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Mendicino, partiti ufficialmente i lavori di bitumazione

MENDICINO (CS) – Da oggi sono partiti ufficialmente a Mendicino i lavori di bitumazione dell’intero asse stradale principale e delle opere di viabilità e di sicurezza stradale annesse.

Tra queste la realizzazione della nuova rotatoria a Contrada Candelisi, la terza con il Sindaco Antonio Palermo alla guida della Città, dopo quelle già realizzate agli incroci di Cozzo Pirillo e delle rinomate “4 vie”. Proprio da Candelisi stamattina, alla presenza del primo cittadino, sono partiti questi  interventi così importanti, finanziati lo scorso anno dalla Regione Calabria e che dopo aver seguito il lungo iter burocratico previsto dalle norme vigenti, ora sono stati finalmente iniziati dall’azienda aggiudicatrice con i direttori dei lavori.

La bitumazione, voluta fortemente dal Sindaco che ne ha seguito personalmente ogni fase, prevede il rifacimento dell’intero manto stradale principale che va da Contrada Rosario al Centro Storico passando per le popolose frazioni di Pasquali e Tivolille.

Verrà effettuata la scarifica e la risagomatura del’asse viario e alla fine dei lavori è prevista anche la realizzazione completa della segnaletica orizzontale. Il Sindaco Antonio Palermo, orgogliosamente soddisfatto delle tanti azioni e del grande lavoro realizzato in questi anni nella Città che lui ha amministrato, con l’avvio di quest’ultimo storico intervento, visto che mai a Mendicino si era realizzato un lavoro così ampio e complessivo, ha affermato che «questa è la ciliegina sulla torta che chiude il lungo e faticoso impegno di questi anni per la crescita e il benessere della nostra Città e di tutti i cittadini dì Mendicino».

[#CiNerd] Dragon Ball Super: Broly, la recensione

Il 28 febbraio è uscito finalmente anche in Italia il nuovo film sull’universo di Dragon Ball “Dragon ball Super: Broly”.

La pellicola fu annunciata nel lontano 2017, ma il primo poster promozionale venne mostrato appena una settimana prima della fine della serie animata.

Broly, originariamente apparso nel film Dragon Ball Z: il Super Saiyan della Leggenda del 1993, viene rivisitato dallo stesso Akira Toriyama, con l’intento di mostrare l’amato personaggio in una veste del tutto nuova e sopratutto canonica alla serie Super (in previsione forse di una nuova serie).

LA TRAMA

La trama si pone come una continuazione della saga principale: è ambientata subito dopo gli eventi del Torneo del Potere, in cui Freezer è intento a rubare le Sfere del Drago sulla Terra e a reclutare nuovi combattenti per aumentare la potenza del suo esercito.

Proprio durante le operazioni di reclutamento si imbatte in Broly e Paragas, Saiyan esiliati su un pianeta lontano e selvaggio in cui meditano vendetta per il torto subito da re Vegeta. Appena il tiranno galattico si rende conto del potenziale combattivo di Broly, decide di recarsi sulla Terra per usarlo come arma contro Goku e Vegeta. La battaglia sarà lunga e devastante e i nostri protagonisti cercheranno di tenere testa a Broly con molte difficoltà.

IL COMMENTO

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Come annunciato dal regista, Tatsuya Nagamine, il combattimento sarebbe stato al centro dell’intera pellicola; infatti la sequenza in cui si alternano sia Goku che Vegeta contro Broly è lunga e appassionante, ed è tangibile la cura che è stata messa nelle animazioni, dopo le ripetute lamentele per la qualità generale di Dragon Ball Super. Tuttavia, la trama non riesce a rendere giustizia al (ex) Super Saiyan della Leggenda, che risulta piatta e poco interessante. Ma non è l’unico personaggio snaturato del film: Freezer passa da invincibile villain a macchietta quasi comica, con motivazioni futili nella sua ricerca delle Sfere del Drago. Bardack conferma quanto letto nel capitolo del manga Dragon Ball Minus, cioè di essere un padre amorevole che decide di spedire lontano dal pianeta Vegeta, il suo figlio più piccolo, per via di presentimenti di morte avvertiti per l’ingombrante presenza di Freezer sul popolo di guerrieri. Anche i personaggi secondari non riescono a essere così indimenticabili, anche perché molti di loro non sono per nulla approfonditi.

Lo sappiamo, essendo un prodotto del tutto nuovo, non andrebbe paragonato al precedente film, ma è impossibile esimersi dal farlo: la vendetta di Paragas (i cui motivi sono rimasti invariati) risulta meno incisiva e lo stesso rapporto che ha con suo figlio è meno protettivo rispetto all’originale, quasi crudele. Broly è una macchina da guerra, che sembra non avere una propria volontà, e tutto quello che fa, lo fa perché glielo ordina suo padre. Quindi i fattori scatenanti della sua rabbia, dovuti a Goku nella pellicola precedente, sono qui del tutto inesistenti, anche per via del fatto che la sua ira questa volta è indirizzata verso Vegeta. In più anche il design, che tutto sommato si avvicina a quello classico, è poco originale se si pensa che sarebbe dovuto essere “inedito”.

COMPARTO TECNICO

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Lo stile grafico è forse il maggior pregio, che attinge da un’animazione vintage, quasi a ricordare la serie Z, con l’aggiunta di una lieve CGI che però non si amalgama del tutto allo stile generale. La fluidità dei combattimenti è sicuramente superiore a quella vista in molti anime odierni (compreso Dragon Ball Super stesso), vista l’enorme presenza di scene veloci e frenetiche che coprono praticamente tutta la seconda parte del film. Probabilmente avrebbe avuto bisogno di una colonna sonora più incisiva, che rendesse il tutto più epico ed emozionante.

IN CONCLUSIONE

Quello di “Dragon Ball Super: Broly” è un esperimento parzialmente riuscito, seppur siano presenti più difetti che pregi. Apprezzabile è comunque la volontà di ascoltare i fan e includere nel progetto personaggi così amati e iconici, che non possono fare a meno di ingrandire ancora di più l’immenso universo di Dragon Ball.

Carmine Aceto

[#NerdNews] Pokémon: Internazionale Melbourne 2019

Si è concluso da pochi giorni il Campionato Internazionale di Melbourne dedicato ai Pokémon.

Oltre ad essere uno dei più importanti tornei a livello mondiale, questa edizione dell’internazionale è stata particolarmente interessante perché si sono viste (per la prima volta in una competizione mondiale) all’opera le carte della nuova espansione Gioco di Squadre.

La prima cosa che possiamo notare guardando i deck presenti nella Top 36 finale è la massiccia presenza delle combinazioni Zapdos/Jirachi e Pikachu/Zekrom, tutte carte presenti nella nuova espansione. Poi troviamo gli instancabili Zoroark in combinazione con Lycanroc, immancabile anche Malamar che continua a dimostrare stabilità e concretezza anche in coppia con Ultra Necrozma, anche se non riesce ad entrare per un soffio nella Top 8. Infine possiamo notare come sono stati utilizzati solo due deck Blacephalon/Naganadel, che nella scorsa espansione (Tuoni Perduti) hanno rappresentato i migliori deck nel formato.

jirachi pokemon

Per quanto riguarda i giocatori nella top ci sono poche sorprese nella categoria Master con 338 partecipanti e la presenza in Top 36 di grandi player come Altavilla, Schulz, Chen e i finalisti Ivanoff e Williams. Purtroppo il nostro connazionale Boschetto non è riuscito a passare il Day 1 del torneo terminando con un punteggio di 5-2.

Come appena detto, in finale si sono incrociati Ivanoff (con un deck Zoroark/Lycanroc/Lucario) e Williams (Zapdos/Jirachi), con quest’ultimo che al termine del terzo round è riuscito a portare a casa una sudata vittoria.

Ora vedremo se nel prossimo Internazionale ci sarà un’evoluzione del metagame per contrastare i nuovi deck.

Carmine Aceto

[#NerdReview] Alita – angelo della battaglia, la recensione

Dopo tante attese e rimandi, finalmente il nuovo attesissimo film tratto dal famoso manga di Yukito Kishiro, di grande importanza all’interno dell’intero panorama fumettistico per le sue tematiche intense, arriva nei nostri cinema: Alita.

La pellicola, diretta da Robert Rodriguez e prodotta da James Cameron (che non hanno certo bisogno di presentazioni) ha rispettato la natura del prodotto, portando su schermo una dignitosa trasposizione della storia di Alita. Infatti è proprio questo che più ha reso soddisfatta la cerchia dei fan, ovvero il fatto che ci fossero tutti gli elementi rappresentativi del manga, come lo spettacolare Motorball, che lo stesso Cameron ha confessato di non poter fare a meno di inserire, seppur con qualche modifica alla trama originale.

Ma vediamo nel dettaglio questa ennesima trasposizione hollywoodiana di un’opera nipponica.

LA TRAMA

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Nella Città di Ferro, anno 2563, il dottor Ido va alla ricerca di pezzi di ricambio per svolgere la sua professione di medico all’interno della grande discarica della città, in cui trova un cyborg di fattezze femminili con un cervello umano intatto. Ido la riparerà e scoprirà che il robot non ha memoria di come sia finita nella discarica. E così il dottore le darà un nome a lui molto caro: Alita. All’interno della sua nuova vita, Alita farà la conoscenza di Yugo, giovane col sogno di raggiungere un giorno Salem, la Città Sospesa, e con cui stringerà un rapporto speciale. cyborg spietati  saranno pronti a ucciderla, cosa che le farà scoprire delle potenzialità combattive sopite che si manifestano grazie al suo senso di giustizia e alla volontà di combattere il male.

IL CAST

Il cast, formato da Rosa Salazar nel ruolo di Alita, Christoph Waltz nel ruolo di Ido, Jennifer Connelly nel ruolo dell’ambiziosa scienziata Chiren, risulta essere azzeccato e le interpretazioni sono state di alto livello. In particolare la Connelly ha saputo dare la giusta caratterizzazione al personaggio di Chiren, seppur con qualche cambiamento ai fini della sceneggiatura, sempre curata da Cameron.

COMPARTO TECNICO E COMMENTO

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La CGI era probabilmente la nota che spaventava di più i fan: se gli occhi della giovane protagonista sembravano a primo acchito grossolani e fuori posto, nella pellicola si amalgamano alla perfezione e, anzi, si cerca di dare una sorta di “giustificazione” alla scelta. La Città Sospesa colpisce per la sua bellezza e la sua realizzazione, ma sicuramente il punto più forte del film è l’azione: scene di combattimento spettacolari, acrobazie e partite di Motorball all’ultimo sangue fanno immergere lo spettatore al centro dell’azione, che quasi si tiene alla poltrona grazie alla fluidità delle immagini in movimento. In particolare, il corpo di Alita è leggiadro e sinuoso, muovendosi sullo schermo come se fosse una persona in carne e ossa. L’estetica dei cyborg riesce nella volontà di stupire per la grossa quantità di dettagli di cui sono composti e la luce che spesso si riflette su di essi dà il giusto spessore e volume, senza sembrare “finzione”.

Per quanto riguarda i difetti, perché nessuna pellicola è perfetta, il ritmo è altalenante, tra fasi molto concitate e altre in cui si ha la presenza di qualche “spiegone” di troppo, seppur non vada a minare la fruibilità del tutto (anche se un fan potrebbe essere un po’ pignolo su queste sbavature).
Anche la regia fa il suo dovere, mostrando la bellezza di alcuni scorci della Città di Ferro e dell’imponente Salem.
Tutto sommato, la combo Rodriguez-Cameron ha raggiunto il risultato sperato, lasciandoci la speranza di riuscire a proseguire la storia, dato il finale aperto.

Speriamo che anche il botteghino premi gli sforzi di Hollywood, che in questo caso, si è comportata in modo rispettoso verso l’opera originale e (soprattutto) verso i fan.

Vittoria Aiello

E’ stato il vento, una fondazione per la rinascita di Riace

RIACE (RC) – E’ stato il vento, un comitato promotore di rinascita che, da una settimana dalla sua fondazione. inizia a muovere i primi passi di progresso nella sua terra. Il primo obiettivo postosi è la raccolta di 100 mila euro, quota minima per poter diventare legittima e operativa.

Si seguito la lettera pubblica del comitato:

«Certo che visti da fuori, il gruppetto di persone che sabato 12 gennaio nella biblioteca di Caulonia ha messo le basi per la Costituzione di un Comitato promotore della futura Fondazione di partecipazione “E’ stato il vento”, poteva apparire ben strano. Un missionario Comboniano Alex Zanotelli, due magistrati Livio Pepino, Emilio Sirianni, una componente della cooperativa anarchica Longo Mai Barbara Vecchio, Gianfranco Schiavone riconosciuto esperto in materia di migrazione, un medico che conosce i sotterranei della Terra seguendo Zanotelli, oggi quelli di Napoli: Felicetta Parisi, una componente di Recosol Chiara Sasso.

Tutti gli aderenti sono a titolo personale, così com’è stato richiesto espressamente dal sindaco di Riace. E poi soprattutto l’onore di avere a fianco una persona come Giuseppe Lavorato, già Deputato della Repubblica e sindaco di Rosarno quando questo paese della Piana di Gioia Tauro era conosciuto per i progetti all’avanguardia. Lavorato segretario della sezione PCI di Rosarno venne intervistato da Giorgio Bocca per il libro l’Inferno e così descritto: «… è uno dei pochi che continuano a battersi e a guardarlo mi si stringe il cuore. È un uomo bello e fiero, Lavorato, l’onestà e il coraggio gli splendono negli occhi, nel viso. Ora capisco cosa vuol dire “a viso aperto”, è il viso di chi dice ciò che deve dire, che non ha da pentirsi per quello che ha fatto e che continuerà a fare.». Non a caso Peppino Lavorato è stato eletto come presidente Onorario del neo Comitato. “E’ Stato il Vento”, così iniziano spesso i racconti di Domenico Lucano sulla storia dei progetti a Riace.

Il vento che ha spinto quel veliero carico di curdi sulla spiaggia ionica del piccolo paese. Un poco più in là o un poco più in qua e forse la storia avrebbe preso una piega diversa? Chi può dirlo? La stessa cosa succede tutti i giorni quando ci si incontra e ci si conosce.

Riace ha anche questa caratteristica: far stare insieme persone con percorsi diversi: magistrati e missionari, anarchici, avvocati, giornalisti, sindacalisti, amministratori, scrittori e scombinati. Avanti c’è posto. Insieme per cercare in ogni modo di supportare questo piccolo comune della Locride, diventato nel tempo un simbolo. Il Comitato avrà il compito di preparare la costituzione della Fondazione di partecipazione, raccogliendo i fondi necessari ed esplicando tutte le formalità necessarie. La scommessa è impegnativa: far ripartire tutti i progetti, riaprire le botteghe, il ristorante, la fattoria didattica, il turismo diffuso. Intanto in questi giorni si sta attendendo che il Gip si esprima sulla possibilità per Domenico Lucano di far ritorno nella sua Riace. Il suo confino è durato anche troppo.

A giorni ci sarà un sito, la email già attivata, a breve invieremo maggiori informazioni e indicazioni: fondazioneriaceestatoilvento@gmail.com l’Iban su Banca Etica per chi vuole donare è Comitato E’ Stato il Vento IT48P0501801000000016787921»

Inizio lavori Rotatoria Lorenzon, soddisfazione del sindaco di Rende

RENDE (CS) – Questa mattina ufficialmente sono stati consegnati I lavori per la rotatoria del Lorenzon.

Regione, Anas e Comune di Rende, insieme, si sono presentati puntuali all’appuntamento con i giornalisti sul posto per rilasciare dichiarazioni e anche specificare gli ultimi dettagli di un lavoro che la Città di Rende aspetta da «tanti anni, troppi».

Cosi il sindaco di Rende Marcello Manna che continua: «il lavoro per la rotatoria del Lorenzon non sarà lunghissimo. Si parla di tre mesi, ma sono convinto che il tutto possa terminare anche prima di questo tempo. Devo ringraziare l’Anas che ha finanziato il lavoro e l’assessore ai trasporti Roberto Musmanno che si è speso tanto per arrivare ad un risultato importante per la nostra città. Per quanto riguarda le partite in casa del Rende vedremo di trovare una soluzione valida».

E’ di 650 mila euro il costo dell’opera e Marco Moladori capo compartimento Anas specifica che si tratta di una «piccola grande opera. E di queste ne sono state fatte tante in tutto il territorio italiano risolvendo tanti problemi alla viabilità. Abbiamo predisposto un progetto che funziona ,con uno studio della viabilità alternativa, che consente di ridurre i disagi. Si lavorerà anche di notte proprio per rendere meno pesante i disagi. La prossima settimana saranno istallati i baraccamenti e si procederà man mano con l’apertura del cantiere».

Infine l’assessore regionale ai trasporti Roberto Musmanno vuole ricordare che «Questa opera è stata sottoposta all’attenzione dell’assessorato nell’agosto del 2015. Con l’eredità di una situazione di stallo che durava da anni. Posso dire con soddisfazione che oggi siamo arrivati all’inizio della fine di un percorso amministrativo molto complesso. E ringrazio l’Anas per l’opera. Poi Rende mi ha adottato come professore universitario e sono veramente felice per la comunità rendese che finalmente tra tre mesi avrà questa rotatoria molto attesa da tutta la città. Agli stessi cittadini però chiedo un poco di pazienza per i piccoli disagi da affrontare in questi mesi».

Allacci abusivi di corrente elettrica, 3 denunce a Crotone

CROTONE – La Polizia di Stato a Crotone ha denunciato tre persone  in stato di libertà con l’accusa di furto.  

La Questura, in collaborazione con i Reparti prevenzione crimine di Cosenza e di Vibo Valentia e di personale tecnico dell’Enel, hanno rilevato tre allacci abusivi alla rete elettrica, con conseguente denuncia dei responsabili, tre persone di 81, 45 e 38 anni.

Le denunce sono scaturite da un’attività di intensificazione di prevenzione e di controllo effettuata nel quartiere Fondo Gesù.

Forum del turismo della città di Cosenza, martedì il via ai lavori

COSENZA – Comincerà dall’illustrazione delle strategie, dei progetti e delle attività da mettere a punto per il futuro, la seconda edizione del Forum del Turismo della città di Cosenza, che aprirà ufficialmente i battenti martedì 22 gennaio, alle ore 9,30, presso il Complesso monumentale di San Domenico.

Molto articolato il programma della due giorni promossa dall’Assessorato al turismo e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro. Diverse le sessioni nelle quali, accanto agli interventi più propriamente istituzionali, si alterneranno gli importanti contributi di esperti del settore, espressione delle più diverse organizzazioni ed aziende turistiche che operano sul territorio nazionale e con significative ricadute sul mercato internazionale. Durante il Forum, a margine di ciascun tavolo di confronto, sono previsti anche dei talk nei quali interverranno le diverse eccellenze del territorio che porteranno la loro esperienza. Chi volesse partecipare ai talk può iscriversi inviando una mail all’indirizzo:  turismo@comune.cosenza.it  

Di particolare importanza, la prima sessione del Forum, prevista per le ore 9,30, e che avrà per tema “Strategia del turismo a Cosenza: progetti e attività verso il 2021”.

I lavori saranno introdotti dall’Assessore al turismo e marketing territoriale di Palazzo dei Bruzi Rosaria Succurro che lascerà poi spazio agli interventi del Sindaco Mario Occhiuto e del Vicesindaco ed Assessore alla Cultura, On.Jole Santelli. Seguiranno i saluti dei rappresentanti delle altre istituzioni coinvolte: il Presidente Nazionale di ANCI Giovani,Gianluca Callipo, il Rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri.

Assoluta centralità avrà, nella prima sessione dei lavori, la presentazione del “Piano Strategico di prodotto, accoglienza e marketing per la Destinazione Cosenza” da parte di Josep Ejarque, di FTourism & Marketing, tra i massimi esperti europei di marketing territoriale e destination manager tra i più quotati ed al quale hanno legato il loro cambiamento diverse città italiane. Nel Piano Strategico elaborato da Josep Ejarque è ben evidenziato che la sfida che Cosenza dovrà affrontare, al fine di raggiungere il modello di destinazione turistica auspicato e di accrescere ulteriormente la sua destination reputation, è quella di essere non più una città nella quale “passano” i visitatori, ma una città turistica nel senso più pieno del termine, ovvero una città che viene scelta dai turisti per le sue attrattive e prodotti.

Estremamente significativo anche il focus che si aprirà, subito dopo l’intervento di Ejarque, sull’educational tour che vedrà in città, per cinque giorni, giornalisti italiani  e tedeschi, in rappresentanza di alcune testate specializzate. L’educational tour loro riservato e che prevede la visita dei monumenti e dei luoghi del patrimonio storico e culturale della città, con una escursione anche nel Parco Nazionale della Sila, sarà illustrato, nel corso del forum, dalla giornalista ed esperta di marketing territoriale Carmen Mancarella, collaboratrice di “In Viaggio”, “Bell’Italia” e “Marco Polo”, nonché direttrice della rivista di turismo e cultura del Mediterraneo, “Spiagge”.

Della seconda sessione del Forum sarà protagonista Gianluca Laterza, Senior Territory Manager di TripAdvisor per il Sud Europa, che discuterà insieme a Josep Ejarque e a Simona De Carlo di “Art is Work” di “Come creare una destinazione di successo”.

Di particolare interesse anche la terza sessione della prima giornata, nella quale è prevista la partecipazione di alcuni dei più importanti tour operators del panorama nazionale che si confronteranno, insieme all’Assessore Rosaria Succurro, al prof.Tullio Romita (Preside del corso di laurea in Scienze turistiche dell’Università della Calabria) e a Tiziana Nicotera della stessa Università, sul tema “Cosenza, meta di turismo esperienziale”. Ancora con Gianluca Laterza di TripAdvisor ne parleranno, tra gli altri, Laura Audi, fondatrice di “Somewhere Tours & Events” di Torino che ha raccontato in più di 20 anni la Torino Magica e la Torino Sotterranea, rivelando luoghi, atmosfere e leggende di una città continuamente sospesa tra razionalità ed irrazionalità, e Lino Cangemi, general manager della “Master Group Tour Operators”.

Ospite di riguardo della sessione pomeridiana del Forum, che inizierà alle 16,30, sarà, invece, Antonella Mesolella, del Gruppo Expedia, l’agenzia di viaggi on line, leader nel mondo. Sarà lei ad aprire un ulteriore focus sul tema “Expedia: con noi il mondo è a portata di mano. Un’opportunità per commercializzare la città di Cosenza”.

Subito dopo, il Forum accenderà i riflettori su “Eventi culturali e spettacolo per lo sviluppo turistico di Cosenza”. Fondamentale il contributo che arriverà, in questa sessione, dal Vicesindaco ed Assessore alla Cultura di Palazzo dei Bruzi, On. Jole Santelli con la quale discuteranno anche Giampaolo Calabrese, dirigente del settore Cultura del Comune di Cosenza, e Walter Pellegrini, direttore generale della Fondazione “Attilio ed Elena Giuliani”.

Estremamente accattivanti si presentano, inoltre, i temi che saranno sviscerati nelle sessioni di mercoledì 23 gennaio (giornata conclusiva del Forum). Tra questi (si veda nel dettaglio il programma allegato) “I numeri del turismo e le opportunità del territorio”, “Il digital marketing per il turismo e la pricing strategy per hotel indipendenti”, “La promozione turistica e territoriale attraverso l’accoglienza, lo storytelling ed il web marketing” e, infine, “Il turismo enogastronomico. Dalla valorizzazione del prodotto al digital food tourism”, con la partecipazione, molto attesa, della chef stellata calabrese Caterina Ceraudo dell’omonimo ristorante di Strongoli.

 

Sorpresa con hashish e bilancino di precisione, arrestata

COSENZA – Nel corso di un’operazione di controllo, i carabinieri di Cosenza hanno perquisito un’autovettura con dentro 30 grammi di hashish.

I militari della Stazione CC di Cosenza Principale, nell’ambito di un articolato servizio di controllo coordinato del territorio volto alla prevenzione e repressione dei reati comuni e alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno fermato e perquisito un’autovettura sospetta la cui conducente A.C., 38 enne cosentina, è stata  trovata in possesso di 30 grammi di hashish oltre alla somma in denaro di 115 Euro. In seguito è stata perquisita anche la casa della donna, rinvenendo altri 20gr di hashish e un bilancino di precisione. La trentottenne è stata tratta  in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, per poi essere tradotta presso il Tribunale di Cosenza dove si è svolto il rito direttissimo nell’ambito del quale il G.I.P., su richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto disponendone la sottoposizione alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G..

 

[#Anime] TOP 10 Anime più belli del 2018 by SaiTony

Il 2018 si è ormai concluso. Ecco a voi la mia personalissima TOP 10 delle serie anime dello scorso anno.

Vi ricordo che si tratta di serie CONCLUSE nel 2018, anche se iniziate nel 2017, in modo da avere una visione complessiva della serie. Ma bando alle ciance e partiamo con la posizione numero 10.

 

10. Seishun Buta Yarou wa Bunny Girl Senpai no Yume wo Minai

bunny girl

 

Titolo lunghissimo e decima posizione per questa ottima serie in 13 episodi targata Cloverworks, con regia di Souichi Masui, adattamento dell’omonima light novel di Hajime Kamoshida. Questo anime riesce a fondere molto bene il sovrannaturale alle classiche turbe adolescenziali, ispirandosi sicuramente a serie come La malinconia di Haruhi Suzumiya e Monogatari. Dalla copertina ci si può aspettare la classica serie ecchi, invece ci troviamo davanti un’opera matura, con degli ottimi personaggi e un grande ritmo. Sul lato tecnico l’anime si fa valere soprattutto sul lato della regia, con forte sensibilità nella gestione dei dialoghi, che scorrono senza annoiare per un secondo. La serie è inedita in Italia, la trovate dai Rakuen Subs. Voto 8.

 

9. Banana Fish

Banana fish

 

Alla posizione numero 9 abbiamo un anime in 24 episodi prodotto da studio MAPPA e diretto da Hiroko Utsumi, adattamento dell’omonimo manga di Akimi Yoshida, serializzato tra il 1985 e il 1994. Serie con un ottimo comparto action e dei personaggi veramente memorabili, che riesce a tenerti incollato allo schermo. Sul lato tecnico la serie si avvale di un bel character design e ottime animazioni, nonostante un leggero calo negli episodi finali. L’anime è disponibile su Amazon Prime Video. Voto 8.

 

8. Hinamatsuri

Hinamatsuri

 

Ottava posizione per il divertentissimo anime in 12 episodi targato studio Feel, con regia di Kei Oikawa, adattamento del manga omonimo di Masao Ohtake. Serie con delle bellissime caratterizzazioni e con un ritmo indiavolato, vi verrà da divorarvi i 12 episodi tutti in una volta. Il character design di Kanetoshi Kamimoto conferisce ai personaggi un aspetto particolarmente simpatico, che di tanto in tanto sfocia in delle facce esilaranti. L’anime è disponibile su Crunchyroll. Voto 8.

 

7. After the rain (Koi wa ameagari no you ni)

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Settimo posto per un ottima serie romance in 12 episodi targata Wit Studio, con regia di Ayumu Watanabe, tratta dal manga di Jun Mayuzuki. Serie che tratta il tema dell’amore tra 2 persone con una grande differenza d’età. Personaggi molto ben caratterizzati, con l’autore che riesce a dare spazio anche ai comprimari, creando una storia di grande dolcezza e sensibilità, cosa che traspare anche nella regia di Watanabe. Anime disponibile su Amazon Prime Video. Voto 8.

 

6. SSSS. Gridman

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Al sesto posto abbiamo la nuova fantastica serie in 12 episodi prodotta da Studio Trigger, con regia di Akira Amemiya. L’anime parte come una serie mecha, senza particolare sostanza, ma con l’avanzare degli episodi ci rendiamo conto che l’opera è molto più profonda e matura di quanto potesse sembrare, utilizzando il tema della depressione per creare un gruppo di personaggi complessi e strettamente collegati tra loro. Episodio finale da antologia. Sul lato tecnico abbiamo una buona fusione tra animazioni classiche e computer grafica, utilizzata soprattutto per animare gli scontri. Regia che per alcune inquadrature ricorda quella di Hideaki Anno nei rebuild di Evangelion. Serie inedita in Italia, la trovate dai Sadame No Fansub. Voto 8,5.

 

5. Megalo Box

megalo box

 

Quinta posizione per Megalo Box, serie in 13 episodi prodotta da TMS Entertainment, con regia di You Moriyama. L’anime è stato realizzato per festeggiare i 50 anni del capolavoro Ashita No Joe (Rocky Joe in Italia), omaggiandone i personaggi e le situazioni. Serie che funziona alla stragrande, anche senza conoscere l’opera originale, grazie ad un’ottima gestione dei rapporti tra i personaggi e un buon apparato tecnico, con delle discrete animazioni e una regia che non si risparmia nelle scene di combattimento. A livello visivo, la serie fonde alla perfezione uno stile moderno con dei connotati molto vecchio stampo. Disponibile su VVVVID. Voto 8,5.

 

4. Steins;Gate 0

steins gate 0

Quarta posizione per una delle serie più attese dal sottoscritto. Steins;Gate 0 è l’adattamento in 23 episodi dell’omonima visual novel prodotta da 5pb e Nitroplus, midquel di Steins;Gate e ambientato nella linea temporale β, quella che nella serie originale porta alla terza guerra mondiale. L’anime è prodotto da studio White Fox, con regia di Kenichi Kawamura. Serie che si combina alla perfezione con l’opera originale, rispondendo a quasi tutte le domande rimaste in sospeso. Al solito, abbiamo tutti gli ottimi personaggi di Steins;Gate, più qualche gradita aggiunta. La serie ha il pregio di avere un bel ritmo nella prima metà, con un leggero calo nella parte centrale, ma niente di esagerato. A livello tecnico si sente la mancanza di Hiroshi Hamasaki alla regia, le scene non hanno lo stesso impatto e la stessa enfasi di Steins;Gate, ma Kawamura riesce comunque a mettere in scena una regia solida e senza fronzoli. Musiche molto belle, con un riutilizzo dei temi classici di Steins;Gate, più qualche brano originale. Disponibile su VVVVID. Voto 9.

 

3. A place further than the universe

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Al terzo posto abbiamo uno degli “slice of life” migliori degli ultimi anni. Sora yori mo Tooi Basho è un anime originale in 13 episodi prodotto da studio Madhouse, con regia della talentuosa Atsuko Ishizuka. Serie meravigliosa, con 4 protagoniste diversificate, ma perfettamente in sintonia, che partiranno per un viaggio indimenticabile. Una piccola perla di rara bellezza, una di quelle serie che ti ricordano il perché ami l’animazione. Grande regia, ottime animazioni e musiche sensazionali. Disponibile su Crunchyroll. Voto 9,5.

 

2. Devilman: Crybaby

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Seconda posizione per il nuovo adattamento del capolavoro di Go Nagai “Devilman”. La serie è prodotta da studio Science SARU con regia del genio Masaaki Yuasa. Adattamento che ambienta l’opera originale ai giorni nostri, modificandola in alcuni punti, ma mantenendone intatta la sua devastante forza, dimostrando quanto i suoi temi non tramontino mai. Gli ultimi 2 episodi della serie sono di quelli che rimangono piantati nel cervello e non vanno più via. La regia di Yuasa è più trattenuta rispetto ai suoi standard, ma il suo tocco resta inconfondibile, con il particolarissimo character design e le ottime animazioni. La serie ha inoltre uno dei migliori comparti musicali degli ultimi anni, pezzi come Crybaby o D.V.M.N sono da riascoltare a ripetizione. Disponibile su Netflix. Voto 9,5.

 

1. 3-Gatsu No Lion 2

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Sul gradino più alto del podio abbiamo il capolavoro dell’anno, ovvero la seconda stagione di 22 episodi dell’adattamento del manga Un marzo da leoni di Chika Umino. La serie è prodotta da studio Shaft, con regia del grande Akiyuki Shinbo, ed è andata in onda per metà nel 2017, concludendosi a Marzo del 2018. L’autrice dimostra nuovamente quanto i suoi personaggi siano straordinari, come aveva già fatto con Honey & Clover, narrando una storia in cui ogni situazione ti tocca nel profondo del cuore. La Umino è veramente un’autrice unica nel suo genere, i suoi personaggi sembrano degli amici a cui vuoi bene, ti viene da sorridere con loro, da piangere quando sono tristi, da sentirne la mancanza quando non ci sono. Questa stagione tocca temi importanti come il bullismo, con la solita sensibilità che contraddistingue questa straordinaria mangaka. Tutto questo unito alla regia di Akiyuki Shinbo crea una serie d’animazione che tutti dovrebbero vedere, una di quelle opere d’arte meravigliose da cui ogni autore dovrebbe prendere ispirazione. Voto 10.

 

Menzione d’onore per alcuni lungometraggi, soprattutto l’ottimo Penguin Highway, l’OAV Asagao To Kase-San e il film Maquia: When The Promised Flower Blooms, quest’ultimo forse il miglior film dell’anno tra quelli che ho avuto il piacere di visionare.

 

Antonio “SaiTony” Vaccaro