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I commercianti di Cosenza chiamati a raccolta contro la crisi da Confesercenti

COSENZA, 27 GIU – Confesercenti ha iniziato una serie di incontri coi commercianti del comune di Cosenza allo scopo misurare la febbre del settore , che dalle rilevazioni statistiche sull’andamento dei consumi , risulta abbastanza alta. Si è deciso di iniziare col quartiere dell’autostazione, che storicamente è fra i più attivi e dinamici della città . Così il presidente Mimmo Bilotta accompagnato dal suo vice, Massimo Esaltato, e dal responsabile delle adesioni per l’area urbana, Tonino Buffone, ha tenuto una riunione con una delegazione di operatori dell’area, che riveste una grande importanza commerciale, atteso che sono oltre 90 le attività economiche censite con una stima di 300 addetti.

Si tratta di imprenditori e di loro dipendenti che contribuiscono fortemente alle entrate tributarie del comune e che sono impegnati a qualificare un quartiere con grandi potenzialita’ ma anche con grandi problemi. Il dibattito è stato introdotto dal presidente Bilotta che ha in primo luogo fatto il punto sulla drammatica situazione dei consumi nel paese e nella provincia. Dunque un contesto dove le piccole aziende del commercio , del turismo e del terziario stanno soffrendo una crisi che non ha precedenti dal dopoguerra. Per tali motivi Confesercenti aveva chiesto alle amministrazioni locali e quella del capoluogo in primis un atteggiamento verso il proprio mondo più partecipativo.

FONTE: ASCA

Cuzzocrea nuovo presidente Confindustria Reggio Calabria

confindustriaREGGIO CALABRIA, 21 GIU 2012 – Dopo due commissariamenti, Confindustria Reggio Calabria ha un nuovo presidente : e’ Andrea Cuzzocrea. Il neoeletto ha dichiarato nel suo programma che il primo dei punti da affrontare e’ la legalita ovvero ”lotta alla mafia e alla corruzione, un’etica rinnovata e un nuovo rapporto con le istituzioni” Si dice proiettato verso un ”codice di comportamento che renda trasparenti le scelte dell’imprenditore in contesti sensibili e agevoli la tracciabilita’ dei capitali”.

Il rappresentante dell’imprenditoria reggina chiede alle istituzioni piu’ efficienza e attenzione alle esigenze delle imprese, che devono essere supportate da uno svecchiamento degli apparati burocratici.

Altro punto del programma di Cuzzocrea e’ la formazione: chiede infatti l’avvio di progetti formativi, finanziati da privati, ”che sfocino nella creazione di specifiche figura professionali destinate a essere immediatamente assorbite dal mondo del lavoro” e borse di studio a giovani laureati e diplomati per la realizzazione di esperienze lavorative in aziende del territorio provinciale ”che abbiano la necessita’ di reperire figure professionali specializzate e dotate di una preparazione qualificata immediatamente fruibile, spesso difficilmente reperibile nel mercato del lavoro”.

Supporto anche per il porto di Gioia con ”azioni finalizzate ad assicurare un intervento temporaneo di abbassamento degli oneri previdenziali, la riduzione della tassa di ancoraggio e un sostanzioso abbattimento delle accise sui carburanti, una maggiore flessibilita’ del lavoro, quali necessari correttivi per ridurre lo squilibrio competitivo del porto verso i concorrenti nordafricani” Seguendo questi punti Confindustria Reggio Calabria – ha affermato Cuzzocrea – potra’ tornare protagonista del dibattito sociale, economico e culturale, in citta’ e nell’intera provincia.”

 

(ASCA)

Solidarietà di Confartigianato Crotone alle vittime di intimidazioni

confartigianatoCROTONE, 14 GIU 2012 – ”Da troppo tempo e sempre piu’ frequentemente nel nostro territorio si registrano atti intimidatori nei confronti di nostri imprenditori e il vile atto registrato nella notte tra lunedi’ e martedi’, con dei colpi di fucile, che hanno colpito la ‘Gastronomia Facino’ ci ha scosso in maniera particolare. Il titolare fondatore di questa impresa, che e’ una bella realta’ della Provincia di Crotone, Francesco Facino, oltre ad essere un membro del Consiglio direttivo di Confartigianato, e’ anche esponente della nostra Associazione in Camera di Commercio oltre naturalmente un grande amico della nostra base associativa”.

Lo si legge in una nota di Confartigianato Crotone.

”Siamo quasi impotenti, purtroppo lo dobbiamo dire con chiarezza ed onesta’ – conclude Confartigianato – di fronte alla forte escalation di questi vili atti nei confronti di chi fa impresa con spirito di abnegazione e continua ad investire e a credere nel territorio. Imprese capaci di perseverare anche nel periodo di questa grave crisi economica, facendosi punto di riferimento per un’occupazione certa, devono subire queste vere e proprie mortificazioni.

Questi atti sono la dimostrazione di come la criminalita’ cerca di piegare le attivita’ imprenditoriali di qualsiasi natura proclamando di fatto una vera guerra a tutti coloro i quali si impegnano quotidianamente a creare ricchezza diffusa ed occupazione”.

 

 

 

 

 

(ASCA)

Italcementi: vertice positivo a Roma per i lavoratori in mobilità

stabilimento italcementiCATANZARO, 14 GIU 2012 – ”La decisione scaturita nell’incontro di oggi a Roma tra i rappresentanti di Italcementi e le OO.SS. di Categoria con il ritiro della procedura della mobilita’ da parte dell’Azienda rappresenta sicuramente un risultato positivo ed importante”. Ad affermarlo il segretario generale della CISL Calabria, Paolo Tramonti, secondo il quale ”e’ a questo punto necessario rivedere la decisione di dismettere lo stabilimento di Vibo Valentia, proseguendo fin da subito il confronto di merito con le parti sociali ed il sistema istituzionale, rimuovendo eventuali ostacoli e al contempo rilanciare la presenza e le attivita’ del sito calabrese”.

”A questo proposito la CISL continuera’ a sostenere – dice Tramonti – con forza le sacrosante e legittime rivendicazioni dei lavoratori nella consapevolezza che in una terra difficile come la Calabria le strutture produttive vanno difese e rafforzate, evitando decisioni affrettate e conseguenti tensioni sociali”.

”In questo senso l’incontro fissato per il prossimo 20 giugno a Roma – per la CISL – dovra’ essere l’occasione per definire percorsi chiari in direzione del mantenimento del sito produttivo e del rilancio delle attivita’ in un quadro di garanzia dei livelli occupazionali”.

 

 

 

 

 

(ASCA)

In Calabria Pil in calo dell’1,8% secondo Unioncamere

unioncamereCATANZARO, 14 GIU 2012 – In Calabria, nel 2012, il Pil registra un calo dell’1.8%. Il dato e’ emerso a Lamezia Terme in occasione del Forum annuale dell’economia promosso da Unioncamere regionale.

Nella regione le imprese diminuiscono: nel primo trimestre del 2012 si registra, infatti, un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12,7%, percentuale che, per quanto riguarda i giovani, e’ piu’ che raddoppiata e raggiunge il 28,8%.

 

 

(ANSA)

 

Workshop su accesso al credito per imprese e cooperative

SoldiCATANZARO, 14 GIU 2012 – Le difficolta’ di accesso al Credito per il sistema di imprese ed, in particolare, per le cooperative calabresi e’ stato esaminato in un workshop tenuto a Lamezia da Agci, Confcooperative e Legacoop. Ha partecipato il Presidente di Cooperfidi Italia, Mauro Gori, Confidi Nazionale della cooperazione italiana. Il workshop si e’ soffermato, in particolare, sul sostegno che tale struttura e’ in grado di fornire alle cooperative calabresi.

Le cooperative calabresi, di piccola e media dimensione, in qualunque settore operino, possono migliorare le condizioni di accesso al credito aderendo a tale strumento.

Cooperfidi Italia mette a loro disposizione le garanzie rilasciate agli istituti di credito convenzionati; i servizi di check up per individuare i punti di forza e di debolezza nella gestione aziendale delle risorse finanziarie; l’assistenza per avviare percorsi di miglioramento del proprio merito creditizio; l’accesso ai fondi pubblici di garanzia e di agevolazione gestiti da Cooperfidi Italia; la possibilita’ di individuare i prodotti finanziari piu’ adeguati e convenienti alle proprie esigenze.

Oltre alla mancanza di liquidita’ da parte del sistema bancario si e’ evidenziato come il sistema delle cooperative, gia’ di per se’ sottocapitalizzato, difficilmente e’ in grado di fornire garanzie reali. La funzione di Cooperfidi e’ quello di assumere impegni nei confronti di un soggetto garantito (Banca, che finanzia) a copertura della possibile perdita che quest’ultimo puo’ subire a fronte dell’eventuale mancato pagamento di una obbligazione sottoscritta da un terzo soggetto (la cooperativa che riceve il finanziamento).

In altri termini, la cooperativa riceve due finanziamenti: uno da parte della Banca, che si concretizza nella erogazione di liquidita’, resa disponibile per le finalita’ dell’impresa; l’altro da parte di Cooperfidi Italia, che si concretizza nella condivisione del rischio che la Banca ha assunto verso l’impresa. La parte garantita (che puo’ arrivare fino al 50%del finanziamento) non e’ piu’ una esposizione della Banca verso la cooperativa, ma una esposizione della Banca verso Cooperfidi.

Per la Banca, e’ come se una parte del denaro fosse stata prestata a Cooperfidi Italia, anziche’ all’impresa.

La Banca puo’ determinare la rischiosita’ della propria operazione di impiego in base al merito creditizio di Cooperfidi Italia, sostituendolo a quello della cooperativa.

Cio’ che differenzia un confidi dagli altri intermediari specializzati nel rilascio di garanzie presenti sul mercato e’ l’elemento mutualistico, ed eventualmente solidaristico, che lo fonda.

Il confidi puo’ assumere impegni verso la Banca grazie al suo patrimonio, che e’ costituito dalle partecipazioni e dai contributi delle stesse imprese finanziate.

 

 

 

(ASCA)

A Rende Villaggio Europa come laboratorio sociale

agricoltura biologicaUn nuovo battito di vita nel cuore di Villaggio Europa, quartiere rendese di natura residenziale immerso nel verde.

Nel pomeriggio di oggi infatti si è svolto in Piazza Italia un primo incontro organizzativo per la realizzazione di un GAS – Gruppo di Acquisto Solidale – come partenza per un progetto più ampio di sperimentazione su stili di vita alternativi e sostenibili.

L’associazione culturale ricreativa ACRIP, la Casa dei Diritti Sociali – Focus di Cosenza e AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) hanno invitato famiglie e produttori locali ad incontrarsi e a conoscersi. L’intento è di avviare insieme un percorso condiviso di produzione/acquisto che sia compatibile con le esigenze di tutti gli anelli della catena produttiva. Una forma alternativa di consumo che diventa riscoperta di relazioni e rapporti tra persone. “Far parte di un GAS – sostiene uno degli organizzatori – significa acquistare prodotti biologici e naturali, avere rispetto del lavoro altrui e dei lavoratori, preservare l’ambiente e il territorio, educare agli odori e ai sapori della terra, ma anche creare relazioni, acquisire nuove competenze, scambiarsi idee, riscoprire il valore delle cose semplici. Non è un caso che sia stato scelto Villaggio Europa, perché rappresenta un luogo ideale per recuperare una dimensione di comunità che l’individualismo contemporaneo ha ormai disgregato nelle nostre città”.

L’acuirsi della crisi economica accende i riflettori sul fallimento del sistema capitalista e sulla insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo. La logica del profitto ad ogni costo non ha portato i risultati sperati. Così sembra allargarsi sempre più la fascia di popolazione che cerca forme alternative di consumo. Se per anni infatti l’economia solidale sembra essere stata un territorio di nicchia o per pochi fanatici, oggi trova consensi sempre più diffusi nelle nostre comunità attraverso esperienze che non investono solo la sfera economica, ma ogni settore della vita individuale e collettiva. E questa esperienza si affianca alle precedenti realizzate a Cosenza presso l’area delle ex officine FdC tra viale Mancini e via Popilia e all’Università.

Da qui l’idea di portare anche a Rende uno spunto di riflessione sul tema, ma soprattutto un esempio concreto di scelta sostenibile di consumo e di vita. E il GAS sembra voler essere solo un punto di partenza per la creazione di un vero e proprio laboratorio sociale dove sperimentare buone prassi per nuovi stili di vita.

Presenti, tra gli altri, il consigliere regionale Mimmo Talarico, promotore della legge regionale n.23/2011 su GAS e GODO, l’assessore al welfare del Comune di Rende Maria Francesca Amendola, il consigliere comunale Massimiliano De Rose che ha fortemente sostenuto l’iniziativa. Ma protagonisti indiscussi sono stati i produttori (Chiappetta, Teresa, Carmine dell’Arcadinoè, ecc.) e le famiglie che hanno animato questo incontro con la curiosità e la voglia di mettersi in gioco per riscoprire, ricostruire e riconquistare uno spazio collettivo di vita quotidiana.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Europe direct per rendere l’Europa più vicina

europe directInaugurato alla Comunità Montana Media Valle Crati Serre Cosentine il Punto Europa, sportello informatico della rete Europa direct.

Nella sala Pietro Tenuta della struttura di Mendicino si è svolta la cerimonia di presentazione del nuovo servizio, realizzato in collaborazione con il Comune di Cosenza, a seguito di un’intesa tra le due amministrazioni.

Il Punto Europa è un centro di informazione inserito in una più ampia rete che ha la funzione di avvicinare il cittadino all’Unione Europea, ai suoi programmi e ai suoi progetti, fornendo la necessaria assistenza per l’accesso alle opportunità comunitarie e la consultazione dei documenti.

Questa nuova finestra sull’Europa, o “stazione intermodale” come è stata definita dal responsabile Ufficio Europa della comunità Montana, Carmelo Filice, non si configura dunque solo come spazio virtuale ma è soprattutto sportello di servizio per i cittadini che vogliono allargare i propri orizzonti e ampliare il proprio raggio d’azione oltre i confini territoriali.

Un esempio che arriva direttamente dall’attività svolta ormai da diversi anni nel Comune di Cosenza, nodo focale della rete dei centri di informazione comunitaria. Un’esperienza che viene ampiamente sottolineata dagli interventi dei rappresentati del Comune Maria Rosaria Mossuto dirigente Innovazione tecnologica e fondi comunitari, Leonardo Acri Responsabile Ufficio Europa e Geppino De Rose assessore all’Innovazione e internazionalizzazione. In un momento in cui sembra vacillare l’idea e la validità stessa della Comunità Europea è quanto mai necessario fare leva sull’importanza di un corretto e serio lavoro di informazione, comunicazione e coinvolgimento dei cittadini. Realizzare cioè azioni concrete che rendano tangibile e presente “l’istituzione Europa” anche nelle realtà più piccole. In questo caso è stimolante puntare l’attenzione su Punto Europa nascente che si spera diventi fulcro di iniziative e approfondimento rispetto alle comunità locali del territorio su cui insiste la Comunità Montana Media Valle Crati Serre Cosentine.

Padrone di casa e moderatore dell’incontro il presidente della Comunità Montana, Franco Loris Greco che ha presentato con orgoglio l’iniziativa, soffermandosi ancora una volta sull’importanza che riveste questo servizio come ponte tra l’Europa e i piccoli territori. Uno sguardo che si posa quindi alternativamente sulle istanze locali e sulle direttive comunitarie, senza trascurare le inadempienze politiche e amministrative che portano alla perdita di ingenti risorse.

Alla cerimonia presenti numerosi sindaci dei Comuni che rientrano nell’ambito di intervento della Comunità Montana. Tra gli altri è intervenuto, a nome degli amministratori locali, il primo cittadino di Cerisano che, lodando la pregevole iniziativa, ha sottolineato l’importanza di andare oltre i buoni propositi e le belle parole, per dare concretezza alle opportunità proposte, soprattutto in relazione alle difficoltà e all’isolamento in cui si trovano spesso le piccole comunità rispetto alle decisioni prese dai vertici politici europei.

E della spinosa situazione in cui versano, in questo particolare momento, le Comunità Montane ha parlato Felice Franco Capone, intervenuto in rappresentanza dell’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra, facendo esplicito riferimento alla riforma dell’Afor attualmente in discussione. L’apertura del Punto Europa e l’attivazione di un nuovo servizio sono quindi iniziative lodevoli e caparbie in un momento di così grande incertezza quale quello attraversato dagli enti locali.

La cerimonia è stata infine allietata dal coro polifonico “San Paolo Apostolo” di Arcavacata che ha intonato l’inno d’Italia e l’inno d’Europa ad apertura e chiusura della serata.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

La Calabria s’illumina di meno?

M'illumino di menoArriva all’ottava edizione la campagna radiofonica “M’Illumino di Meno”, lanciata dal programma Caterpillar su Radio2.

Un’iniziativa che ogni anno, in questo periodo, raccoglie diverse voci sul territorio nazionale intorno al tema del risparmio energetico. L’invito dei conduttori è di concentrare in un’intera giornata tutte le azioni virtuose di razionalizzazione dei consumi. Chiunque può partecipare, come singolo cittadino o come gruppo, sperimentando le buone pratiche che lo stesso programma suggerisce: riduzione degli sprechi, produzione di energia pulita, mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi) e riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo). I buoni esempi di consumo sostenibile nella vita quotidiana degli ascoltatori vengono raccontanti poi nelle due fasce di programmazione mattutina e pomeridiana. Come nelle precedenti edizioni, anche quest’anno un invito speciale è rivolto ai sindaci, affinché siano amplificatori del messaggio nei confronti delle comunità che amministrano. Un circolo virtuoso che coinvolge i cittadini come ambasciatori presso le amministrazioni e queste ultime come cassa di risonanza delle buone pratiche realizzate.

Dal sito che raccoglie le adesioni per l’iniziativa, su un totale di 2666 partecipanti sul territorio nazionale, in Calabria si registrano appena 22 iscrizioni: 7 per la provincia di Cosenza, 6 per quella di Catanzaro e 9 per Reggio Calabria. Varia la composizione degli aderenti: enti locali, istituzioni, scuole, aziende, associazioni e singoli cittadini che decidono per un giorno di dedicare maggiore attenzione al tema dell’energia.

Il sindaco Speranza ha deciso anche quest’anno di partecipare e il Comune di Lamezia Terme provvederà a spegnere per tutta al giornata l’illuminazione del castello normanno svevo monumento simbolo della città, mentre il sindaco ha inviato una lettera aperta e il decalogo dell’iniziativa a tutte le scuole della città per sensibilizzare i più giovani al risparmio energetico. Similmente il Comune di Gerace spegnerà l’illuminazione pubblica in Piazza del Tocco dalle 18 alle 19 e, per tutta la notte, lungo la passeggiata delle Bombarde, visibile dai paesi della costa jonica lungo circa 60 km. Anche qui il sindaco ha inviato una lettera aperta alle scuole e alla cittadinanza tutta. Su questi esempi si colloca la decisione di altri due comuni reggini, Cittanova e Villa San Giovanni, che sottolineano, in questa occasione, la propensione delle rispettive amministrazioni a proseguire sul cammino intrapreso di raccolta differenziata e riduzione degli sprechi nei propri uffici.

Sul fronte delle organizzazioni private si segnalano invece le lodevoli iniziative della Bcc Mediocrati di Rende, della scuola secondaria di I grado di Scigliano e della scuola primaria di Bianchi, della Inunclick di Palmi, della Meeting service di Lamezia Terme e dell’associazione culturale Speriment di Simeri Crichi. Singolare l’idea della Greenenergy Spa di Caraffa di Catanzaro che spegnerà l’insegna del proprio stabilimento come segnale visibile di partecipazione e l’associazione be equal, idee in movimento di Cosenza che festeggerà al buio il compleanno di una socia.

Una partecipazione che si auspica non si limiti alla giornata di oggi, ma che sia l’avvio di un importante processo culturale nella direzione della sostenibilità ambientale ed energetica, in regione come la nostra ancora poco attenta a questi temi, ma potenzialmente ricca di opportunità sia dal lato della ricerca e dell’innovazione, sia per quanto riguarda lo sfruttamento delle risorse alternative di produzione energetica.

 

Mariacristiana Guglielmelli

Acquisti di Natale: avvertenze per i giocattoli

giocattoliTra crisi economica ed interventi restrittivi della politica, come sarà il Natale 2011 degli italiani? Secondo i dati diffusi da Confcommercio ci sarà un calo del 2,4% di coloro che faranno regali: penalizzati i settori dell’editoria, dell’abbigliamento e degli elettrodomestici, mentre rimangono sempre in voga gli alimentari, i vini, i profumi, i cosmetici e i giocattoli. Novità rispetto al passato qualche cedimento del comparto tecnologico, anche se raddoppia la quota di consumatori che acquisterà il regalo su internet (oltre il 13%). Per far fronte alle spese di fine anno, salvaguardando la tredicesima in calo, si è disposti anche a ricorrere ai prestiti. Oppure a rivolgersi per gli acquisti al mercato cinese.

Tra le vetrine scintillanti di luci e di colori, i maggiori consumatori di questo periodo sono certamente i bambini, o meglio tutti coloro che devono perpetrare con i più piccoli la favola di Babbo Natale che porta i doni. C’è l’imbarazzo della scelta tra gli scaffali dei negozi o sulle bancarelle dei mercatini. Ogni desiderio sembra poter essere soddisfatto: per qualunque gusto e per qualunque tasca. Anche in periodo di crisi infatti non si può rinunciare alla felicità e alla sorpresa di un bambino che scarta il proprio pacchetto regalo. E trattandosi di oggetti che finiscono a stretto contatto con i bambini è necessario che gli adulti riservino un’attenzione particolare alle norme di sicurezza legate alla produzione e al commercio dei giocattoli.

Secondo l’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) l’80% dei prodotti ludici importati nell’Unione europea sono di fabbricazione cinese e il 70% di quelli “pirata” che circolano in Europa è di origine cinese. Occorre quindi accertarsi del rispetto delle norme fissate dalla regolamentazione vigente per i giocattoli destinati ai minori di 14 anni. In particolare sulla confezione devono essere indicate, in lingua italiana, la marcatura CE (Conformità Europea), il nome del fabbricante o dell’importatore, l’indicazione dell’età dei destinatari, le avvertenze per l’utilizzo. Poiché la marcatura viene apposta sui giocattoli da produttori o importatori, essa dovrebbe certificare la rispondenza alle norme di sicurezza europea. Ma la stragrande maggioranza dei giocattoli proviene, come detto, dai Paesi asiatici dove la garanzia del rispetto delle norme europee lascia a desiderare. L’etichetta CE diventa quindi non garanzia di sicurezza ma semplicemente garanzia giuridica. “In Italia esistono degli organismi privati che effettuano test e rilasciano il relativo attestato, come per esempio, l’Istituto per il marchio di qualità (IMQ), che fa test sui giocattoli. Sottoporsi ai controlli degli Istituti non e’ obbligatorio per fabbricanti e importatori – avverte Primo Mastrantoni, segretario Aduc – per cui al consumatore, che paga salato un giocattolo per i propri figli, consigliamo di rimboccarsi le maniche e fare test autonomi, verificando, per esempio nelle bambole, la tenuta delle cuciture, dei bottoni, degli occhi e del tessuto.”

Un ulteriore suggerimento invece può essere quello di rivolgere i propri acquisti in una direzione che possa far felici sia i consumatori sia i produttori, preferendo ad esempio prodotti artigianali locali o afferenti i circuiti del commercio equo, che propongono oggetti realizzati rispettando non solo le vigenti norma di sicurezza, ma anche le condizioni dei lavoratori e l’ambiente. L’occasione dei regali di Natale può essere colta quindi anche come momento educativo per i più piccoli: prepararli a non essere solo consumatori passivi, ma cittadini consapevoli delle proprie scelte.

 

 

Mariacristiana Guglielmelli