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La Reggina riconquista momentaneamente i playoff: Casertana sconfitta 1-0

REGGINA-CASERTANA 1-0

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Gasparetto, Solini (36′ st Pogliano); Kirwan, De Falco, Salandria, Franchini; Strambelli (45’+1′ st Marino), Bellomo (36′ st Baclet); Tulissi (17′ st Martiniello). In panchina: Farroni, Seminara, Sandomenico, Ciavattini, Procopio, Redolfi, Ungaro, Doumbia. All.: Cevoli

CASERTANA (3-5-2): Adamonis; Lorenzini, Rainone, Pascali; Blondett (36′ st Cigliano), De Marco (10′ st Pinna), Vacca (30′ st Santoro), D’Angelo, Zito; Padovan, Castaldo. In panchina: Zivkovic, Ciriello, Matese, Gonzalez, Genoese, Moccia, Leonetti. All.: Pochesci

ARBITRO: Marini di Trieste

NOTE: Ammoniti: Rainone (C), Zito (C), D’Angelo (C), Salandria (R), Strambelli (R). Recupero: 2′ pt, 5′ st

MARCATORI: 30′ st Kirwan (R)

 

REGGIO CALABRIA – Più incerta che mai la corsa ai playoff. Il Rende cade col Trapani e la Reggina non si lascia sfuggire il sorpasso. Basta la vittoria con la Casertana, risucchiata anch’essa nella lotta per le ultime piazze valide per il post-season.

Parte davvero forte la Reggina che, incredibilmente, non riesce a passare in vantaggio dopo appena un minuto: la difesa campana si addormenta su una rimessa dalla sinistra che imbecca Bellomo. L’ex Bari guadagna il fondo e mette in mezzo per Tulissi che a mezzo metro dalla porta si calcia sullo stinco e spreca un gol già fatto. Al 13′ gli amaranto confezionano un’occasione altrettanto clamorosa. Strambelli conduce la ripartenza sulla sinistra; la Casertana è scopertissima sul lato debole e, al momento del cross basso, nessuno contrasta Bellomo. Il trequartista ha il tempo di sistemarsi il pallone col controllo e di calciare dal cuore dell’area. Incredibilmente il tiro è centrale, seppur potente, e Adamonis si salva. La Reggina evidentemente fiuta l’occasione e sembra più convinta rispetto alle ultime uscite. La porta però è stregata. Ci si mette anche la traversa, quando Kirwan di testa raccoglie l’angolo di Strambelli. De Falco cerca l’eurogol al 40′ con un tiro al volo da fuori area, ma Adamonis vola e la toglie dal sette.

Insomma, è solo una casualità che la Reggina non sia già in vantaggio al termine della prima frazione. Dato inusuale per una squadra con persistenti problemi offensivi. Anche nel secondo tempo, dopo un quarto d’ora, la solfa non cambia, con Bellomo che carica il destro e spedisce di poco fuori. Strambelli prova la giocata alla Robben ma il suo sinistro non è acuminato. Poco male, perché al 75′ un cross del pugliese genera caos in area campana. Bellomo ciabatta la conclusione, Adamonis si tuffa in maniera incerta e Kirwan lo beffa. Vantaggio di inestimabile valore per gli amaranto. A Pochesci non basta la retorica delle sue conferenze stampa. La Casertana non costruisce e la Reggina porta meritatamente a casa i tre punti e il piazzamento playoff.

 

Sicula Leonzio fatale per Drago: Cevoli torna sulla panchina della Reggina

REGGINA – SICULA LEONZIO 0-1

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Salandria; Franchini, Zibert (1′ st Franchini), Marino (25′ st Tulissi); Bellomo; Strambelli, Baclet (8′ st Martiniello). In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Redolfi, Solini. All.: Drago

SICULA LEONZIO (4-3-1-2 ): Pane; De Rossi, Laezza, Ferrini, Squillace; Esposito (11′ st Gammone), Magelaitis, D’Angelo: Marano; Russo, Miracoli. In panchina: Polverino, Talarico, Giunta, Rossetti, D’Amico, Milesi, Petta, Vitale, Cozza, Palermo. All.: Torrente

ARBITRO: Panettella di Bari

NOTE: Ammoniti: Laezza (SL), Salandria (R)

MARCATORI: 28′ pt Marano (SL)

REGGIO CALABRIA – Altro cambio in panchina per la Reggina. Nonostante il mercato faraonico, la squadra non riesce ad ingranare. Si pensava che l’esperienza di Drago avrebbe portato coesione in campo, ma non è stato così. Dopo la sconfitta con la Sicula Leonzio il tecnico ex Crotone è stato sollevato dall’incarico. Al suo posto torna Cevoli, che almeno ripartirà da un ambiente a lui familiare: «C’è poco tempo per fare altro. – ha chiosato il presidente Gallo – Si torna all’antico».

Fatale dunque la sconfitta di questo pomeriggio al Granillo. Gli amaranto cercavano punti preziosi per rimettersi in scia con la zona playoff ed erano partiti con buona vena: al 2′ Kirwan sfonda a destra e mette in mezzo un bel pallone rasoterra su cui Baclet non riesce ad arrivare in spaccata. Al quarto d’ora Strambelli si costruisce il tiro in zona centrale. La palla è tesa e potentissima ma termina di poco a lato. La partita scorre senza troppe emozioni fino al 28′, minuto del vantaggio leontino. Zibert è impreciso nel disimpegno ed Esposito gli porta via palla. Russo entra in possesso a sinistra e pennella un cross a giro verso il secondo palo dove Marano schiaccia di testa per l’1-0. Un altro pericolo arriva ancora con traversone dalla sinistra, ma stavolta Confente blocca la torsione di Miracoli.

Nel secondo tempo a suonare la carica è ancora Strambelli che ci prova con una rovesciata di sinistro. Il tiro è debole e il portiere blocca. Al 59′ poi l’ex Matera, dopo essere scivolato, riprende tempestivamente l’equilibrio e in un nanosecondo carica il tiro dai venticinque metri. La palla è potente e precisa, come spesso accade quando esce dal piede di Strambelli, ma colpisce la traversa. Per la Sicula risponde una bella combinazione tra Miracoli e D’angelo, con la punta che di tacco libera al tiro il secondo a due passi dal portiere. Il tiro però finisce addosso a Confente.

Termina così con un’altra sconfitta amara per una Reggina troppo prevedibile e troppo legata alle iniziative di Strambelli. Neanche Cevoli era stato in grado di dare un’identità offensiva alla squadra. Vediamo se in tre giornate riuscirà a invertire il trend.

Vittoria autoritaria della Reggina col Catania

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Seminara (28′ st Solini); Marino (29′ st Salandria), De Falco, Zibert (30′ st Franchini); Bellomo (30′ st Tulissi); Doumbia, Strambelli. In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Tassi, Redolfi, Martiniello. All.: Drago

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Silvestri, Aya, Marchese (20′ st Marchese); Calapai, Rizzo, Lodi (20′ st Carriero), Bucolo, Baraye (4′ st Sarno); Di Piazza (20′ st Llama), Marotta (13′ st Curiale). In panchina: Bardin, Lovric, Angiulli, Liguori, Brodic, , Esposito. All.: Novellino

ARBITRO: Zufferli di Udine

NOTE: Ammoniti: De Falco (R), Rizzo (C), Baraye (C), Silvestri (C). Espulso Curiale (C)

MARCATORI: 13′ pt Strambelli, 1′ st Bellomo, 13′ st Strambelli

 

REGGIO CALABRIA – Vittoria autoritaria per la Reggina. Finalmente un successo convincente per gli uomini di Drago, che sconfiggono un Catania reduce dalle vittorie di prestigio con Catanzaro e Juve Stabia.

Inizio convincente degli amaranto, che dopo tre minuti ci provano con un bel tiro di Strambelli dalla distanza. La palla termina di poco alta. Qualche secondo dopo Doubmia prova a calciare da dentro l’area, ma il suo tiro viene respinto in corner. Dovrà aspettare altri nove minuti la Reggina per timbrare l’1-0. Al 12′ infatti Doumbià controlla un pallone al limite dell’area, si defila sulla destra e mette in mezzo dove Strambelli, a rimorchio, calcia rasoterra sul primo palo, dove Pisseri non può arrivare. Il Catania ha bisogno di svegliarsi, e ci prova con una bella combinazione tra Lodi, Di Piazza e Bucolo, con quest’ultimo che fa perno sul difensore in area e calcia di potenza. Confente però copre bene e respinge. Da segnalare nel finale di tempo un altro bel tiro di Strambelli dai venticinque metri, innescato da una buona combinazione palla a terra. Il manto erboso del Granillo, finalmente all’altezza, permette di far circolare più velocemente il pallone.

Il secondo tempo non si potrebbe aprire meglio per la Reggina. De Falco scodella in area per Doumbia, che controlla di petto e aggira Silvestri. Il difensore è totalmente scoordinato e butta a terra l’avversario. Rigore ineccepibile trasformato da Bellomo. Ma non è ancora finita. Il Catania infatti inizia ad alzare il baricentro e quindi a scoprire il fianco in contropiede. La Reggina prova a colpire al 55′, ma Marino ciabatta e il suo tiro viene respinto. La palla vaga intorno al limite dell’area dove viene raccolta da Strambelli, che con un tiro alla Del Piero toglie la ragnatela dall’incrocio del secondo palo e sigla il 3-0. L’ex Matera è in forma smagliante, e all’80’ prova un tiro fotocopia di quello precedente. Palla di poco fuori. C’è tempo per l’espulsione di Curiale, figlia di qualche screzio proprio con Strambelli.

Finisce così una partita in cui finalmente la Reggina ha giocato da seria candidata alla vittoria dei playoff.

La Reggina cade con la Virtus Francavilla

VIRTUS FRANCAVILLA – REGGINA 1-0

VIRTUS FRANCAVILLA: (3-5-2): Nordi; Caporale, Marino, Pino; Puntoriere (15′ st Gigliotti), Folorunsho, Vrdoljak, Pastore (28′ st Corado), Nunzella; Sarao, Partipilo (45′ st Zenuni). In panchina: Saloni, De Luca, Cason, Monaco, Tchetchoua, Cavaliere, Mastropietro, Albertini. All.: Trocini.

REGGINA (4-3-3): Confente; Kirwan, Gasparetto, Conson, Seminara (23′ st Solini); Salandria (10′ st Franchini), De Falco, Bellomo; Strambelli, Baclet (23′ st Tassi), Sandomenico (16′ st Redolfi). In panchina: Farroni, Vidovsek, Pogliano, Procopio, Marino, Zibert, Doumbia, Tulissi. All.: Drago

ARBITRO: Petrella di Viterbo

NOTE: Ammoniti: Franchini (R), Gasparetto (R), Corado (VF). Espulso Conson (R). Recupero: 2′ pt, 5′ st

MARCATORI: 39′ st Sarao (VF)

 

FRANCAVILLA – Battuta d’arresto per la Reggina di Drago. Alla Virtus Francavilla basta un rigore di Sarao per superare gli amaranto.

Nonostante il fattore campo, la Reggina cerca da subito di imporre il proprio tasso tecnico. La costruzione è sbilanciata sulla destra, il lato di Strambelli, già uomo chiave per Massimo Drago. Nonostante la supremazia territoriale non si vedono grandi occasioni. Il ritmo è lento, i passaggi sono insicuri e poco risolutivi per via di un campo di gioco non all’altezza. I pugliesi ci provano alla mezz’ora con un lancio in profondità di Forolunsho per Nunzella, ma Confente esce e blocca al limite dell’area di rigore. Per gli ospiti da segnalare una bella combinazione con cui Baclet, di tacco, libera al tiro Strambelli; la palla però finisce sul fondo.

Il secondo tempo si apre con Baclet che reclama un rigore per tocco di mano di Pino. L’arbitro però non premia la Reggina e anzi, qualche minuto dopo si vede costretto a punire i calabresi. Puntoriere salta Conson che lo stende. Petrella tira fuori il giallo ed espelle il numero due per doppia ammonizione. La Virtus prende coraggio e va vicina al gol con un colpo di testa impreciso di Caporale. La Reggina nonostante l’inferiorità numerica sfiora il gol con Tassi, imbeccato da una punizione di Strambelli. Nordi però è reattivo e mette in corner. Così si arriva all’81’, il minuto decisivo. Solini commette fallo su Gigliotti e l’arbitro indica il dischetto. Sarao dagli undici metri non sbaglia. Solini prova a rimediare qualche minuto dopo con una mischia in area ma è tutto inutile. Una Reggina poco ispirata torna con zero punti dalla Puglia.

Buona la prima per Drago: la Reggina batte il Siracusa

SIRACUSA – REGGINA 0-2

 

SIRACUSA (4-2-3-1): Crispino; Daffara, Di Sabatino, Bertolo, Bruno; Ott Vale (28′ st Talamo), Fricano (34′ st Vazquez); Palermo, Tiscione, Souarè (20′ st Cognigni); Catania. In panchina: D’Alessandro, Boncaldo, Parisi, Del Col, Vazquez, Fricano Gia., Mustacciolo, Rizzo, Russini, Lombardo. All.: Raciti

REGGINA (4-3-3): Farroni; Kirwan, Conson, Gasparetto, Procopio; Franchini, Zibert (45′ pt Salandria), Bellomo (45’+2 st Marino); Strambelli (45’+2 Solini), Baclet (35′ st Tassi), Sandomenico (35′ st Doumbia). In panchina: Vidovsek, Confente, Tulissi, Pogliano, Redolfi, Martiniello. All.: Drago

ARBITRO: Paterno di Teramo

NOTE: Ammoniti: Bertolo (S), Baclet (R), Zibert (R), Tiscione (S). Recupero: 3′ pt, 5′ st

MARCATORI: 15′ st Strambelli (R), 22′ st Baclet (R)

 

SIRACUSA – Non avrebbe potuto iniziare meglio l’avventura di Massimo Drago sulla panchina della Reggina. Gli amaranto infatti si impongono di autorità per 2-0 sul campo di Siracusa grazie ai neo acquisti Baclet e Strambelli.

L’ex tecnico del Crotone non abbandona il 4-3-3 ma schiera contemporaneamente tutti i giocatori più talentuosi: Baclet, Strambelli, Sandomenico e Bellomo partono dall’inizio, con Doumbià pronto con la sua velocità ad incidere a gara in corso. In ogni caso c’è ancora bisogno di conoscersi, quindi il Siracusa inizia meglio la partita, con Farroni, titolare al posto di Confente vittima di alcuni problemi nel riscaldamento, che blocca un colpo di testa di Souaré su un bel cross di Daffara. La Reggina non sembra ancora avere i giusti automatismi e i giocatori non sono troppo sicuri col pallone. Le opzioni di passaggio sono poche e Procopio al 19′ rischia di combinarla grossa quando passa il pallone a Palermo che si invola verso la porta. L’attaccante siciliano però svirgola e grazia i calabresi. Insomma, nonostante il cambio di allenatore la manovra della Reggina resta farraginosa e il primo tiro degno di nota arriva al 44′, con Strambelli che approfitta di un errore di Bertolo, si sistema il pallone sul sinistro e calcia a giro. Crispino mette in angolo.

In ogni caso, nel secondo tempo il Siracusa è meno lucido e gli ospiti riescono ad alzare il baricentro. Le connessioni tra i giocatori sono aride, ma il talento di alcuni elementi è indiscutibile. Così al 60′ Strambelli si inventa il gol del vantaggio con un sinistro che parte quasi dalla bandierina del corner. Il gol è un brutto colpo per il Siracusa e infatti al 67′ arriva anche il raddoppio. Franchini sulla destra beffa Fricano, guadagna il fondo e mette in mezzo dove Baclet spinge agevolmente in porta. Per la Reggina col doppio vantaggio è facile addormentare la partita e condurre in porto il 2-0. Tre punti convincenti per l’autorità con cui gli uomini di Drago hanno imposto il proprio superiore tasso tecnico. Resta comunque da migliorare l’intesa tra i giocatori, soprattutto in fase offensiva.