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Annullato coordinamento ANCI Giovani Calabria, il Tar accoglie il ricorso di Davide Bruno

Il Tar annulla il verbale dell’assemblea congressuale di Anci Giovani Calabria con cui Marco Ambrogio è stato eletto coordinatore regionale

CATANZARO –  Il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria ha accolto il ricorso presentato lo scorso 4 ottobre da Davide Bruno contro l’ANCI Calabria, Associazione Nazionale Comuni Italiani,  ANCI Giovani e ANCI Nazionale. Nello specifico Bruno, difeso dall’avvocato Giuseppe Carratelli, ha presentato il ricorso nei confronti di Marco Ambrogio e nei confronti di altre 39 persone, chiedendo l’annullamento – come si legge nel documento  “previa sospensiva- della comunicazione prot. n.33/17 del 6.9.2017 del Coordinatore Regionale di Anci Giovani Calabria, con cui è stata convocata l’assemblea regionale per le elezioni del nuovo coordinatore dell’ente per il giorno 18 settembre; del verbale dell’assemblea congressuale Anci Giovani Calabria del 18 settembre 2017, con cui è stato eletto Marco Ambrogio come coordinatore regionale di Anci Giovani Calabria, e sono stati nominati i 39 componenti del coordinamento regionale; nonché di ogni altro atto presupposto, connesso e conseguente.

Davide Bruno che è consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi, non ha ancora compiuto 35 anni ed è, quindi, membro dell’ANCI Giovani Calabria, giusta previsione del regolamento della Consulta Nazione Anci Giovani Amministratori.

LA VICENDA

Con posta elettronica ordinaria del 15.9.2017  il ricorrente ha ricevuto la comunicazione prot. n.33/17 del 6.9.2017 del Coordinatore Regionale di Anci Giovani Calabria, diretta al Sindaco di Cosenza, con la quale era stata convocata l’assemblea regionale per le elezioni del nuovo coordinatore per il giorno 18 settembre (senza neppure specificare l’anno!)-. In tale comunicazione veniva richiamato l’art.8 del regolamento della consulta di Anci Giovani, il quale prevede che “la convocazione deve essere inviata almeno 15 giorni prima del suo svolgimento e deve contenere: – data, ora e luogo di svolgimento dell’Assemblea Congressuale; – ordine del giorno dei lavori;– copia del presente regolamento. Ciò nonostante, in data 18.9.2017, quindi a distanza di soli 12 giorni dalla sua convocazione, si è svolta presso la sede dell’amministrazione provinciale di Cosenza, l’assemblea congressuale Anci Giovani Calabria in cui è stato eletto Marco Ambrogio come coordinatore regionale di Anci Giovani Calabria, e sono stati nominati i 39 componenti del coordinamento regionale.- A tale assemblea, per il ridotto lasso temporale dalla convocazione, Bruno non ha partecipato.

Avv.to Giuseppe Carratelli 

Davide Bruno che lo ricordiamo è stato difeso dall’avvocato Giuseppe Carratelli, ha lamentato dunque la violazione del principio di trasparenza e corretta comunicazione. Ed è di questa mattina la decisione del Tar che ha accolto positivamente il ricorso del consigliere comunale di Cosenza. «E’ palese – si legge nella sentenza – infatti, la violazione delle regole del Regolamento volte ad assicurare la piena e corretta partecipazione ai lavori dell’assemblea congressuale da parte dei soggetti aventi diritto e di consentire a costoro anche di presentare una candidatura, che, come ricordato dalle stesse parti resistenti, deve essere sostenuta da una lista formata da almeno 10 giovani amministratori». Per tali ragioni la sentenza odierna emessa a favore dello stesso Bruno annulla sia il verbale della stessa assemblea, con cui era stato eletto Marco Ambrogio coordinatore regionale dell’ente e comporta il conseguente decadimento dell’intero coordinamento comiposto da 39 consiglieri.

Si alle elezioni provinciali, il Tar rigetta ricorso

COSENZA – Era stata chiesta la verifica sulla legittimità della legge Delrio ma il Tar Calabria ha rigettato il ricorso presentato da due consiglieri comunali, Federico Pascuzzi di Santo Stefano di Rogliano e Fernando Principe di Castiglione Cosentino
I due consiglieri erano del parere contrario allo svolgimento delle elezioni provinciali a Cosenza, in programma per domenica 29 gennaio. Entrambi si erano rivolti al Tribunale amministrativo per verificare la legittimita’ dell’appuntamento elettorale, avanzando dubbi sull’efficacia della legge Delrio, la cui eventuale incostituzionalita’ avrebbe potuto inficiare il voto in questi Enti di secondo grado o di vasta area come vengono definiti attualmente. Ieri, pero’, i giudici del Tar hanno ritenuto insussistenti le motivazioni riportate nel ricorso (seppur riconoscendo il diritto di entrambi di ricorrere al Tar), accogliendo le tesi degli avvocati difensori della Provincia, Francesco Grossi e Oreste Morcavallo. E mentre la campagna elettorale e’ gia’ entrata nel vivo in virtu’ della presentazione delle liste avvenuta lunedi’ scorso, condita dal colpo di scena relativo all’esclusione del candidato del centrodestra per ragioni legate alle firme, e’ trapelata la notizia secondo la quale il Consiglio di Stato il 26 dello stesso mese dovrebbe pronunciarsi su un altro ricorso, quello presentato dagli ex presidenti di centrodestra Mario Occhiuto e Franco Bruno contro l’insediamento del dem Graziano Di Natale.