Liceo Fermi, acceso confronto tra Iacucci e le famiglie degli studenti

COSENZA – L’amministrazione provinciale è impegnata nel reperimento di una sede unica, idonea ad ospitare il Liceo Scientifico Fermi, ma i tempi non saranno brevi. Il presidente Franco Iacucci si è confrontato nel pomeriggio, nella sala degli stemmi, con le famiglie ed i rappresentati degli studenti. Un dibattito a tratti aspro, ma efficace nello stabilire un percorso efficace e condiviso in grado di portare ad una soluzione. Nell’immediato non ci sono alternative allo “spezzatino”, con le classi del plesso di Via Isnardi da suddividere tra l’Itis Monaco, la ragioneria Pezzullo e Palazzo Marraffa. Entro il 30 novembre la Provincia individuerà un edificio che possa ospitare tutti gli studenti e salvaguardare l’identità del Fermi. Entro gennaio si attiveranno le procedure per la sistemazione così da poter effettuare il trasferimento in tempo utile per l’avvio del prossimo anno scolastico. Tra le famiglie emergono mille dubbi sulle ripercussioni che questo smembramento avrà sulla didattica mentre i docenti temono una fuga di massa ed un calo delle iscrizioni, con conseguente diminuzione dell’organico. Secondo quanto si è appreso almeno una cinquantina di ragazzi avrebbero già ottenuto il trasferimento. Iacucci inoltre rivendica di essere stato il primo amministratore ad avere avuto il coraggio di indagare a fondo sulla staticità degli edifici scolastici. E le perizie non lasciano dubbi: l’edificio di Via Isnardi non risponde alle nuove normative antisismiche entrate in vigore dopo il terremoto di Amatrice. Né è possibile effettuare lavori di adeguamento. Tra i genitori qualcuno avanza velatamente l’ipotesi che si tratti di una bufala per liberare quella zona così ambita e destinarla a qualche costruttore senza scrupoli. In realtà la Provincia ha assicurato che l’immobile, dopo l’abbattimento, sarà ricostruito nella medesima area. Intanto gli studenti hanno chiesto sostegno anche a Mario Occhiuto. Palazzo dei Bruzi non ha competenza, ma il sindaco ha comunque annunciato che avvierà una ricognizione degli immobili di proprietà comunale per verificare la presenza di aule libere. 

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