ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE)- Coltivava in casa cinque piante di marijuana. Per questo l’amministratore di un villaggio turistico di Isola Capo Rizzuto, Gennaro Giordano, 39 anni, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri di Isola per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di marijuana. Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione, i militari hanno trovato, oltre le piante, 286 grammi di marijuana, germogli di cannabis indica e due grammi di hascisc.
Ad ogni notizia sulla marijuana, sulla cannabis, l’opinione pubblica si spacca. A chi vorrebbe legalizzarla,ritenendo utile il suo uso per scopi medici ed intelligente il suo controllo statale per spezzare le gambe ai traffici criminali, qualcuno risponde con fastidio che la droga uccide. Uno Stato forte, facendo attente distinzioni fra la “canna” e la “polverina bianca”, dovrebbe combattere lo smercio di quelle sostanze che uccidono, educare alla legalità (con articoli e lezioni) e a non etichettare con troppa superficialità. Tra la cocaina e la marijuana, la differenza è enorme e il proibizionismo della seconda, per i premi Nobel per l’economia Milton Friedman, George Akerlof e Vernon Smith, rappresenta un “sussidio al governo del crimine organizzato”.