Rubiamo la luce per fermare il tempo

Il fotografo francese Bresson ripeteva spesso “è un’illusione che le foto si facciano con la macchina… si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa”. Ed è proprio quello che, ieri pomeriggio, ha cercato di trasmetterci l’Associazione Ladri di Luce con la mostra fotografica svoltasi all’interno del Museo del Presente. Si tratta dell’evento conclusivo del cartellone del Settembre Rendese e, per tutti gli appassionati, si protrarrà fino al 13 ottobre.
Una mostra originale che ha come filo conduttore gli scatti dei vari eventi susseguitisi nella settimana del Settembre Rendese, spettacoli e soprattutto concerti hanno “riscaldato” le macchine fotografiche di coloro che la luce la rubano per passione. Giovani fotografi quelli dell’Associazione che vivono in simbiosi con le proprie “macchine” quasi come se fossero un prolungamento del proprio corpo; giovani che sanno osservare e non vedere, giovani che attraverso l’utilizzo di una lente riescono a guardare oltre ciò che la realtà propone.
Suggestive ed interessanti tutte le foto esposte che hanno esaltato soggetti dinamici, catartici, estasiati, compassionevoli; momenti intimi di un gesto, di uno sguardo, di un volto hanno cercato di riportare l’osservatore alla musica di quel di settembre. Basta pose plastiche, finte e scontate ciò che fa la differenza in questa mostra è la spontaneità degli scatti, la naturalezza, il dettaglio.
L’Associazione ladri di luce, nata nel 2011, si occupa della divulgazione della cultura fotografica e, nonostante abbia una giovane età, conta già 300 membri in tutta la provincia cosentina. L’Associazione consta di 18 fondatori tra cui Valentina Blasi che ha dichiarato “è stato bellissimo lavorare di concerto e ritrovarci ogni sera tra parco Giorcelli e nelle altre piazze di Rende per vivere i vari appuntamenti” – e poi continua – “L’Associazione ha voluto rendere omaggio ai soci che si sono impegnati in una manifestazione con un palinsesto enormemente ricco e di grande ispirazione, sostenendo tutte le spese della mostra. Ringraziamo altresì l’amministrazione comunale di Rende soprattutto l’assessore Cesare Loizzo, il direttore artistico del festival Giuseppe Tuscolano, il direttore del museo Tonino Sicoli e la dottoressa Roberta Vercillo, per l’ospitalità nelle illustri sale del Museo del Presente”.
Ciò che si è imparato da questa mostra è che oltre alla precisione, alla tecnica, agli effetti ciò che conta è lo scatto, quell’attimo fuggente in cui impugni la tua macchina fotografica ed immortali un pezzo di realtà; non importa cosa ne esca di quella foto ciò che è importante è l’aver fermato il tempo, almeno per un po’.

Annabella Muraca

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