Tutti gli articoli di Attilio Esposito

La scomparsa di Battaglia. Tanti i messaggi di cordoglio, lutto cittadino a Reggio

REGGIO CALABRIA – La scomparsa di Giacomo Battaglia, attore, comico e imitatore calabrese, ha lasciato tutti molto scossi. Infatti sono numerosi i messaggi di cordoglio che in queste ore vengono dedicati al nostro compianto conterraneo.

Il cordoglio del presidente della regione Calabria Mario Oliverio per la scomparsa di Giacomo Battaglia.

«Ci lascia un profondo sentimento di commozione la notizia della scomparsa di Giacomo Battaglia, attore calabrese che in questi mesi ha combattuto una dura lotta per la vita. Conserveremo il ricordo dei sorrisi che dai palchi più importanti d’Italia ha strappato a tutti noi, insieme al suo compagno di sempre Gigi Miseferi. I loro sketch carichi di ironia e di talento resteranno nella memoria di tutti i calabresi e non solo.In queste ore di lutto ci uniamo alla sua famiglia, all’amico e collega Miseferi».

Il direttivo dell’Associazione Motorshow 2Mari esprime il proprio cordoglio per la scomparsa dell’artista reggino Giacomo Battaglia.

«Abbiamo avuto il piacere di averlo con noi nelle ultime edizioni del Motorshow – afferma il direttivo dell’associazione – ed era stata una grande festa poter condividere assieme a lui i nostri traguardi. Portiamo dentro quell’innata capacità di far sorridere, d’ironizzare, di “tenere il palco” come solo i grandi artisti sanno fare. Siamo affranti per la sua morte e ci adopereremo, già a partire da oggi, affinché possa essere ricordato come merita nel corso dell’ormai imminente edizione del Motorshow 2Mari. L’eredità di Giacomo dovrà diventare un patrimonio da valorizzare e tramandare ai giovani che si affacciano al mondo dello spettacolo. Giacomo Battaglia – conclude il direttivo – scompare proprio oggi, primo aprile, giorno degli scherzi e delle risate. Una coincidenza amara e beffarda che, però, lascerà il sorriso di Giacomo inciso per sempre nei cuori dei reggini».

Il senatore Marco SICLARI ha salutato così il famoso attore reggino Giacomo Battaglia, che si è spento questa mattina a 54 anni dopo aver perso conoscenza a seguito di un ictus lo scorso giugno:

«Questa mattina Reggio Calabria piange un attore strepitoso, un comico di alto livello e, soprattutto, un uomo di grande spessore culturale e umano. Un abbraccio di cuore all’amico Giacomo Battaglia che oggi ci ha lasciato con un vuoto incolmabile. Rimarrà a tutti il ricordo di un gentiluomo, persona per bene che ha saputo donarsi agli altri con il suo lavoro. Alla famiglia va il mio cordoglio e la mia vicinanza».

Anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, esprime il suo cordoglio sui social per la scomparsa di Battaglia e proclama il lutto cittadino.

«Buon viaggio Giacomo, il tuo sorriso rimarrà sempre nel cuore di tutti noi. Domani ho proclamato il lutto cittadino. Allestiremo la camera ardente al Teatro Cilea, il luogo più adeguato per renderti omaggio».

Graziano presenta la sua candidatura a sindaco di Corigliano-Rossano

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Un sindaco che unisce; un sindaco che, con le idee chiare, decide. Sta tutta qui la sintesi dell’evento di presentazione della candidatura di Giuseppe Graziano a primo cittadino di Corigliano-Rossano, tenutasi ieri sera in un teatro Metropol pieno finanche nelle gallerie. Una città autorevole, una città  connessa, sicura, razionale, accessibile, attrattiva e innovativa: passa da qui, da questa visione delle cose, la strategia di sviluppo disegnata da Graziano per Corigliano-Rossano.

Zero populismo e tantissime idee concrete.

Giuseppe Graziano è salito sul palco del Metropol con un’idea chiara della città unica, presentata e mostrata alla cittadinanza. Primo passo: l’autorevolezza. «Da subito  il sindaco di Corigliano-Rossano dovrà saper dialogare alla pari ed in modo deciso con tutti. Questa nuova e grande realtà deve assumere quella leadership demandatagli dal progetto di fusione, dettando i tempi dello sviluppo dell’intero bacino ionico-sibarita, riappropriandosi dei diritti che gli sono stati sottratti: Sanità e Giustizia, su tutti». Secondo passo: la connessione. «Una città forte non può rimanere isolata dal resto del territorio e del Paese. I primi interventi dovranno essere mirati a rimodulare le politiche per la mobilità interna, mettendo in connessione le aree urbane comunali e le periferie. Contestualmente occorrerà lavorare con determinazione per ottenere l’ammodernamento delle grandi vie dei trasporti: dalla Statale 106 alla linea ferroviaria per finire a quella risorsa non sfruttata che è il Porto, che ci vedrà impegnati nel chiedere maggiori sforzi a Gioia Tauro e nell’aprirci ancora di più verso il porto di Taranto». Terzo passo: la sicurezza. «Partiamo dalla manutenzione ordinaria che dovrà essere quotidiana: basta con strade impraticabili, basta con disservizi assurdi, basta con un sistema idraulico che è diventato lo spettro di questo territorio. Avvieremo subito interventi urgenti e straordinari per mettere al sicuro la città. Fatto questo, bisognerà lavorare per rendere vivibili i centri e le periferie, recuperando e restituendo alla città tutti quegli spazi che oggi vivono uno stato di degrado e abbandono». Quarto passo: la razionalità. «Siccome non parliamo del libro dei sogni ma di idee solide e realizzabili, partiremo da una razionalizzazione dei servizi: noi non toglieremo, ma aggiungeremo! E non lasceremo soli i cittadini perché il nuovo Comune sarà vicino a tutti con più delegazioni e una cittadella comunale che permetterà servizi unificati e pratiche più veloci». Quinto passo: l’accessibilità. «Il Comune di Corigliano-Rossano dovrà essere davvero un palazzo di cristallo.Sogniamo una città in cui l’informazione sia accessibile a tutti e la comunicazione finalmente chiara, per essere trasparenti e moderni. Essere accessibili significa anche essere vivibili».

Durante la presentazione Graziano ha sottolineato anche l’importanza di essere una realtà appetibile per i turisti.

Sesto passo: l’attrattiva. «Se vogliamo entrare nei circuiti economici internazionali dovremo avere il coraggio di  aprire le porte agli investimenti esteri ma soprattutto dovremo aiutare gli imprenditori locali e non essere il loro ostacolo. Corigliano-Rossano vanta numerose e indiscusse eccellenze produttive che vanno sostenute e incentivate partendo da un piano di promozione e di marketing territoriale concreto, che torni a rendere quest’area appetibile e ricca di sviluppo, lavoro e speranza per le nuove generazioni». Settimo passo: l’innovazione. «Tutti i nostri buoni propositi non valgono nulla se non li proiettiamo nel futuro e, quindi, in una Città moderna. Lo faremo collaborando con università e centri di ricerca per sostenere il territorio e le sue peculiarità o per la creazione di nuove startup. Il primo step verso l’innovazione sarà la sburocratizzazione dell’apparato comunale creando i presupposti per consentire al cittadino di essere sempre connesso con il suo Comune». – «Questa è la Corigliano-Rossano che vediamo nel futuro e che è anche un contenitore di contributi e partecipazione. Da martedì 2 Aprile attraverso il sito web grazianosindaco.it si potrà accedere ad unapiattaforma programmatica all’interno della quale ognuno potrà inserire le sue proposte e i suoi suggerimenti».

Sono sedici i soggetti politici che, in coalizione, sostengono questa nuova idea di città con Giuseppe Graziano.

 Alternativa Democratica, Civica Corigliano-Rossano, Comitato Corigliano-Rossano C100A, Corigliano-Rossano Prima di Tutto, CoRo di Moderati, Direzione Corigliano-Rossano, Fratelli d’Italia, Giuseppe Graziano Sindaco, Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Insieme, Lega Salvini, Movimento civico L’Amicizia, Movimento Nazionale per la Sovranità, Noi Rete Umana – movimento di opinione,Volare Alto e Voltare Pagina.

Attesa per Peter Pan il Musical, in scena a Cosenza e Reggio Calabria

COSENZA  – Peter Pan il Musical originale, con le musiche di Edoardo Bennato e la regia di Maurizio Colombi, sarà il prossimo 24 aprile al Teatro Cilea di Reggio Calabria, nella stagione della “Cooperativa Culturale Polis Cultura” e il 27 aprile, per la prima volta, al Teatro Rendano di Cosenza nel programma di “Fatti di Musica 2019”, il Festival del Miglior Live d’Autore ideato e diretto da Ruggero Pegna (sezione dei Grandi Musical), realizzato con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria nell’ambito del bando  “Grandi Festival Internazionali Storicizzati”.

Uno straordinario spettacolo che, con la sua avvincente storia, i numerosi costumi, luci ed effetti speciali da autentica fiaba, nei suoi dodici anni di record ha incantanto più di 800 mila spettatori. 

Tra le ragioni di un successo senza età c’è sicuramente la colonna sonora scritta e composta da Edoardo Bennato, che ha portato il musical a varcare i confini italiani ed ottenere consensi anche all’estero. Tra rock, letteratura e filosofia,  Peter Pan Il Musical riunisce nei suoi 160 minuti i magici personaggi nati dalla mente di James Matthew Barrie che, con “Peter e Wendy”, romanzo del 1911 ambientato nei giardini di Kensington, ha creato un mito ancora oggi attualissimo capace di toccare tante sfere della nostra società: da quella psicologica a quella filosofica, entrando nel mondo della letteratura e in quello della musica con Edoardo Bennato e il famosissimo album “Sono solo canzonette”, che ha consacrato Peter Pan e tutto il suo mondo nell’olimpo della musica italiana. “Il rock di Capitan Uncino“, “La fata“, “Viva la mamma” fino a “L’isola che non c’è” sono solo alcuni dei celebri brani parte integrante di questo Musical tutto italiano e di grande successo;

la fiaba come racconto capace di ironizzare, capace di trasformare anche i personaggi più negativi in personaggi divertenti attraverso l’esasperazione dei difetti visti in chiave comica.

Spugna e tutta la ciurma sono grotteschi nella loro cattiveria, comandati da un pirata egocentrico e narcisista ma a tratti quasi misericordioso. Giacomo Uncino ossessionato dal tempo, rappresentato dal Coccodrillo che un giorno divorò la sua mano insieme ad una sveglia e che inesorabile, con il suo ticchettio, ricorda al Capitano l’incombenza della vecchiaia. Non sono da meno i personaggi femminili: Wendy, Trilly e Giglio Tigrato, eternamente innamorate del giovane Peter Pan, sono in realtà donne dalla forza incredibile capaci di sacrificare anche se stesse in virtù dei loro ideali. Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere mai, non cresce mai davvero ed è infatti sempre vivente, che sia fiaba o realtà.A confermare la sua eterna fama sono le 950 repliche dal 2006 e i prestigiosi premi ricevuti, come il Premio Gassman e il Biglietto d’Oro dell’Agis in varie stagioni, che hanno contribuito quest’anno al suo debutto all’estero.

Nella sua versione inglese, accanto allo stesso Bennato, c’è la firma di Jono Manson, cantautore, compositore e produttore discografico statunitense che, con il suo linguaggio universale, ha la capacità di coinvolgere gli spettatori in uno straordinario viaggio in musica nel mondo fantastico di Peter Pan.

Chi non ha immaginato almeno una volta, guardando fuori dalla finestra, di scorgere Peter Pan, Wendy, Gianni e Michele volare oltre la luna? Con Peter Pan Il Musical, grazie agli spettacolari effetti speciali, il pubblico vede Peter Pan volare davvero! La vera forza di Peter Pan Il Musical è proprio qui: essere in grado di coinvolgere adulti e bambini; da un lato rievocando spensieratezza e la magia della fantasia e dall’altro coinvolgendo i più grandi con la musica: Ogni brano di Edoardo Bennato non è espressione di una semplice canzonetta, ma, al contrario, rappresenta la capacità del cantautore di raccontare i paradossi che ci circondano in modo sottile e sarcastico.

Morrone, ufficializzati i rinnovi dell’allenatore Stranges e del ds Principe

COSENZA – I ruoli di direttore sportivo e di allenatore della Morrone per la stagione 2019-2020 saranno ancora ricoperti da Roberto Principe e Lorenzo Stranges.

Il Presidente è la società esprimono grande soddisfazione per il lavoro svolto da Stranges e da Principe.

Il presidente Riccardo Quintieri e la società tutta hanno apprezzato il lavoro svolto nel torneo in essere, che si spera possa concludersi nel migliore dei modi possibili. La dirigenza intende dare continuità al progetto tecnico iniziato nello scorso luglio e proseguito secondo le linee guida del club, valorizzando i giovani di proprietà e proponendo in prima squadra gli elementi più validi del vivaio.

Così il direttore generale Marco Chiappetta.

«E’ una scelta condivisa da tutti i soci – ha detto subito dopo la stretta di mano – I risultati arrivati dal campo vanno anche oltre le aspettative e, a prescindere dalla categoria in cui militeremo nel prossimo campionato, siamo intenzionati a viaggiare lungo il percorso già tracciato. Principe e Stranges meritavano di ricevere un segno tangibile della nostra soddisfazione adesso, prima della fine della stagione, a testimonianza che i criteri di valutazione dell’A. C. Morrone sono molteplici. Il loro modo di operare e di comportarsi è pienamente in sintonia con i vertici del club, è per questo che siamo lieti di comunicare con largo anticipo la nuova partnership per il futuro».

Morrone, parla la “colonna” Roberto Bacilieri

COSENZA – Roberto Bacilieri è una delle colonne della Morrone. Difensore elegante e concreto, è tornato ad indossare gli scarpini in occasione della gara di San Marco dopo circa due mesi di assenza per infortunio. «Sono relativamente contento della mia stagione – ha spiegato – Durante la sosta ai box non sono riuscito a dare il mio contributo in una fase importante del campionato. Spero di rifarmi da qui in avanti, anche se l’organico vanta tanti elementi affidabili». Il riferimento ai vari compagni di reparto (Scarnato, Granata, Marchio, Villella, ndr) è chiaro. «Questo aspetto dà maggiore sicurezza a tutti, perché sai che anche quando commetti un errore c’è chi può rimediare per conto tuo. Sono gli effetti di avere una rosa lunga».

La classifica è intrigante, impone massima concentrazione e di restare sul pezzo.

«Per noi c’è stata una piacevole sorpresa di recente – aggiunge – Un mese fa dopo il ko in casa del Sambiase i giochi sembravano fatti, invece adesso la Morrone si ritrova a -2 dalla vetta e siamo intenzionati a non mollare di un centimetro. Guardare avanti o blindare la seconda piazza in vista dei playoff? Non ci cambia nulla: le distanze sono così ridotte da spingerci a vincere tutte le restanti partite».La prossima porterà i granata sul temibile campo dell’Amantea. «Sarà molto dura, lo sappiamo – evidenzia Bacilieri – I blucerchiati sono motivati per la situazione di classifica, ma noi lo siamo altrettanto per ragioni facilmente immaginabili. Ipotizzo un confronto fisco, agonistico e per nulla semplice. Abbiamo tuttavia l’obbligo di provarci e non ci tireremo indietro».

Come al solito Stranges preparerà nel dettaglio i 90’, soffermandosi in settimana su ogni particolare.

«Ho un ottimo rapporto con il mister, fatto di sincerità e di confronto – aggiunge il difensore – Ci sta che abbia come punti di riferimento nello spogliatoio i calciatori più esperti. In Promozione c’è stato un salto di qualità, ma è chiaro che più si scalano le categorie e più si avverta. In estate la società ha deciso di voltare pagina, cambiando la guida tecnica e gran parte dell’organico. E’ servito a tutti un periodo fisiologico per conoscerci meglio e per fare gruppo».Bacilieri chiude parlando delle peculiarità della Morrone. «E’ impeccabile nell’organizzazione. Il club non ci fa mancare nulla e ci fa stare sereni. Nel mondo dilettantistico è qualcosa che fa la differenza».

La “Regina madre” di Manlio Santanelli in scena al TAU dell’Unical

 RENDE (CS) – Questa sera al TAU dell’Università della Calabria, tornerà in scena il grande teatro. Dopo la positiva accoglienza di critica e pubblico ottenuta con “Scannasurice” e “Bordello di mare con città” di Enzo Moscato, la Elledieffe e Carlo Cerciello proseguono il lavoro dedicato alla drammaturgia contemporanea italiana, con la messa in scena di un altro gioiello: “Regina madre” di Manlio Santanelli.

L’opera del 1984, definita al suo debutto da Eugène Ionesco “éxtraordinaire”, può essere considerata oggi, a tutti gli effetti, un classico e come tale viene riletta da Carlo Cerciello, che è intervenuto in parte anche nell’adattamento del testo.

Un dramma profondamente ambiguo, ambientato in un luogo della mente dove due attori del calibro di Fausto Russo Alesi e Imma Villa danno vita ad un vero e proprio duello tra Madre e Figlio, combattuto con quell’arma micidiale e fantastica che è la parola. Un progetto di messa in scena fortemente voluto e condiviso da Cerciello, Russo Alesi e Villa che, dopo aver lavorato insieme, due anni fa, nella fortunata edizione della Fedra di Seneca al Teatro Greco di Siracusa, si ritrovano, oggi, nuovamente impegnati in una prova complessa. Il continuo ricorrere dei personaggi alla bugia, il continuo oscillare tra verità e finzione, sono segni inconfondibili del testo sviluppati nella messinscena, per dichiarare da un lato il fascino dell’esercizio del potere e, dall’altro, l’incapacità di crescere, di diventare adulti e di liberarsi definitivamente della figura materna.

 La regista  Carlo Cerciello presenta l’opera

«In Regina madre, si ha subito l’impressione che il personaggio della Madre sia in realtà lo specchio, o meglio, la proiezione della sofferenza che attanaglia il Figlio, condizionandone profondamente l’esistenza; Santanelli, accomuna al medesimo destino fallimentare Alfredo e la sorella Lisa, assente nell’opera, ma continuamente citata. Questo gioco al massacro, dunque, infantilmente agito e subìto, mi ha suggerito di mettere in scena il testo, dando concretezza al rituale onirico e psicologico di due fratelli alle prese con il fantasma della Madre».

Vandali a Mandatoriccio, ingenti danni ai mezzi per la raccolta dei rifiuti

MANDATORICCIO (CS) – Alle prime luci dell’alba, gli operatori della società Ecoross nel Comune di Mandatoriccio, hanno rinvenuto una serie di danneggiamenti ai mezzi di proprietà dell’azienda regolarmente parcheggiati e preposti alla raccolta dei rifiuti. Vetri dei parabrezza e finestrini in frantumi. Si tratta di più mezzi, tra cui autocompattatori, vasche modello costipatore, Piaggio modello porter.

Il personale addetto, preso atto dell’accaduto, ha subito contattato i Carabinieri della stazione di Mandatoriccio, prontamente intervenuti per i rilievi del caso. Successivamente è stata formalizzata regolare denuncia. 

La zona è sottoposta a sistema di videosorveglianza.

«Tali episodi arrecano danni, nel caso di specie in via di quantificazione, e disagi nell’espletamento del servizio di igiene urbana». «L’azienda è dal 26 gennaio scorso che – si legge nella nota – ha assunto l’appalto presso l’ente Comune. Ha avviato una serie di interventi mirati, protesi a rendere efficienti ed efficaci le attività di raccolta e di pulizia in ambito territoriale. I risultati raggiunti, al momento, sono più che soddisfacenti. Alla luce dei danneggiamenti odierni, si resta in attesa dell’esito delle indagini avviate dagli inquirenti, nel cui operato si ripone massima fiducia».

Furti a Donnici, i consiglieri Ambrogio e Spadafora chiedono più controlli

DONNICI – Da qualche giorno nel territorio di Donnici inferiore e superiore stanno avvenendo episodi di micro criminalità che destano preoccupazione per il fatto che avvengono in maniera ripetuta e ravvicinata ma soprattutto che prendono di mira anziani e bambini.

Nell’arco di dieci giorni infatti furti mirati hanno colpito asilo nido comunale di Donnici superiore, scuola media di Bivio Donnici e centro anziani.

«Tali furti privano i nostri figli di materiale didattico necessario per la formazione scolastica degli stessi ma soprattutto ledono la serenità di ognuno e mirano a screditare il lavoro che come istituzioni politiche e scolastiche stiamo portando avanti insieme alle forze dell’ordine per il miglioramento della vivibilità del territorio». A causa di questi atti di micro criminalità avvenuti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, i consiglieri comunali Marco Ambrogio e Francesco Spadafora hanno deciso di rivolgersi direttamende alla prefettura, alla quale chiederanno maggiori controlli sul territorio.

«Nei prossimi giorni – concludono – chiederemo un incontro in Prefettura per far sì che episodi del genere vengano bloccati sul nascere per garantire tranquillità tra i residenti preoccupati per tali atti indecorosi soprattutto per i luoghi presi di mira».

 

Area Zingaretti esprime vicinanza a Oliverio: «Compiacimento per la chiusura positiva di questa difficile parentesi»

CATANZARO – «Il presidente Mario Oliverio torna saldo alla guida della Regione Calabria  per riprendere un percorso virtuoso ‘sospeso’ dal 17 dicembre scorso. L’annullamento senza rinvio del provvedimento di obbligo di dimora, deciso ieri dalla Cassazione, è la fine di un incubo che prima dell’amministratore ha riguardato l’uomo Oliverio al quale non possiamo che esprimere la nostra vicinanza, e il compiacimento per  la chiusura positiva di questa difficile parentesi».

E’ quanto affermano i componenti del Coordinamento provinciale dell’Area Zingaretti di Catanzaro.

«Quella sancita ieri dalla Cassazione è una riabilitazione giudiziaria senza appello, come evidenziato dal procuratore generale della Cassazione che nel corso della sua requisitoria ha definito «assurdo» lo stesso provvedimento a carico di Oliverio «privo di fondamento giuridico» come poi ripetuto più volte dagli stessi avvocati del governatore, Enzo Belvedere e Armando Veneto» – si legge ancora nella nota.

«L’azione di governo di Mario Oliverio è stata sempre improntata ai valori della legalità, della trasparenza, dell’onestà, un profondo senso del dovere nei confronti della comunità che lo ha eletto con largo consenso e rispetto alla quale in questi mesi di lontananza solo fisica ha sentito forte il senso di responsabilità. Oliverio può tornare in maniera limpida e autonoma a lavorare per il riscatto e il rilancio di questa terra dalla grande bellezza e profonde contraddizioni che devono essere riconvertite in opportunità di sviluppo, per il bene comune».

Unical, Bruno Pellero al Master in Intelligence

RENDE (CS) – «Il lavoro dell’ intelligence si basa sull’acquisizione mirata di informazioni ciascuna delle quali deve essere opportunamente verificata così come la sicurezza nazionale si persegue con le competenze (che fortunatamente in Italia abbiamo e buone) e i fatti, non con i proclami, neanche quando in gioco c’è l’acquisizione di tecnologie straniere».

Così Bruno Pellero, uno dei massimi esperti europei di sicurezza delle comunicazioni, al Master in Intelligence dell’Università della Calabria diretto da Mario Caligiuri.

«In base all’articolo 15 della Costituzione italiana, le comunicazioni, sono segrete e possono essere violate solo con motivato provvedimento dell’autorità giudiziaria. Ciò indipendentemente dalla nazionalità degli interlocutori. Non in tutti i paesi, anche tra i più democratici, è così. Possiamo essere fieri di questo esempio di democrazia, tuttavia, il concetto di comunicazione si è evoluto moltissimo da quando i padri fondatori hanno siglato la Costituzione ed occorre rendersi conto dell’esistenza di un mondo virtuale, parallelo al mondo reale, in cui forte si sente il bisogno di sicurezza. In questa epoca cibernetica dove pedofili e criminali trovano facile anonimato, occorrono strumenti nuovi per garantire la sicurezza degli internauti e per l’individuazione dei criminali. Qui, insieme alle norme intervengono le tecnologie».

Pellero ha quindi affrontato il tema dell’analisi del traffico delle comunicazioni dove, «nell’ambito giudiziario è strumento che serve per individuare colpevoli e complici così come per scagionare innocenti, mentre a livello di intelligence può essere utilizzato per comprendere l’insorgere di fenomeni complessi e identificare minacce, cause e responsabili». 

Pellero ha poi detto che «l’odierno processo di intelligence si giova della fusione di molteplici fonti, dalle comunicazioni alle immagini all’analisi delle fonti aperte. Le necessità degli investigatori spaziano dall’intercettazione delle telecomunicazioni, all’analisi del traffico telefonico e telematico. Queste capacità sono fondamentali e devono essere garantite pur nello sviluppo di nuove tecnologie». «Nell’ultimo trentennio, la liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni ha creato, a velocità crescente, grossi problemi per gli investigatori».

«Con la creazione di  nuovi modelli di business, la diminuzione dei costi e degli obblighi regolamentari, con le comunicazioni prepagate e anonime i criminali hanno potuto accedere a eccezionali strumenti per la commissione di vecchi e nuovi reati. Per bilanciare tali problemi è occorso e tuttora occorre sviluppare sofisticatissime tecnologie». «La situazione si complica quando si affrontano i vari livelli del web, dalla superficie – ormai familiare a tutti i navigatori – fino al web più “oscuro”. E’ sbagliato criminalizzare gli strati profondi del web, occorre invece fare un distinguo in base alle finalità di utilizzo: il deep web è infatti sia strumento per la sicurezza delle comunicazioni di organizzazioni industriali e governative, sia strumento per il crimine organizzato. Occorrono dunque regole e strumenti che consentano di distinguere ciò che è lecito da ciò che non lo è, a tutela della privacy degli utenti di buona volontà e a garanzia delle funzioni d’istituto delle agenzie di intelligence».

 Per Pellero, gli smartphone e i tablet rappresentano la prima superficie di attacco in quanto sono gli utilizzatori stessi che accordano l’accesso ai loro dati più riservati ai costruttori degli smartphone e del tablet e ai fornitori di sistemi operativi e app. In questo marasma cibernetico gli utilizzatori, che auspicano severe misure a tutela della privacy nei confronti di quegli enti governativi che, al momento opportuno, chiameranno a tutelare la loro sicurezza e incolumità, allo stesso tempo concedono impunemente l’accesso ai propri dati più riservati a soggetti privati, spesso fuori dell’Europa e irraggiungibili dal GDPR, la norma europea a tutela della privacy.

Pellero ha infine affermato che che l’accesso alle tecnologie innovative, il diritto alla riservatezza e il diritto alla sicurezza sono beni fondamentali ma molto difficili da contemperare. Si è quindi soffermato sulle recenti vicende relative alla sottoscrizione di un Memorandum of Understanding tra l’Italia e la Cina, a proposito del quale sono stati paventati rischi tanto grandi quando ingiustificati connessi con l’utilizzo di tecnologie cinesi. I rischi derivanti dall’utilizzo di prodotti cinesi, ha continuato Pellero, «sono identici a quelli che derivano dall’utilizzo delle tecnologie dei Paesi occidentali. Il rischio dunque non è nel paese di provenienza delle tecnologie ma nella nostra capacità di individuare quali siano i settori strategici, di verificare e certificare i prodotti e, quando serve, imporre l’impiego di soli prodotti certificati e personale fidato nelle componenti critiche delle infrastrutture strategiche». «Il nostro Paese, per anni non ha incentivato a sufficienza lo sviluppo e la produzione di sofisticate tecnologie in Italia, tuttavia il nostro paese è dotato di risorse umane di elevatissima competenza, sia nell’industria che nel settore dell’intelligence che saranno capaci di elaborare una adeguata strategia per il nostro paese senza il bisogno di accettare imposizioni dall’estero, né di tipo commerciale né di tipo diplomatico».