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Unical, Scalercio (FI): «Seconda rata rapina legalizzata a danno degli studenti»

RENDE (CS) – Fra i cubi dell’Ateneo di Arcavacata fa discutere il pagamento della seconda rata, dopo che ieri è uscito il Mav. «Una batosta per tutti gli studenti che si sono trovati come rata un importo assurdo, un aumento per ogni studente dai 250 euro fino a superare i 1000 euro rispetto alle seconda rata 2016», dichiara Elisa Scalercio, dirigente Nazionale dei giovani di Forza Italia e facente parte dell’Associazione Alfa dell’Università della Calabria. «Non solo il danno, ma anche la beffa per noi studenti – continua – poiche non vi è stata chiarezza nel modo in cui bisognava presentare la documentazione, ma soprattutto esso è in scadenza il 30 giugno! La cosa ancora più vergognosa, specie per chi si trova a pagare 1565 euro è l’ulteriore aumento di 60 euro per il diritto allo studio, che è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, come sancito dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani dell’ONU. Ma a quanto pare, solo sulla carta!». «Già un anno fa scrissi una lettera al Rettore Crisci, che non ebbe da lui alcuna risposta. Oggi mi trovo nuovamente a dover denunciare quanto accaduto.
Mi vergogno per tutti i facenti parte della governance che hanno votato questo bando, e mi vergogno in particolare del Rettore. Mi vergogno perché, al di là dell’importo spropositato. Tengo a precisare che noi studenti saremmo ben lieti di pagare anche 3000 euro l’anno, ma a fronte di servizi. Servizi che l’Unical non offre e che da anni non è in grado di offrire e mi riferisco all’ordinaria amministrazione. Abbiamo più e più volte fatto richieste molto semplici: bagni puliti e sempre aperti, illuminazione adeguata, parcheggi per tutti, trasporti efficienti, aule pulite e riscaldate in modo sensato e non Equatore/Polo, verde curato, telecamere di sicurezza e vigilanza, appelli aperti a tutti tutto l’anno, date d’esame note per tutto l’anno accademico e che non si accavallino (…), un bando tasse Chiaro e coerente,alloggi degni di tale nome. E tanto tanto altro, ma le nostre richieste sono perennemente inascoltate, anzi,
L’unical si presenta come specchio contrario di quanto descritto sopra, oggetto perpetuo di furti, insicura per le studentesse in particolare, in piena emergenza cani randagi e molto altro».
Conclude quindi lisa Scalercio: «La Governance dell’Università della Calabria ha inviato un messaggio terribile agli studenti, insegnandoci che l’onestà è cara e che a questo punto, chi è evasore totale o anche solo parziale, è più intelligente e scaltro di tutti quei cittadini che invece, onesti, entro il 30 giugno, dovranno sborsare cifre enormi per una retta universitaria spropositata. Oggi la Calabria ha perso. Oggi abbiamo perso tutti».

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