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Meeting internazionale all’UniCal sulle ultime novità nel drenaggio urbano delle acque

Si svolgerà giovedì 13 giugno, con inizio alle ore 9,00, nell’aula magna “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria, l’VIII corso internazionale su: “Le ultime novità nel drenaggio urbano: servizi di gestione sostenibile per il ciclo acqua – energia”, organizzato dalla prof.ssa Patrizia Piro, del dipartimento d’ Ingegneria Civile, coadiuvata dagli ingegneri, Marco Carbone e Giuseppina Garofalo, nell’ambito delle attività del progetto PON 01_02543/F2, al quale hanno
aderito e collaborano le seguenti aziende partner: Gianluca Zecca SpA Servizi Progetti Appalti; S.M.&S.S.r.l.; Sering Ingegneria S.r.l.; Espislon – Italia.
Le reti di drenaggio urbano costituiscono, oggi, sistemi complessi in grado di determinare interferenze con altre tipologie di sistemi ed ambienti. Considerato che il carico idraulico che insiste su di essi è controllato sostanzialmente dalle aree del tessuto urbano, principalmente coperture degli edifici e aree asfaltate adibite al traffico, interventi su queste sono riconosciuti da molti esperti del settore come la soluzione ottimale per una gestione integrata e sostenibile del ciclo acqua – energia in ambiente urbano.
Gli interventi previsti nel programma mostreranno soluzioni sostenibili atte a mitigare l’inquinamento delle acque meteoriche, enfatizzando i numerosi benefici di un approccio sostenibile come ad esempio la salvaguardia della biodiversità ed il risparmio energetico.

Il workshop, che prenderà il via alle ore 9,15 con gli interventi di saluto del Rettore, Giovanni Latorre, della prof.ssa Patrizia Piro, del laboratorio di idraulica urbana del dipartimento di ingegneria civile, del prof. Paolo Veltri, direttore del dipartimento di ingegneria civile, del prof. Giuseppe Frega, Presidente del Centro Studi Acquedotti e Fognature, dell’ing. Menotti Imbrogno, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, della dott.ssa Alessandra Vercillo, della Epsilon Italia S.r.l., vedrà la partecipazione di rinomati esperti mondiali della materia, tra gli altri, Jiri Marsalek, del National Water Research Institute Burlington (Canada), John J. Sansalone, dell’Università della Florida (USA), e Patrizia Piro (Università della Calabria).
Un evento che consentirà, attraverso opportuni interventi, una diretta comparazione con le ditte leader del settore, sostenitori peraltro del progetto PON di cui sopra, le quali proporranno soluzioni tecnologiche di assoluta novità.

Consiglio comunale di Cosenza, approvati due documenti sulla sanità e riproposta la riqualificazione di Piazza Bilotti

COSENZA – Il Consiglio comunale si è riunito sotto la presidenza di Luca Morrone. Al primo punto dell’Ordine del Giorno le “Comunicazioni del Sindaco” Il Sindaco Mario Occhiuto ha dato seguito comunicando la revoca a Katya Gentile del mandato di vicesindaco e delle deleghe assessorili a lei attribuite, specificando il passaggio a Luciano Vigna del ruolo di vicesindaco e delle delega al patrimonio, trattenendo invece a sé le altre deleghe.
I termini della comunicazione non hanno soddisfatto la minoranza che, per voce del capogruppo del PD Salvatore Perugini, ha chiesto che il Sindaco integrasse la comunicazione con le motivazioni della revoca, specificate dal primo cittadino nella seguente dichiarazione: “a seguito di alcuni affermazioni contenute in articoli di stampa è venuto meno il rapporto fiduciario”.
Subito dopo il consigliere di maggioranza Massimo Bozzo ha formalizzato la mozione di rinvio del Consiglio comunale, stante “la delicata fase che sta attraversando l’amministrazione comunale”. Non è stato d’accordo su questo il consigliere Enzo Paolini (PSE): “La continua richiesta di rinvio significa delegittimare la funzione del Consiglio comunale”.

La votazione, ad appello nominale, ha risposto negativamente alla richiesta di rinvio e i lavori sono dunque proseguiti con la trattazione del 3° punto all’Ordine del Giorno, cioè le problematiche lavorative riguardanti i dipendenti delle case di cura Villa Verde e Madonna della Catena. Il Presidente Luca Morrone ha dato la parola a Marco Ambrogio
(PD), primo firmatario, per la presentazione del punto.

Il consigliere del Partito Democratico, dopo una considerazione politica sull’assenza dall’aula del Sindaco, allontanatosi dopo il voto alla mozione, del quale ha chiesto le dimissioni, ha affermato “non abbiamo a cuore solo le sorti di due case private, ma dell’intera sanità. Qualcuno ha detto che il Consiglio comunale non c’entra con la sanità privata, io dico il contrario, non è forse vero che il Sindaco è a capo della conferenza dei Sindaci?” Ambrogio ha poi denunciato “il prevalere di logiche spartitorie sull’interesse comune”. Infine, sull’argomento, ha preannunciato la richiesta di un Consiglio comunale aperto”.

Al termine di un partecipato dibattito, sono stati presentati due documenti, uno della maggioranza e l’altro della minoranza. Entrambi sono stati votati all’unanimità a seguito della lettura che ne ha evidenziato l’identità delle conclusioni nelle quali si chiede la convocazione di un Consiglio comunale aperto sulla situazione del settore
sanitario privato. Il documento della minoranza aggiunge il passaggio nel quale “impegna il Sindaco alla convocazione costante della Conferenza dei Sindaci che ha competenza di indirizzo e controllo nell’ambito della programmazione sanitaria”.
Viene poi votata l’inversione dell’Ordine del Giorno che porta in discussione il punto 12, relativo alla «Procedura d’appalto rifunzionalizzazione piazza Bilotti. Perizia geologica. Richiesta e decreto di archiviazione del Tribunale di Cosenza. Valutazione e richieste della Commissione Controllo e Garanzia su eventuale nuova perizia».
Anche in questo caso il dibattito è stato molto partecipato, ed ha visto più volte intervenire anche il Sindaco Occhiuto, concludendosi con il ritorno della ‘pratica’ in Commissione controllo e garanzia per l’acquisizione della relativa documentazione.

Castrovillari riscopre l’antica arte del ricamo, in mostra delle vere opere d’arte realizzate con ago e filo

CASTROVILLARI – Rimarrà in esposizione ogni sabato e domenica, o su prenotazione, la mostra “Cultura del ricamo e ago-turismo”, curata dall’Associazione Mystica Calabria e dal Gruppo “Dieci Dita” in programma, da domenica 16 Giugno a domenica 14 luglio, nella Sala Museale del Castello Aragonese di Castrovillari, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

La mostra, come dichiarato dal sindaco Lo Polito, vuole rilanciare quest’arte secolare e accrescere il turismo legato alle produzioni tipiche, fondamentale per il nostro sviluppo. Il ricamo, secondo gli organizzatori, “è un simbolo storico dell’essere donna” oltre che simbolo di un’espressività che si è evoluta nel tempo attraverso le varie scuole.
Ma l’obiettivo della mostra, come ricordato dai responsabili delle associazioni che l’hanno voluta, non è quello di far vedere la storia del ricamo, ma, più che altro, come le sue tecniche si siano affermate cambiando la società e modificandone le abitudini.

Le donne ricamatrici presenti alla mostra “Cultura del ricamo e ago-turismo” sono delle vere e proprie artiste e artigiane, tra queste Rosa Spina, che realizza i suoi lavori basandosi su antichi tessuti arcaici del Mediterraneo

“I suoi assemblage (tecnica artistica in cui una composizione tridimensionale viene prodotta mettendo insieme degli oggetti come in un collage), su juta con dèfilage (riflessioni sul significato della tessitura) e colore- assicurano chi li ha già osservati- , sono vere e proprie icone della tradizione tessile, creazioni che, utilizzando l’intreccio fra trama ed ordito, evocano l’attività incessante di figure femminili appartenute ad un altro tempo, ma indissolubilmente legate alle tante capacità di oggi, desiderose di riscoprire e far riappassionare le nuove generazioni a quelle espressioni intramontabili della nostra.”

L’appuntamento si avvale di pannelli storico-didattici, realizzati dall’artista Giuseppina Sisca, e dell’esposizione di attrezzi di un cardatore di cotone dell’antico lanificio Trapani.

Appello dell’Onorevole Franco Laratta, il tribunale di Rossano deve rimanere in vita

L’onorevole Franco Laratta si pronuncia così riguardo il tema della soppressione dei tribunali minori in Italia:

“Ha ragione il Presidente Napolitano quando sostiene che la riforma deve essere portata avanti e i tribunali minori dovranno accorpati o soppressi. Ma sarebbe più che opportuno e necessario che il Governo, avendo a disposizione tutti dati possibili, dichiari “non sopprimibile né accorpabile il tribunale di Rossano” “Non fosse altro perché opera in una terra assai difficile, in un contesto criminale molto sviluppato, in un’area geografica fortemente privata di tutte le strutture e infrastrutture pubbliche.”

“Siamo certi che il Presidente della Repubblica, davanti ad un quadro come questo, non potrà non sostenere il tribunale di Rossano

Crotone, approvati progetti preliminari per la ristrutturazione degli impianti sportivi

La Giunta provinciale, presieduta dal Stano Zurlo, nel corso della seduta del 5 giugno scorso, ha approvato diversi progetti preliminari relativi agli interventi di ristrutturazione degli impianti sportivi. L’assessore all’Impiantistica sportiva Antonio Leotta, comunica che,  nello specifico, si tratta dei seguenti interventi: campetto Istituto Alberghiero di località Ceramidio del Comune di Cirò Marina; palestra plesso IPSIA “Barlacchi” Via Acquabona Crotone; Istituto Nautico “Mario Ciliberto” Crotone; palestra Liceo Classico “Pitagora” Crotone; palestra Liceo Classico “D.Borrelli” Santa Severina; Campetto Istituto Liceo Scientifico Via Vigna del Principe Strongoli; Campetto polivalente nel cortile dell’Istituto scolastico Liceo Scientifico “Adorisio” ubicato in via San Francesco del Comune di Cirò; palestra Liceo Classico “D. Borrelli” Santa Severina; palestra Istituto scolastico “Sandro Pertini” Crotone; palestra ITC “Lucifero” Via Acquabona Crotone; intervento di ristrutturazione dello spogliatoio annesso al campo sportivo di Strongoli.

Gli interventi previsti, che saranno realizzati con il Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva, sono finalizzati all’adeguamento ed alla messa a norma dell’area di gioco, nonché al miglioramento dell’efficienza e funzionalità delle palestra a servizio degli Istituti.

“Ancora una volta l’Amministrazione provinciale interviene in un settore importante e strategico come quello dell’impiantistica sportiva all’interno delle scuole di propria competenza. In questi anni abbiamo utilizzato tutte le opportunità legate all’ottenimento di finanziamenti per l’impiantistica sportiva. Ciò nella consapevolezza che migliorando il livello della qualità degli spazi -conclude l’assessore della Giunta Zurlo- i nostri studenti possono utilizzare strutture adeguate e moderne per la pratica sportiva”.

Diventa operativo il Registro del Marchio riguardo il progetto Pan.Kro

CROTONE – “E’ operativo il Registro del Marchio nell’ambito del progetto Pan.Kro”. Lo comunica Domenico Spataro, assessore alle Attività produttive ed alla valorizzazione dei prodotti tipici della Provincia di Crotone.

Il marchio “Paniere dei prodotti tipici crotonesi” PAN. KRO può essere utilizzato dalle imprese per i prodotti che possiedono i seguenti requisiti: per i prodotti venduti allo stato naturale o oggetto solo di una prima trasformazione (secondo la dicitura comunitaria), quali frutta, verdura, altri vegetali, carni fresche, vino, olio, l’origine territoriale è individuata quando l’intero ciclo produttivo, fino al confezionamento, si sia compiuto nel territorio provinciale; per i prodotti oggetto di trasformazione non previsti dal punto 1, l’origine territoriale è individuata, quando nella provincia, si siano svolte e concluse le fasi di trasformazione e lavorazione necessarie per determinare le caratteristiche di tipicità del prodotto; per i prodotti che sono in possesso di una DOP, IGP, DOC, DOCG, IGT, DECO, l’origine territoriale è individuata dai requisiti fissati da ciascun disciplinare di prodotto; per i prodotti da agricoltura biologica, l’intero ciclo biologico deve essere svolto nel territorio provinciale come previsto dai punti 1 e 2. In ogni caso il metodo di produzione deve essere legato, in qualche modo alla storia e alle tradizioni del territorio provinciale.

Sul sito istituzionale dell’Ente è possibile scaricare tutta modulistica attraverso la quale le aziende interessate possono ottenere l’utilizzo del marchio per le loro produzioni, impegnandosi a rispettare i suddetti disciplinari di produzione. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Artigianato e Valorizzazione dei Prodotti Tipici Responsabile: Dott.ssa Rosalba Mancini Tel. 0962/952326 r.mancini@provincia.crotone.it

Giovedì 13 giugno presentazione Start Cup 2013, per promuovere le nuove idee d’impresa

L’incubatore d’imprese Technest, che si trova all’estremo nord dell’Università, nella piazza che ospita anche il Teatro Auditorium e le Poste, ha organizzato per giovedì 13 giugno nella sala multimediale Technest dell’Università della Calabria,  l’incontro di presentazione della Start Cup Calabria 2013

La Start Cup è la competizione tra idee d’impresa ad alto contenuto innovativo che ha fatto emergere alcune realtà imprenditoriali “made in calabria” che oggi competono sul mercato internazionale. Si tratta di una delle attività più importanti che vengono organizzate dal settore del trasferimento tecnologico dell’Unical, in stretta sinergia, da quest’anno, con CalabriaInnova.

 

 

Psr 2007/2013 e Bandi 2013 per l’agricoltura temi fondamentali di due seminari che si terranno a Lamezia Terme

L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra  presiederà il seminario sui temi “Psr 2007/2013: capitalizzare l’esperienza per ispirare la nuova programmazione” e “Bandi 2013: opportunità in corso” che si svolgerà il prossimo venerdì 14 giugno, nella sede della “Fondazione Mediterranea Terina” di Lamezia Terme.

Durante l’incontro, promosso e organizzato dall’assessorato e al quale interverranno i maggiori organi dirigenziali del Dipartimento regionale all’agricoltura e dell’Arcea, verranno presentate le opportunità offerte nell’ultima parte della programmazione 2007/2013 e si discuterà dell’utilizzo dei fondi comunitari e dei bandi relativi al prossimo sessennio, 2014-2020, con l’obbiettivo di impiegare in maniera sempre più efficace le risorse disponibili, nell’ottica di una maggiore valorizzazione dei territori calabresi e della qualità di vita dei cittadini.

La registrazione dei partecipanti è fissata per le ore 10, mentre l’inizio dei lavori è previsto per le ore 11.

La ballata “A cruci di povari” di scena all’Unical il 20 giugno, per rivivere problemi presenti e passati dell’Italia

Un Cristo che invita non alla preghiera, non alla richiesta fiduciosa e remissiva di un miracolo, ma alla presa di coscienza, alla ribellione solidale e condivisa per risolvere gli affanni, grandi e piccoli, che gravano sulla vita quotidiana del contadino, del povero, dell’umile. È questo, in sintesi, il messaggio de ‘A cruci di povari, la ballata composta da Danilo Montenegro nel 1974, che ritorna, pregna e densa di attualità e di denunce, nello spettacolo musicale e teatrale cui dà il titolo.‘A cruci di povari, A ricchizza ppe’ figghijoli (il sottotitolo è una polisemica nota di speranza) si preannuncia come una summa dei temi trattati da Montenegro fino a questo punto della sua carriera artistica, ed è appena il caso di ricordare le molteplici espressioni – musica, poesia, pittura – a cui l’artista ricorre nel suo ruolo di neocantastorie.

Decisiva, per la stesura del prologo, la conoscenza della controstoria che tanta nuova luce sta gettando sugli eventi coevi e successivi all’unità italiana (il riferimento è Pino Aprile, con il suo Terroni) e che dà spunto a Montenegro per esprimere con maggiore amarezza, con più veemente forza, se ciò è possibile, tutto lo sdegno per le condizioni in cui hanno versato storicamente le classi subalterne e di cui le vicende pre e post unitarie sembrano segnare la genesi. Le violenze, i soprusi, il genocidio, la miseria che hanno distinto la conquista sabauda, danno il via alla piaga per eccellenza che ha caratterizzato e continua a caratterizzare la storia del Meridione: l’emigrazione.

In realtà ‘a cruci di povari si materializza proprio come crudele necessità di lasciare la propria terra, per lavorare e assicurare la sopravvivenza per sé e la famiglia. Una “croce” che ha segnato il destino di milioni di meridionali, che si è ripercossa sul presente e il futuro di uomini, donne, bambini, famiglie e generazioni intere estraniate dalla lontananza, smembrate nella vita, e spesso dalla morte. Ma l’emigrazione, come risvolto storico si risolve nella sicurezza economica, nel “pezzo di pane”,‘a ricchizza che la miseria, nella propria terra, ha negato; nel presente, prossimo e futuro, si trasforma in ricchezza culturale, appannaggio dello spirito e della memoria, che fa riscoprire alle giovani generazioni tracce del proprio passato, fierezza per le proprie radici. La narrazione scenica ripercorre le fasi salienti della storia meridionale post unitaria: i processi migratori, l’occupazione delle terre, le tragedie minerarie. Descrive con duro e poetico realismo la sfiancante fatica della terra e la miseria quotidiana del lavoro “sotto padrone”, per proseguire, con altrettanta crudezza e poesia a tratteggiare la nuova emigrazione, quella che oggi vede protagonisti intere famiglie e soprattutto i giovani, laureati e specializzati, sfruttati e offesi da un sistema che disconosce il merito. Paradossale riflesso di questa circostanza è il fenomeno uguale e contrario dell’immigrazione, di cui il Meridione è approdo eletto; la storia vissuta dai nostri avi, si ribalta e si riflette nelle condizioni che subiscono i “disperati” dei barconi, prigionieri politici, vittime di guerra e di miseria del continente africano, dell’Est europeo, del Medioriente. Una sorta di emigrazione a rovescio, che riporta di drammatica attualità, seppure con ruoli diversi, la nostra storia, passata e recente.

La chiusa dello spettacolo è affidata a una “denuncia planetaria” che lascia trasparire i pastellati colori della speranza, con l’invito a “voler giocare a fare la pace e non la guerra”. Ad una condizione. Che l’umanità possa affrontare consapevolmente, criticamente e risolvere il connaturato e pernicioso dualismo tra bene e male, tra istanze egoistiche e tensioni altruistiche. Ecco perchè il brano finale Sciogghji lu gruppu, testo dal forte impatto emotivo – al di là del significato letterale che, all’epoca della sua uscita (1974) lo sottopose ai rigori della censura che ne proibì la diffusione – in realtà è un abissale, massacrante esame di coscienza del singolo individuo che riconosce il nodo, lu gruppu del proprio egoismo, “padrone malvagio” letteralmente da sopprimere, per contrastare la tendenza al male ed alla negatività, pena l’interminabile sofferenza dell’individuo e della collettività.

Lo spettacolo – che affida i suoi molteplici messaggi ad un’alchimia di musica, teatro, danza, canto, poesia, pittura, immagini – porta la firma registica di Antonio Conti, con le coreografie di Paolo Gagliardi e le musiche originali di Gregorio Lagadari. I testi e le musiche dei brani, oltre alle opere pittoriche, sono di Danilo Montenegro, che affida messaggi densi e coinvolgenti attraverso il “Canto dei nuovi emigranti” di Franco Costabile e la “Calabria che lo scirocco” di Dante Maffia. Il lavoro teatrale e musicale è sostenuto dal GALKroton che è lo sponsor principale, ed è realizzato in coproduzione con l’Unical, Cams. Il debutto è fissato al 20 giugno, presso l’Auditorium dell’Unical, con inizio alle ore 20,30.

Nei giorni 16 e 17 giugno è previsto il backstage per i giornalisti. Il costo del biglietto è di 10 Euro, 7 per gli studenti.

Por Calabria Fse 2007-2013 considerato idoneo per dare una spinta economica alla regione

L’assessore al lavoro, formazione professionale e politiche sociali esprime soddisfazione per i riconoscimenti ottenuti durante il VII° Comitato di sorveglianza del Por Calabria Fse 2007-2013 nel quale il capo unità della direzione generale occupazione e affari sociali della Commissione europea Nicolas Gilbert Morin ha sottolineato i miglioramenti registrati puntualizzando che il Por Calabria Fse è in linea con quello delle Regioni a obiettivo convergenza e superiore a quello di alcune regioni centrosettentrionali.

La spesa certificata, come dichiarato dallo stesso assessore Salerno, ha superato di 21 milioni il target prefissato (385 contro 364), rendendo possibili una programmazione degli interventi per migliorare la qualità di vita dei cittadini e per portare avanti delle politiche per il reinserimento occupazionale e la creazione di posti di lavoro, pur dovendo fare i conti con un grave ritardo economico – sociale.

“Il ciclo di programmazione 2014-2020 – aggiunge l’assessore Salerno – dovrà necessariamente contraddistinguersi per un approccio sistemico e strategico, per una visione complessiva, per un metodo che premia efficienza e capacità di rispondere con tempestività alle sfide che ci impone la competitività del mondo moderno. Requisiti che saremo in grado di garantire in considerazione della chiarezza progettuale che distingue l’azione del presidente Giuseppe Scopelliti, che ha saputo, con la forza e l’ostinazione dei fatti, riacquistare la credibilità della Calabria. Sono convinto – conclude l’assessore Salerno – che con la determinazione e la brillantezza delle sue risorse umane e con una classe dirigente all’altezza, la Calabria possa davvero costruire il suo cammino di riscatto”.