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Cosenza, Cgil Cisl e Uil richiamano Camera di Commercio alla sua piena funzionalità

Uno stop alle azioni dettate da interessi di parte delle organizzazioni datoriali e un appello al senso di responsabilità per restituire alla Camera di commercio di Cosenza la sua piena funzionalità ed efficienza: si muove lungo queste due direttive l’intervento di Cgil, Cisl e Uil di Cosenza che, in una nota, esprimono preoccupazione per i possibili danni all’economia, “soprattutto in un momento di crisi come questa. L’ente, difatti, svolge importanti funzioni di impulso allo sviluppo del territorio e di semplificazione burocratica. Per questo è urgente ripristinare gli organi democratici”.

“L’Ente camerale cosentino da più di un anno è senza gli organismi di governo – attaccano i sindacati -. Siamo di fronte a una situazione senza precedenti, a un imbarbarimento del confronto. Non mettiamo in discussione il diritto di chi ha subito un torto di ricorrere alle autorità competenti, ma abbiamo l’impressione che ci sia un uso strumentale della vicenda per colpire l’avversario. Gli imprenditori si lamentano, spesso a ragione, dei ritardi della burocrazia. Nel caso della Camera di commercio di Cosenza, paradossalmente, sono le organizzazioni imprenditoriali a impantanare l’ente nella burocrazia giudiziaria”. Cgil, Cisl e Uil di Cosenza, inoltre, si dicono indignati dal fatto che “alcune organizzazioni datoriali hanno chiesto informazioni sugli iscritti al sindacato, dubitando della nostra capacità di rappresentanza”.

I sindacati invitano quindi le organizzazioni dei datori di lavoro a far prevalere il bene della collettività e a trovare un’intesa per far ripartire l’attività della Camera di commercio. A sostegno della loro tesi, Cgil, Cisl e Uil elencano alcune dei servizi più importanti assicurati dalle Camere di commercio: accesso al credito delle piccole imprese; visure estratte dal Registro informatico delle imprese, il più avanzato in Europa; pratiche evase on-line dagli Sportelli unici per le attività produttive (Suap) delegati dai Comuni alle Camere di commercio per far partire un’impresa in un solo giorno; una costante assistenza alle imprese che puntano all’export con missioni commerciali organizzate su richiesta delle filiere produttive ed in accordo con Ministeri competenti ed Ice; conciliazioni che riguardano sia imprese sia consumatori risolte con un decimo dei costi normalmente necessari e riducendo i tempi della giustizia civile a 46 giorni di durata media rispetto agli anni necessari nei tribunali e facendo risparmiare milioni di euro alla collettività. “Ci auguriamo che le organizzazioni imprenditoriali mettano da parte i contrasti – si legge infine nel comunicato -. Noi, come sindacati, siamo pronti a fare la nostra parte. Il dialogo costruttivo, come dimostra l’intesa sulla rappresentanza sindacale, fa parte del nostro Dna”.

Terna, Cgil, Cisl e Uil scrivono ad Oliverio

 Riportiamo come da comunicato:

 

Gent.mo

Presidente della Provincia di Cosenza

 

Castrovillari 12 aprile 2013

Riorganizzazione TERNA Rete Italia

 

La Soc. TERNA Rete Italia – nella funzione di gestore della rete di Alta Tensione di energia elettrica sul territorio nazionale – su concessione dello Stato – sta attuando una riorganizzazione la cui ricaduta sull’area settentrionale della Regione presuppone il superamento dell’attuale presidio del territorio, le cui postazioni sono oggi allocate in Cosenza e Castrovillari, allocando il futuro presidio e le relative risorse umane presso il Comune di Rotonda in Basilicata.

Tale proposta, ove dovesse essere definitivamente attivata, provocherebbe sicuramente un marcato scadimento del servizio elettrico, l’allontanamento delle risorse oggi colà impegnate e le prospettive di future occasioni di lavoro per la Calabria.

E’ il caso di segnalare che l’attività cui il personale è oggi impegnato, è indirizzato verso strutture ed impianti collocati fisicamente sul territorio Calabrese, pertanto tale progetto riorganizzativo suona come mera provocazione più che per razionale presidio di importantissime attività operative.

Considerato la strategicità che gli impianti di TERNA hanno in funzione della trasmissione della produzione elettrica dei vari siti insistenti in Calabria (Termo, Idro, Solare-fotovoltaico, eolico e biomasse), sottrarre l’occupazione relativa ai suddetti impianti risulta una scelta beffarda.

Le chiediamo, nella sua alta funzione Istituzionale, l’attivazione di un tavolo aperto alla partecipazione dei Sindaci del territorio, per consentirci di meglio dettagliare la portata di tale progetto e le conseguenze che determinerebbe se attuato.

In attesa di riscontro, Le inviamo i più distinti saluti.

le Segreterie Territoriali le Segreterie Comprensoriali

CGIL -CISL – UIL Filctem – Flaei – Uiltec