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Tariffe agevolate trasporto pubblico locale, Tulino, «La politica metta mano al servizio»

ARCAVACATA DI RENDE (CS) –  Dopo la denuncia sul servizio di trasporto pubblico che insiste sull’area urbana di Cosenza-Rende continua la battaglia del CdSUnical per difendere il diritto alla mobilità di migliaia di studenti, di seguito la dichiarazione di Domenico Tulino, presidente del Consiglio degli studenti:  «La situazione in cui versa oggi il servizio di trasporto pubblico necessita di una profonda revisione sotto tutti i punti di vista. Sembra più che mai necessario ripensare il tutto in virtù della stragrande mole di utenza rappresentata dagli studenti dell’Unical che ogni giorno usufruiscono delle linee urbane da e per l’Università. Le corse distribuite nell’arco della giornata devono essere ampliate nelle ore notturne e nel fine settimana, momenti nei quali la vita della città è completamente assente vista la mancanza di questo servizio essenziale. Il costo della corsa risulta inaccessibile a tanti studenti, i quali già costretti a fronteggiare le gravose spese di affitto, canoni di consumo e tasse universitarie. Impossibile pensare di pagare per una corsa di qualche decina di minuti e poco più di qualche chilometro un minimo di 1,20 Euro. Per non parlare degli abbonamenti da Cosenza all’Unical di circa 50 Euro e da Commenda-Quattromiglia all’Unical 30 Euro. Incentivare l’acquisto degli abbonamenti attraverso un tariffario dedicato agli studenti e a chi è in possesso di un valore ISEE basso, o comunque non percepisce altri sussidi, è un punto di partenza importante che dovrebbe essere preso in considerazione dall’attuale governo regionale. La politica deve, attraverso una razionalizzazione delle risorse, investire nella mobilità degli studenti universitari calabresi, un incentivo in più per farli studiare nella nostra terra».

Regione Calabria ed Enel, un nuovo accordo per le tariffe ordinarie

CATANZARO- La Regione Calabria, dopo sette anni, non sarà più costretta a pagare l’energia elettrica con le più elevate tariffe del “regime di salvaguardia” e ritorna al regime tariffario ordinario. Infatti,  – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – a causa di un consistente debito accumulatosi nel corso degli anni per le forniture di energia elettrica e di un contenzioso giudiziario su questioni, tutto sommato, marginali, dal 2009 l’ENEL ha applicato alla Regione il sistema tariffario di “salvaguardia” che ha comportato, negli anni, il pagamento di tariffe maggiorate fino a circa il 30%.

palazzo regione catanzaro

Ora, invece, grazie all’impegno profuso dagli uffici del Dipartimento “Organizzazione, Risorse Umane e Controlli” e del Dipartimento “Bilancio”,su impulso del Vicepresidente  Antonio Viscomi, a cui è stata affidata dal Presidente della Regione Mario Oliverio la cura dei due Assessorati, Organizzazione e Bilancio, la Regione potrà, finalmente, beneficiare di notevoli risparmi sui costi per la fornitura di energia elettrica negli uffici regionali. Per il Vicepresidente della Giunta Viscomi “Spendig review significa andare a guardare nei dettagli come sono spesi i soldi pubblici: questo dell’energia elettrica, caratterizzato da un fiume di danaro inutilmente pagato in più e soprattutto senza che nessuno se ne facesse carico nel tempo, ha rappresentato una caso di prova per verificare la possibilità di mettere in piedi un progetto generale di revisione della spesa al quale già la Giunta sta lavorando, come richiesto dal Presidente Oliverio. Ciò che suscita veramente meraviglia è che nessuno nel corso di questi anni abbia preso in carico la situazione con l’obiettivo di ritornare alla normalità: una cosa normale per tutte le famiglie calabresi, costrette a controllare ogni più piccola spesa, diventa invece speciale per la Regione Calabria”. Per porre fine a tale situazione, aggravata dall’avvenuta cessione dei crediti commerciali da parte di Enel a società  di factoring ed al conseguente avvio di azioni legali per il recupero, i Dipartimenti citati  hanno rivisto i conti e negoziato con Enel un accordo per transitare dal regime tariffario più caro a quello meno caro. All’esito, la pretesa creditoria originaria dell’Enel, pari a 3.023.554,43 euro è stata rivista in diminuzione per un importo pari a 2.612.410,38 euro, stabilendosi di corrispondere  l’importo di euro 1.170.537,75 a titolo di acconto e l’importo residuo in sei rate mensili a partire dal mese di giugno. Conseguentemente, a partire dalla data dell’uno maggio prossimo, Enel applicherà la tariffa ordinaria a tutte le utenze intestate alla Regione Calabria. Dopo sei lunghi anni e tanti soldi spesi inutilmente, la Regione ritorna, così, alle tariffe ordinarie. “Nell’attesa dell’implementazione dei progetti sulle fonti rinnovabili, il prossimo passo – ha detto ancora Viscomi – sarà elaborare un progetto di efficientamento energetico della Cittadella, per razionalizzare i consumi e ridurre le spese”.

Aumentano le tariffe, Ryanair chiude i voli da Crotone: Santelli, decisione assurda

Cosenza ( Cs) –  “Le politiche del governo Renzi continuano a danneggiare l’Italia e a penalizzare la Calabria.” Lo afferma la coordinatrice regionale di Forza Italia , l’onorevole Jole Santelli, commentando quanto annunciato dal chief commercial officier della compagnia irlandese a seguito dell’aumento delle tariffe aeroportuali del 40% da parte del governo Renzi. “L’aumento delle tariffe aeroportuali hanno, infatti, spinto la compagnia di volo Ryanair a rinunciare, dal prossimo ottobre, alle basi di Alghero e Pescara e ad interrompere tutte le tratte di Crotone.
“Dopo le vicende relative al taglio dei fondi destinati alla Salerno-Reggio Calabria e alla SS 106 Jonica  – si legge in una nota- la Calabria è ancora una volta penalizzata dalle scelte killer di questo governo. La nostra è una regione che potrebbe vivere di turismo ma evidentemente il governo non la pensa così, visto che fa di tutto per impedire che si possa venire facilmente nei nostri territori al di là degli annunci bluff cui tutti siamo ormai abituati”.