(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Erra, Fornito, Caccetta, Roselli

Mister Erra: “Squadra non pervenuta, di solito le partite cerchiamo di giocarle fino all’ultimo secondo utile, anche se è la prima volta quindi ci può anche stare, però c’è anche grande amarezza, grande rammarico, è stata pura passerella dopo i due gol. Sicuramente l’assenza di Rapisarda non ha alterato gli equilibri, abbiamo perso perché abbiamo fatto una brutta partita e non abbiamo avuto il tempo necessario per reagire, prendendo gol subito. Istintivamente Improta si è avvicinato alla porta, non ho dato io ordine di farlo; per 15/20 minuti abbiamo cercato di giocare, poi ci sono state anche occasioni in cui abbiamo fatto lanci lunghi, non ho visto una squadra presuntuosa perché sarebbe ingeneroso dirlo, non c’è stata quella reazione nervosa alla quale siamo abituati. Nei minuti iniziali il Cosenza ha avuto un impatto importante sulla partita ed ha sfruttato le occasioni concesse, quindi onore e merito al Cosenza ma già da martedì sarà diverso. Oggi si possono fare tante considerazioni, penso che il Cosenza abbia fatto una partita umile, con tanta pazienza ed ha sfruttato i nostri errori, penso che la chiave di lettura vada verso questa direzione. Ho tolto Filosa e Puccio causa diffida e mi sono anche innervosito per l’espulsione di Malerba visto che siamo pochi, poi il calcio oggi è così, quando vai in vantaggio e chiudi gli spazi ne trai vantaggio e vinci.”

Fornito: “Oggi abbiamo dimostrato di essere una squadra, uniti, compatti e su ogni pallone abbiamo lottato, l’importante era portare a casa i tre punti, è normale che quando si vince si ha più fiducia. Il cambio modulo? No, 4 – 4 – 2  o 4 – 3 – 3  sono solo numeri, è cambiato qualcosa dal punto di vista psicologico, certo esterno mi trovo bene. Per me primo gol da professionista al San Vito è un’emozione unica, sono contentissimo e per il gol e per il risultato.”

Caccetta: “Nel primo tempo abbiamo sofferto un po’ il loro giropalla, eravamo schiacciati e ci siamo difesi, e poi non è vero che loro non sono scesi in campo, perché un po’ in difficoltà c’hanno messo. Poi il secondo tempo dovevamo aggredire alti ed è quello che abbiamo fatto. Per me ritornare al gol è una cosa fantastica, specie dopo un periodo di infortuni, tornare al gol in un periodo in cui non sono al 100%, quando ho visto lo spazio che si apriva mi ci sono fiondato ed è andata bene. Giocare con Arrigoni ti da’ la possibilità di stare più alto e ti aiuta ad inserirti, con Corsi abbiamo caratteristiche per le quale entrambi siamo lì e ci alterniamo, ma i numeri lasciano il tempo che trovano, il cambio di allenatore fa scattare qualcosa perché ti dispiace.”

Roselli: “Io ho già fatto i complimenti al mio gruppo perché mettiamo punti in cascina per il campionato, abbiamo trovato il gol di Fornito subito, poi la Vigor per recuperare ha rischiato molto e ci sono state occasioni in cui ci siamo trovati in uno contro nulla. Non ho analizzato i numeri, i numeri non possono essere analizzati dopo tre/quattro partite, su questi non si può ragionare. Io dico che per noi è molto dura, oggi abbiamo vinto questa partita e sono contento, però per fare il passo ci vuole parecchio. Zanini è uscito per un infortunio alla caviglia sinistra, ho messo dentro Blondett perché eravamo in vantaggio; Criaco non l’ho messo perché non sarebbe facile dare un dato equilibrio, voi ragionate in maniera globale, io ragiono in maniera specifica: i problemi prima vanno risolti, poi si può sperimentare, finché non si risolvono i problemi non si può fare altro. La Vigor non ha fatto una partita così negativa, hanno fatto poco rispetto al solito ma hanno giocato normalmente, essendo penalizzati dagli infortuni. Non ho portato Alessandro in panchina perché ho deciso di mettere Arrigoni che ho visto bene negli allenamenti, mentre lui fa fatica a fare offensiva che è la sua priorità e, conseguentemente, quella difensiva. La gente mi è stata vicino sin da subito, dandomi fiducia, e questo mi resterà sempre, per questo ho provato una grande emozione ad andare sotto la curva; per quanto concerne la prestazione, mi rendo conto che siamo progressivamente migliorati, ed oggi abbiamo potuto sbagliare il 40% delle cose. Noi volevamo far rilanciare il portiere prendendo subito i giocatori vicini, oppure giocare aspettandoli e ripartendo: potendo scegliere sceglierei la seconda, ma ce l’hanno imposta loro ed è andata bene. Quello che spende Cori per la squadra non esiste, è un giocatore che deve correre molto molto meno, e molto molto meglio.”

Francesco La Luna

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