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Rt in crescita ma la Calabria resta in zona gialla

COSENZA – Secondo i dati del monitoraggio settimanale dell’ISS l’Rt puntuale questa settimana in Calabria è 1.01 contro lo 0.76 della settimana scorsa. Confermata quindi la zona gialla.

L’Rt nazionale sfiora il valore soglia di 1, rimanendo come la scorsa settimana a 0,99.

La forbice va dallo 0,93 e 1,03. Si conferma per la quarta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Aumenta il numero di Regioni/PPAA classificate a rischio alto (da una a cinque: Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria) mentre diminuisce il numero di quelle classificate a rischio moderato o basso: a rilevarlo è la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Dieci Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (Basilicata) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25 – rileva sempre la bozza del monitoraggio -, compatibile con uno scenario di tipo 3. Delle altre nove, cinque hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.

L’età mediana dei casi di Covid diagnosticati è diminuita a 44 anni, evidenzia la bozza.

Vaccini

Riguardo ai vaccini, a Reggio Calabria si è tenuta una riunione in Prefettura per superare le difficoltà che hanno caratterizzato i primi giorni della campagna per gli over 80 con assembramenti davanti palazzo Campanella dove l’Asp ha allestito un centro vaccinale. Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato i sindaci dell’Area Metropolitana di Reggio, il prefetto Massimo Mariani, e, per l’Asp5, il responsabile del dipartimento di Prevenzione Alessandro Giuffrida, sono stati concordati alcuni interventi. Il Sindaco di Reggio ha offerto il supporto della Polizia locale per la vigilanza peraltro già attivata. Inoltre le parti hanno inoltre chiesto la trasmissione di un piano settimanale delle vaccinazioni, così da evitare un numero di convocazioni eccessive.
La vaccinazione degli over 80 è iniziata anche a Cosenza, con i primi 45 anziani che hanno ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer all’interno della centro vaccinazioni di via degli Stadi.

Covid, torna a crescere l’indice Rt

Dopo settimane di calo, l’indice Rt – o di trasmissibilità del Covid-19 – torna a crescere, tanto che in alcune regioni italiane supera l’1. 

«L’incidenza in Italia rimane ancora troppo elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese. Tale situazione non permette un allentamento delle misure adottate nelle ultime settimane e richiede addirittura un rafforzamento delle stesse in alcune aree del paese». Lo si legge nella bozza del consueto monitoraggio dell’iss, relativo alla settimana 7 – 13 dicembre 2020 (dati aggiornati al 16 dicembre 2020)

Nella settimana di monitoraggio si continua ad osservare nella maggior parte delle Regioni un rischio moderato o alto con solo cinque Regioni  a rischio basso di una epidemia non controllata e non gestibile. 

In particolare Lazio, Liguria e Veneto sono classificate a rischio Alto. Tredici Regioni/PA sono classificate a rischio Moderato, di cui 2 (Marche e PA Trento) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità. Cinque Regioni sono classificate a rischio Basso. 

Nel periodo 25 novembre-8 dicembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,86, in salita rispetto allo 0.82 del monitoraggio della scorsa settimana. Si riscontrano valori di RT puntuale inferiore a 1 in 16 Regioni, fra le quali anche in Calabria dove l’indice è comunque salito a 0,74, rispetto allo 0.64 della settimana scorsa. 

 

Covid-19, in Calabria indice Rt inferiore a 1. A livello nazionale è pari a 0,82

CATANZARO – Dati positivi emergono dalla bozza del monitoraggio settimanale dell’Iss- Ministero della Salute. Nel periodo 18 novembre-1 dicembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,82 . In particolare si riscontrano valori di RT puntuale inferiore a 1 in tutte le regioni, traanne che in Molise. Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Istituto superiore di sanità relativo alla settimana 30 novembre – 6 dicembre 2020 (dati aggiornati al 9 dicembre 2020).

Nel dettaglio, ecco quelli delle Regioni:

Abruzzo 0,8, Basilicata 0,65, Calabria 0,64, Campania 0,71, Emilia-Romagna 0,81, Friuli 0,97, Lazio 0,67, Liguria 0,63, Lombardia 0,82, Marche 0,8, Molise 1,45, Piemonte 0,64, Provincia di Bolzano 0,67, Provincia di Trento 0,91, Puglia 0,8, Sardegna 0,7, Sicilia 0,68, Toscana 0,76, Umbria 0,66, Val d’Aosta 0,6, Veneto 0,91. Il Molise è la Regione con il dato più alto ma comunque, come scrive Repubblica.it, non va verso un passaggio in arancione, perché ha un rischio di crescita dell’epidemia basso. 

Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.663 (01/12/2020) a 3.345 (08/12/12); anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è diminuito passando da 32.811 (01/12/2020) a 30.081 (08/12/2020). Lo evidenzia la bozza di monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Iss. Sebbene si osservi una diminuzione significativa dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 gg (454,70 per 100.000 abitanti nel periodo 30/11/2020-06/12/2020 contro 590.65 per 100,000 abitanti nel periodo 23/11/2020-29/11/202), il valore è ancora molto elevato. L’incidenza rimane cioè ancora “troppo elevata per permettere una gestione sostenibile”. Pertanto, si legge nella bozza del monitoraggio, “è necessario mantenere i livelli di trasmissibilità significativamente inferiori a 1 su tutto il territorio nazionale consentendo una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi di infezione e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali ed ospedalieri”. 

Livelli di rischio

Quattordici Regioni/PA sono classificate a rischio moderato di una trasmissione di SARS-CoV-2. Di queste, nessuna ha una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità. Due Regioni sono classificate a rischio Basso e 5 a rischio Alto: si tratta di Emilia Romagna, Puglia, Sardegna, Veneto ed Emilia Romagna. In 16 Regioni si evidenzia un “impatto alto” sui servizi sanitari per sovraccarico di terapie intensive e area medica, per evidenza di nuovi focolai (in Rsa, case di riposo, ospedali o luoghi con popolazione vulnerabile) e per nuovi casi segnalati. Si tratta di Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Sardegna , Toscana, Umbria e Veneto.

IL BOLLETTINO QUOTIDIANO

Sono 18.727 i positivi ai test per il coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 761. Ieri i positivi erano stati 16.999, i morti 887. In totale in casi in Italia sono arrivati a quota 1.805.873, le vittime sono 63.387. I tamponi effettuati per il coronavirus sono 190.416, quasi 20 mila in più in rispetto a ieri, secondo i dati del ministero della Salute.Il tasso di positività è del 9,8%, stabile rispetto a ieri, quando era stato del 9,9%. Sono 3.265 i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19 in Italia, con un saldo negativo tra ingressi e uscite di 26 unità nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 208 Nei reparti ordinari ci sono invece ricoverate 28.562 persone, in calo di 526 unità rispetto a ieri.