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Verta (UDC) «La pubblicità di BusItalia è vergognosa. Offende il sud»

COSENZA – Il coordinatore provinciale giovani dell’Udc di Cosenza Williams Verta, prende posizione contro lo slogan pubblicitario “Porta al nord il meglio del sud”, che compare nella nuova pubblicità della compagnia di trasporti BusItalia, il servizio di trasporto in strada delle Ferrovie di Stato.

Il giovane politico cosentino, definisce questa campagna pubblicitaria di pessimo gusto, e continua affermando: «Questa vergognosa campagna pubblicitaria sta sminuendo e ridimensionando un problema reale, che sta impoverendo l’intero Mezzogiorno, privandolo delle migliori energie creative rimaste. Il Sud Italia si sta svuotando, grazie a una classe dirigente incapace che ne gli ultimi anni non è riuscita a dare risposte concrete in nessuna direzione, in particolar modo riguardo il fenomeno dell’emigrazione, che è un problema molto serio. Ecco perché la pubblicità di BusItalia mi sembra una scelta alquanto infelice e offensiva, soprattutto per quei genitori che dopo una vita di sacrifici, vedono andare via i propri figli alla ricerca di un posto di lavoro, che possa finalmente dare un barlume di speranza per il futuro. Appunto per questo, a nome del coordinamento intero che rappresento, chiediamo il ritiro immediato della campagna, associato da una lettera di scuse». 

Alessio ( FI) sul caso Verta: “vergognoso istigare i giovani a remare pubblicamente contro il partito”

Cosenza ( Cs) – “Nel leggere le ormai quotidiane dichiarazioni dell’ex coordinatore provinciale Verta, viene da chiedersi se quando ritornerà nei panni del Dr. Jekyll si renderà conto di quanto subdolo e distante dalla realtà sia ciò che dice.” Lo dichiara Antonio Alessio, senatore accademico dell’università della Calabria ed ex – Coordinatore di FIG San Giovanni in Fiore. “È ormai, da tempo, chiaro che il coordinamento da lui presieduto non rispondeva più interamente alle linee del partito ma per suo volere alle linee di qualche signore che pensava bene di continuare a fare terra di vassallaggio nel movimento giovanile. Io che da sempre ci metto la faccia, che ho raccolto 600 voti alle elezioni studesche all’Unical risultando eletto in Senato accademico e più di 100 alle elezioni comunali a San Giovanni in Fiore, non mi sentivo più rappresentato da un coordinatore provinciale che si era troppo allontanato dalla politica basata sull’ascolto e sulle proposte, sulle battaglie di idee e sui sogni, sul lavoro collettivo e sul rispetto e non garantendo un coinvolgimento di tutti nell’attività di partito. Ci sarebbero da analizzare alcuni punti tralasciati da chi in questi giorni chiede le dimissioni di Luigi De Rose e Jole Santelli. L’ex coordinatore Verta attacca personalmente chi secondo lui dovrebbe abbandonare il coordinamento di partito, per non specificati motivi o per partito preso. Cosa differente ha fatto Luigi De Rose, che ha azzerato il coordinamento provinciale, evitando danni d’immagine nei confronti di quanti si sono macchiati di gravi gesti e di tante vicende che hanno segnato l’andamento negativo di un gruppo che dopo un anno e mezzo risultava diviso in due correnti, una indirizzata verso un consigliere regionale e seguita dall’ex coordinatore Verta, che si professa libero nonostante ci siano chiare motivazioni che inducono ad avere dei dubbi in merito, e l’altra indirizzata al futuro del partito”. “Da notare – si legge ancora nella nota- come non abbia preso posizioni sulla vergognosa mossa che ha portato alla caduta del comune di Cosenza, l’unico golpe di cui si può parlare, se non con un articolo dove confermava la sua ambiguità.  Nelle dichiarazioni di William Verta qualche giorno dopo la sua caduta, risaltano due cose, divergenti tra loro: la sua vicinanza a chi ha fatto cadere il comune ed al tempo stesso l’annuncio di essere libero di prendere qualsiasi scelta. Mi chiedo, come ci si può professare Berlusconiani ed al contempo criticare ed osteggiare ogni linea di partito e quelle persone di fiducia del Presidente stesso chiamate a guidare il partito in una fase congiunturale negativa per i partiti e per la politica? Come si può professare attaccamento al partito e separazione di legami personali e politici istigando al tempo stesso militanti e dirigenti del coordinamento ad intervenire telefonicamente e sotto falso nome in trasmissioni televisive a sostegno di chi aveva da pochi giorni decretato la fine anticipata dell’amministrazione Occhiuto ed attaccando il coordinatore comunale del partito? Questo è il momento di dare una nuova primavera al partito, dove verranno corretti gli errori commessi in passato e dove si guarderá tutti insieme ad un futuro migliore, con la passione e la coerenza di sempre.
Noi giovani, con l’autonomia che spetta a chi il domani deve ancora costruirlo, non ci faremo intruppare da giovani gattopardi ma lotteremo per noi stessi, e per il partito, rimboccandoci le maniche in vista dei prossimi impegni elettorali, comunali ed universitari.”

Vicenda Verta, l’intervento di Barbaglio sulla questione

COSENZA (CS) Anche Forza Italia Calabria è intervenuta sulla vicenda Verta. Di seguito il discorso tenuto da Francesco Barbaglio, Coordinatore della Giovane Italia dal 2011 al 2014.

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 “Non potevo rimanere in silenzio di fronte a questa gestione scandalosa del partito giovanile – esordisce Barbagallo – azzerare un coordinamento giovanile è una sconfitta per tutti. Ci sono sempre state battaglie interne ai partiti, di conseguenza anche nel mondo giovanile e ne sono stato protagonista anche io ai tempi della Giovane Italia nel PDL, il tutto avveniva sempre nel rispetto delle persone, anche perché la critica tra due o più correnti portava in genere ad una migliore produttività dello stesso partito, le motivazioni aumentavano e quindi si ottenevano risultati migliori. Williams venne nominato da me per la prima volta vice coordinatore provinciale, decisione che non mi era stata difficile, in quanto il lavoro svolto da lui sui territori è sempre stato eccellente, quando mi allontanai dalla politica per motivi professionali la sua nomina a Coordinatore Provinciale fu un atto dovuto, in quanto i risultati parlavano chiaro a favore suo. Per risultati intendo costruzione di una rete invidiabile sul territorio, amalgama del gruppo ed ideatore di tante iniziative, doti politiche che non si acquisiscono con una semplice nomina. De Rose dovrebbe dimettersi non solo per il grave atto compiuto ai danni di Williams ma per l’intera gestione della faccenda che manifesta in maniera inequivocabile l’incapacità di gestire un gruppo e l’uso spropositato di amicizie “romane” per allontanare dal partito gente produttiva che è sempre stata fedele al partito. La Leadership si acquista sul campo e con i risultati, da quello che vedo ne De Rose e ne l’onorevole Santelli ne hanno, i risultati disastrosi sono evidenti, Forza Italia ai minimi storici ed il movimento giovanile distrutto a Cosenza.” Conclude “credo che uno dei più grandi difetti del Presidente Berlusconi nella sua storia politica, sia stato quello di fidarsi in molti casi di persone non adatte a ricoprire certi ruoli e questo della Calabria ne è un chiaro esempio”.