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Successo per il quarto appuntamento teatrale di “Vacantiandu” con il vernacolo catanzarese

L'eredità do ziu previtaLAMEZIA TERME (CZ) – Anche il quarto appuntamento della rassegna teatrale lametina “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, di scena al “Politeama Costabile”, ha riscosso successo, portando sul palco una commedia in vernacolo catanzarese, “L’eredità do ziu previta”, della compagnia catanzarese “Hercules”.

Protagonista assoluto il cabarettista Pietro Procopio, che ha saputo dare nuova linfa sulla scena alla L'eredità do ziu previta 2commedia in tre atti di Antonino Russo Giusti, che racconta le vicende dei cugini Filippo, Vito e Nuccia Pipitone che, dopo la scomparsa del ricco zio prete, litigano per ottenere l’eredità agognata. Una versione esilarante del classico siciliano di fine Ottocento che il pubblico presente in sala ha mostrato di apprezzare molto, spessp interrompendo un dialogo e l’altro con una serie di applausi. Colpi di scena si susseguono, infatti, in un alternarsi di comiche vicende che vedono il nipote Filippo alle prese con spese pazze, convinto di ricevere l’eredità tutta per sè, in una girandola di personaggi per i quali si spalanca, in ultimo, il lieto fine, che vede il trionfo del buon senso e dell’amore.

A fine spettacolo, Pietro Procopio ha salutato il pubblico accorso con un mini numero di cabaret ispirato alla quotidianità delle famiglie calabresi.

 

“Sarto per signora” al Grandinetti di Lamezia nell’ambito della rassegna teatrale “Vacantiandu”

DSC_0955LAMEZIA TERME – Sabato 5 dicembre al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme è andata in scena la commedia “Sarto per signora” nell’ambito della rassegna “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”. A portare in scena la scoppiettante pièce di Georges Feydeau, commedia da belle époque che riscosse grande successo alla fine dell’Ottocento, la compagnia partenopea “Quelli del cactus”, con la regia di Michele Vitale.

L’opera teatrale racconta del “farfallone” dottor Moulineaux che, per nascondere alla moglie Yvonne della sua scappatella con Susanna, moglie del suo paziente, il signor Aubin, affitta un appartamento da un altro suo paziente, il signor Bassinet. Un appartamento che, come si evince anche dal titolo della pièce, era l’atelier di una sarta per cui, per salvare l’apparenza di fronte alla moglie, il dottor Moulineaux, per una serie di equivoci, diventa un famoso sarto per signore. Tra clienti pretenziose e amanti, la vita del DSC_0513farfallone si complica ma, un finale a sorpresa, gli consente di riappacificarsi con la moglie.

Quest’intreccio fatto di malizie amorose e malintesi, insieme a un brillante cast, ha intrattenuto il pubblico lametino per due ore di divertente intrattenimento. Del resto, questa commedia è stata la prima opera ad inaugurare la serie di spettacoli comici del nuovo cartellone della rassegna teatrale “Vacantiandu”, allestita dai direttori artistici Nicola Morelli, Sasà Palumbo e Walter Vasta, che quest’anno, quindi, prevederà spettacoli di prosa, di vernacolo calabrese, comici ed eventi solidali.