria non è solo ‘Nduja e peperoncino”.

 

Stratega, guerriera oltre che abile cuoca, Federica è stata questo nella Masterclass. Ad onor del vero, però, in occasione di uno skill test è venuta fuori la parte più intima della concorrente di Montalto Uffugo. Un piatto poco apprezzato e criticato aspramente dai giudici. Ciò ha scaturito un pianto inaspettato nella concorrente. “Essendo una perfezionista apprezzo sempre la critica e ne faccio tesoro perché con questa riesco a migliorarmi. Le lacrime per quel piatto scaturirono perché in quell’occasione è venuto fuori un lato di me che non avevo mai fatto trapelare. E’ una parte che riservo solo alle persone a me più care. Il fatto che sia stata scambiata per debolezza mi è dispiaciuto: se sei una donna forte sei stronza, se sei tenera sei debole. Federica è un mix esplosivo di grinta, passione, dolcezza e tenerezza. I miei tratti più evidenti sono la forza e la caparbietà, non mollo facilmente.
La tigre, per citare un soprannome che lei stessa si è affibbiata, ha toccato, poi, un tema delicato inerente alla trasmissione: la strategia.
“Masterchef è una competizione in cui si vincono 100mila euro. Nel momento in cui puoi avvantaggiarti lo fai, sarebbe ipocrita dire o fare il contrario. Se posso dare fastidio a qualcuno lo faccio con le persone che reputo più forti, ma questo non è mai un attacco personale. Assegnare un piatto difficile vuol dire reputare abile un concorrente”.

 

Dalla Calabria al mondo intero fino ai progetti futuri, Federica ha dimostrato coerenza e determinazione.

 

Il tema dell’integrazione nella decima edizione di Masterchef è stato centrale. La varietà etnica dei concorrenti è stata uno dei punti di forza di questa edizione. Proprio con un piatto calabro-cinese Federica e Jia Bi hanno portato a casa la vittoria in un invention test in staffetta. “La Calabria ha una vastità di prodotti che lasciano molto spazio alla cucina fusion. Io e Jia Bi siamo riuscite a creare un connubio tra Calabria e Cina. Masterchef ha dimostrato che le radici diverse, nonostante i punti di vista differenti, possono incastrarsi”. Sul suo futuro rimane con i piedi per terra, seppur con ambizione e virtuosismo. “La cucina continuerà a rimanere centrale nella mia vita, non voglio staccarmi” ha confessato la semifinalista di Masterchef.   Ambisco ad entrare nella cucina di un ristorante. In un futuro prossimo vorrei aprire un’attività rivalutando un casolare, proponendo una cucina che parte dalla Calabria e racconti di me”.

 

Sul vincitore del programma e sulle divergenze avute con questo, la concorrente originaria del cosentino ha esplicato coerentemente il pensiero già manifestato durante la trasmissione.

 

In particolare ha citato un noto episodio che ha innalzato molte polemiche. “Se ho un vantaggio lo uso e se ti offendi, perché lo utilizzo, forse non hai capito il gioco. Nel caso di Aquila io gli tolsi la mandolina perché lui era molto abile con i coltelli. Sapevo che se la sarebbe cavata. Lo screzio non è mai esistito da parte mia. A ciò, la calabrese, ha aggiunto l’aneddoto del roner. “Lui sostenne che io lo stessi copiando. Effettivamente poteva passare questo ma, in realtà, la mia idea era davvero di trasformare la pianta grassa in protagonista del piatto. Per di più non utilizzai il roner”.

Al momento dell’eliminazione Federica ha segnalato come vincitrice Azzurra e, ad oggi, non ha cambiato il suo punto di vista. Azzurra avrebbe dovuto vincere dato il suo percorso notevole all’interno della Masterclass. E’ una donna forte, mi rispecchia in questo. Dissi il suo nome nel momento della mia eliminazione perché era come se le stessi lasciando una parte di me. Credo, comunque sia, che il concorrente tecnicamente più forte sia stato e rimane Antonio. Su Aquila ha espresso un pensiero onesto inerente alla finale. “I giudici hanno valutato i menù. L’unico piatto che conta è l’ultimo che porti, quindi, gli ultimi piatti di Aquila sono stati i migliori ed è giusto che abbia vinto.

 

Federica Di Lieto è stata una concorrente vera, arguta e, per certi versi, geniale nel rappresentare il territorio con uno sguardo al futuro. L’augurio è che il suo mare possa spiccare il volo verso cieli sempre più tersi.

MasterChef Italia, show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy, è sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW TV