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Rapinata la Mediocrati di Rende, 130 mila euro il bottino

RENDE – Ammonta a circa 130 mila euro il bottino di una rapina compiuta ai danni della filiale di Via Kennedy a Roges di Rende della Banca di Credito Cooperativo Mediocrati. Secondo quanto si è appreso, gli autori del colpo sarebbero tre persone i quali si sono introdotti all’interno dell’istituto di credito armati di taglierino, col quale hanno minacciato clienti e direttore. Poi hanno dovuto attendere un quarto d’ora circa per l’apertura della cassaforte. Nel frattempo hanno sequestrato alle persone presenti all’interno della banca telefoni e smartphone, riuscendo a non scatenare il panico. Una volta arraffato il denaro hanno fatto perdere le proprie tracce, probabilmente fuggendo a piedi. Sul posto i carabinieri della compagnia di Rende che hanno raccolto le testimonianze e visionato le telecamere di sorveglianza.

Bcc Mediocrati ad alto indice di solidità (AUDIO)

RENDE (CS) – Gli indici di solidità la collocano al di sopra della media nazionale ed il bilancio del 2015 s è chiuso con oltre quattro milioni  mezzo di utili. Per questo la Banca di Credito Cooperativo Mediocrati si conferma tra gli istituti di credito più affidabili, soprattutto in questa fase in cui esiste una diffidenza da parte dei risparmiatori verso le banche. Abbiamo chiesto al segretario generale della Mediocrati Federico Bria di chiarire sulla base di quali dati l’istituto fondato da don Carlo De Cardona può ritenersi qualitativamente al di sopra di altre banche del territorio.

 

 

BCC Mediocrati operativa sull’Alto Jonio

RENDE (COSENZA) – Da lunedì 2 settembre BCC Mediocrati sarà operativa sul territorio dell’Alto Jonio cosentino. In un tempo relativamente breve, infatti, è giunto a compimento l’iter di fusione con la ex BCC Banca dello Jonio-Albidona. Con la fusione prende corpo un rinnovato istituto di credito che, con oltre 140 dipendenti e 21 filiali, copre buona parte della provincia di Cosenza e aggiunge la filiale di Nova Siri, in Basilicata.

Il numero dei soci supera le 5.500 unità, facendo di BCC Mediocrati la cooperativa bancaria più numerosa di Calabria e tra quelle più robuste del Sud Italia. La denominazione della banca nata dalla fusione resta “Credito Cooperativo Mediocrati” con sede nel centro direzionale di Via Alfieri in Rende (CS).

Nel CdA, presieduto da Nicola Paldino, entrano a far parte tre soci eletti dall’Assemblea della ex BCC Banca dello Jonio-Albidona: Michele Aurelio, Giuseppe Ferraro e Pasquale Antonio Stamato. In occasione della prossima riunione del CdA sarà eletto in seno il nuovo vice presidente vicario della Banca. Il rinnovato Consiglio di Amministrazione della BCC Mediocrati, nella sua nuova composizione, rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31.12.2014.

 

Crisi e crollo edilizia: e’ allarme rosso

A trainare la recessione, il collasso del settore edile: il 60% denuncia una contrazione del fatturato.  Si va oltre i sei mesi per ricevere un pagamento dalla Pubblica amministrazione. Clima di fiducia degli imprenditori ai minimi storici. Riduzione del cuneo fiscale e sostegno finanziario agli investimenti. È quanto emerge dal consueto rapporto annuale BCC Mediocrati – Demoskopika sull’andamento dell’economia locale.

Persiste una congiuntura economica negativa, contraddistinta da un clima di sofferenza. Tutti gli indicatori esaminati, segnalano ancora una volta, condizioni di rilevanti difficoltà per gli imprenditori. Ad aggravare l’andamento recessivo il settore edile: una impresa su due denuncia una riduzione dei volumi di vendita e del proprio numero di addetti, mentre dal lato della domanda circa otto su dieci evidenziano una flessione delle richieste di nuove abitazioni da parte delle famiglie. L’inaccettabile ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione, inoltre, peggiora il quadro congiunturale: occorrono in media oltre 180 giorni alle imprese per vedersi liquidare le fatture. L’”Indice di fiducia Demoskopika” degli operatori economici, con valore 53,2, tocca il suo minimo storico dal 2007.

“Occorre evitare il collasso del sistema – ha dichiarato il presidente della Banca di Credito Cooperativo Mediocrati, Nicola Paldino –  ponendo in atto le contromisure necessarie per la compensazione dei crediti vantati verso le regioni e gli enti locali, con somme dovute all’erario. Un provvedimento legislativo che aveva il carattere di urgenza e doveva dare respiro al sistema immettendo liquidità ma che ancora non ha trovato piena applicazione. Ma è necessario guardare anche al lungo periodo – ha proseguito il presidente della BCC Mediocrati, Nicola Paldino – per uscire dall’impasse attraverso interventi di politica economica più incisivi e mirati. Innanzitutto favorire gli investimenti infrastrutturali che grazie al loro effetto anticiclico sono in grado di aumentare la domanda e sostenere la competitività del sistema produttivo. Ciò deve essere accompagnato da una politica industriale unitaria che offra certezza e dia maggiore fiducia alle imprese per una concreta ripresa degli investimenti. Dalla nostra indagine emerge, invece, che negli ultimi 5 anni la propensione agli investimenti delle imprese si è dimezzata passando dal 36,5% al 17,6%.  Otto imprenditori su dieci –  ha concluso il presidente della Banca di Credito Cooperativo Mediocrati, Nicola Paldino – chiedono una riduzione del cuneo fiscale e un sostegno concreto agli investimenti. Lo fanno anche attraverso questo rapporto che, a distanza di otto anni, si propone come efficace strumento per analizzare i cambiamenti della nostra economia”.