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La “Buona Scuola” che non c’è. Storie di precariato e mobilità

scuola-no-ddl-renziCOSENZA – Abbiamo già parlato di quanto la “Buona Scuola” stia deturpando una delle colonne portanti della nostra società più che risollevarne le sorti, abbiamo già snocciolato a più riprese le questioni del precariato, del concorsone 2016, che ha decretato il fallimento dei più, della mobilità, del TFA che ormai è pura utopia tanto quanto il desiderio di vivere su un’isola deserta 365 giorni l’anno.

Si è parlato di tutto e si è urlato ancor di più, sono state avanzate proposte, promosse manifestazioni e organizzati incontri ma nonostante ciò i docenti, e di conseguenza anche i discenti, continuano a “mangiare”, “masticare” e “sputare” bocconi amari.

La partita tra parole e fatti per ciò che riguarda l’istruzione continua ad essere sbilanciata in maniera preoccupante. Da una parte sono schierati i docenti, che mirano a far valere i propri diritti, e dall’altra un governo sordo, poco reattivo e sicuramente non collaborativo. Insomma l’acceso scambio di battute continua e le polemiche non si arrestano soprattutto per via di un nuovo anno scolastico che di certo non è iniziato sotto una buona stella.

Gli istituti scolatici stanno infatti affrontando una vera e propria emergenza che spazia dalle cattedre vacanti ai docenti in eccedenza rispetto ai posti disponibili. Saturno contro direbbe in altre parole Ferzan Özpetek.  Motivo in più per portare avanti una mobilitazione assidua e decisa, anche in Calabria. Proprio qui, dopo l’assemblea dell’8 agosto promossa da Adalgisa Caira, si leva prepotente la riflessione di Romeo Bufalo, Docente Unical e Presidente di Commissione TFA I, per ciò che concerne il Concorsone 2016 e le conseguenti bocciature.

“Quasi tutti i quesiti proposti” – ha affermato il prof. Bufalo – “pur partendo da singoli autori e problemi circostanziati, rinviano tuttavia ad un arco teorico-concettuale e temporale assai vasto che mette in difficoltà anche i candidati più preparati. Anzi, forse mette in difficoltà soprattutto costoro. Proprio chi conosce bene, ad esempio, il problema filosofico della prova ontologica dell’esistenza di Dio (con le sue riprese moderne in Cartesio, Spinoza, Leibniz, Kant e le diverse conseguenze che, come ha mostrato Schopenhauer, esso ha prodotto in ciascuno di loro, ecc.) sarà sopraffatto dall’ansia…dell’orologio!( i tempi per ciascun quesito consistevano in una manciata di minuti). Più in generale, come si fa a parlare esaurientemente in 15 minuti del fenomeno delle migrazioni verificatosi negli ultimi dieci secoli o del “cogito” cartesiano, delle sue ripercussioni in età moderna e delle interpretazioni contemporanee? Ma soprattutto, chi giudica i giudicanti? Sarei davvero molto curioso di sapere quanti dei commissari che hanno valutato i candidati, respingendone 75 su 80,  avrebbero risposto a quelle stesse domande negli stessi tempi richiesti ai candidati e, soprattutto, con quali risultati. […]Questo mio intervento nasce dal grande stupore con cui ho appreso che quasi tutti quegli allievi non hanno superato la prova scritta al recente concorso a cattedra.”

A questo punto dovremmo augurare il meglio a docenti e studenti ma pensandoci bene qualcuno potrebbe rispondere con un sonoro “buona scuola a chi?”.

Annabella Muraca

Teatro d’aMare; “Giangurgolo, principe di Danimarca”

foto cecilia vaccari 3TROPEA – Torna la commedia al Teatro del Porto di Tropea. “Giangurgolo, principe di Danimarca” è il quinto spettacolo della rassegna “Teatro d’aMare”, curata da Laboart e Libero Teatro, con la direzione artistica di Max Mazzotta e quella organizzativa di Maria Grazia Teramo. Sarà proprio uno spettacolo di Libero Teatro, diretto da Max Mazzotta, quello che andrà in scena martedì 9 agosto a partire dalle 21.45.

Dopo i testi di Saverio La Ruina per Dissonorata e quello di Ciro Lenti per Mio cognato Mastrovaknic, arriva la riscrittura di uno degli spettacoli più importanti della storia del teatro ovvero l’Amleto di William Shakespeare. Max Mazzotta non solo si cimenta nella riscrittura del Bardo ma lo mescola con la maschera calabrese di Giangurgolo. Uno spettacolo decisamente esilarante così come hanno stabilito applausi e risate del pubblico nelle altre repliche andate in scena negli ultimi due anni.

In scena Francesca Gariano (Giangurgolo), Stefania Mangia (Zio Pantalone), Francesco Aiello (Bruzio e Dottor Pollone), Paolo Mauro (Taliano e Spettro) e Graziella Spadafora (Ofella e Pancrazio). Completano il cast l’Aiuto regia e organizzazione di Iris Balzano, i costumi di Merusca Staropoli, la scenografia Gianluca Salamone; responsabile tecnico e consolle luci Gennaro Dolce e il graphic designer Gianluca D’Andrea.

In assenza di canovacci e trame classiche sul personaggio di Giangurgolo, si potrebbe immaginarlo immerso in un contesto a lui completamente estraneo. E cosa può essere più estraneo alla personalità di Giangurgolo, alla sua cialtroneria e intrinseca non-nobiltà, se non la più nobile delle espressioni teatrali, la tragedia? E quale tragedia è più nobile di quella di William Shakespeare? Può Giangurgolo vestire i panni del più tragico e nobile degli eroi shakespeariani, Amleto? La lettura non può che essere in chiave comico-parodistica ed introduce lo spettatore ai temi della tragedia shakespeariana sfruttando le corde del grottesco e del riso liberatorio; meccanismo reso ancora più efficace dalla caratterizzazione dei personaggi per mezzo dei diversi dialetti, che annullano la distanza fra pubblico e palcoscenico, rendendo gli eventi che accadono sulla scena riconoscibili e godibili anche ai giovanissimi. L’elaborazione del testo, infatti, trasposto linguisticamente e geograficamente in una Calabria immaginaria ma non troppo, offre occasioni di gioco e sperimentazione che possono risultare sorprendenti.
La riproposizione in chiave comica del racconto dell’Amleto, introduce lo spettatore ai temi della tragedia shakespeariana sfruttando le corde del grottesco e del riso liberatorio; il meccanismo è reso ancora più efficace dalla caratterizzazione dei personaggi per mezzo dei diversi dialetti, che annullano la distanza fra pubblico e palcoscenico, rendendo gli eventi che accadono sulla scena riconoscibili e godibili anche ai giovanissimi. Il valore aggiunto di “Giangurgolo, principe di Danimarca” è nella straordinaria ricchezza del linguaggio teatrale, che si serve contemporaneamente della forza espressiva delle maschere, della pantomima, del canto e della musica dal vivo.

Intanto lunedì 8 agosto, con il secondo appuntamento martedì 9, inizia il secondo laboratorio teatrale dedicato ai più piccoli. A tenerlo sarà il Crea con Paolo Spinelli e Graziella Spadafora. Il laboratorio teatrale interattivo avrà come tema un misterioso furto o delitto. Due attori seguiranno scrupolosamente le fasi dell’indagine dettando tempi e fornendo strumenti di interpretazione. Un gioco teatrale, ma contemporaneamente un invito all’ascolto e all’osservazione perché solo un particolare porterà alla soluzione.

Prossimo spettacolo di “Teatro d’aMare” il 16 agosto con Annalisa Insardà autrice e protagonista di “Reality shock”, uno spettacolo molto intenso che sta riscuotendo successi nella sua tournée.

Rocco Hunt in concerto

rocco huntBELVEDERE MARITTIMO (CS) – Tutto pronto allo stadio “Scarcello” di Belvedere Marittimo per il concerto “bomba” di Rocco Hunt, il rapper italiano 21enne che aveva già vinto Sanremo nel 2014 nella sezione Nuove Proposte con la canzone Nu juorno buono e super popolare poi con la canzone Wake Up. La FR live Eventi, come sua consuetudine, ha preparato ogni aspetto organizzativo per l’evento dell’estate 2016.  Rocco Hunt è un rapper di origine campane, che ha iniziato a cantare e scrivere canzoni da molto giovane raggiungendo però una discreta fama in tutta Italia in breve tempo: dopo la vittoria a Sanremo nel 2014 viene considerato uno dei giovani artisti italiani più promettenti ed è uno dei pochi a non essere passato attraverso un talent show televisivo. Rocco Hunt è il nome d’arte di Rocco Pagliarulo, nato a Salerno il 21 novembre 1994. Ha cominciato a fare il rapper a Salerno, frequentando la scena musicale underground della città e registrando le prime canzoni con alcuni altri rapper della città. Il primo disco di Rocco Hunt, una raccolta di poche canzoni, è stato Spiraglio di periferia uscito nel 2012: nel 2013 aveva già diffuso – con discreto successo – un disco demo con lo stesso titolo. Nel disco era contenuta anche O’ mar ‘e o’ sole, il cui video è stato uno dei primi di Hunt a raggiungere una certa popolarità. Dopo la pubblicazione di Spiraglio di periferia, Hunt ha firmato nel 2013 con Sony Music – una delle etichette discografiche più importanti del mondo – e lo stesso anno ha pubblicato il disco Poeta urbano, da cui sono stati tratti tre singoli pubblicati tra giugno e settembre di quell’anno: Io posso, Fammi viver e L’ammore overo.

Nel 2014 Rocco Hunt ha partecipato con la canzone Nu juorno buono alla 64esima edizione di Sanremo nella sezione Nuove proposte, quella riservata ad artisti giovani ed emergenti. Il 25 marzo, dopo la vittoria al festival di Sanremo, ha fatto uscire un terzo disco, ‘A verità, che è stato primo in classifica in Italia. Nell’ottobre 2015 è uscito il quarto disco di Rocco Hunt, Signor Hunt, da cui sono stati tratti i singoli Vene e vvà,Singor Hunt e Se mi chiami, registrato in collaborazione con Neffa. Oggi il giovane rap è pronto a visitare la Calabria e far ballare tutta la costa tirrenica. Biglietto unico con costo di 20 euro. Moltissimi i punti vendita, dislocati tra l’altro anche in città e nei consueti canali on line dove poter acquisire il tagliando.

PUNTI PREVENDITA UFFICIALI ::
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COSENZA
BAR PARISE (via caloprese CS )

BAR GIò ( via sicilia cs)

RENDE
BAR COLOSSEO (Rende)

CITTADELLA DEL CAPO
BAR MAkAkO (cittadella)

PAOLA
BAR ZURIGO (corso Roma) (Paola)
BAR ARC CAFE’ (PAOLA)
BAR EDICOLA S. AGATA (PAOLA)
ORIGINAL MARINES (PAOLA)

GUARDIA PIEMONTESE
BAR LO SCOGLIO (GUARDIA P.)

SAN LUCIDO
TABACCHI PRESTA (via tenente romeo) – San lucido

CETRARO
EDICOLA ROMANO (via Pirrino) – Cetraro
BAR TABACCHI ” I SARACENI ”
( via nazionale a.s. 18 cetraro )

BELVEDERE MARITTIMO
EUROBET (BELVEDERE M.)
I RIPARO. (BELVEDERE M)
ORIGINAL MARINES (BELVEdere m )

BAR LA PRINCIPESSA ( v/le stazione) Belvedere marittimo

DIAMANTE
SUONI E ULTRASUONI
(c.so Vittorio Emanuele – Diamante

EDEN AMERICAN BAR (Diamante)

IL FORNAIO (v.le stazione) Diamante
BAR LA PIAZZETTA ( via Vittorio Veneto ) Cirella
Pasticceria delizie siciliane(v.le stazione) Cirella
GRISOLIA LIDO
BAR CIAK CAFE’ (GRISOLIA S.)

MARCELLINA
BAR Pasticceria ARONNE (Marcellina)

S. MARIA
BAR RIVIERA DEI CEDRI (S. MARIA)
TURIUM BAR.(S.Maria)
SCALEA
Bar Pasticceria Ruge et Noir (SCALEA)

BAR PASTICCERIA DANIELA (SCALEA)

BAR PASTICCERIA DE CHIARA ( piazza Gregorio Caloprese ) (Scalea)

SAN NICOLA
EDICOLA DRAG STORE (S. NICOLA)

BAR OASI TAMOLIS S.S. 18 (corso Aldo moro) – Tortora Marina

PRAIA A MARE
Bar Ciacco (viale Praia a Mare)
Bar Gelateria Moran’s (viale Praia a Mare)
Bar Scalzipenna (viale Praia a Mare)
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LAURIA
BILLY BAR (Lauria superiore)

MARATEA
BAR DEL PORTO {Porto di Maratea)

Scuola, TFA e Concorsone 2016; quando le riforme non bastano

Scuola-scioperoSQUILLACE (CZ) – “Con la cultura non si mangia” disse sei anni fa, quando ancora la scuola non era stata totalmente risucchiata dal vortice di noncuranza, Giulio Tremonti. Quest’uscita dell’allora ministro, che nel 2010 apparve assolutamente infelice e fuori luogo, sembra oggi essere diventata un vero e proprio mantra che risuona nella bocca e nella testa dei più.

Tutta colpa delle istituzioni che perseverano nel tradire la fiducia di intere generazioni, che continuano a mettere a dura prova la pazienza del popolo italiano, che puntano al ribasso pur sapendo di mettere a rischio il futuro di chi di cultura invece vuole vivere. Lo stivale, in men che non si dica, si è trasformato nella penisola del precaricato, della disoccupazione, dei bandi fallaci e farraginosi e dei concorsi pieni di incongruenze e discrasie.

Questione diventata ancor più spinosa e ridondante in seguito all’approvazione della Riforma “Buona scuola” che ha infettato un sistema già di per sé debole e privo di anticorpi. I tanti cambiamenti attuati non sono serviti nemmeno a salvare il salvabile figuriamoci a migliorare le condizioni di docenti, discenti e studiosi che stanno cercando di destreggiarsi tra il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) ed il Concorsone 2016; altra genialata che ha penalizzato i “cervelli” del nostro paese.

Proprio di questo, e di tanto altro, si discuterà durante un’assemblea territoriale che si svolgerà a Squillace (CZ), sabato 8 agosto alle ore 16,00. Un incontro per dire no alla mediocrità a cui ci stiamo ormai assuefacendo e ricordare che la cultura è potere, capacità di boicottare e rovesciare il mondo.

Programma assemblea territoriale dal titolo “TFA: LA MERITOCRAZIA TRADITA. Scuola, precariato e politiche scolastiche

Annabella Muraca

Assemblea territoriale; “TFA: la meritocrazia tradita. Scuola, precariato e politiche scolastiche”

SCUOLASQUILLACE (CZ) – Insegnare non è un compito facile, anzi, diciamo pure, che è un’impresa piuttosto difficile. Il rapporto tra docente e studente non è mai stato facile da inquadrare secondo schemi rigidamente predefiniti: il campo d’azione dei due protagonisti si presenta assolutamente flessibile e ricco di sfumature. Nel 2013 si è cercato di “regolamentare” la dialettica insegnamento-apprendimento puntando l’attenzione sulla figura del docente, con un percorso formativo noto come TFA (Tirocinio Formativo Attivo). Dopo aver sostenuto tre prove di selezione per poter accedere al promettente corso di formazione, migliaia di studiosi, lavoratori, precari, disoccupati, tutti concreti sognatori, hanno dovuto affrontare un percorso didattico pratico e teorico di non facile intendimento. Nonostante il Decreto Ministeriale 249 del 10 settembre 2010 – Regolamento per la formazione iniziale dei docenti, abbia regolamentato l’accesso al TFA, le modalità di svolgimento e di acquisizione del titolo, la gestione del percorso si sono rivelate abbastanza incerte fino alla fine, mantenendo tutti col fiato sospeso. Il sospiro di sollievo, però, non è mai arrivato. I docenti pluriselezionati non hanno avuto la preziosa possibilità di entrare nelle graduatorie ad esaurimento. Con l’approvazione della Riforma “La Buona Scuola” si è deliberato che i docenti abilitati non sarebbero stati ancora in grado di entrare in aula, se non avessero dimostrato di possedere abilità e competenze durante la performance di un ulteriore concorso: il concorsone 2016. Il concorso ha palesato incongruenze e discrasie sin dal bando. Bando che tardava ad essere pubblicato, tempi non rispettati, commissioni elette all’ultimo momento con criteri non specificamente dichiarati, griglie di valutazione assenti, classi di concorso che hanno dovuto sostenere il doppio delle prove scoprendolo solo in itinere, prove con domande da sviluppare con timer alla mano, con abilità informatiche e con conoscenze trasversali da rendere ogni materia un calderone. Sulla dubbia pertinenza delle domande si sono esposti diversi studiosi, come lo storico e giornalista Ernesto Galli Della Loggia. Sulle pagine delle Corriere della Sera, Galli della Loggia ha chiesto di conoscere i nomi di chi ha elaborato i quesiti di Storia, chiedendosi con non poca ironia se siano stati realizzati da direttori generali, docenti universitari, uscieri.

Anche l’editorialista del Corriere della Sera ha sottolineato la sproporzione tra complessità dei quesiti e tempo a disposizione, sostenendo che si è trattato “non di un esame ma di un tentativo di decimazione: chi mai potrà aver corrisposto adeguatamente, infatti, a questo grottesco invito a redigere in novanta minuti l’enciclopedia della storia universale? È l’ennesima dimostrazione del marasma che da tempo domina il Miur.”

I fautori del concorso 2016, “immemori” dei danni ancora in atto dei concorsoni del 1999 e del 2012, hanno rivendicato la fine del precariato: il concorso avrebbe “sistemato” tutti, facendo leva sullo spirito gregario che può nascere quando la precarietà diventa il tuo male quotidiano.  Un concorso che, al momento, registra quasi l’85% di bocciati. Clamoroso il caso Calabria: zero ammessi per la classe A18 (Filosofia e Scienze Umane). Hanno, però, sottovalutato gli insegnanti di oggi, che hanno perfettamente colto il meccanismo perverso del sistema istruzione e che non vogliono assumere l’etichetta di precari a vita, soprattutto quando precari sono considerati nelle competenze che il sistema, incoerentemente, continua a “sfruttare” nell’apparato delle supplenze, considerandole, in quel caso, idonee. Questo il paradosso della nostra Italia, dove il precariato può diventare alibi e condanna.

Intervengono:

ore 16.00: Saluti e relazione introduttiva – Francesco Muccari , Coordinamento Nazionale TFA e Docente Abilitato

ore 16.30: “Scuola e alienazione. Il docente tra concorsi e ricorsi” – Adalgisa Caira, Docente Abilitata A037 TFA I Ciclo e Dottore di Ricerca in Filosofia del Linguaggio e della Mente

ore 16.45: “La scuola: fabbrica di progresso e di libertà. Le ragioni della Riforma La Buona Scuola” – Francesco Lo Giudice, Responsabile Regionale Cultura Giovani ANCI

ore 17.00:  “Come trasformare la precarietà in autoimprenditorialità”- Anna Laura Orrico, Co-founder TAG Cosenza

ore 17.15: “Dal TFA al concorso in giro per l’Italia” – Domenico Messinò, Docente Abilitato TFA

DIBATTITO e CONCLUSIONE DEI LAVORI

 Proposta elezione rappresentante regionale CNT

Prospettive future: corsi e ricorsi

Interverranno anche studiosi e cultori del diritto.

Lavori di ripristino della pavimentazione stradale a Gergeri

lavori stradaliCOSENZA – Per consentire, da lunedì 25 luglio e fino a mercoledì 27 luglio, l’effettuazione dei lavori di ripristino della pavimentazione stradale sulle aree interessate nei giorni scorsi dai lavori di scavo per la posa della fibra ottica in località Gergeri, il Comandante della Polizia Municipale Gianpiero Scaramuzzo ha emanato un’ordinanza ai fini della regolamentazione della sosta e del traffico.
In particolare, il provvedimento adottato dal Comando della Polizia Municipale istituisce, dalle ore 6,00 alle ore 12,00 di lunedì 25 luglio il divieto di transito e il divieto di sosta con rimozione su Via San Francesco (da Ponte Alarico a via S.Antonio dell’Orto) e su Via S.Antonio dell’Orto (da via San Francesco a Lungo Crati Gergeri).
Inoltre, dalle ore 14,00 alle ore 18,00 di lunedì 25 luglio e dalle ore 6,00 alle ore 18,00 di martedì 26 e mercoledì 27 luglio è istituito il divieto di sosta con rimozione, il senso unico alternato regolato, subordinatamente alle necessità del traffico da semaforo e/o movieri, il limite di velocità a 30 km/h ed il divieto di sorpasso, per tutti gli autoveicoli su Via S.Antonio dell’Orto, da Lungo Crati Gergeri (lato ponte Europa) a via Gergeri, e su Via Gergeri per tutta la sua estensione.
Sarà comunque assicurato l’accesso ai residenti.

Nuovo sbarco di migranti, 16 morti

migranti-reggio-agosto-2015VIBO VALENTIA – E’ arrivata nel porto di Vibo Valentia Marina la nave della Marina militare irlandese “James Joyce” con a bordo 606 migranti, provenienti da diversi Paesi dell’Africa subsahariana. Insieme ai sopravvissuti, a bordo dell’unità militare, ci sono 16 salme di profughi morti durante la traversata del Canale di Sicilia. Le salme verranno sbarcate per ultime. I decessi, in base a quanto si è potuto apprendere, sarebbero stati causati da ustioni ed esalazioni di idrocarburi. Non è escluso che venga avviata un’inchiesta sulle cause della morte dei 16 migranti, con conseguente disposizione dell’esame autoptico.
Le operazioni di sbarco dei migranti subito iniziate sono coordinate Prefettura e dalla Questura di Vibo Valentia. Gli investigatori avrebbero anche individuato alcuni presunti scafisti alla guida del barcone poi intercettato dalla nave militare irlandese. Per riscontrare il dato, però, sono necessarie le testimonianze dei migranti che saranno acquisite in giornata.

Calendario Polizia di Stato 2017 realizzato da Gianni Berengo Gardin

_VG10854COSENZA – La Polizia di Stato svela il progetto del calendario istituzionale 2017.
Gli scatti, che avranno il compito di ritrarre il delicato ruolo degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, sono stati affidati alla straordinaria professionalità del fotografo Gianni Berengo Gardin.
Il maestro, che durante la sua carriera si è occupato di fotografia di reportage, d’indagine sociale, di documentazione di architettura e descrizione ambientale è autore di indimenticabili foto “in bianco e nero” realizzate con macchine fotografiche a pellicola. Berengo Gardin è tra i pochi a ricercare l’autenticità degli scatti non avvalendosi delle recenti tecnologie digitali. Con la dicitura “vera fotografia”, che viene apposta dietro le fotografie sviluppate con l’assenza di manipolazioni, il maestro regala opere uniche e di eccezionale suggestione.

Anche quest’anno la realizzazione del calendario della Polizia di Stato ha trovato la partnership di Unicef. Il ricavato della vendita verrà, infatti, devoluto al Comitato italiano per l’Unicef Onlus per sostenere il progetto “Libano – Youth and  Innovation” finalizzato a promuovere, nel paese, l’integrazione sociale ed economica dei giovani a rischio.
Il progetto coinvolge giovani libanesi vulnerabili, rifugiati siriani e palestinesi, di età compresa tra i 12 e i 24 anni e si basa sul principio “For Youth by Youth” ovvero la formazione tra pari come metodologia più efficace per il trasferimento delle conoscenze, delle competenze e per l’individuazione di soluzioni a problematiche locali.
Grazie a questa consolidata partnership dal 2001 ad oggi sono stati complessivamente raccolti più di 2 milioni di euro e completati diversi progetti, di cui alcuni a sostegno dell’infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in Cambogia, Benin, Congo, Guinea, Repubblica Centro Africana. Solo nel 2016 sono stati raccolti più di 156.000 euro che sono stati devoluti al Sud Sudan per la protezione dei bambini vittime dell’emergenza umanitaria.
Tutti i cittadini potranno prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), entro il prossimo 19 settembre, facendo un  versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “ Comitato Italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2017 per il progetto Unicef “ Libano – Youth and Innovation”.
La ricevuta del versamento dovrà poi essere presentata agli Uffici Relazioni con il Pubblico di tutte le Questure d’Italia che forniranno dettagli sulla consegna.

Al via la XIII edizione del Magna Graecia Film Festival

LOCANDINA MGFF 2016CATANZARO – Tra pochissime ore si alzerà il sipario sulla XIII edizione del Magna Graecia Film Festival. Grandissimo fermento: per la nuova location nell’area portuale del quartiere marinaro, per i film in concorso, per i live musicali e, soprattutto, per loro, i personaggi del mondo del cinema in grado di far sognare intere generazioni. E quest’anno ce n’è davvero per tutti i gusti, dalla bravissima Milena Vukotic al re dei doppiatori Francesco Pannofino, al divo di Hollywood Matt Dillon all’affascinante Lino Guanciale direttamente da “La dama velata”.
Il programma della prima giornata si prevede già molto ricco. Alle ore 17, all’interno dell’hotel Perla del Porto ,si terrà l’incontro con la stampa con i protagonisti del primo film in concorso, “La Terra dei Santi”, del calabrese Fernando Muraca, incentrato sul fenomeno della ‘ndrangheta con un originale taglio al femminile.

In conferenza stampa, aperta anche al pubblico, interverranno gli attori Ninni Bruschetta, Daniela Marra e Piero Calabrese, e il produttore Luigi La Torre.

Alle 18, sempre al Perla del Porto, Ninni Bruschetta presenterà un libro in grado di far riflettere col sorriso. In “Manuale di sopravvivenza dell’attore non protagonista” l’artista messinese racconta con disincantata e tagliente sincerità, le sue esperienze teatrali, televisive e cinematografiche mettendo a nudo la realtà del dietro le quinte e svelando i retroscena di quell’ambiente che vorrebbe farsi rappresentazione della vita vera.

Ci saranno, come di consueto, gli attesi Aperitivi del Festival, occasione food e glamour per incontrare da vicino le star tanto amate: il primo appuntamento sarà alle 19.30 al Fabric, sempre nel quartiere marinaro.

Alle 21.30 inizierà il serale della kermesse con il suo grande mattatore Gianvito Casadonte che, come direttore artistico della manifestazione, quest’anno ha confezionato un’edizione che si prevede da record.

Grande attesa per il live musicale di Viola, alias Violante Placido, che incanterà sicuramente il pubblico.

Da oggi è attiva l’app ufficiale del Magna Graecia Film Festival, realizzata da Webgenesys. L’app mobile, disponibile sugli store iTunes e Google Play, darà la possibilità di consultare il programma della manifestazione e di accedere alle schede di descrizione dei film in gara, dei giurati e degli eventi in cartellone. Attraverso il sistema di geolocalizzazione sarà inoltre possibile calcolare il percorso dalla propria posizione al luogo della manifestazione.

Intanto c’è chi ha già avvistato l’artista hollywoodiano Matthew Modine sulle spiagge catanzaresi.
I riflettori nazionali sono sul Magna Graecia Film Festival.
Alzate gli occhiali al cielo e godetevi lo spettacolo!

Corpo Forestale, sbancamento abusivo posto sotto sequestro. Deferita una persona

20160705_121228LUZZI (CS) – Continua incessante il lavoro degli uomini del Corpo Forestale dello Stato finalizzato al contrasto dei reati ambientali sul vasto territorio provinciale. Nei giorni scorsi  nella località “Fosso D’Olmo”, vasto comprensorio boscato del Comune di Luzzi (CS) il personale del Comando Stazione di S.Pietro in Guarano ha sequestrato un’area e deferito all’Autorità Giudiziaria una persona del luogo per aver eseguito dei lavori in assenza dei titoli abilitativi previsti. Durante un controllo in questa località è stata infatti constatata la realizzazione ed apertura di 2 piste di smacchio ex novo, di larghezza di circa 4 metri e di lunghezza una 130 m l’altra 230. Per effettuare tali lavori è stato eseguito uno sbancamento di un terreno saldo boscato.  L’esecuzione dell’attività realizzata, necessitava del nullaosta idrogeologico, poiché l’area ricade in unica zona sottoposta a vincolo idrogeologico forestale. I lavori eseguiti senza prescrizione alcuna, e senza che fossero applicate le opere di salvaguardia del territorio, hanno  determinato la denudazione del terreno saldo, la perdita di stabilità e il turbamento della regimazione delle acque.  A causa dello sbancamento realizzato con mezzo meccanico, l’area presenta i primi segni inerenti i fenomeni di ruscellamento superficiale, dilavamento ed erosione meteorica in quanto le piante, con il loro apparato radicale e di chioma, assolvevano alla funzione di conservazione del suolo e prevenzione del dissesto idrogeologico. L’indagato dovrà rispondere anche di deturpamento e distruzione di bellezze naturali.