A Cosenza rivive l’epos del sacro fuoco di Olympia

RENDE/COSENZA – Cosenza capitale olimpica per due settimane. La città dei bruzi infatti ospiterà fino al 12 Febbraio 2015 la mostra itinerante “Il cammino del fuoco olimpico” che vede l’esposizione di tutte le torce delle olimpiadi moderne (da Berlino ’36 a Sochi 2014). La mostra, pensata in occasione del decennale dell’inaugurazione della sede CONI di Cosenza, nasce dall’intesa fra il consigliere nazionale e delegato provinciale CONI Giuseppe Abate e il presidente del comitato olimpico nazionale Giovanni Malago’.

L’inaugurazione della mostra era inserita all’interno di un fitto programma di appuntamenti che si sono svolti nella giornata di ieri, giovedì 29 Gennaio,  fra Cosenza e Rende.

Il tutto ha preso il via nei locali dell’Aula Magna dell’Università della Calabria con la partecipata manifestazione “Tremenda voglia di vivere attraverso lo sport”. Dopo i saluti del rettore dell’Unica, il prof. G.M. Crisci, davanti ad una nutrita presenza di studenti universitari e liceali, di giovani atleti del Cosenza calcio (accompagnati dal presidente E. Guarascio), dalla squadra femminile di pallanuoto locale e di moltissimi altri sportive di diverse discipline, ha aperto i lavori Don Antonio Mazzi, il celebre fondatore dei centri sociali di recupero giovanile “Exodus”. proprio ai giovani sportivi e studenti don Mazzi ha rivolto il suo accorato pensiero: “Sappiate che a volte per andare avanti, piuttosto che andare indietro, è opportuno fermarsi”. Poi l’applauditissimo appello finale:”Siano i giovani portatori di speranza, niente è impossibilè a un giovane”. Da Giovanni Malago’, l’uomo del rinnovamento del massimo organismo sportivo italiano, è arrivata invece un’attenta analisi sui benefici dello sport per i giovani e meno giovani. Malago’ si è quindi augurato “una proliferazione dei CUSI in tutti gli atenei italiani“, premettendo giustamente la necessità di un “investimento sulle infrastrutture sportive“.  Il presidente del CONI, assoluto protagonista della giornata, ha poi fatto riferimento ad una Cosenza “città fiera e appassionata” e alla candidatura di Roma per le olimpiadi del 2024:”Il punto di forza e il punto della candidatura italiana è lo stesso:l’Italia” ma non mancherà la speranza perché “la speranza è quella che più di tutto fa smuovere le coscienze nello sport”. Malago’ ha quindi premiato, insieme al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto,  i giovani atleti e le migliori realtà sportivè calabresi che si sono distinte per meriti sportivi.

Dall’incontro in Unical – nel quale sono intervenuti anche Giovanni Mazzi, presidente dei centri Exodus, il rettore dell’ università “La Sapienza” di Roma, il prof. Gaudio, e altre cariche istituzionali universitarie e sportive locali – il testimone e poi passato al Campo Scuola CONI, dove è stato inaugurato il GTMS (Gabinetto tecnico medico sportivo), istituito dal Coni e dal Comune di Cosenza. Nel pomeriggio tappa al Palazzo della Provincia per l’inaugurazione della mostra è conclusione, dopo la suggestiva accensione del tripode, presso il Coni Point per il taglio del nastro e inaugurazione della mostra sulle torce, quali “simbolo dei giochi, testimone da tramandare di generazione in generazione,  emblema di quel senso di appartenenza che sa essere più forte della transitorieta‘”. Parole di Giovanni Malago’.

GIOVANNI MALAGO’ SOLO AD 8@30 – A margine dell’evento, e volendo tracciare un ponte, condivisibile o meno, fra le olimpiadi e la giornata della memoria da poco trascorsa, abbiamo chiesto al presidente Malago’:

D. Presidente se lei fosse stato a capo del CIO due anni fa, all’epoca delle olimpiadi di Londra del 2012, avrebbe onorato pubblicamente la memoria degli atleti israeliani uccisi a Monaco nel ’72?

R. Quando si tratta di questo argomento in riferimento al comportameno del CIO la questione è sempre molto delicata. Devo dire che rispetto la decisione di Roggero di tre anni fa di non concedere commemorazione pubblica alle vittime, ma sono sicuro che anche in questo senso inciderà l’opera di rinnovamento dell’establishment del CIO sotto la nuova presidenza di Thomas Bach.

Andreina Morrone

Francesco La Luna

Ph: Bruna Cristiano, Maria Celeste Cupo

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